OLIMPICI by SS made Panathlon RO/ Christian Giantomassi da Baruchella, ma pugile ad Ascoli Piceno coi maestri Moretti e Paci; poi Olimpiadi di Atlanta 1996/ E Campione d’Italia sia Dilettante che Prof; ora ‘maestro’ Olympia Boxe Asd


Nel nostro viaggio a ritroso, come il treno dei desideri di Adriano Celentano che nei suoi pensieri all’incontrario va, con questa Christian Giantomassi story siamo arrivati nel mezzo del cammin della nostra TOP 12 made in Panathlon Rovigo 2109 libro story, visto che gli Olimpici polesani sono appunto 12.

Cioè due in più, vedi Alessia Maurelli e Marta Menegatti , rispetto alla TOP Ten già pubblicata nell’analogo libro story Panathlon Rovigo 2019.
Ovviamente anche gli ultimi 10 anni di Christian Giantomassi meritano il relativo aggiornamento, e così possiamo sinteticamente sottolineare che l’avevamo lasciato quando ad Ascoli Piceno suo padre aveva appena aperto una palestra e lui aveva appena iniziato la sua fase due: quella di maestro di boxe che già tante soddisfazioni gli ha poi regalato anche a bordo ring.

E allora , ricordando che le ‘perle’ del palmares di Giantomassi non sono solo la sua partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta 96 e il fatto di essere stato Campione d’Italia sia da Dilettante che da Professionista, passiamo a proporvi, aggiornata anche da ampia fotogallery, tutta la Christian Giantomassi che abbiamo appunto raccontata sul Libro “ 60 Anni di Panathlon Rovigo – 2019 -2109 “ voluta  dal presidente Gianpaolo Milan e scritta a 6 mani dal sottoscritto Sergio Sottovia e Ivan Malfatto ( per la parte Olimpici, Azzurri e Campioni” ) e Raffaello Salvan (vice presidente del Panathlon) per la parte statistica relativa al citato Club Service e su tutti i Campioni-relatori che hanno impreziosito tutte le conviviali.

 

 

 

A questo punto, senza ricordare i vari Personaggi story già raccontati, ci basta anticipare i nome degli altri SEI  Personaggi ‘Olimpici’ che –parafrasando Pirandello - … mi hanno trovato come autore e che in sequenza nelle prossime puntate saranno Giovanna Pasello – tiro a volo ( Atlanta ’96, Sidney 2000) , Antonio Ricchieri – calcio ( Seul ’88 e Barcellona ’92), Laura Foralosso – nuoto ( Mosca 1980), Renzo Bulgarello –canottaggio ( Monaco 1972) , Benito Pigato – ciclismo ( Mexico 1968), e infine Tullio Biscuola – maratona ( Parigi 1924).
Rimandandovi altresì in calce al tradizionale nostro “Extratime” per ulteriori commenti e didascalie agganciate alla fotogallery che vi proponiamo aggiornata e completata ampiamente per onorare Christian Giantomassi come merita il ‘ragazzo di Baruchella ‘ che amava e ama ancora la noble art.

 

 

 

SETTIMO PERSONAGGIO  “OLIMPICO” PRO PANATHON RO ( by Sergio Sottovia) / CHRISTIAN GIANTOMASSI DA BARUCHELLA ALLE OLIMPIADI DI ATLANTA 1996 NEL PUGILATO, ESPLOSO AD ASCOLI PICENO E POI AZZURRO AI MONDIALI COL CT FALCINELLI E CAMPIONE D’ITALIA SIA DA DILETTANTE CHE DA PROFESIONISTA, ORA ‘MAESTRO’ BY OLYMPIA ASD

La Olimpiade di Atlanta 96 è la casa dei Polesani, con 3 azzurri altrettanto di casa in questo libro: Giovanna Pasello (podio sfiorato), Vigor Bovolenta (argento) e appunto questo ‘nostro’ Christian Giantomassi.

Fu un’Italia soltanto sesta nel medagliere per nazioni, con sole 13 medaglie d’oro. Vale a dire: 4 nel ciclismo ( Collinelli, Martinelli, la Bellutti e la Pezzo), 3 nella scherma ( Puccini, poi spada a squadre maschile e fioretto a squadre femminile), 2 nella canoa – kajak ( Rossi e ancora Rossi con Scarpa nel K2), 2 nel tiro ( Di Donna nella pistola e Falco nello skeet), una nel canottaggio (Tizzano e Abbagnale nel duo di coppia), infine una nella ginnastica con Jury Chechi negli anelli.

 

 

 

Restando in tema boxe, beh agli azzurri è andata male: nessuna medaglia per quel quintetto che oltre a Giantomassi era formato da Pietro Aurino - mediomassimi, Carmine Molaro - mosca, Antonio Perugino - medi junior, Paolo Vidoz massimi open oltre 91 kg.
Una passione partita da lontano quella di Giantomassi, nato a Badia Polesine il 22 aprile 1973, ma abitante a Baruchella all’epoca in cui papà Roberto era militare dell’aeronautica alla base missilistica di Zelo. Lui , coccolato allora come adesso da mamma Maria Teresa Correzzola e nonna Vittorina Altobello , ha anche frequentato la prima elementare a Baruchella, dove ci siamo incontrati anche con la sua famiglia.

 

 

 

Poi però papà Roberto ritornò dalle sue parti, là nelle Marche e così per Christian e mamma Maria Teresa la vita , dopo una parentesi a Martinsicuro, divenne targata Ascoli Piceno, anche se non sono mai mancati i viaggi e le visite parentali a Baruchella, a nonna, zio e amici d’infanzia.
Ma la palestra e il pugilato?
Spiega Christian:” Papà era un super sportivo in generale; così facevo di tutto, dalla piscina al calcio, dalle corse campestri fino ai …primi pugni . E’ nata lì la mia passione per il pugilato, partecipando anche ai Giochi della Gioventù epoca del maestro pesarese Antonio Raspugli…”
Poi Giantomassi entra presto nella storia del pugilato grazie agli insegnamenti del ‘maestro’ Francesco Moretti, che lo svezza e lo plasma nella sua Pugilistica Ascoli.
Una ‘maturazione’ che Christian elogia tuttora così:” Il maestro Moretti è stato come un padre per me, tant’è che mio figlio l’ho voluto chiamare proprio Francesco…”

 

 

 

E così per il 13enne Christian , ad Ascoli, arriva l’esordio col primo match ufficiale, che lui ricorda così:” Era il giorno dell’esibizione dei fratelli Stecca e di Damiani. Combattei contro un ragazzo pugliese e fu un pareggio salomonico”.
Poi il feeling del ‘novizio’ Christian Giantomassi col ‘maestro’ Moretti va avanti fino al 1988, mentre dopo la morte del maestro approda alla ‘Pugilistica Colle San Marco’ in escalation sotto le cure del maestro Guerrino Paci.
Sottolinea Christian:” Si lavorava sodo in palestra e nei Dilettanti disputai e vinsi nel 1990 a Marina di Massa battendo in finale per ko il napoletano Mangiapia”.
Però quel pugno vittorioso si infortunò e gli faceva …vedere stelle. E non era più lui, finché – spiega Christian - sono intervenuti i medici Bolla e Pennetti che …mi hanno operato magnificamente.
Ma archiviato quello sfortunato anno 1991, i risultati sono arrivati presto, compreso il titolo italiano ‘Seconda Serie’, che Giantomassi racconta così:” Ho vinto nella finale di Reggio Emilia ancora contro Mangiapia, detto ‘il piccolo Tyson’.”

 

 

 

Quindi per Christian è arrivato il militare , prima a Trieste e poi al Gruppo Sportivo di Roma, mentre agli Assoluti Italiani di Caserta perse nei quarti da Pasquini ( verdetto casalingo) , contro il quale peraltro Christian si prese la rivincita a gennaio 1994 quando vinse il titolo dei superleggeri negli assoluti di Verbania.
Anno questo in escalation, tant’è che ad Assisi nelle selezioni per la maglia azzurra batté sia Bellini che Battaglia, confermandosi vincente anche nel difficile ‘Torneo Italia’ a Mestre.
Perciò Giantomassi restò in pianta stabile nella Nazionale Dilettanti gestita dal maestro Franco Falcinelli, maturando tanto nei vari stage in Russia , Bulgaria e Inghilterra ( medaglia di bronzo a Liverpool), Cuba,Germania, Portogallo (oro a Porto), Irlanda, Polonia (Bronzo a Varsavia), Estonia Austria (Due ori in due tornei).
Una storia in crescendo, quella di Christian , pugile di 63 kg per 1, 80 d’altezza , titolare in azzurro nella categoria dei leggeri di 60 Kg.
Certificata nel maggio del 1995 dalla partecipazione di Christian ai Mondiali Dilettanti di Berlino, dove lui è il miglior azzurro.

 

 

 

E dove in avvio Christian regola l’uzbeko Tasmatov , poi supera il turco Nedim, mentre perde dal cubano Rojas, in un torneo vinto dal rumeno Leonard Doroftei , poi bronzo ad Atlanta.
Sottolinea Christian:”  Nei quattro anni di Falcinelli siamo andati 3 volte a Cuba, 2 volte in Russia, ma anche Bulgaria, Germania, Polonia, Spagna, Irlanda e in America nell’ agosto del 1995  per abituarci al ‘clima di Atlanta’ e dove siamo saliti sul ring contro la squadra di Holeyfield, nella sua palestra”.
Peraltro Giantomassi nel dicembre del 1995 fu pure chiamato a partecipare a Mosca ai ‘Golden Games’ , una specie di master tra gli 8 migliori del mondo.
Però è nell’anno olimpico 1996 che si perfeziona ancor più il palmares di Giantomassi.

 

 

 

Infatti si fa valere in aprile agli Europei di Vejle in Danimarca, dove Christian sarà medaglia di bronzo e Aurino d’oro.
Europei speciali, anche perché vinti dal bulgaro Dimetrov ‘Toncho’ Tonchev, poi argento alle Olimpiadi di Atlanta.
Ma poco prima delle Olimpiadi il maestro Franco Falcinelli, dà le dimissioni e il nuovo Commissario Tecnico sarà Patrizio Oliva , ex campione del mondo e olimpionico.
Purtroppo ad Atlanta il nostro Christian fu sconfitto al primo turno da Serguei Kopenkin ( Kazachistan) per un punto, mentre a vincere l’oro fu l’algerino Hocine Soltani.

 

 

 

Perché questo flop? Ce lo spiega lo stesso Giantomassi:” Quanta rabbia mi è rimasta addosso. Però se ad Atlanta abbiamo fallito tutti , questo è essenzialmente da imputarsi ad una preparazione a dir poco imperfetta! Posso dire che sono stati 3 mesi di preparazione scarsissima. Tra l’altro , dopo gli Europei , io ad aprile fui operato ad un ginocchio dal professor Cicconi, e sono rimasto fermo 20 giorni, mettendo su 10 chili che poi non sono riuscito a smaltire con quegli allenamenti blandi, ma solo …mangiando poco e quindi perdendo energie”.
Sta di fatto che l’Olimpiade di Atlanta 96 lascia il segno su Giantomassi, tanto più che – spiega Christian – “ per i Giochi del Mediterraneo il Ct Patrizio Oliva scelse un altro senza fare le classiche selezioni mentre per i Mondiali in Romania fui io stesso a rifiutare la convocazione in azzurro visto i rapporti col CT Oliva”.

 

 

 

E pensare che in quell’intertempo post Atlanta 96 il dilettante Giantomassi si era già riscattato in maglia azzurra, visto che nella primavera 1997, a Napoli nel ‘Trofeo Italia’ , il nostro ‘superleggero’ Christian ha ritrovato il gusto della medaglia d’oro internazionale.
Erano infatti ben 17 le squadre partecipanti, incluse l'Italia e la rappresentativa della Campania. Per quanto riguarda l’Italia , il team azzurro stravinse medaglie con i suoi 12 boxeur (6 oro , 3 argento , 2 bronzo). Per le altre nazioni segnaliamo 2 ori per l’Ucraina, 1 per le Filippine,  1 alla Germania ed 1 all' Uzbekistan; quindi 2 argenti per la Svezia, 1 alla Turchia, 1 alla  Jugoslavia, 1 alla Russia, 1 alla Polonia, 1 alla Filippine e 1 all’Ucraina.
E Christian fu raccontato così sui Mass Media di allora:” GIANTOMASSI di Rovigo, con la sua lucida e continua scherma ha superato il tedesco Catikkas, l'ucraino Duzman e il polacco Cendrowski, centrando l'oro con scioltezza ed autorità’. Come peraltro vinsero Aurino e il padovano emergente Cristian Sanavia sotto la guida di Gino Freo.

 

 

 

Insomma, l’esclusione dal giro della nazionale e il ritrovarsi a mezzo servizio tra i ‘dilettanti, ha spinto Giantomassi ad accelerare il passaggio tra i ‘Professionisti’.
E fu esordio vincente , a novembre del 1997, quando a Novara contro Andras Kovacs il nostro Christian mise presto ko l’ungherese alla seconda delle 6 riprese previste.
Straordinaria poi l’annata 1998 , con Giantomassi vincente sempre per ko in tutti i sette incontri disputati. Vale a dire , in sequenza, a Civitavecchia ( ko alla seconda sull’ungherese Loe), a Catania sul rumeno Chiluleanu ( ( kot alla terza ripresa), a Pagliare del Tronto sull’ungherese Vidacs ( ko alla seconda), a San Benedetto del Tronto sul congolese Kangodi ( ko alla quarta) , a Marina di Ragusa sul serbo Stankovic ( ko alla seconda) , quindi ad Ascoli Piceno sull’ungherese Balatoni ( ko alla quarta) e infine a Bari sul russo Suleimenko ( ko alla quarta).
Un ottimo trend professionistico quello di Giantomassi sotto la guida del suo maestro Guerrino Paci, e gestito da quel navigato manager che è Giuseppe Spagnoli.

 

 

 

Stesso andamento positivo nel 1999, quando i due primi incontri lanciano Christian verso quel traguardo ambito che è il titolo italiano. Sono tali le due vittorie ‘pugliesi’ di Giantomassi: vince prima a Taranto contro il francese Toinette ai punti e quindi a Bari, in maggio, per ko alla quinta ripresa contro Mohammed El Omar.
Per una carriera che ormai profuma di tricolore. Lo spiega così il 10 settembre 1999, il titolo de la Gazzetta dello Sport::”  Tricolore superleggeri: c' e' Giantomassi-Belhamra”.
In palio il titolo vacante tra il 26enne rodigino dal record immacolato ( 10 vittorie) e azzurro ad Atlanta e il 28enne marocchino ormai italiano Youssef Belhamra , da Cavriago non lontano da Rubiera ( RE) dove Rosanna Conti- Cavini ha organizzato l’incontro. Pronostico favorevole a Giantomassi, più esperto, contro un avversario più potente ma ancora acerbo tecnicamente”.

 

 

 

E Christian (peso kg 63,1, superleggero) non scontenta i bookmaker, anzi mette Belhamra ko alla seconda ripresa ed è Campione d’Italia.
Un successo che peraltro Giantomassi , l’ex di Atlanta , abbinò ad una rivelazione :”  Lo zio del mio nonno materno disputò una esibizione con Carnera in Francia negli anni Trenta. Per quanto mi riguarda, il titolo italiano é una bella soddisfazione ma vorrei fare ancora meglio…".
Quando chiesi a Christian chi vinse tra il Campione di Sequals e l’antenato polesano, lui sorrise precisando:” Mio nonno era un Correzzola e l’avversario era il mitico Carnera. Non ho trovato riscontri, ma …penso che abbia vinto Carnera”.

 

 

 

Ritornando alla Giantomassi – Story , beh, purtroppo tre mesi dopo, alla prima difesa sul ring casalingo di Ascoli Piceno,  il campione in carica si fece ‘impallinare’ dal 33enne Massimo Bertozzi (27 match vinti, 18 persi, 2 pari) .
Doveva essere un incontro facile, quella sera del 10 dicembre 1999, tanto più che alla seconda ripresa Giantomassi manda al tappeto Bertozzi…Invece al quinto round lo sfidante punisce ‘d’incontro’ Giantomassi che viene contato in piedi. Resta scosso Christian e non assorbe il colpo, così Bertozzi lo mette due volte knock down e l’arbitro decreta la fine del match per kot.

 

 

 

Ma, capita a tutti di cadere la prima volta … L’importante , specie nel pugilato, è rialzarsi per combattere di nuovo. Ed è proprio quello che fa Christian, sul ring di Piancavallo, il 20 maggio del 2000. In Friuli l’avversario è di quelli giusti, un test significativo, perché il francese Frederic Tripp di incontri ne ha già disputati 23, vincendone 17 e perdendone 8. Per Giantomassi la ripartenza è positiva: vittoria ai punti in 6 riprese.
Poi in agosto a Bari, per Christian c’è la riconferma, contro l’americano Brad Timm col suo ‘piccolo carnet ‘ di incontri , cioè 9 vinti, 5 persi e 1 pareggiato.
E Giantomassi archivia la pratica come da copione , vincendo per kot alla quinta ripresa, avendo altresì la fortuna di avere all’ angolo Patrizio Sumbu Kalambay ex campione del mondo e ottimo allenatore.
Giusto quanto occorre per ritentare la scalata al titolo italiano, nel frattempo nelle mani e nei pugni di Salvatore Battaglia (13 vittorie , 1 sola sconfitta) che ha scalzato Bertozzi battuto anche nella rivincita.

 

 

 

E la chance arriva per Giantomassi il 22 settembre 2000, sul ring di Parma.
Il match viene definito un ‘tricolore di classe’ , col campione che viene definito più aggressivo (attaccante) e con Giantomassi sfidante definito più guardingo ( preferisce la rimessa).
Purtroppo anche Parma sarà amara per Christian, messo kot alla quinta ripresa.  La storia racconta che la giuria popolare di Italboxing abbia poi premiato questo match Battaglia – Giantomassi come miglior match italiano del 2000, ma resta il fatto che si chiude praticamente qui la sua carriera pugilistica.
Spiega tutto Christian:” Se prima c’era stata la grande delusione di Atlanta, poi mi hanno fatto pensare certi ’incidenti’ del pugilato, vedi il coma del mio amico Perugino e la morte di Fabrizio Di Chiara avvenuta dopo il match contro Imparato. E poi la mia sconfitta con Salvatore Battaglia, pugile che avevo battuto per ben tre volte nei dilettanti”.

 

 

 

Ma lo sport è una sirena che ti ammalia. E così adesso Christian, diventato istruttore nel 2004, abbina lavoro a palestra, quella della Asd Olympia, di cui è presidente papà Roberto.
Dove Christian è maestro di vita e di boxe:” Ogni pomeriggio sto coi ragazzi, sono una trentina, dei quali sei/sette fanno attività agonistica: da loro pretendo sacrifici e allenamenti seri, perché poi arrivano i risultati. ”
Come è successo anche tra i Prof al suo ‘allievo… già maturo’ Roberto Bassi laureatosi Campione d’Italia 2015 nei supermedi, oltre che in Giurisprudenza.

 

 

 

Il resto è …tempi moderni, in un Mondo Boxe che si evolve fino alla recente ‘White Collar Boxing’, approdata anche nella palestra Olympia di Giantomassi,  anche se quando il ‘maestro’ Christian è a bordo ring è normale per la stampa citarlo come il ‘pugile di Atlanta 96’.
Una Olimpiade a ‘stelle e strisce’ che , considerata la triplice presenza dei nostri Vigor Bovolenta, Giovanna Pasello e appunto Christian Giantomassi, rimarrà per noi polesani, quel meraviglioso posto delle fragole dove la nostra ‘trinità olimpica’ ha reso immenso onore a De Coubertin.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Christian Giantomassi orgoglioso della sua maglia tricolore da Campione d’Italia 1994 conquistata nei Dilettanti a Verbania.
Quindi in apertura di fotogallery, come da viaggio cronologico insieme alla sua carriera,
mostriamo il piccolo Christian suo primo approccio alla ‘noble art’ , sul ring di Ascoli  il 5.08.1956, assistito da Francesco Moretti , suo ‘papà e maestro’.
Poi lo stesso Giantomassi festeggiato da mamma Maria Teresa e papà Roberto, nel 1992 a Reggio Emilia, quando vinse il suo primo titolo italiano. E con la coppa come miglior pugile del torneo…
Passando al 1993 ecco Christian protagonista agli assoluti di Marcianise (CE) con la maglietta delle Forze Armate, mentre con riferimento al 1994 lo proponiamo insieme a mamma  Teresa e con ‘coppa’ in maglia blu della sua società
Invece , da new entry nel team Italia, proponiamo Giantomassi nella sua prima volta con la divisa della nazionale, è al Torneo Italia 1993 di Mestre, quando… non immaginava di poterla indossare per altri 4 anni.

 

 

 

 

E con performance speciali di cui vi diamo testimonianza con due significative immagini sul ring datate 1994.
Vedi a Varese nel 1994 nella sfida Italia – Canada, nel match vinto per ko., quindi in escalation quando è stato dichiarato vincitore dall’arbitro battendo Kuchler, il tedesco campione del mondo junior ed europeo.
Con riferimento al 1995 ecco Giantomassi al Centro Federale di Assisi, innanzitutto in allenamento al sacco , mentre ‘attacca’ il punching ball, durante la preparazione per i Campionati Mondiali di Berlino 1995.
E poi , al termina di una ‘seduta’ come sparring partner , assieme a Giovanni Parisi campione Olimpionico e mondiale.
A questo punto si perfeziona il sogno olimpico di Christian e perciò lo proponiamo
sul ring di Vejle in Danimarca agli Europei del marzo 1996; con tutta la gioia della medaglia di bronzo che vale il ‘pass’ per la partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta.

 

 

 

 

Da dove vi proponiamo in sequenza una serie di significative immagini , partendo dalla conferenza stampa dei pugili azzurri con da sx  Paolo Vidoz, Antonio Perugino, Pietro Aurino, Carmine Molaro e Christian Giantomassi.
Quindi Giantomassi ‘americano’ che respira aria di Olimpiadi ‘Atlanta 96’, con alle sue spalle l’impianto dove si sono svolti gli incontri di pugilato.
Poi Christian , azzurro in ‘Casa Italia’ ad Atlanta 96, nel Villaggio Olimpico.
A conclusione del periodo di Giantomassi pugile Dilettante, lo proponiamo nel 1997 in canotta rossa sul ring del Torneo Italia 1997 disputato a Napoli, nella finale vinta contro il polacco  Centroski.
Con riferimento invece al periodo di Giantomassi neo pugile professionista dall’inverno 1997, partiamo da Christian sul ring assistito dal suo ‘maestro’ Guerrino Paci, mentre
direttamente dal combattimento sul ring proponiamo Giantomassi winner per ko su Kovacs ( Novara 20.11.1997) nel match d’esordio prof.

 

 

 

 

Una lunga storia nel mondo del pugilato , quella di Christian Giantomassi che avevamo già raccontato nel primo Libro Story del Panathlon Rovigo come dimostra anche la foto trio a Baruchella , col sottoscritto insieme a sua mamma Teresa e papà Roberto.
Passando a questo punto alla “Fase 2”, cioè Christian Giantomassi allenatore e maestro di pugilato in casa Olympia Boxe Asd ,  vi proponiamo innanzitutto il significativo certificato datato marzo 2018.
A seguire , sempre immagini by profilo facebook societario, ecco il ‘maestro’ Christian in poker d’assi Olympia Boxe Asd, quindi in versione poster per gli auguri di Natale 2018 festeggiati così in post –facebook:<< 24.12.2018 / Auguri a tutti!! — con Annamaria Cataldi, Dana Mardare, Matteo Cimica, Christian Giantomassi, Maurizio Spurio, Sabatino Evangelisti, Emanuele Gu, Dominique Girolami, Marco Mariani, Riccardo Allevi, Domenico Ventura, Valentino Cataldi, Giovanni Polimeni e Valeria Fondini>>.
Mentre dopo il flash maggio 2019 con Marco Mariani, proponiamo dulcis in fundo il ‘maestro’ Christian Giantomassi nel sestetto ottobre 2019 come da seguente post-citazione CHRISTIAN GIANTOMASSI …maiuscola:<< Super Kabali... — con Emanuele Gu, Andrea Kabali e Moris Roberta Grazioli>>

 

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it