MR SPAL by Piffanelli/ And... Premio Stampa Ferrara 2015 a Bruno Dallapiccola, Resca, Bianchi, GB Fabbri, Ghedini


12/02/2016

Nel titolo avrei ‘dovuto’ mettere ‘tutti i nomi agganciati ai cognomi’ , ma anche Riccardo Forni & Associazione Stampa Ferrara oltre al sindaco Tiziano Tagliani & Ferrara e Serena Bersani & Aser. Senza contare che un giorno  in Biblioteca a Ferrara ho incontrato-salutato il polesano-ferrarese Luciano Maragna che ha scritto ‘anche’ un libro sulla storia del “Calcio a Castelmassa” oltre che …l’articolo in Appendice News intitolato “ I Cent’anni dell’Associazione Stampa Ferrara”.

Purtroppo però la ‘stringa’ non mi permetteva di citare tutti i “Campioni & Signori” che sabato 6 Febbraio 2016 nella Sala del Consiglio del Comune di Ferrara hanno ‘partecipato’ all’Evento Story promosso in occasione della consegna del Premio Stampa 2015, dove hanno partecipato anche Simone Merli Assessore allo Sport Comune di Ferrara e Antonio Farnè presidente Ordine Giornalisti Emilia Romagna. Il fatto poi che l’importanza dell’Evento fosse certificata anche dalla presenza dell’On.le Dario Franceschini , Ministro dei Beni Culturali e delle attività ricreative e del turismo, ma anche ferrarese doc, certifica ancora una volta quanto Ferrara possa considerarsi ‘forever’ Città della Cultura in the world.

 

 

Così anche il sottoscritto ‘maganzese’ e Figlio di Fetonte, che a Ferrara ha da sempre fatto escursioni tra Università e Universalità artistica di stampo estense ( a Crespino c’è un quadro di B.Tisi) , era partecipante all’Evento perché in ‘abbinata’ e organizzato dall’Ordine dei Giornalisti.
E così la presenza del “Premio Stampa 2015” Bruno Dallapiccola, scienziato genetista, ben si coniugava col Corso di Aggiornamento dal titolo “Scienza e Media, Percorsi in-formativi sui temi della ricerca Biomedica-Scientifica della salute e della sanità, considerando anche la ‘prolusione ‘ autorevole by ‘rappresentante’ Azienda Ospedaliero-Universitaria Ferrara di cui Tiziano Carradori è Direttore Generale.

Sostanzialmente tutti “Campioni & Signori” di un Evento Story che mi ha visto ritrovare diversi ‘amici ferrarsi’, da Sergio Pesci a Mauro Malaguti & Corrado Piffanelli che …hanno scritto uno straordinario Libro Story sulla Spal , dall’origine fino a GB Fabbri e oltre.
Anche per questo , eccoci qui a fare reportage Evento Story ma ‘a modo mio’, che altro non è che … nel rispetto della autorevolezza dei ‘promotori’.
Anche per questo ho chiesto ‘qualcosa’ a Corrado Piffanelli , già Direttore della Redazione de Il Resto del Carlino di Ferrara e ora tra i massimi ‘gestori’ del QS, il Quotidiano Sportivo della ‘triade’ blasonata QN.

 

 

E Corrado Piffanelli, da gran signore operativo anche con la Protezione Civile e …col sottoscritto, mi ha ‘accontentato’ mandandomi il suo originale testo “MOTIVAZIONI GB FABBRI “ che vi proponiamo in Anteprima ( perché “Promotional per GB Fabbri & Associazione Stampa Ferrara” ) in abbinata al successivo testo , sempre written by Corrado Piffanelli giornalista sportivo, che fa da focus sul libretto ufficiale stampato per il “Premio Stampa” e che a pagina 11 titola come segue “Gibì Fabbri – Menzione speciale Premio Stampa 2015”  che vi proponiamo in sequenza.

Fermo restando che , parlando di “Campioni & Signori” vi proponiamo altresì in sequenza News , sempre by Libretto Ufficiale Premio Stampa, le significative “Presentazioni Ufficiali” firmate da Riccardo Forni ( Presidente Associazione Stampa di Ferrara) , Tiziano Tagliani ( Sindaco di Ferrara) , Serena Bersani ( Presidente Aser) , Roberto Pazzi ( Premio Stampa 1998) .
Ovviamente a seguire in Appendice News vi propongo ( a completamento di quella by Piffanelli a GB Fabbri) anche tutte le altre Schede Ufficiali dei Personaggi Story a vario titolo premiati.

 

 

Da Bruno Dallapiccola –Premio Stampa 2015 a Giorgio Resca – Premio alla carriera 2015, da Nicol Bianchi – Giornalista dell’anno 2015 ad Alfio Ghedini – Menzione speciale Premio Stampa 2015.
E come doveroso completamento anche l’Elenco dei Premiati partendo dalla prima edizione del citato Premio Stampa datata 1958, ad onore di una Associazione Stampa Ferrara che, fondata nel lontano 1895, ha festeggiato appunto in Municipio a Ferrara in versione ‘open’ i suoi ‘primi’ 120 anni dalla fondazione.
Infine, nel canonico nostro Extratime, oltre alla fotogallery troverete anche qualche personalissimo breve flash pensiero tra …didascalie e dintorni.

 

 

ANTEPRIMA “PROMOTIONAL” PER GB FABBRI & ASSOCIAZIONE STAMPA FERRARA (by Corrado Piffanelli – Giornalista Sportivo “QS” , by mail 06.02.2016) ) / MOTIVAZIONI GIBI' FABBRI
Tutti pensiamo a Gibì Fabbri come al grande allenatore che inventò Paolo Rossi, che portò il Real Vicenza al secondo posto in serie A alle spalle della Juve, che guidò l'Ascoli in Europa, che fece del Piacenza la squadra dei record. E tutti pensiamo ovviamente al Gibì della doppia storica promozione della Spal dalla C2 alla B. Grandi risultati di livello nazionale, settant'anni di calcio dalla Seconda guerra mondiale fino praticamente ai giorni nostri. Ma non è solo questo.

In questa sala così importante, di fronte a interlocutori così importanti come il Signor Ministro della Cultura Dario Franceschini e l'Associazione Stampa di Ferrara, le motivazioni del riconoscimento a Gibì Fabbri premiano un grande uomo che ha portato alla nostra città una straordinaria immagine nazionale e che della nostra città ha saputo interpretare e far conoscere gli aspetti migliori.

 

 

 

Ovvero l'attaccamento alle proprie tradizioni contadine, la saggezza, lo spirito bonario e ammiccante, la grande serietà e dedizione nel lavoro, la sua straordinaria modernità.

Gibì è stato infatti all'avanguardia del calcio, importando e riadattando alla tradizione italiana, il modo di giocare che oggi tutti usano, con gli attaccanti che difendono e i difensori che attaccano. E come la nostra Ferrara, Gibì  è stato assieme sincero, brillante, elegante e applaudito in tutta Italia. Ancora oggi a 22 anni dalla sua ultima panchina con la Spal i tifosi lo ricordano con cori e slogan di affetto: perché oltre ad essere entrato nel cuore è rimasto e rimarrà sempre nella storia della nostra città.

 

 

PRIMA PRESENTAZIONE ( by Riccardo Forni – Presidente  Associazione Stampa Ferrara)/ / IL “CIRCOLO GIORNALISTICO FERRARESE” , NASCE IL 22 DICEMBRE 1895 PER TUTELARE I DIRITTI DEI GIORNALISTI E “LA “GAZZETTA FERRARESE” DEL 22 GENNAIO 1896…
…Il “Circolo giornalistico ferrarese”, nasce il 22 Dicembre 1895 per tutelare i diritti dei giornalisti, e la “Gazzetta Ferrarese” del 22 gennaio 1896, già chiamava a raccolta: “(a tenore dell’art. 9 dello Statuto) per discutere riguardo ai diritti dei pubblicisti. Si tratta di una questione importantissima, alla cui discussione tutti i soci sono pregati di intervenire”. Assostampa Ferrara si rivolge agli oltre trecento (troppi?) giornalisti registrati all’Ordine per riaffermare quell’autonomia di pensiero.
I problemi non si risolvono “levando” l’interlocutore - ordinistico o sindacale- ma “obbligandolo” alle sue responsabilità per reagire al lento declino di una categoria insidiata da forme dequalificate di giornalismo civico e da uffici stampa “propaganda et fide”, grazie a Internet e a opportunistiche asimmetrie relazionali delle imprese. L’Ordine va mantenuto dando titolarità di governo a chi svolge esclusivamente la professione; rafforzando la selezione con formazione, deontologia e rigorosa tenuta degli albi; proteggendo il coraggio della tenacia riformista dal radicalismo di Governo e Parlamento.

 

 

Sono passati 120 anni e siamo ancora lì: stessi problemi, gravati, oggi, da complessità sociale e ridondanza dei media, dove iniquo compenso e lavoro precario, inducono forti difficoltà ai giornalisti. Intervento pubblico e incentivi è bene siano indirizzati alle aziende che producono informazione con occupazione vera (senza pensionati) e che non sfruttano i lavoratori-privati e pubblici- senza rispetto di persone, contratti, leggi, subordinandoli alla prova che non si paga il giornalista tre euro per articolo! La disoccupazione si risolve premiando coerente capacità d’innovazione, cioè cultura e competenza, non con la dualità: “meno costi, più occupazione” (surrettizia di “più lucro”). Se pretendiamo di essere “portatori di verità” dobbiamo ricordarci che “l’istruzione è l’arte di rendere l’uomo etico” (Friedrich Hegel).

 

 

SECONDA PRESENTAZIONE ( by Tiziano Tagliani – Sindaco di Ferrara ) / SIAMA ORGOGLIOSI DI POTER OSPITARE NELLA RESIDENZA UFFICIALE…
…Siamo orgogliosi di poter ospitare nella Residenza Municipale il “Premio Stampa”, unitamente al “Premio alla carriera” e, per la prima volta, al “giornalista ferrarese dell’anno”.
È un avvenimento che non appartiene solo ai giornalisti ferraresi ma a tutta la cittadinanza poiché con questi riconoscimenti si rende merito a chi valorizza le tradizioni, la storia, la cultura, il territorio della nostra splendida città.
Colgo anche l’occasione per rivolgere il mio augurio di buon lavoro al nuovo direttivo dell’Associazione stampa di Ferrara che ha ripreso, con impegno rinnovato, la sua tradizione di cultura e di pensiero.
Ricordo che quella ferrarese fu tra le prime associazioni di giornalisti in Italia grazie al “Circolo giornalistico ferrarese”, fondato nel 1895 con funzioni più culturali che sindacali: i 120 anni di antiche tradizioni giornalistiche e sindacali che non devono solo essere ricordati per una storia di generoso impegno, ma più di tutto celebrare il presente ed il futuro di una professione fondamentale per la crescita culturale collettiva, per avvicinare il cuore e la mente dei cittadini alla vita della città e per favorire l’uscita dalla gabbia generica del qualunquismo di chi non conosce le cose.

 

 

Sappiamo bene come la quotidiana informazione, che entra nelle case, sia lievito per la crescita culturale generale. La gente che ragiona sugli eventi ne diventa responsabile, matura idee e proposte, riflette sui pro e sui contro, aiuta l’interlocutore a riflettere, mettendo al bando critiche e polemiche inopinate e, spesse volte, esasperate che attingono la inesatta verità delle cose “dal pozzo del non sapere”.
In un momento di crisi del giornalismo sempre più alta deve essere la tensione nel dare valore all’informazione come bene comune: bene condiviso che ha un suo rilievo costituzionale e che deve essere al servizio di tutti con un alto valore professionale e partecipativo.
In questa occasione auguro a tutti, giornaliste e giornalisti ferraresi, un buon lavoro ricco di quelle energie che guardano all’orizzonte.

 

 

TERZA PRESENTAZIONE ( by Serena Bersani, Presidente Aser) / TRA I GIORNALISTI A MATURARE UNA COSCIENZA SINDACALE…
…Tra i giornalisti più solleciti a maturare una coscienza sindacale, in tempi ben lontani da contratti di lavoro e ordine professionale, ci furono quelli di Ferrara. Il Circolo giornalistico ferrarese nasce infatti nel lontano 1895, con scopi più culturali che sindacali, ma certo come dimostrazione della consapevolezza di aver acquisito un’identità specifica. Quel Circolo, operante per trent’anni finché non viene sciolto dal regime fascista, può essere considerato l’antenato dell’Associazione regionale della stampa, nata a Bologna nel 1905. In seguito l’Associazione Stampa Ferrara diviene uno dei presidi territoriali dell’Aser. E lo è tutt’oggi, pur mantenendo la sua caratteristica di associazione anche culturale. Il Premio Stampa esprime proprio questa vocazione, il desiderio degli operatori
dell’informazione ferraresi di guardare con orgoglio alle eccellenze della propria città e a coloro che le hanno fatto onore nelle più diverse discipline.
Fare sindacato è oggi una sfida più ardua di quanto non fosse nei tempi precedenti alle conquiste contrattuali dei nostri padri. La professione sta mutando in tempi vertiginosi e il tema della difesa dei diritti è al centro del nostro impegno quotidiano. Oggi la maggior parte dei giornalisti non è contrattualizzata, tantissimi vivono della passione che li anima più che dei pochi euro con cui vengono retribuiti. Dovremo prima o poi chiederci su quanti e quali soggetti dividere la colpa di avere affamato un’intera generazione di giornalisti. Colleghi giovani o colleghi invecchiati nel sogno di fare il lavoro più bello del mondo – informare – nel solco del dettame costituzionale. È a questi colleghi che penso ogni
volta che si conferisce un’onorificenza. È ai loro bisogni che il sindacato deve guardare, è i loro diritti che deve rivendicare. Perché la dignità della categoria passa attraverso il mantenimento della dignità di ciascuno.

 

 

QUARTA PRESENTAZIONE ( by Roberto Pazzi , Premio Stampa 1998) / UNA COMUNITA’ CITTADINA COSI’ FIERA DELLA SUA TRADIZIONE LETTERARIA COME FERRARA…
…Una comunità cittadina così fiera della sua tradizione letteraria come Ferrara, ha nel premio Stampa un punto di sensibile raccordo con gli eventi culturali più significativi
nel riconoscimento dei talenti, delle carriere, dei primati raggiunti dai suoi più illustri
abitanti. Allargando l’ottica alla provincia a al Bel Paese, insieme al premio Estense, al premio Bernagozzi, al premio della riconoscenza provinciale Alberto d’Este, al Caput Gauri, al premio Gianfranco Rossi, il premio Stampa scandisce la crescita culturale di Ferrara con i nomi che onora e che salva nella memoria collettiva non solo della città.
“Farsi onore”, si diceva una volta – lo rammenta Saba in un suo indimenticabile articolo sull’ambizione di farsi Governatore di Trieste – è uno dei motori più nobili della vita sociale, una delle ambizione più sane e generose. Avvertire che dove si è spesa la propria esistenza si lascia una sensibile “eredità di affetti” anche prima della verifica finale, far una prova generale insomma del bilancio della vita, prima di quello che non saremo noi a stendere, ha un immenso valore di conforto, che aiuta a credere nella condivisione dei valori più alti, la parola scritta alta della Letteratura con la sua ancella più pragmatica, il Giornalismo.

 

 

In questo mondo di individualisti tutti lanciati a una corsa al successo che pare una guerra di tutti contro tutti, momenti di unione intorno ad alcune personalità che ci hanno aiutato a capire chi siamo con i loro scritti, costituiscono un prezioso strumento di coesione e affratellamento, un appuntamento ineludibile con gli altri compagni di Viaggio, che la sorte ci ha assegnato. Nati su questa sponda del Po, in mezzo a questa grande pianura nei cui spazi ha potuto vagare la fantasia ricreatrice di quel vuoto di un genio come Lodovico
Ariosto, ripresa dal Tasso, rivisitata dalla lirica di Govoni, dalla narrativa di Bassani e dalla critica letteraria di Caretti, sentiamo tutti di dover gratitudine anche a un premio che difende l’immenso valore della Parola nel momento in cui appare minacciata dallo strapotere dell’immagine.
La Parola è visione, e cioè immaginazione ricreatrice della realtà, libera, soggettiva e personale, affrancata dalla sudditanza al reale, dal passivo subire il diluvio di immagini inutili che spesso i media ci propinano. Torna a farsi attuale anche la felice definizione della grande saggista Cristina Campo a proposito della scrittura: “una dichiarazione
di incredulità nell’onnipotenza del visibile.”
Se il premio Stampa come sta facendo continuerà a difendere questo senso della Parola, non potrà che iscriversi a chiare lettere nei momenti più necessari della comunità cittadina, continuando a custodire il filo d’oro della tradizione Estense di cui noi ferraresi siamo tutti orgogliosi figli. Questo è almeno l’augurio che faccio al Premio Stampa con tutto il cuore.

 

 

PRIMA MAIN NEW ( by Libretto “Premio Stampa Ferrara 2015”) / BRUNO DALLAPICCOLA – PREMIO STAMPA 2015 /
Professore ordinario di Genetica Medica dal 1979 al 2009, ha svolto l’attività accademica presso le Università Tor Vergata e La Sapienza di Roma e di Urbino. E’ stato Direttore Scientifico dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, IRCCS di San Giovanni Rotondo e dell’Istituto Mendel di Roma.
 E’ Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS. E’ membro del Consiglio Superiore di Sanità, del Comitato Nazionale per la Bioetica e del Gruppo Misto CNB/CNBBSV. E’ rappresentante dell’Italia nell’European Union Committee of Experts on Rare Diseases (EUCERD) ed è responsabile dell’interfaccia italiana di Orphanet, il più importante database a livello mondiale per le malattie rare. E’ membro dell’Orphan-Europe Academy e di numerose società scientifiche. E’ stato presidente e fondatore della Società Italiana di Genetica Medica, della Società Italiana di Genetica Umana, della Società Italiana di Citogenetica Medica, della Federazione Italiana per lo Studio delle Malattie Ereditarie e Membro dell’European Society of Human Genetics. E’ autore di oltre 790 pubblicazioni internazionali che hanno riguardato in particolare la genetica clinica, l’identificazione di nuove malattie, lo studio delle correlazioni genotipo-fenotipo e la mappatura e il clonaggio di oltre 50 geni-malattia, soprattutto relativi a malattie rare o molto rare.

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Alberto Lazzarini, by Libretto “Premio Stampa Ferrara 2015”) / GIORGIO RESCA – PREMIO ALLA CARRIERA 2015 /
Giorgio Resca, scomparso nel novembre 2014 a 74 anni, è stato a lungo il responsabile della redazione di Ferrara del Resto del Carlino. Per più di vent’anni è stato il punto di riferimento dell’informazione a Ferrara e provincia. Fondamentale per la sua attività professionale come per tutti gli altri momenti della sua vita è stata la formazione: il Liceo classico Ariosto, Casa Cini con padre D’Ascenzi, la ricerca, le letture e lo studio personali.
 Per questa sua preparazione e curiosità venne segnalato al Carlino dove iniziò come collaboratore, poi fu assunto da Giovanni Spadolini e divenne in breve tempo il responsabile della redazione. All’epoca – erano gli anni ’70 – Resca guidava una piccola squadra con il vice Giordano Magri e Andrea Botti cui si aggiungerà Vito De Santis. Attorno, una schiera di corrispondenti e collaboratori. La domenica mattina era consuetudine passare in redazione e dibattere dei fatti avvenuti nel corso della settimana.
 Uomo di grande cultura, Resca sapeva mettere a frutto, nella difficile quotidianità di un giornale, le sue doti migliori impastate di capacità, competenza, equilibrio e buon senso. Era anche ironico e disincantato ma con in testa obiettivi grandi quanto semplici: un’informazione corretta e non gridata, una maggiore giustizia sociale, meno egoismo, una politica più seria e capace. Non per questo lasciava immune da colpe la società civile.
 Accettò la carica di presidente dell’Associazione Stampa e anche in questo caso dette testimonianza di capacità ed equilibrio, doti confermate quando fu eletto revisore dei conti dell’Ordine regionale dei giornalisti.
 Resca uomo di impegno civile, dunque, ma anche capace di discernere il bello e di goderne gli effetti: nell’arte come nella letteratura, nella gastronomia (divenne sommelier) come nello sport: tennis, ciclismo, golf ma soprattutto autoregolarità (vinse decine di gare a cominciare da innumerevoli Rally della stampa). Gli ultimi anni della sua attività professionale Resca li trascorrerà come vice direttore centrale nella sede di Bologna.

 

 

TERZA MAIN NEWS ( by Libretto “Premio Stampa Ferrara 2015”) / NICOLA BIANCHI – GIORNALISTA DELL’ANNO 2015/
Nicola Bianchi, nato a Portomaggiore il 7 gennaio 1978. Laureato in Lettere Moderne all’Università di Ferrara il 17 marzo 2004 con una tesi sulle oltre trecento rime di Michelangelo Buonarroti. Il 2 dicembre 2004 a Roma conclude i due anni di corso al Centro Lab di giornalismo e tecniche audiovisive ottenendone la specializzazione. Nel 2003 comincia a scrivere per il Resto del Carlino mentre nel 2004 ottiene l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti. Nel 2005, per quasi un anno, lavora nella sede centrale di Bologna del Resto del Carlino. Il 19 luglio 2007 diventa giornalista professionista passando l’esame di stato a Roma dove all’orale presenta una tesina sul caso di Federico Aldrovandi. Nello stesso anno (2007) viene assunto nella redazione ferrarese del Resto del Carlino dove nel 2009 ne diventa il vice capo servizio. A dicembre 2013 comincia ad occuparsi del caso irrisolto di Willy Branchi: da ottobre 2014 e per due mesi consecutivi (praticamente tutti i giorni) il Carlino Ferrara e Qn pubblicheranno servizi con gli sviluppi della vicenda. Il 10 novembre 2014 la Procura di Ferrara riaprirà, a quasi 27 anni dall’omicidio, l’inchiesta sulla morte di Willy avvenuta la notte del 29 settembre 1988 a Goro. Il tutto grazie all’intervista di Bianchi all’ex parroco del paese nella quale il sacerdote fece i nomi dei presunti colpevoli e il possibile movente. Inchiesta ancora oggi aperta. L’1 luglio 2015 esce il libro ‘Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole’ scritto a quattro mani da Nicola Bianchi e Giacomo Battara, edito da Minerva, che ripercorre tutta la vicenda. È sposato con Loretta Pretto dal luglio 2013.

 

 

QUARTA MAIN NEWS ( di Corrado Piffanelli , Giornalista Sportivo “QS”, by Libretto “Premio Stampa Ferrara 2015”) / GIBI’ FABBRI – MENZIONE SPECIALE PREMIO STAMPA 2015/
La storia che lega Gibì Fabbri a Ferrara inizia nel 1955: presidente Paolo Mazza, allenatore Fioravante Baldi. Battista aveva 29 anni: era nato nel 1926 al Poggetto di San Pietro in Casale. Il papà aveva otto figli: due soldati in Grecia e Albania e quattro sorelle. Alla Spal sarebbe tornato una volta ogni decennio: nel ’63 per la prima volta da allenatore, vincendo lo scudetto Primavera con Bigon, Capello, Reja e Pasetti. Negli anni ’70 Gibì ha fatto fortuna: a Piacenza guidò la squadra dei record, promossa in B con 69 gol fatti, a Vicenza costruì il Real Vicenza, inventò Paolo Rossi centravanti regalando indirettamente un titolo mondiale all’Italia di Bearzot. Quel Lanerossi arrivò secondo alle spalle della Juve: giocava il calcio totale all’olandese, che oggi è il calcio di tutti e allora era un’intuizione sconosciuta in Italia che riempiva gli stadi e faceva di Gibì un grande innovatore e inventore di un calcio spettacolare e indimenticabile. Vinse così il Seminatore d’oro degli allenatori italiani, vinto con 28 voti contro 3 di Carosi e uno di Renna. Gibì portò questo patrimonio ad Ascoli, portando Costantino Rozzi a una storica qualificazione per la Coppa Uefa. Nell’87-’88 il ritorno alla Spal e la nomina a cavaliere del lavoro: Gibì prese i biancazzurri in zona retrocessione e li portò nei quartieri alti.

 

 

Ma il suo capolavoro a Ferrara arrivò negli anni ’90: vinse prima la C2 e poi la C1, restituendo ai biancazzurri la B. Gibì portò il suo calcio ruspante ma appassionante, al <Mazza> c’erano ventimila spettatori fissi, le rivali sepolte di gol. Ed è per questo clima coinvolgente, per questo gioco sempre spettacolare, per il suo carattere gioviale e brillante, per i suoi metodi e le sue battute sempre originali e controcorrente che almeno un paio di generazioni si sono legate al suo ricordo con un affetto e una riconoscenza che non conosce il passare del tempo ed anzi si alimenta a ogni gara con i cori della curva, i pensieri dei tifosi, il ricordo di una città. Forse altri allenatori hanno fatto per Ferrara cose grandi e indimenticabili: Gibì ne ha però interpretato meglio di tutti la passione raffinata per il bel calcio, l’anima contadina e concreta e la sua capacità di distinguersi da tutti e per sempre fosse anche solo per un nome, un’idea, un sogno. Paolo Rossi lo ricorda così: <Non ho mai trovato alcun allenatore che avesse la sua semplicità>.  Ma forse la battuta che lo tratteggia di più è la sua: a chi gli chiedeva se fosse preoccupato per la partita imminente col Monza, rispose: <Macchè! Sono preoccupato per le mie pere… con quella grandinata domattina chissà cosa trovo!>. Grazie Gibì, quello che ci hai insegnato va ben oltre il calcio. E si chiama vita.

 

 

QUINTA MAIN NEWS ( by Libretto “Premio Stampa Ferrara 2015”) / ALFIO GHEDINI – MENZIONE SPECIALE PREMIO STAMPA 2015/
E’ nato a Bondeno, il 14 marzo 1940, deceduto a Ferrara il 3 aprile 2015, per oltre quarant’anni dirigente provinciale del partito socialista, nonché uomo delle istituzioni.
 Nel 1964, entra in Consiglio comunale a Bondeno, dove rimane fino al 1994, e dove ricopre da subito l’incarico di assessore al Bilancio. Dal 1975 al 1985 è vicesindaco. Dal 1989 al 1991, è Presidente Assemblea Usl, incarico dal quale si dimette in quanto contrario all’operazione Cona. Dal 1989 al 1991 è Presidente dell’Acft (oggi Ami) di Ferrara.
 Dal 2000 al 2005 è vicepresidente Arni (Agenzia Regionale per la Navigazione Interna). Dal 2005 al 2010, responsabile organizzativo regionale per le federazioni provinciali del partito (divenuto Sdi).
 Durante la sua vita politica e istituzionale, ha scritto decine di interventi sui quotidiani locali, trattando delle numerose trasformazioni dei partiti. Non ha mai cambiato partito, rimanendo fedele ai suoi ideali. Ha svolto attività politica credendo nel valore del dibattito pubblico favorito dalla corretta informazione, quella capace di smuovere le coscienze.
 Ha trasmesso questa passione alla figlia e nostra collega Camilla.

 

 

 

ELENCO DI  TUTTI I PREMIATI ( DALLA ORIGINE 1958 - AI GIORNI NOSTRI) /

ECCO I PREMI STAMPA/
1958-Giulio Righini; 1959 – Alfredo Carpeggiani; 1960-Renzo Ravenna; 1961 – Nero Alfieri; 1962- Gualtiero Medri; 1963 – Giuseppe Bardellini; 1964 – Vittoria Cini & Giovanbattista dell’Acqua; 1965 – Paolo Mazza; 1966 – Orfeo Marchetti; 1967- Raffaello Collevati;  1968- Romeo Sgarbanti; 1969 – Marino Ortolani; 1970 – Luciano Chiappini; 1971 – Florestano Vancini ; 1972 – Giorgio Padovani & Giuseppe Longhi; 1973 – Folco Quilici; 1974- Orchestra Gino Neri; 1975- Giorgio Bassani; 1976- Adriano Franceschini; 1977 – Vezio Bertoni; 1978- Franco Farina; 1979- Mario Roffi; 1980-Michelangelo Antonioni; 981- Soccorritore Ferrarese dei Terremotati; 1982-Don Alberto Dioli; 1983- Milva; 1984-Carlo Rambaldi; 1985-Francesco Conconi; 1986- Luigi Preti; 1987- Paolo Ravenna; 1988- Augusto Fava; 1989- Corale Veneziani; 1990- Francsco Fuschini; 1991-Massimiliano Duran; 1992- Antonio Rossi; 1993- Remo Brindisi; 1994 – Gabriele Corbo; 1995- Gianluigi Castoldi; 1996- Renzo Melotti; 1997- Mons. Antonio Samaritani; 1998- Roberto Pazzi; 1999- Teatro Comunale; 2000- Alfredo Santini; 2001- Claudio Abbado; 2002- Aristide Manuzzi; 2003- Istituto di Cultura Casa Cini; 2004- Oscar Massei; 2005- Ente Palio Città di Ferrara; 2006- Gianni ( Gian Antonio ) Venturi; 2007- Fondazione CARIFE; 2008- Carlo Bassi; 2009- Patrizio Bianchi; 2010- Paolo Zamboni; 2011- Il Precario.

 

 

ECCO TUTTI I PREMI ALLA CARRIERA /
1992- Ervardo Fioravanti; 1993 – Mario Morsiani; 1995- Antonio Azzalli; 1996- Beppe Faggioli; 1997- Antonio Filippini; 1998- Giordano Magri; 1999- Gaetano Tumiati; 2000- Igles Corelli; 2001- Giuseppe Pederiali; 2001- Antonio Gaggiano; 2002- Vincenzo Tassinari; 2003- Nello Pasquini; 2004- Loll Bonora; 2005- Don Domenico Bedin; 2006- Associazione Ferrarese Decus; 2008- Arnoldo Foà; 2009- Paolo Micalizzi.

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( di Luciano Maragna, by Libretto Associazione Stampa Ferrara ) / I CENT'ANNI DELL'ASSOCIAZIONE STAMPA FERRARA
( Il collega e storico ferrarese Luciano Maragna, in occasione del Centenario dell’Associazione Stampa Ferrara, effettuò questa ricerca storica sulla nascita della nostra associazione. Lo studio fu pubblicato in appendice alla pubblicazione che l’associazione mandò alle stampe nel 1996, grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Cento, per il Premio Stampa).
Il 22 dicembre 1995 si è celebrato il centenario (1895 – 1995) della istituzione del “Circolo Giornalistico Ferrarese”, da cui proviene l’attuale Associazione Stampa Ferrara.
E’ trascorso un secolo, quindi, da quando un gruppo di lungimiranti giornalisti Ferraresi si riunì in assemblea, nel salone dell’albergo “Cavalletto” in piazzetta Municipale, per costituire la prima organizzazione di giornalisti. All’incontro erano presenti i redattori di tutti i giornali cittadini di quel periodo. Nel 1895 i quotidiani più diffusi e qualificati erano: “La Gazzetta Ferrarese”, “La Rivista”, “Il Lavoro”, “La Domenica dell’Operaio”. Alla riunione non mancarono i corrispondenti delle maggiori testate nazionali. Dopo lunga ed accurata discussione – come viene riportato dalla Gazzetta Ferrarese – f’assemblea all’unanimità approvò lo statuto del “Circolo”.

 

 

La sede era situata al numero 40 di via Cairoli; venne inaugurata, illuminata da fiammelle a becchi di gas, il Í7 gennaio 1896. Il “Circolo” era aperto ai soci tutte le Sere dalle Ọre 20 alle 24 è alla domenica dalle ore 13 a mezzanotte, Il primo consiglio direttivo risultò composto da Adolfo Cavalieri presidente: Giovanni Fabiani segretario e dai consiglieri Bizzarri, Valli, Cavallini, Camanzi, Quintavalle, Guarnelli, Bernardello, Calabresi, Hanau, Ferioli, Cariani, Pazzi. Molte furono le riunioni del direttivo riguardanti i problemi della categoria e quelli della editoria ferrarese. Dalla Cronaca della “Gazzetta Ferrarese” del 22 gennaio 1896: “A tenore dell’art. 9 dello Statuto, il Circolo Giornalistico è convocato in Seduta Straordinaria venerdi 24 corr. alle ore 20.00 per discutere riguardo ai diritti dei pubblicisti. Si tratta di una questione importantissima, alla cui discussione tutti i soci sono pregati di intervenire”. Anche un secolo fa, dunque, i problemi riguardanti il lavoro e la normativa relativa ai pubblicisti non mancavano. Lo stesso giornale, nella cronaca del 5 marzo 1896, riportava: “Circolo Giornalistico, Ricordiamo ai colleghi che l’egregio Prefetto Comm. Fioretti gentilmente comunica al Circolo i telegrammi della guerra in Africa. Tutte le sere la sede resta aperta per comodità dei soci”.

 

 

La cronaca cittadina dei giornali sopradetti riportava sempre le riunioni, i congressi, le conferenze promosse dal “Circolo” presso il teatro Bonacossi, attuale cinema Ristori (il teatro fu edificato nel 1662 dal Conte Pinamonte Bonacossi e prese il nome dal suo casato). Il 10 aprile 1896 alcuni giornalisti locali parteciparono a Roma al secondo congresso della Associazione Stampa Nazionale. Gli aderenti ricevettero le relazioni, il calendario dei lavori, la tessera per gli sconti ferroviari. Si è inteso fornire alcune notizie documentate sulla costituzione e Sulla vitalità dell’ottocentesco Circolo Giornalistico Ferrarese, per rammentare l’importanza e la funzione che da sempre ha avuto la stampa nel contesto della Società ferrarese. Pur tra contrasti ideologici e politici il rapporto reale fra la popolazione ed i suoi giornali, fra la stampa e le sue istituzioni è sempre stato però corretto e pluralista. I dolorosi eventi bellici della prima guerra mondiale condizionarono l’attività del “Circolo”. Molti giornalisti furono richiamati alle armi e combatterono sul Carso e sul Grappa.
Nel periodo fascista le contraddizioni ideologiche e politiche divisero i giornalisti ferraresi e causarono la chiusura del “Circolo”.
Non esisteva più una associazione stabile, ma un gruppo di giornalisti che riceveva direttive dalla Federazione Stampa Nazionale. Poi la seconda guerra mondiale fece il resto; spense ogni barlume di associazionismo giornalistico locale.
Il 29 febbraio 1952 il dott. Cristiano Nicovich, capo redattore della “Gazzetta Padana”, convocò presso il “Circolo dei Negozianti” un gruppo di rappresentanti della stampa locale, per ricostituire la gloriosa “Associazione Stampa Ferrara”. Presiedeva la riunione Carlo Casali, membro del Comitato di Presidenza dell’Associazione Stampa Emiliana, Erano presenti anche il dott. Berti e l’avv. Graziani, membri del Consiglio Nazionale della categoria pubblicisti. Nell’introdurre i lavori il dott. Berti riassunse le varie motivazioni che avevano portato ad indire la riunione.

 

 

Erano maturi i tempi perchė anche i giornalisti ferraresi si riorganizzassero in Associazione. Si discusse dei problemi legati alla attività giornalistica già fervidi in quei tempi in città e nei maggiori centri provinciali. Tutti i partecipanti furono concordi sulla necessità di nominare un organo direttivo che assicurasse: “la migliore efficienza e tutelasse gli interessi della categoria e vigilasse sul rispetto della libertà di stampa, in conformità dei principi costituzionali”. L’assemblea all’unanimità si espresse per l’elezione del consiglio direttivo composto da un comitato di presidenza di due membri professionisti e di un pubblicista, nonché da un segretario professionista e da quattro consiglieri. I nuovi organi direttivi risultarono così composti: il Comitato di presidenza, da Onorio Dolcetti, Gilberto Formenti e Giuseppe Longhi: il Consiglio direttivo, da Orazio Onofri, Antonio Boari, Giorgio Gandini, Cristiano Nicovich (segretario) e da Walter Canti rappresentante della Consulta regionale, Poi si incominciò ad operare concretamente e si introdusse l’annuale “Festa della Stampa” che si svolgeva, con la partecipazione delle maggiori personalità istituzionali cittadine, nelle sale del Castello e della Palazzina Marfisa d’Este. Famosa fu quella del marzo 1956 svoltasi alla Marfisa con la partecipazione dell’attrice francese Martine Carol, Va ricordata, ancora, l’affollata assemblea svoltasi l’11 marzo 1956 all’albergo San Giorgio, alla quale parteciparono, tra gli altri, Leonardo Azzarita e Ferruccio Lanfranchi. Nel corso dei lavori si gettarono le fondamenta per l’istituzione dell’Ordine dei giornalisti. I responsabili dell’Associazione non si limitarono all’organizzazione della Categoria, ma promossero anche iniziative volte al recupero del patrimonio artistico e monumentale della Città.

 

 

In merito è sintomatico il restauro della chiesa di S. Giuliano, realizzato con il contributo finanziario, della Cassa di Risparmio, della Camera di Commercio e delle Amministrazioni comunale e provinciale. Il grazioso tempio è ancor oggi la chiesa per antonomasia dei giornalisti ferraresi, che annualmente alla mezzanotte di Natale, con i familiari, assistono alla liturgia eucaristica della natività di Gesù. Terminata la cerimonia religiosa i convenuti si ritrovano in un accogliente ristorante per scambiarsi reciprocamente gli auguri. Un incontro semplice e senza formalità, tra veri amici, che conserva ancora un alone di “romanticismo”. Con le Feste della Stampa, si riaprirono al pubblico, dopo la dolorosa esperienza della seconda guerra mondiale, le poco Conosciute sale del Castello Estense, della Palazzina Marfisa e del Palazzo dei Diamanti.
|| 29 gennaio 1957, in occasione della festa di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, mentre procedevano i lavori di restauro, il comitato direttivo fece murare nella facciata della chiesa di S. Giuliano una piccola lapide. Terminati i lavori di restauro, il 25 ottobre 1958, in occasione della riapertura al culto della Chiesa di S. Giuliano, l’Arcivescovo mons. Mosconi celebrò una Messa per i giornalisti ferraresi.

 

 

Presenziarono le maggiori autorità civili e militari e le più importanti personalità culturali della città come evidenziano le cronache dei quotidiani locali di quel periodo. La chiesa di S. Giuliano, attualmente, è gestita dal parroco di S. Domenico, risale al XV secolo. E’ ornata in cotto, di stile gotico, con basso rilievo nel portale rappresentante la tragedia di S. Giuliano. All’interno il tempietto è impreziosito con quadri del Soleri, del Croma e da otto quadretti dello Scarsellino. Dopo la cerimonia religiosa ha avuto luogo una colazione, durante la quale fu consegnata al segretario Cristiano Nicovich una medaglia d’oro, “per la realizzazione conseguita con tanta passione”.

Dal 1952 al 1957 l’Associazione fu presieduta da un Comitato formato da due giornalisti professionisti e da un pubblicista. Per uniformarsi alle direttive della Stampa regionale; nell’ottobre 1957, l’assemblea riunita al ristorante “da Giovanni” elessę all’unanimità alla presidenza l’avv. Antonio Boari. Personaggio fra i più autorevoli e stimati (fella città, legale e pubblicista, resse le sorti dell’Associazione fino al 1969, Alla segreteria fu confermato Cristiano Nicovich. I componenti del Consiglio direttivo furono: Olao Accorsi, Onorio Dolcetti, Alberto Pasqualini, Bruno Traversari, Franco Vanni e Franco Zanotti. Nello stesso anno, in una riunione, sempre “da Giovanni”, venne ideata e promossa l’istituzione di un Premio Stampa per l’arte e la cultura ferrarese.

 

 

Lo scopo era di premiare quei cittadini benemeriti che avessero dedicato o dedicavano il loro impegno, in tale contesto, dando lustro a Ferrara. Nacque così quel Premio Stampa che ha continuato regolarmente ad essere assegnato dall’Assemblea dei giornalisti e che nell’intento dei suoi fondatori, deve essere consegnato ogni anno in occasione della ricorrenza di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Nell’ambito delle iniziative dell’associazione mancava una manifestazione che riunisse i giornalisti ferraresi per trascorrere una giornata “non competitiva, ma ricreativa”, da tenersi in una delle varie località della provincia. La creatività è una prerogativa giornalistica. Era il 1971 quando nacque il Rally della Stampa, che ancor oggi, ogni due anni si svolge il 1° maggio per le strade della provincia e dei lidi ferraresi. La storia più recente dell’Associazione Stampa è descritta nelle pagine di questo opuscolo attraverso i Premi Stampa che restano, come volevano i soci del 1956, gli appuntamenti più importanti e significativi dell’attività associativa per la valorizzazione di Ferrara.

 

 

EXTRATIME by SS/La cover é per 'il grande' Riccardo Forni 'Presidente Associazione Stampa Ferrara' che applaude Bruno Dallapiccola mentre riceve il "Premio Stampa 2015" dal ministro Dario Franceschini che poi ...nel post Evento e on the road ha fatto bene a memorizzare il numero di cellulare del 'Professore di Genetica" in quanto 'eccellenza' italiana in the world anche tomorrow.
Ma poiché tutti noi siamo figli dei ‘nostri padri’ ecco che con riferimento al ‘passato recente’ vogliamo citarvi in sequenza TUTTI I PRESIDENTI DAGLI ANNI ’50 che hanno rappresentato l’Associazione Stampa Ferrara e che sono: Antonio Boari  – dal 1958 al 1969 ; Olao Accorsi – dal 1970 al 1971 ; Mirto Govoni – dal 1971 al 1976 ; Giordano Magri – dal 1976 al 1995 ; Giorgio Resca – dal 1996 al 1998 ; Riccardo Comastri – dal 1999 al 2001 ; Andrea Botti – dal 2002 al 2011 ; Daniele Predieri – dal 2012 al 2012 ; Vacante dal 2012 al 2015 (anche per questo  non è stato assegnato il relativo Premio Stampa in quegli anni)  ; Riccardo Forni – dal 2015.
Poi per quanto riguarda la fotogallery , visto i Personaggi noti e certificati peraltro con relativa ‘indicazione’ al tavolo dei relatori, soprassediamo in  questa occasione dal segnalarli con specifiche didascalie.
Fermo restando che comunque li abbiamo indicati nei relativi ‘file-fotografie’ e che in apertura vi abbiamo proposto GB Fabbri ‘Grande allenatore della Spal, prima in data 1991 col team del presidente Donigaglia ( tra i biancazzurri in caricatura anche il polesano Michele Paramatti )  e poi ‘evergreen nel Terzo Millennio durante la Festa del Centenario ‘alzato in cielo’ dai suoi storici giocatori-winners.

 


A seguire Corrado Piffanelli prima in trio con Merli e Malaguti e poi in trio con Forni e lo stesso Malaguti.
Nel pre-evento come Bruno Dallapiccola intervistato alle telecamere di Telestense, prima di ricevere la artistica ‘formella’ del San Giorgio che uccide il drago ( opera di Mirella Guidetti Giacomelli) .
Invece tra le fotogallery da segnalare , e on riferimento al Premio assegnato al giornalista  Giorgio Resca ricordo che mi ha emozionato il commosso intervento di Enrico Pirondini ( al microfono davanti al tavolo-relatori) in quanto l’ex direttore de la Nuova Ferrara Enrico Pirondini più volte applaudito, ha ricordato che “ il mestiere del giornalista non può e non deve essere un potere, ma un servizio”.
Giusto per aggiungere che, anche per il sottoscritto resterà sempre un ‘servizio’ ancorché non si mai diventato un ‘mestiere’. Vale per il sottoscritto ma vale anche per questo sito www.polesinesport.it fatto con passione e con spirito ‘open’ ( tant’è che è solo un costo…)  come spero sia successo anche con questo ‘servizio’ per onorare  la Associazione Stampa Ferrara e il Premio Stampa ritornato in ‘campo’ con questa edizione 2015 grazie al presidente Forni e al suo staff, pur in questi ‘momenti che definire difficili è quantomeno un …eufemismo.

 

 

 

 

Un ‘mestiere’ che se è difficile diventare ‘professione’ a Ferrara “Città della Cultura” e nelle Grandi Città, diventa praticamente impossibile quando al ‘timone’ di qualche Redazione non si ha né senso del rispetto e né senso del gioco di squadra.
Anche per questo il “Premio Stampa 2015” merita … le foto finali della Città estense , perché è un …monumento tra i Monumenti.
Come GB Fabbri che ( vedi foto finale col sottoscritto) ho avuto la fortuna di incontrare alla Festa per il Resto del Carlino organizzata guarda caso da Corrado Piffanelli ora al QS nazionale e che ho salutato sulla strada del ritorno dopo aver fotografato le gradinate dello stadio  Paolo Mazza perché la scritta “Forza Spal” meritava adeguato flash come … il Premio Stampa by Forni & Friends.

 

 

Sergio Sottovia

www.polesinesport.it