OLIMPICI by SS made Panathlon RO/ Laura Foralosso dai ragnetti “Rodigini” di Alex Penciu e Baldetti a miss ‘dorso’ già con l’Italia 1977 in tour da Berlino a Los Angeles e Rio; poi finalista Mosca 1980 e… Superlaurea & Top manager


Mentre sto pubblicando questa Laura Foralosso story così come l’ho raccontata sul recente libro story “60 Anni di Panathlon Rovigo – 1959 -2019” , perfezionando la fotogallery ero in ‘resize’ sulla foto di Laura premiata a Roma post Olimpiadi di Mosca 1980 dal mitico Sandro Pertini presidente della Repubblica italiana eletto proprio…oggi.
Mettiamoci anche che oggi è il giorno del compleanno di mio figlio Stefano e che Laura Foralosso è nata nel 1965, proprio l’anno in cui mio fratello Luciano in Australia ha realizzato per la sua prima volta il “300 perfect game” nel Ten Pin Bowling ( miglior performance mondiale ovviamente imbattibile) e allora…
Quanta emozione per questa Laura Foralosso story, che pubblico finalmente in modo in modo integrale come da Libro Panathlon Rovigo datato 2019 ma aggiornato soprattutto con ampia fotogallery, tutto grazie alla stessa Laura peraltro estremamente disponibile fin da subito.
Fermo restando che agli atti avrei altre foto e altre notizie da segnalarvi e già memorizzate, mi limito ad aggiungere alcuni ulteriori commenti in calce nell’Extratime anche  a corredo della fotogallery proposta.

Ricordando che la Foralosso story l’avevamo già raccontata nel primo libro Panathlon Rovigo datato 2009 e che in questo ultimo decennio Laura  ‘Olimpica e finalista a Mosca 1980’  l’abbiamo seguita sia in alcune sue performance da atleta nei Master che da Top Manager, oltre che a livello aziendale anche come ‘Consigliere’ in rappresentanza della Fondazione Cariparo.

 

 

 

Specialmente in diversi Eventi Sportivi importanti, proposti sia dalle Istituzioni polesane che by Coni Veneto e pubblicati qui su www.polesinesport.it. , per cui…basta  chiedere a Google e vi rimanda direttamente alle pagine interessate, nella rubrica specifica sempre su questo sito.

Quella che vede Laura passare dai 100 dorso ai… padovani 110/110 della laurea in ‘Lingue e Letterature Straniere Moderne’. Una performance migliorata ulteriormente poi con il diploma di merito ad Altavilla Vicentina, al CUOA di Villa Morosini, dove la Foralosso farà il ‘Master in  Marketing, Comunicazione e Internazionalizzazione’.
Tutto propedeutico alla new entry di Laura in quel mondo del lavoro, nel settore marketing,  che la vedrà , partendo da Milano nel 1992, di nuovo globetrotter come lo era stata con la Nazionale Italiana in viaggio tra Rio de Janeiro e Casablanca (Giochi del Mediterraneo), tra Los Angeles e i paesi dell’Europa dell’Est.

 

 

Perciò ecco a voi il Personaggio story “Laura Foralosso – Nuoto - Olimpiadi di Mosca 1980” e dintorni… così come l’ho raccontata , oltre che nel libro Panathlon ‘Olimpionici & Gentlemen” epoca presidente Bruno Piva, anche nel recente libri “60 anni di Panathlon Rovigo – 1959 -2019”  dal titolo “Olimpici, Azzurri e Campioni” scritto in sinergia con Ivan Malfatto ( per i Personaggi ) e con Raffaello Salvan ( per la parte relativa al Club Service di cui è vicepresidente).

 

 

Ma del libro e del Panathlon Rovigo abbiamo già raccontato abbondantemente a parte, per cui restando soltanto in tema ‘Olimpici’ , ricordando che , con questa Laura Foralosso story,  abbiamo già raccontato in sequenza ben 9 dei 12 Personaggi di cui alla TOP 12 OLIMPICA, vi segnaliamo che a seguire vi proporremo in sequenza i restanti ‘Olimpici’ , cioè Renzo Bulgarello –canottaggio ( Monaco 1972) , Benito Pigato – ciclismo ( Mexico 1968), e infine Tullio Biscuola – maratona ( Parigi 1924).
Tutto questo ad onore e gloria anche del Panathlon Rovigo del presidente Gianpaolo Milan ( peraltro già riconfermato) che per i citati “60 Anni” del Club ha fortemente voluto che raccontassi … questi Personaggi Story perché fanno onore al Polesine e allo Sport e ai suoi valori in the world.

 

 

QUARTO  PERSONAGGIO  “OLIMPICO” PRO PANATHON RO ( by Sergio Sottovia) /– LAURA FORALOSSO – NUOTO – MOSCA 1980
Quattordici anni. Estate 1980, Olimpiadi di Mosca, una vera full immersion tra piscina e dintorni, per la finalista Laura Foralosso, anche nella nostra intervista.
Una teenager tra i Grandi dello Sport come si racconta la stessa Laura:” A Mosca, io così timida , ero anche la più giovane degli azzurri. Perciò che emozione viaggiare in aereo e coi ‘grandi’ dello sport italiano, dalla Vaccaroni agli Abbagnale, dalla Simeoni a Mennea, da Patrizio Oliva a Damiani, ai ragazzi della pallavolo. E che emozione in quel Villaggio Olimpico dove c’era la ‘crema’ dello sport mondiale, anche se erano assenti gli atleti statunitensi per il noto boicottaggio a quelle Olimpiadi”.

 

 

L’Italia invece lasciò a casa gli atleti-militari e nel cerimoniale d’apertura presenziò soltanto con due addetti che portavano la bandiera olimpica e un vessillo con la scritta CONI.
Così la piccola Laura Foralosso, nata a Rovigo 21.10.1965, si è vista la cerimonia d’apertura soltanto alla tv, come tutti i 159 atleti italiani (di cui 38 donne) .
Ma per arrivare a Mosca la ‘bambina’ ne aveva già fatto di strada e di sacrifici,

 

 

E parafrasando Kafka, la “metamorfosi” di Laura Foralosso, figlia di papà Gino e mamma Iride, nel suo passaggio da bambina ad adulta, ha vissuto nel Mondo Nuoto tutte le sue implicazioni socio-culturali.
Lei, un ‘ragnetto’ svezzata al nuoto nelle estati al mare a Lido degli Estensi e ai corsi alla piscina del bagno Mercurius, per imparare a galleggiare, e poi in piscina a Rovigo fin dall’età di 7 anni, col fratello Marco di soli 3 anni.

 

 

Ricorda Laura:” E lì la ‘svolta’ è arrivata con Alex Penciu, all’epoca istruttore alla piscina Tosi. Ci ha visto lungo! Grazie a lui sono passata presto all’agonistica, andando in piscina ogni pomeriggio, finché a 9 anni e mezzo vinsi la mia prima gara nei 100 metri dorso”.
Laura confida che quella era la sua specialità perché…soffriva di vertigini nel tuffarsi in acqua a testa in giù dai blocchi di partenza.
Peraltro una specialità, il dorso, che esaltava le caratteristiche di Laura longilinea, già alta 1,54 a 10 anni e poi 1,74 a 14, quindi 1,83 a 16 anni…

 

 

Poi nel 1976 è arrivato il suo primo campionato provinciale vinto , con Laura che ricorda così quei tempi eroici :” E’ stato mitico il ‘signor’ Francesco Baldetti, e con la sua società ‘Nuotatori Rodigini’ ci ha fatto amare questa disciplina. Scarrozzandoci tante volte in giro per tutto il Veneto, anche tre/quattro volte la settimana con il suo pulmino Volkswagen verde, per le gare dei campionati regionali. E poi fece arrivare da Padova un tecnico preparato: Roberto Bettin. Intanto da Esordiente nel 1976 arrivai sesta al Trofeo Città del Santo, che poi vinsi l’anno dopo”.

 

 

Poi, Laura ha iniziato a vincere quasi tutto a livello regionale, con tanta passione e allenamenti.
Erano già lontani i tempi in cui le dicevano che bisognava fare almeno 10 km la settimana; adesso dopo solo 4 anni il ‘ragnetto’ Laura ne faceva anche 16 in un giorno. Anche se la ‘100 metri dorso’ è una gara breve…
Allenandosi anche a Padova in vasca da 50 metri ( la portava mamma Iride con la famosa 500 rossa) oltre che in piscina a Rovigo già nell’orario pre-scolastico.
Ricorda Laura:” Iniziavo verso le 5 del mattino col mio allenatore Bettin che veniva da Padova (e qualche volta anche Marco!). Poi c’era appena il tempo per cambiarmi in fretta e arrivare a scuola”.

 

 

Poi la sua vitalità psicofisica divenne famosa anche al Foro Italico di Roma, ai campionati italiani categoria “ragazze” ad agosto 1977, dove Laura ancora ‘Esordiente’ si classificò terza.
A quel  punto nasce per lei anche l’interesse dei tecnici nazionali, che Laura spiega così:” Poco dopo , al Meeting internazionale di Trento, dove ho vinto i 100 dorso, i tecnici della nazionale hanno consegnato ai miei genitori la scheda personale per annotare taglie e misure dell’atleta. Preludio al  primo telegramma di convocazione e alla prima borsa ‘Italia’ con la divisa completa su misura”.

 

 

Così in escalation, Laura Foralosso (a neppure 13 anni)  è in gara nell’incontro ITA-DDR, dove conquista il secondo posto stabilendo anche il record italiano cat. ragazze con 1’07”72.

E poi nel luglio 1978 il primo viaggio all’estero, a Berlino Est, con la Nazionale B, lei piccolina tra i vecchietti e in gara contro gli ‘armadi’ della allora DDR, prologo alla Foralosso poi di casa nella Nazionale A, partendo dal primo collegiale invernale a Madonna di Campiglio.
Poi arrivò presto il primo titolo italiano assoluto, con Laura che in partenza faceva quasi mezza vasca sott’acqua prima di ‘uscire’ e battere anche ragazze più vecchie di 6 anni.

 

 

In un Mondo Nuoto dove si è più soli che in altri sport, con Laura studentessa delle medie che non poteva contare sulla ‘vicinanza’ dei suoi genitori.
Come quando l’Italia la portò in America, dall’altro capo del mondo… Era il 1979, con la Foralosso in ritiro collegiale a Riverside, nei pressi di Los Angeles, quando aveva la febbre altissima per colpa delle tonsille molto infiammate e i medici chiedevano ai suoi genitori in Italia l’autorizzazione per operarla. Per fortuna  che alla fine la gola…mise la testa a posto.

Tant’è che al ritorno, nel marzo 1979, Laura vinse il suo primo titolo ai campionati italiani assoluti.

 

 

Ormai la polesana Laura Foralosso, era una campionessa, ma pur sempre una ragazzina in viaggio con i libri nella valigia sia che andasse a Verona dove vinse nel triangolare Italia-Urss-Olanda e sia che andasse a vincere in Sudamerica.

Come in Brasile, dove nell’aprile del 1979 la piccola Laura vinse con l’Italia la sua prima Coppa Latina migliorando il proprio record: “Quella di Rio de Janeiro è stata una trasferta che mi ha regalato tanta gioia ma anche tanta paura. Ero la mascotte dei grandi nuotatori italiani, da Guarducci a Revelli, da Lalle a Quadri, che mi tenevano per mano nelle grandi strade intense di traffico. Con loro ho visto il Pan di Zucchero e il Corcovado, lo stadio Maracana dove ho visto giocare il Botafogo, e la grande spiaggia di Capocabana. Ma quanta paura per quel bagno nell’oceano Atlantico quando mi ritrovai risucchiata dentro una grande onda…”

 

 

Intanto per la nostra Foralosso continua l’escalation dei successi anche nel primo semestre olimpico.
Infatti a Milano, in azzurro contro la DDR, stabilisce il suo primo record italiano assoluto, che è anche record italiano categoria juniores e ragazze. Cioè 1’06”28, con Laura alle spalle della campionessa del mondo Cornelia Polit ma davanti a quella Rica Reinish che dopo soli 6 mesi sarà world champion e oro alle Olimpiadi di Mosca.

 



Il prossimo ‘posto delle fragole’ per la Foralosso visto che già dal 1979 vinceva quasi tutto: titoli italiani assoluti e di categoria, Coppa Latina a Madrid, vari meeting giovanili e assoluti in Europa e l’America, stabilendo record su record fino ad arrivare a Marsiglia, dove abbassa a 1’04’’92 il suo record italiano
Che come 7^ prestazione mondiale nell’anno olimpico le ‘varrebbe’ il pass per Mosca ’80.
Invece, per la Federazione Italiana del CT Franco Baccini, chissà perché diventa decisiva la finale nazionale di Coppa Mosca, a Piacenza il 13.06.1980, dove però una indisposta Foralosso è solo seconda alle spalle della romana Manuela Carosi.

 

 

Ne nasce un caso, tant’è che la notizia bomba è della Gazzetta dello Sport che titola “Il nuoto italiano ha formato la squadra per le Olimpiadi dimenticando una ragazza da finale: la Foralosso”.
Sulla stessa lunghezza d’onda un altro quotidiano, titolando “Incredibile: la FIN boccia la Foralosso”.
A Laura , anche se premiata dal Coni e dal Panathlon, non resta che …piangere, finché per fortuna dell’Italia la FIN rivaluta la ‘pratica Foralosso’ e le concede un’altra chance.

 

 

Ricorda Laura:” La nazionale B andava a Wittemberg in Germania Est, e il senso era ‘se fai record italiano vai a Mosca, altrimenti resti a casa’. E là in Germania, accompagnata anche dal mio allenatore Bettin e sfruttando al meglio la mia ritrovata serenità psicologica, feci l’exploit di vincere e realizzare il nuovo record italiano col tempo di 1’04’’77. Era il 7 luglio e valeva come pass per Mosca, dove non poté esserci la mia famiglia perché non fece in tempo a perfezionare i passaporti”.

 

 

E alle Olimpiadi la Foralosso scese in acqua la mattina del 20 luglio 1980, con l’Italia nella staffetta 4 x 100 mista. Lei nel dorso nella prima frazione e in sequenza la palermitana Sabrina Seminatore (rana) , la romana Cinzia Savi Scarponi (delfino) e infine la torinese Monica Vallarin (stile libero).
Al mattino è arrivato il pass per la finale del pomeriggio, dove la Foralosso è andata benissimo, tant’è che nella prima frazione ha migliorato ancora il suo record italiano col tempo di 1’04’’20, nuotando in parallelo a Rica Reinisch record mondiale e medaglia d’oro anche a livello individuale (sia nei 100 che nei 200 metri dorso).

 

 

Per un’Italia arrivata quinta col tempo di 4’19’’05 ben lontano da quel 4’06’’67 e nuovo record del mondo ‘firmato’ Germania Est, oro davanti a Gran Bretagna e Unione Sovietica.

Storie con tanta pressione tra piscina e dintorni che fanno maturare baby Laura sul piano sportivo e personale.
Infatti poi la Foralosso tre giorni dopo ha gareggiato nella specialità dei 100 metri dorso; ma Laura aveva già speso mentalmente tutto nella staffetta: così fu solo quarta in batteria nelle qualificazioni e non raggiunsi la finale, mentre vinse l’oro la tedesca superstar e sua amica Rica Reinisch ( vincente anche nei 200 dorso) .

 

 

Storie di Olimpiadi e di quotidianità che Laura ha vissuto da sportiva protagonista, senza trascurare il mondo della scuola, anche se questo nel valutare le sue assenze non considerava che la Foralosso a  Mosca è andata a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi.


Ma una Olimpiade ti cambia davvero la vita? Con le sue amicizie e col suo Liceo Scientifico ‘Paleocapa’?
Era un bel mix da combinare e gestire al meglio, ma ancora una volta i risultati daranno ragione a Laura, la dorsista della Nazionale Italiana.
E così ad agosto 1980 (stavolta accompagnata dalla sua famiglia) andrà agli Europei giovanili in Svezia, dove sarà terza alle spalle della solita Reinish.

 

 

E poi nei campionati italiani assoluti di Modena, la Foralosso, specialista nei 100 metri, realizzerà il nuovo record italiano anche sulla doppia distanza, cioè col tempo di 2’20’’37 sui 200 metri, frantumando il tempo di 2’22’’46 fatto registrare dall’amica-nemica Manuela Carosi nella vasca olimpica di Mosca. Una comparazione, questa, tutta nostra, nient’affatto nel racconto fatto da Laura con fair play.

E che emozione per l’azzurra Laura Foralosso quando a settembre fu ricevuta al Quirinale dal presidente Sandro Pertini  che volle premiare tutti gli atleti ‘Olimpionici di Mosca’ qualificati entro il sesto posto.
Tant’è che la moderna Laura esperta in ‘marketing e comunicazione’ mi ha detto che quella frase del presidente ( “oh, eccola qui…) e quella medaglia la tiene tra i suoi affetti più cari.

 

 

Intanto nel post Olimpiade di Mosca 1980 per la Foralosso il suo palmares registrerà tanti altri successi…

Innanzitutto sempre il titolo italiano nei 100 metri dorso (gareggiava anche nei 200 e qualche volta nello stile libero, ma qui senza salire sul podio).
Insomma era sempre Laura la ‘regina del dorso’ tanto più che nel 1981 ha pure migliorato il record italiano fermando i cronometri in vasca corta a 1’04’’10.  
Saranno gli anni in cui alla Rovigo Nuoto (questo il nuovo nome della società) l’azzurra Foralosso vedrà a bordo vasca come neo allenatori ( post Bettin) i padovani Gianni Gross e Roberto Schiavo.

 

 

Saranno ancora gli anni della Foralosso protagonista e vincente con l’Italia nelle gare di Coppa Latina ( vi partecipavano Brasile, Spagna, Portogallo, Portorico, Argentina) disputate nei Caraibi, in Martinica (1980) e Guadalupa (1981) poi a Buones Aires (1982) e a Lisbona (1983).
Peraltro gli stessi anni in cui la Foralosso vincerà il ‘solito’ titolo italiano nei 100 metri dorso.
Nel frattempo per Laura c’era il viaggio parallelo sport e impegni scolastici 1983/84 che lei stessa spiega così:” Negli anni del dopo Mosca ero comunque rimasta sui miei tempi e sui miei livelli alti. Ma non avevo più stimoli per migliorarmi e così ho scelto lo studio per poi entrare ‘preparata’ nel mondo dell’università e del lavoro. E poi la sessione degli esami di maturità coincideva con le Olimpiadi di Los Angeles…”

 

 

Certo, dopo una stagione di …riposo, a fine 1984 Laura ha ripreso a nuotare in piscina, provando anche specialità nuove, come i 50 metri sl ( buon terzo posto ai campionati italiani assoluti) , ma ormai la sua ‘testa’ non era più sul nuoto, visto che gli impegni universitari a Padova la coinvolgevano a tempo pieno.
Sibillina la stessa Laura: “ Insomma, ho capito e ho deciso che quella era la mia ‘strada giusta’…”
E così la ‘FORALOSSO OLYMPIC STORY’ si chiude qui, mentre nasce la seconda parte della sua storia.

 

 

Quella che vede Laura passare dai 100 dorso ai… padovani 110/110 della laurea in ‘Lingue e Letterature Straniere Moderne’. Una performance migliorata ulteriormente poi con il diploma di merito ad Altavilla Vicentina, al CUOA di Villa Morosini, dove la Foralosso farà il ‘Master in  Marketing, Comunicazione e Internazionalizzazione’.
Tutto propedeutico alla new entry di Laura in quel mondo del lavoro, nel settore marketing,  che la vedrà , partendo da Milano nel 1992, di nuovo globetrotter come lo era stata con la Nazionale Italiana in viaggio tra Rio de Janeiro e Casablanca (Giochi del Mediterraneo), tra Los Angeles e i paesi dell’Europa dell’Est.

 

 

Una specie di ‘piccola vedetta polesana’ anche nella vita e nella società moderna, sempre la prima a tirare il gruppo di una squadra eterogenea come lo era quell’Italia alle Olimpiadi di Mosca…
Come peraltro ha fatto recentemente ancora in vasca quando l’ho vista ‘rituffata’ tra i Master,  e come Laura sta facendo adesso in favore dello Sport , visto la sua recente nomina a ‘Consigliere’ della Fondazione Cariparo.
 
Questione di ‘mens sana in corpore sano’, giustamente sottolineato dalla nostra Laura Foralosso , anche quando le ho telefonato ed era a Roma insieme ai 300 nuotatori che suddivisi in tre squadre e nuotando 50 metri ciascuno, stavano facendo una lunga maratona di beneficenza.

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover kit Laura Foralosso ‘double face’ sia nuotatrice che top manager.

Quindi in apertura di forogallery , partiamo dalla giovanissima Laura , seconda da sx tra i ‘Nuotatori Rodigini’ in piscina, con a seguire la Foralosso a dx sul podio delle premiazioni, poi in relax in quintetto coi suoi giovani compagni assistiti dall’allenatore.
Più numerosa la successiva foto in bianconero, con Laura e compagni in pre-gara assieme al loro allenatore, mentre dal podio proponiamo poi la Foralosso griffata ‘Nuotatori Rodigini’ smile con trofeo e cappellino.
Passando alla più esperta Laura, eccola in costume neo a bordo vasca con sfondo blocco ‘Diana sport’.

 

 

 

Quindi la Foralosso ormai abituata al podio, in due immagini che la ritraggono vestita ‘Italia’ sia tra le ragazze della DDR che tra le ‘orange’ olandesi.
Orgoglio quindi del suo pigmalione Francesco Baldetti col quale è in foto-premiazione  versione floreale’ , ma anche dei suoi tanti piccoli fan ai quali si concede volentieri per gli autografi.
A questo punto Laura Foralosso, che proponiamo in uno storico costume nero, fa parte della storia del nuoto azzurro, come dimostrano le successive immagini da Mosca, dove ha gareggiato nelle Olimpiadi 1980 fino a meritarsi la finale con la staffetta azzurra.

 

 



Tutto documentato dal poker immagini , sia alla città di Mosca che dalla sua partecipazione alla gara ( vedi frame tra bordo piscina e vasca , m anche risultati by Rai) .
Ovviamente la Foralosso era la dominatrice in campo nazionale, come dimostra anche la foto da Modena 1980 in cui Laura è sul gradino più alto del podio.
Merito delle sue performance in vasca, che a titolo dimostrativo documentiamo con Laura protagonista in una sua gara –dorso, con a seguire la Foralosso con la cuffia tricolore e poi seduta a bordo vasca tra i giudici nella foto in bianconero.

 

 

 

 

 

A questo punto , concludiamo la panoramica sulla Foralosso ‘olimpica’ con la significativa cerimonia della premiazione pro ‘Olimpici Azzurri’ di Mosca 1980 da parte del presidente Sandro Pertini e che la stessa Laura ricorda con particolare emozione.
Il suggello di una carriera sportiva che comunque poi Laura Foralosso ha perfezionato conquistando altri successi e diversi titoli italiani per qualche anno ancora.
Con riferimento invece alla sua attività professionale da Top Manager, vi proponiamo una emblematica Laura Foralosso al microfono durante un meeting Foster’s , fermo restando che il suo amore per il nuoto l’ha vista partecipare anche ad alcune speciali gare Master ( anche per beneficenza) e di cui vi proponiamo due flash datati 2010 dalla piscina di Rovigonuoto ( nella prima mentre esce dalla vasca, la seconda in foto col sottoscritto) .

 

 

 

 

Passando a Laura Foralosso protagonista a livello istituzionale , partiamo con la sua premiazione da parte di Gianfranco Bardella presidente del Coni Veneto, durante la festa regionale 2018 al Censer di Rovigo, da dove poi proponiamo la stessa Foralosso, in quanto consigliera della Fondazione Cariparo, mentre premia tre giovani studentesse , con le quali è poi in versione poster insieme a tutti gli sportivi premiati by Coni Veneto.
Con riferimento poi alla Festa Coni Rovigo 2018 organizzata dal delegato Lucio Taschin a Palazzo Roncale partiamo da Lautra Foralosso al microfono e  a fianco del polesano  Flavio Zampieri ( altro consigliere Cariparo) .
In una cerimonia da cui proponiamo altri due flash, cioè Laura Foralosso significativamente durante la premiazione degli atleti della ‘Uguali Diversamente’ accompagnati dalla presidente Nicoletta Carnevale , mentre nella foto poster la istituzionale Foralosso è assieme a tutto lo staff Coni e a fianco di tutti i premiati 2018, tra i quali anche il sottoscritto Sergio Sottovia in quanto “Premio Giornalista Sportivo 2018” ( peraltro novità assoluta).

 

 

 

Una ‘Consigliera Cariparo’ davvero speciale e non certo soltanto testimonial , quindi Laura Foralosso, significativamente importante per il suo straordinario pedigree sportivo, come dimostra anche la sua partecipazione datata febbraio 2019 alla Accademia dei Concordi durante il convegno “Donne & Sport” ( eccola al tavolo relatori a fianco di Cinzia Sivier, Enrica Quaglio , Mariapaolo Galasso ( al microfono) e le due autrici del libro ‘presentato’.
E come dimostra la ‘partecipazione’ di Laura Foralosso ‘Consigliera Cariparo’ ad inizio 2020 , alla presentazione al Polo Natatorio di Rovigo della nuova stagione agonistica, presenti anche i massimi rappresentanti istituzionali ( in foto da sx Paolo Sasso Delegato FIN Rovigo , sindaco Edoardo Gaffeo, assessore Erika Elberghini, presidente Lindaver, Foralosso, presidente Novo , Lucio Taschin delegato Coni Rovigo, Cristiano Corazzari assessore regionale) .
Una lunga storia d’amore , quella di Laura Foralosso col suo amato nuoto, che perciò vogliamo mandare a futura memoria proponendola dulcis in fundo, fotografata dal sottoscritto in versione Master in casa Rovigonuoto,  ma certificata “Olimpiadi di Mosca 1980” come da kit con la staffetta azzurra finalista e relativi risultati.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it