Nick Zanca & Elia Arbustini film-life gardeners by Sir Raffaello Franco, in …Wimbledon a Gaiba, Contea di Gaibledon! Field of dreams…come Kevin Costner as Shoeless Joe Jackson in baseball by W. P. Kinsella?


La domanda super partes è “Who is Who?”  E tutti sappiamo qual è stata la originale risposta filosofica. Poi ci sono i …traduttor dei traduttor d’Omero , come il sottoscritto, e allora , visto che Pico della Mirandola in etate veniva a Corbola in Polesine, ecco che vi presento Raffaello Franco venuto dal suo sito in questo PolesineSport, perché… Wimbledon è Gaibledon e i sogni si avverano se si pensa di costruire un ‘field-tennis’ in un paesino della sinistra Po ( Gaiba) così come fece costruendo un ‘field-baseball’ in un paesino americano il mitico Shoeless Joe Jackson raccontato da W. P. Kinsella e interpretato nel film “L’uomo dei sogni” da quello straordinario attore che è Kevin Costner, abituato a…ballare coi lupi.
E allora , visto che da sempre gli amici Nicola Zanca & Elia Arbustini + Raffaello Franco li considero dei ‘dreamers’ , eccoli abbinati in questa rubrica da “Memoria e Futuro”, giusto nel rispetto universale dei loro sogni, i primi col loro Gaibledon ‘sognato e costruito’ da 20 anni, il secondo col suo Sito “Raffaello Franco World” …l’altra faccia di sé stesso perché è il mondo Franco visto da Raffaello.
Abbinanti come? Semplice : vi presento in sequenza News , prima come Raffaello Franco ha ‘percepito’ Gaibledon tennis international by Zanca & Arbustini gardeners friends, seconda News come dreamer’ Franco ‘presente’ sé stesso sul suo sito  ( dove ogni tanto ‘racconta il Mondo visto/ dipinto da Raffaello).

 

 

 

Mettiamoci anche che ieri ho letto il nuovo libro di Raffaello Franco ( sulla storia del baseball a Rovigo…ma nel mondo) e che mi ha chiesto di scrivergli la relativa "presnetazione” ( già fatta…) e allora eccovi la seguente “doppia Promozione” for dreamers made in Polesine ma …windows in the world.

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS ( pubblicato su Raffaello Franco World (wordpress.com) / RAFFAELLO FRANCO : CHI SONO IO? (ndr:  ricordate la voce rauca del poeta Giuseppe Ungaretti?
Mi chiamo Raffaello. Già, porto un nome impegnativo però, purtroppo, devo mettere subito in chiaro che dal famoso pittore urbinate non ho preso nulla. Anzi ho sempre disegnato molto male, figuratevi quindi qual è il mio rapporto con la pittura anche se ho sposato una laureata in Conservazione dei Beni Culturali, diciamo che l’Arte in genere non è proprio il mio forte….

 

 

 

Sono nato a Ferrara nell’ormai lontano 1971 e quel 3 marzo, un mercoledì, i miei mi hanno sempre raccontato che per terra c’erano neve e ghiaccio e così sarà forse per questo motivo che adoro l’inverno, gli sport invernali ed è probabilmente, per la stessa ragione, che odio il caldo, soprattutto quel caldo che conosciamo qui in Polesine, quello maledettamente afoso che non ti dà mai un po’ di tregua salvo che non ti trovi ad almeno un paio di metri da una fonte di aria condizionata. Il nome l’ho preso dal nonno paterno, pace all’anima sua, morto durante la guerra a soli 37 anni e con 2 figli piccoli ancora tutti da godere e da crescere.

 

 

 

Un omaggio dei miei genitori alla memoria di quel nonno che non ho mai avuto la fortuna di conoscere ma del quale ho sempre sentito parlare solo che bene, un uomo che amava la sua famiglia e che coltivava alcune passioni extra lavorative, tra le quali quella per il giornalismo sportivo che lo portò a collaborare per Il Gazzettino. Ecco, evidentemente, oltre al nome, da nonno Raffaello avrò preso anche questa passione.

 

 

 

Nel dicembre 2007 il presidente regionale della F.I.B.S., Roberto Culicchi, mi consegnò il premio di giornalista dell’anno per il lavoro di promozione del baseball e del softball svolto a mezzo della stampa sportiva.

Da circa 10 anni, infatti, ho iniziato a scrivere di sport  collaborando con varie riviste e siti internet, ed ho anche gestito l’Ufficio Stampa del Baseball e Softball Club Rovigo. Dal 2007 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Veneto nell’Elenco Pubblicisti.

 

 

 

Questo però non è il mio lavoro, anzi mi occupo di tutt’altro! Da ben 26 anni infatti sono impiegato in banca, un lavoro sedentario e d’ufficio, una bella “costrizione” per uno come il sottoscritto che, da sempre, ama praticare sport e che avrebbe ben volentieri prolungato il servizio militare nel Reggimento Lagunari “Serenissima” nel quale ho avuto la fortuna di servire ai tempi della “naja”.

 

 

 

Sapete però com’è la vita no? E’ come nel film Sliding Doors….trovare la porta della metropolitana aperta o trovarla chiusa può cambiare il corso dell’esistenza di una persona. Comunque sia, col tempo, bisogna imparare a farsene una ragione, rimboccarsi le maniche ed andare sempre avanti, cercando di non guardarsi mai troppo indietro, per provare a dare comunque il massimo anche in un lavoro che, per carità, non starà proprio come un vestito tagliato su misura per me...

 

 

 

Ma che sa comunque regalarmi delle soddisfazioni perché questo comunque è un lavoro che, a guardarlo bene, ti permette di aiutare le persone a trovare tante soluzioni ai loro piccoli o grandi problemi di tutti i giorni, cercando anche di provare a soddisfare le loro esigenze e, perché no, aiutarle a realizzare dei sogni come magari quello di acquistare la prima casa. Un’attività impegnativa e che ha un’importante valenza sociale.

 

 

 

Come dicevo, nel tempo libero, mi diletto un pò a scrivere di sport, sport inteso come attività fisica umana anche questa caratterizzata da un’importantissima valenza sociale e che mi appassiona a 360 gradi sotto ogni suo aspetto anche e, soprattutto, quello storico. Sport che mi piace considerare ancora pulito, leale e dove si imparano tantissime cose utili anche per la via di tutti i giorni: il coraggio, il sacrificio, il rispetto delle regole ed il fair play.

 

 

 

A volte, grazie allo sport, impari anche a convivere con il dolore, quello fisico e quello dell’anima, con la fatica e con la rabbia. Certe altre invece assapori la gioia vera, la sublimazione massima dello spirito e l’esaltazione della forza. Per me lo sport è questo! Ognuno di questi aspetti mettono sullo stesso piano il campione olimpico e l’amatore della domenica, perché lo sport è uguale per tutti a tutti i livelli e dev’essere, per prima cosa, un divertimento e questo è un aspetto fondamentale che vale per chi pratica lo sport per pura passione ma anche per chi dello sport ne ha fatto una professione. Io, almeno, la penso così!

 

 

 

Su questo sito, un regalo che ho voluto concedermi per il mio 46° compleanno per avere finalmente uno spazio tutto mio dove poter scrivere liberamente le mie storie, non necessariamente sempre e solo sportive, cercherò di approfondire questi aspetti raccontando alcuni personaggi, condividendo le mie esperienze e provando anche ad approfondire, in maniera originale, cosa c’è oltre a quello che solitamente possiamo vedere solo con gli occhi. Questo sito l’ho costruito per me, non necessariamente mi aspetto che gli internauti saranno interessati alle mie storie, ma se qualcuno vorrà comunque leggere e conoscere come sono, sa che nel “mio” mondo sarà il benvenuto.

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Raffaello Franco, by mail 27.06.2022 ) / E CHI L’AVREBBE MAI DETTO…. / BENVENUTI A GAIBA, CONTEA DI GAIBLEDON!
( Pubblicato su Chi sono – Raffaello Franco World (wordpress.com) , 17 giugno 2022 )

E chi l’avrebbe mai detto che la pagina Facebook del Championship si, si proprio LUI, il torneo di tennis più prestigioso del Pianeta, il più leggendario e unico nel suo genere perché “played on grass”, il più regale ed ambito dai campioni dei circuiti ATP e WTA, un bel giorno, si prendesse la briga di citare tra i tornei di preparazione all’erba di Wimbledon, accanto a quello storico del Queen’s di Londra, all’ATP di Halle, ai WTA di Berlino e Birmingham anche il WTA 125 di Gaiba?

 

 

 

Ma voi ve lo sareste immaginato che un minuscolo comune del Polesine, che vanta una popolazione pari allo 0,00011 di quella residente a Londra, un giorno potesse ospitare un torneo di livello internazionale, unico in Italia, giocato su campi in erba, uno dei soli 8 disputati, Wimbledon compreso, su questa superficie tra i 76 del circuito WTA calendarizzati da gennaio e dicembre in ogni angolo del globo terracqueo? Io personalmente no!

 

 

 

Eppure è successo! “If you can dream it, you can do it”, “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Benvenuti a Gaiba, Contea di Gaibledon! (Cit. Sky Sport – Eurosport, ndA). Il sogno si è concretizzato nella settimana tra il 13 ed il 19 giugno scorsi con il Gaibledon Veneto Open Internazionali Confindustria Venezia e Rovigo. Evento imperdibile tant’è vero che anch’io ho voluto immergermi in questa kermesse tennistica per rendermi conto di cosa sia possibile realizzare quando le persone sono animate da coraggio e determinazione. Arrivi a Gaiba, entri al Circolo Tennis e ti trovi proiettato in un’altra dimensione.

 

 

 

Non so bene come spiegarvelo ma non sembra nemmeno di essere in Polesine. La prima sensazione che ho avuto è stata quella di essere entrato in uno di quei Club molto esclusivi che si possono trovare solo oltremanica: pulito, ordinato, servizio d’ordine cortese ed efficiente. E poi la Club House, gli stand degli sponsor, sei campi in erba, uno in terra rossa e per non farsi mancare nulla anche uno in cemento e c’è pure una vecchia porta da calcio.

 

 

 

Quasi un reperto archeosportivo rimasto li a ricordare l’ormai dimenticato campo da football che sorgeva dove adesso c’è questo raro gioiello del tennis mondiale. Mi accomodo in tribuna per seguire il primo dei match in programma e tra un cambio di campo e l’altro, il mio sguardo s’immerge tra le bionde spighe dei campi di grano ormai mature per la mietitura che circondano questo impianto straordinario inserito in un contesto rurale da sembrare quasi un elemento alieno.

 

 

 

Field of dreams…..ecco si, questo mi ricorda! L’avrete certamente visto no questo bellissimo film con Kevin Costner tratto dal libro Shoeless Joe scritto da W. P. Kinsella? Come spesso accade la traduzione italiana, “L’uomo dei sogni”, non sempre risulta essere fedele al titolo originale e non rende merito a quella che è la narrativa della sceneggiatura che racconta di Ray Kinsella, un agricoltore da poco trasferitosi con la famiglia nell’Iowa, che mentre cammina fra le alte piante del suo campo di granturco, sente una voce dirgli: “Se lo costruisci, lui tornerà“.

 

 

 

Stupito, Ray crede di vivere in un sogno ma quando sente nella sua testa ancora quella voce, decide di seguire il suo istinto ed inizia a costruire un campo da baseball proprio dietro casa nel bel mezzo delle piante di pannocchie. Non si rende conto di perché si presti a fare una cosa così strana, almeno per gli altri, una cosa da fuori di testa ma sa che deve farlo! Ben presto scopre che sul quel campo, una sera, si materializza Shoeless Joe Jackson e con lui anche tutti gli altri sette giocatori dei Chicago White Sox che furono squalificati a vita con l’accusa di aver venduto un match delle World Series 1919 ed è li, da quel preciso momento, che la trama si dipana in un mare di forti emozioni interiori.

 

 

 

Le stesse emozioni che regala Gaibledon con i suoi campi circondati di spighe d’oro ad un passo dal Grande Fiume, un luogo magico che quasi viene da chiedersi se anche Elia (Arbustini, Presidente del Circolo Tennis Gaiba, ndA) e tutti gli altri giovanissimi “profeti” del suo Staff, per realizzare questo incredibile sogno in soli 10 anni, non abbiano prima sentito le voci ...

 

 

 

E, successivamente, ricevuto la visita della francese Suzanne Rachel Flore Lenglen e della britannica Dorothea Douglass Chambers (finaliste a Wimbledon nel 1919 e vincitrici rispettivamente di 6 e 7 edizioni del Championship tra il 1903 e il 1925, ndA) uscite da quelle spighe con i loro “gonnelloni” e le racchette di legno per scambiarsi qualche colpo sull’erba di Gaiba. Questa però non è Hollywood, dove spesso la fantasia supera la realtà. Questa è Gaiba, provincia di Rovigo, Gaibledon County ed è qui che i sogni diventano realtà!"

EXTRATIME by SS/ In cover le origini del ‘dream team’ targato Gaibledon partono da Nick Zanca , l’altra faccia della medaglia insieme ad Elia Arbustini presidente attuale del CT Gaiba, con vista ‘televisiva’ ( già sottotitolata ‘sognando Wimbledon”) anche sui primi campi in erba naturale
E sempre per la  serie ‘storie parallele e convergenti’ ecco in apertura di fotogallery altrettanto in kit Raffaello Franco giusto per capire “Chi sono” ( i dreamers…) e “chi l’avrebbe mai detto…” che Gaibledon e la storia dello Sport celtico promosso e raccontato nei libri by Raffaello, diventasse Made in Polesine protagonista in the world ( vedi ‘logo’ Ascaro Rovigo indicato da Franco nella teca del Croke Park di Dublino , il tempio dei Giochi celtici).

 

 

Potrei anche raccontarvi di Franco, dei suoi tanti racconti/ reportage anche su Rugby ( ricordate la storia del bambino Kieran Bianchini crespinese ‘raccattapalle rossoblù’ in Irlanda?) e Pugilato, ma …ci basta segnalarlo nella foto premiazione datata dicembre 2007 quando il presidente regionale della F.I.B.S., Roberto Culicchi, gli consegnò il premio di “Giornalista dell’anno” per il lavoro di promozione del baseball e del softball svolto a mezzo della stampa sportiva.
E ci basta proporvi la home page del suo sito “Raffaello Franco world “ che l’amico Franz presenta sottotitolato “ significativamente “Racconto il (mio ) Mondo come lo vedo io…” sotto la foto di originari/li attrezzature sportive emblematiche di sport poi in evolution in tutto il mondo.

 

 

Prologo a Wimbledon in ‘filiera’ italiana a Gaibledon coi campi da tennis in erba naturale ( vedi panoramica datata 2012) poi in escalation certificata anche in fotogallery dagli ormai noti Gardeners dreamers che da ‘pescatori’ di erba sul lungo Po hanno viaggiato da apostoli evangelizzatori sia nel mondo associativo che istituzionale , in Italia e all’Estero , come abbiamo sempre ‘documentati in reportage specifici’ su questo sito www.polesiensport.it ( basta chiedere a Google  vi rimanda direttamente allee pagine interessate)
Perciò in questa storytelling ci basta proporvi emblematicamente alcune ‘tappe’ del loro lungo viaggio pro Gaibledon-promozione nel mondo,
Partendo dai primi Tornei TPRA, ( vedi locandina datata 2014 , con poster festa premiazioni, ma anche alcuni passaggi-saluti che il sottoscritto ha voluto fare lontano dai riflettori in casa Gaibledon a Nick Zanca & Elia Arbustini gardeners in ‘promo’ erba naturale con scritta Gaibledon/ logo …sasso-fono, quando sullo sfondo a sx c’era ancora il campo da calcio in ‘parallelo-amarcord’ con la storica società calcistica dei tempi del sindaco Corà e poi Breveglieri.

 

 

Per un “Wimbledon in Polesine” ( vedi sottotitolo TGR ) sempre più protagonista per la sua ‘originalità’ anche sulle Tv di stato oltre che sui Mass Media del tennis nazionale e location onorata a anche dal noto gruppo tennistico “Delta Bulls” ( from Dal Fiume friends alle Pasquin-nate romane by Fetonte friends) che vi proponiamo rigorosamente “Fifteen Champions” in foto poster con maglietta bianca come tradizione imponeva a …Wimbledon.
Perché questo era ormai Gaibledon  e perciò visitata da Grandi Campioni del tennis italiano, che proponiamo ‘ringraziati' dai Zanca & Arbustini boys & girls che proponiamo emblematicamente in foto poster 2015 attorno prima a Mara Santangelo ( ha presentato anche un suo Libro story) e poi Omar Camporese guarda caso ormai pronto da coach a far diventare Berrettini …finalista a Wimbledon 2021.
Tutto questo per un “Field dream” sempre più…considerata dall’alto del gotha tennistico-industriale ( perciò…vedi la foto aerea  emblematica), come dimostra anche la “Lettera” firmata dicembre 2015 by Wimbledon Foundation.

 

 

Una ‘considerazione’ frutto – lo dicevamo – di tante promozioni istituzionali/ associative in tour internazionale by “piccoli Grandi Uomini” made in Gaibledon, che certifichiamo perciò in versione poster sia al Foro Italico di Roma ( vedi terra rossa) che a Mèrida ( vedi sfondo Crédito Real Tennis Center e in campo sul green court) , poi con Elia Arbustini & Nicola Zanca ( targato) as players in campo a Gioiosa Jonica , come successivamente in Municipio a Pollenza col sindaco Luigi Monti con tanto di fascia tricolore a suggellare uno specifico gemellaggio tennistico CT Gaiba & Casette Verdini.
Ma a chiusura del lungo viaggio internazionale by “Gaibledon’s gardeners” , li proponiamo datati 2019 perché in poker d’assi e in tour proprio a Wimbledon a comporre la speciale Top Five assieme alla evergreen Mary Garland, il mito del tennis femminile.
Quasi un prologo alle recenti foto dello straordinario WTA Veneto Open 2022  ( il contratto è triennale) sponsorizzato by Confindustria VE-RO di cui , avendovi già raccontato ogni tappa step by step nella rubrica Eventi, adesso vi proponiamo soltanto le due significative immagini del cerimoniale premiazione.

 

 


Quella delle note Women winners nel doppio femminile e quella con le finaliste del singolare femminile con Van Uytvanck ( sx) e Sara Errani premiate da Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato italiano, per la soddisfazione  di tutti i rappresentanti Istituzionali in foro al suo fianco e sullo sfondo, ma anche di un Gaibledon Made in Polesine sempre più…Field dream in prologo Wimbledon.
Un ‘campo di grano su erba verde naturale’ dove più di qualche bravo contadino…si è alzato spesso presto tante mattine per ‘togliere l’erba cattiva’  con la stessa passione dei frati @manuensi di nuova generazione ma dal cuore antico, ma sempre con la mano …Zanca e celtic – finger Franco pro Field dream.


Raffaello Franco & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it