MondOvale di pres Alberto Guerrini promotion Rugby con mostra “TRACCE”: Dalle origini del rugby veneto agli anni d'oro del 'Piccolo Galles' d'Italia/ E incontro in Archivio di Stato a Rovigo con Stefano Bettarello e Fulvio Lorigiola-Petrarca


22/09/2023

Organizzato in collaborazione con MondOvale Centro Studi e Documentazione di Rovigo e Arci Rovigo, l'incontro prende spunto dalle ricerche condotte da Alberto Guerrini, autore del libro "Li chiamarono Bersaglieri" (2022, Piazza Editore), per volgere uno sguardo retrospettivo al rugby veneto dalle origini fino ai grandi risultati sportivi di Rovigo, Padova e Treviso negli ultimi 40 anni. Alla conversazione parteciperanno Stefano Bettarello, rodigino, e Fulvio Lorigiola, padovano, già mediani della nazionale di rugby.

Verrà nel contempo inaugurata una mostra documentaria sullo stesso tema, che rimarrà aperta dal 24/09/2023 al 24/11/2023, con i seguenti orari: martedì e giovedì pomeriggio: 15.00-17.30; lunedì-venerdì mattina: su appuntamento.

Il percorso espositivo sarà inoltre accessibile nella giornata di domenica 1 ottobre dalle 9.00 alle 13.00, e parzialmente visibile online dal 24 settembre.

 

TUTTO QUESTO riportiamo dall’invito trasmessoci by mail 20.09.2023 che recita “Il Direttore dell'Archivio di Stato di Rovigo ha il piacere di invitare la S. V. all'evento”.

Premesso la difficoltà a partecipare perché la domenica sono impegnato per Delta Radio con le cronache in diretta dai campi di calcio e relative impostazioni mattutine, pubblichiamo con piacere quanto trasmessoci da Alberto Guerrini, storico dirigente della Associazione MondOvale, prima come gran segretario e poi come presidente.

Anche perché in diverse altre occasioni ho partecipato alle sue ‘promozioni’ MondOvale, senza contare che in questa occasione ci trasmette anche le foro del trio Visentin, perché noto anche al sottoscritto coi quali ho giocato assieme anche a calcio in diversi ‘sabati mattina’ anche a Padova , senza contare che gi Giorgio ho in ‘archivio anche una sua Storia trasmessami by R.F. e mai pubblicata ( come per altri rugbysta ancora in stand by col ...sottoscritto, come Narciso Zanella con relative foto -calcio-rugby).

Dico solo che la Giorgio Visentini Story , definito “Il Piccolo Grande Bersagliere” recita testualmente così: << “Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine” (Apocalisse 22:13). 

Alfa e Omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, simboleggiano anche la nascita e la morte, inizio e fine di tutto, ciò da cui tutto parte e ciò a cui tutto tende, un concetto che in senso filosofico può essere molto più esteso, un’immagine complessa e affascinante. 

Si può sintetizzare così la carriera rugbistica di Giorgio Visentin, terzo componente di una dinastia che ha contribuito a fare la storia della Rugby Rovigo. Uno scudetto vinto coi “Bersaglieri” nella sua prima stagione da titolare ed un altro conquistato nel suo ultimo campionato in maglia rossoblu: l’alfa e l’omega di una straordinaria carriera sportiva. In mezzo 139 incontri nella massima serie, 12 stagioni d’alto livello senza mai subire gravi infortuni nonostante il suo metro e 63 centimetri d’altezza per 64 chilogrammi di peso... >>.

Ma adesso conta soprattutto MondOvale in Promotion RUGBY all’Archivio di Stato di Rovigo, con l’importante l’incontro-dialogo e la esposizione documentaria in Mostra ‘promossa ‘ dal MondOvale di Alberto Guerrini, come da seguente Main News e relative immagini correlate.

 

MAIN NEWS ( di Alberto Guerrini, mail 21.09.2023)/ TRACCE, ”: Dalle origini del rugby veneto agli anni d'oro del 'Piccolo Galles' d'Italia/ E incontro in Archivio di Stato a Rovigo con Stefano Bettarello e Fulvio Lorigiola-Petrarca

Domenica 24 settembre l’Archivio di Stato di Rovigo ospiterà la conversazione dal titolo “Tracce. Dalle origini del rugby veneto agli anni d’oro del Piccolo Galles d’Italia” con due ospiti d’eccezione: Fulvio Lorigiola, mediano di mischia del Petrarca Padova e della nazionale italiana e Stefano Bettarello, mediano d’apertura di Rovigo, Mogliano, Treviso, Livorno e della nazionale italiana di rugby oltre che della prestigiosa selezione ad invito dei Barbarians, nel 1987.

L’occasione, in sintonia con Mondovale e Arci, è quella di volgere uno sguardo in retrospettiva al rugby veneto dalle sue origini, come ricostruito dalle ricerche di Alberto Guerrini (“Li chiamarono Bersaglieri”, 2022, Piazza Editore), partendo dalla centralità di Padova come genesi di tutto il movimento alla fine degli anni ’20, attraverso l’evoluzione nel dopoguerra della piazza rossoblù di Rovigo, col primo titolo italiano di una squadra veneta nel 1951, la rinascita patavina nel Petrarca, con il filotto di cinque titoli agli inizi degli anni ’70, fino alle sfide tra Rovigo, Petrarca e Treviso degli anni ‘80 e ’90.

 

Fu quello un periodo fulgido per il rugby veneto con derbies infuocati che sancivano la supremazia regionale e nazionale, con le rare incursioni di Brescia e L’Aquila e le partite internazionali giocate dalla selezione dei Dogi.

L’esposizione dei documenti vede un capitolo cronologico che ricostruisce l’epopea dei pionieri di Padova e Rovigo, con la vittoria del Guf Padova nei Giochi Littoriali del 1938 e della Gil Rovigo nel campionato del 1939, fino al primo scudetto del 1951. Un secondo capitolo è dedicato ai “Luoghi del rugby” in cui sono mostrate alcune delle case che ospitarono i pionieri rodigini e i campi dove giocarono. Quindi il capitolo più importante, quello delle “Famiglie” del rugby rodigino, dato che rappresentano un caso unico, con gli apparentamenti trasversali a tanti giocatori, fino ai tempi contemporanei. Il capitolo “Tracce” racconta le vicende individuali dei pionieri rodigini e i loro destini al di fuori dei campi di gioco, spesso drammatici.

 

EXTRATIME by SS/ In cover la parte alta e parte bassa dello Locandina che promuove incontro-dialogo e mostra sopracitata.

Invece con riferimento alle due significative immagini trasmesseci ecco le relative ‘descrizioni’ FOTO by Alberto Guerrini che scrive testualmente....

a) Tre dei 9 fratelli Visentin: Oscar (a sinistra), Giorgio (al centro), Angelo, tutti e tre campioni d'Italia nel 1979

b) Corte delle pignatte. (p.g.c. Dorina Giunta) era uno dei cortili che si affacciavano sul corso dell’Adigetto, il canale che attraversava il centro di Rovigo fino ai progetti di deviazione del 1935. La corte era uno spiazzo di terra battuta in via Macello (San Bortolo alto), in seguito via Enrico Toti (a destra), dove oltre ai giochi dei ragazzini si svolgevano varie attività artigianali rendendo la corte molto popolare tra i rodigini e non solo. Molti pionieri del rugby rodigino abitarono in quei luoghi ‘poveri’ della città: da Siligardi ai Cecchetto, dai Battaglini ai Pavan, da Nalio a Luppi, e tanti altri.

 

Alberto Guerrini & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it