Onora il padre e la madre, i nonni e i “Soldati della Grande Guerra”/ A Castelnovo Bariano ‘curazia di Castelmassa’ , dal vangelo breve by Rizzi e dai racconti storici by prof. Paolo Brenzan & poker friends


Quanti abitanti ha il cuore di Castelnovo Bariano? Una immensità indipendentemente dal numero, tanto più se ci rifacciamo al libro di Sergio Zavoli e al suo “Viaggio intorno all’Uomo”.
Perciò l’Uomo di Castelnovo Bariano diventa un ‘prototipo’ della vita quotidiana di ieri,di oggi e di domani, con tutta la sua ‘sacralità’ familiare e la sua identità con la comunità di riferimento.

Così la Main News è per l’Uomo che viene da lontano nel tempo, cioè il soldato della Grande Guerra che era partito per il fronte, che aveva lasciato mamma e papà per servire la Patria. Un soldato che non sempre è tornato e non sempre ha trovato la sua famiglia come prima, perché la Guerra distrugge non solo ‘al fronte’ ma anche al ‘cuore’ della famiglia che è rimasta.

Per questo , abbiamo titolato “Onora il padre e la madre, i nonni e i “Soldati della Grande Guerra”/ A Castelnovo Bariano ‘curazia di Castelmassa’, dal vangelo breve by Rizzi e dai racconti storici by prof. Paolo Brenzan & poker friends”.
E vi proponiamo oltre alla Main News sull’incontro promosso da prof Brenzan & Friends su “CASTELNOVO BARIANO-LA GRANDE GUERRA NEL RICORDO DEI SOLDATI LOCALI” , vi proponiamo in Appendice news due flash brevi già trasmessici sempre by  prof. Franco Rizzi perché “onora il padre e la madre, e i nonni”; quelli di oggi rappresentano l’Uomo di sempre, perciò …Yesterday & Tomorrow insieme
Sempre in viaggio di generazione in generazione in un quotidianità che abbastanza spesso perde il senso dell’Universale e dell’Ecumenico,
Anche per questo vale come prototipo il ‘trittico’ by Castelnovo Bariano che vi proponiamo in sequenza news ( fino ai “Nonni a tavola” by Pro Loco di ‘papà’ Francesco Lazzarini) , come testimonianza di vita e di ‘fratellanza’ ,dove l’Uomo Contemporaneo è sempre e comunque …uno, nessuno, centomila.

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi , by mail 16.10.2015) / CASTELNOVO BARIANO-LA GRANDE GUERRA NEL RICORDO DEI SOLDATI LOCALI
Il prof. Paolo Brenzan ha coordinato un gruppo di studiosi (associazione Noi il ponte) che, frugando nell’archivio parrocchiale di Castelmassa (sino al 1928 Castelnovo Bariano dipendeva come curazìa dall’allora Massa Superiore) hanno riportato alla luce spunti e testimonianze dei soldati e delle rispettive famiglie (1915-18) e ciò nell’ambito del 100° del 24 maggio 1915, quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria.
In merito in sala consiliare dal 1° all’8 novembre prossimi in sala consiliare sarà ospitata la mostra sulla Grande Guerra in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Serata interessante e partecipata l’ultimo giovedì sera in cui Paolo Brenzan, Alessandra Carta, Giovanni Albertin, Silvia Brenzan e Fiorella Ferraresi hanno letto e commentato testimonianze inedite di fronte ad un pubblico numeroso,  attento e motivato; ha fatto gli onori di casa il sindaco Massimo Biancardi che ha voluto fermamente l’iniziativa.
I protagonisti: mons. Daniele Quaglio, arciprete di Castelmassa dal 1914 al 1941 il cui bollettino parrocchiale è stato fonte preziosa di notizie; il generale Giuseppe Porta, massese doc, medaglia d’argento già nelle prime settimane di guerra che, come comandante dell’82° reggimento nel 1918 per primo riconquistò parte del territorio perso dopo la rovinosa rotta di Caporetto; testimoni vari sui primi decenni del ‘900 i cui ricordi furono condensati prima del 1980 nel libro Gente polesana.
La narrazione è stata impostata in forma di dialogo fra il narratore Paolo Brenzan e l’amico (“ha un ruolo importante nel racconto, anche se non vi interviene mai direttamente”).

L’INIZIO/ Allo scoppio della guerra tutti gli uomini dai 39 anni in poi sono arruolati tanto che “Massa è spopolata di uomini… in mezzo al dolore è un conforto constatare la fede dei miei figli”, osserva l’arciprete. La guerra è lunga e “ormai da molti mesi la vita si svolgeva in un ambiente di donne, di bambini e di vecchi, che pure venivano impiegati per rimpiazzare gli uomini alle armi”. 
Come sempre anche a Castelmassa e a Castelnovo Bariano erano i più poveri come maggioranza assoluta a pagare in termini di stenti, miseria e sacrifici, lo sforzo bellico. A Natale 1915 i primi sette caduti massesi.
I FANTI/ Il conflitto, pianificato per essere breve, si trasformò in guerra di trincea e la vera dispensatrice di morte fu l’artiglieria che causò il 70% di morti e feriti; per i soldati il peggior momento era l’assalto preannunciato all’improvviso. La trincea un’immensa cloaca, rifugio di topi, calda d’estate, fredda d’inverno e qui trionfavano le epidemie tipo febbre itterica, tifo, colera, malaria. Le sole due forze che permettevano ai soldati di continuare a combattere erano la fede e la solidarietà.
 “Ricordo che mio nonno raccontava le battaglie dell’Isonzo: in mezzo alle pallottole si affidava alla Madonna”.
Si continuava a morire ma la disciplina era durissima e la decimazione consueta. Un soldato locale ritornato dalla licenza con un giorno di ritardo fu legato ad un palo davanti al fuoco austriaco ma i nemici “dimostrarono un senso di umanità che i nostri ufficiali non conoscevano non sparando nemmeno un colpo e dimostrando che anche la guerra si poteva fare in modo più civile.
CAPORETTO/  A fine 1917 Castelmassa e Castelnovo Bariano accolsero soldati sbandati. “La mia mamma aveva un cesto di pane appena sfornato e a quelli che per primi vennero a chiedere qualcosa da mangiare diede mezza coppia di pane ad ognuno. Costoro le baciarono perfino la mano dicendole Grazie, grazie, mamma”.

LA VITTORIA/ Il massese Mario Ricci, soldato del 121° reggimento fanteria, nato il 13 aprile 1896, morì il 20 giugno 1918, il fratello Isidoro, di un anno più anziano, era già caduto nel 1916. Arrivò il 4 novembre 1918.
“Un bel giorno di novembre si misero a suonare le campane senza tregua annunciando la fine della guerra. Malgrado tutto la gente si sforzava di essere allegra, sembrava di non essere di fronte alla realtà; dopo tanti anni di sacrifici i nostri soldati potevano ritornare alle loro famiglie con la speranza di cominciare una nuova vita. Ma non tutti sono ritornati a casa, molti non tornarono più. Molte famiglie attenderanno per anni e anni soldati dei quali non hanno ricevuto l’annuncio di morte perché prigionieri o dispersi, rimanendo con una ferita sempre aperta per il resto della loro esistenza”.
Dopo la fine della guerra tutti ricordano il diffondersi anche a Castelmassa e a Castelnovo Bariano di un’epidemia di febbre spagnola che durò parecchi mesi: ritardò il congedo dei soldati e che costò la vita anche a tanti di loro.
Il PRIMO DOPOGUERRA/ Dal 1919 in poi anche a Castelmassa e a Castelnovo Bariano cambiarono assai i comportamenti collettivi. Mons. Quaglio nell’Epifania 1920 osserva che “è cambiata la mentalità e la vita della gente, il mondo del 1914 non c’era più, nasceva un nuovo mondo, non migliore, certamente diverso, i valori e il vivere non hanno più un riferimento  ma ognuno cerca il proprio piacere”. 
Pure qui la gente si laicizzò: diminuirono drasticamente le comunioni, aumentarono i figli illegittimi (su 77 battesimi 1919 ben 10 sono illegittimi), ragazze e ragazzi scostumati (“a ragazzi di 12 anni si affidano già le chiavi di casa e si riempiono i loro portamonete di carte da 10 e da 50! Ragazzi di 12 anni li vedete alle osterie, ai caffè completamente emancipati, liberi di se stessi, uomini innanzi tempo, con il sigaro in bocca, con il bicchiere pieno sul tavolo, con le carte da gioco in mano!”), molti reduci a casa trovarono mogli e fidanzate cambiate per sempre e tante famiglie si sfasciarono.

PRIMA APPENDICE FLAH NEWS ( di Franco Rizzi, by mail 05.10.2015)/ CASTELNOVO BARIANO-MIA MAMMA BEPINA COMPIE 92 ANNI
Domenica 4 ottobre u.s. Giuseppina Malerba, detta Bepina, ha festeggiato felicemente i 92 anni, essendo in perfetta forma. Accanto a lei il marito Vittorino Rizzi 89enne, insieme ai figli Franco e Silvio. Assente giustificato l’unico nipote Fabio Rizzi, impegnato nella sua edicola di Lonigo (vicino alla mitica pista di speedway) insieme alla mamma Lucia Randon.

SECONDA APPENDICE FLASH NEWS ( di Franco Rizzi, by mail 10.10.2015)/ CASTELNOVO BARIANO-EVENTO NONNI A TAVOLA, IL COMUNE OFFRE IL PRANZO A TUTTI I PENSIONATI
Il vice sindaco Francesco Masini in qualità di assessore ai servizi sociali osserva che “in tempo di crisi epocale come l’attuale, considerate pure le sempre più magre risorse finanziarie locali, a livello socio-economico giocano un ruolo strategico le nostre associazioni di  volontariato; a loro deve andare la riconoscenza di tutti!  L’associazionismo castelnovese e sampietrese svolge una meritoria funzione aggregante pro terza età, infermi, diversamente abili, famiglie in difficoltà, stranieri, giovani, ciò in sintonia con il mio assessorato”.
“In tale ottica – prosegue e conclude l’assessore – dal 2010 ad ottobre, mese degli anziani, organizziamo con l’insostituibile apporto della Pro Loco guidata da Francesco Lazzarini, l’evento Nonni a tavola, giunto quest’anno alla sesta edizione. Così domenica 18 ottobre p.v. alle 12.30 al teatro Indipendenza aspettiamo tutti i nostri pensionati per il pranzo offerto dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco. Ci si deve prenotare entro mercoledì 14 ottobre telefonando in municipio a Manuela Mantovani (0425/81281; 81342), oppure al  sottoscritto (349/1828928)”.
Il presidente Pro Loco Francesco Lazzarini aggiunge questo. “Nonni a tavola è un doveroso omaggio ai nostri anziani, i quali non devono mai essere lasciati soli considerando  pure che, in tempi di precariato assurdo ai vari livelli, di disoccupazione, d’inoccupazione e di cassa integrazione, gli stessi svolgono un’insostituibile azione quotidiana a favore di nipoti, famiglie e parenti in difficoltà in nome della coesione sociale. Domenica 18 ottobre abbiamo in programma, oltre ad attrazioni a sorpresa, tortelli con zucca e tagliatelle alla boscaiola (primo), cotechino e scaloppine al marsala insieme a purè e insalata (secondo), per finire  al dolce e al caffè”.

EXTRATIME by SS/ La cover è per i tavolo di Castelnovo Bariano (con tanto di bandiere istituzionali nazionale ed internazionale) ‘cantastorie’ dei Soldati della Grande Guerra, by voce poker di Alessandra Carta, Giovanni Albertin, Silvia Brenzan e Fiorella Ferraresi in Top Five col prof Paolo Brenzan che vi proponiamo da solo nell’immagine successiva. A seguire nella fotogallery un flash panoramico sul pubblico in sala, tra cui Sir Francesco Lazzarini  ‘signore coi baffi e pizzetto’ by Pro Loco di Castelnovo Bariano che come l’anno scorso ( vedi flash alle Cinque Nonne) ha festeggiato anche quest’anno i “Nonni a Tavola”.
Infine , dopo il flash familiare a Mamma Bepina Malerba Rizzi festeggiata ‘in famiglia’ con tanto di torta per il suo 92° compleanno, ecco dulcis in fundo col sindaco Massimo Biancardi a fianco del prof Brenzan e Lazzarini pres. Pro Loco, in foto poster on the road notturno Castelnovo Bariano l’amarcord coi protagonisti della serata dedicata al ricordo dei soldati della Grande Guerra.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
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