Onore al polesano Giacomo Matteotti, ai Partigiani e all’ITALIA ‘antifascista’, alla Resistenza e al “25 Aprile Festa della Liberazione”.


26/04/2024  

Ieri era il 25 aprile, il giorno della Festa della Liberazione. Ma liberazione da cosa? La storia racconta e noi dobbiamo farne memoria e futuro. Una volta era la Festa della Resistenza, oggi è ancora la Festa della Liberazione, dopo che l’Italia aveva fatto la Resistenza, quella contro il regime fascista alleato dei nazisti tedeschi. 

Una Resistenza a Mussolini e al suo fascismo, una resistenza che possiamo dire già esistente’ in Italia e che ha avuto in Giacomo Matteotti il suo martire, oltre a tanti altri protagonisti, poi decisivi in quanto Partigiani e a fianco degli Alleati contro il becero nazi-fascismo italo -tedesco targato Mussolini – Hitler.

Abbiamo fatto questo sintetico excursus benché la Storia abbia avuto altre ‘sfaccettature’ da ricordare, ma che non può cambiare il senso di una Italia ‘liberata’ dal fascismo, grazie alla Resistenza e a chi come i Partigiani hanno rischiato la vita per quello che è il valore più alto della vita: la libertà.

 

 

E allora , al di là di quello che è successo in Italia ieri, 25 aprile 2024 giorno della Festa della Liberazione, in tante manifestazioni Istituzionale e anche di piazza, ho voluto sintetizzare nel titolo e in questo breve articolo i ‘capisaldi’ che hanno dato origine alala Festa della Liberazione, quella originale del 25 aprile 1945, perché partita da Giacomo Matteotti, polesano di Fratta Polesine e succiso a Roma dagli ‘squadristi’ del fascismo di  Mussolini , quindi sviluppatasi con i Partigiani e La Resistenza, fino alla ‘liberazione’ dal nazi-fascismo grazie all’intervento bellico degli alleati americani.

 

 

 

E non voglio ‘inquinare’ il valore morale della Festa della Liberazione con altri fatti e interventi anche istituzionali ‘messi in campo’ ieri 25 aprile 2024 perché ..la vita è l’arte dell’incontro – come diceva il poeta Vinicius de Moraes - , ma sicuramente questo dopo che i fatti hanno ‘parlato’ con la loro verità.

 

 

 

Nello specifico quello della Resistenza ‘messa in campo’ dai Partigiani e che ha portato , oltre che alla Liberazione, anche alla successiva “Costituzione” , la magna carta costituzionale nella quale i diritti/ doveri di tutti si sono fusi in quei fondamentali originari 139 articoli che hanno fatto dell’allora vita italiana ..l’arte dell’incontro, nel segno della fratellanza ritrovata ( e futura) tra tutti i componenti della Comunità italiana.

 

 

Anche per questo, oltre a rimandare i nostri lettori, in calce, al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri commenti agganciati alle immagini della fotogallery, vi proponiamo a titolo esemplificativo , la celebrazione’ del 25 aprile 2024- Festa della Liberazione - , avvenuta istituzionalmente a Castelnovo Bariano, in quanto enclave altopolesano, come altopolesano è stato Giacomo Matteotti originario di Fratta Polesine e peraltro sindaco del Comune di Villamarzana, noto poi per il famigerato eccidio dei 43 Martiri, perpetrato da quel nazi-fascismo da cui ancora oggi alcuni rappresentanti istituzionali non si sono del tutto dissociati. 

 

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 25.04.2024)/ CASTELNOVO BARIANO – COMUNE DELL’ALTOPOLESINE: CELEBRATO IL XXV APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE

Giovedì mattina 25 aprile scorso alle 11 presso il castelnovese monumento ai caduti di tutte le guerre è stata celebrata la Liberazione, ciò alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, oltre che di numerosi cittadini (FOTO ALLEGATA).

Il sindaco Massimo Biancardi ha sottolineato che “il 25 aprile 1945 la sollevazione antifascista dele città del Nord accompagnò la liberazione del Paese da parte delle forze alleate dalla dittatura nazifascista, da cui nacquero i nostri valori costituzionali.

 

 

Ricordarlo oggi significa affermare che le nostre libertà, di cittadini italiani ed europei sono figlie del sacrificio di chi scelse di battersi contro il Male senza alcuna certezza di farcela. Il nostro compito è ricordare quando avvenne 79 anni fa come se fosse avvenuto oggi. Il nostro progresso civile, sociale e spirituale dipende dalla Liberazione, per cui teniamocela stretta”.

Carlo Ferraresi, responsabile locale Anpi, ha letto un episodio del 1945: l’incontro tra il partigiano Rodari e il fascista Sironi.

Don Graziano Giuriati ha impartito la benedizione dell’evento, sottolineando i valori cristiano della giornata dedicata a S. Giovanni Evangelista.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Elena Matteotti, che in settimana è stata in tour in Polesine, tra Rovigo e Fratta..., ricordando il nonno Giacomo per il quali ci sono stati in Polesine tanti incontri , come quello a Villamarzana ( organizzato dal sindaco Daniel Menon) , con alcuni professori e studiosi di Storia, tra cui anche Leonardo Raito ( peraltro sindaco di Polesella), Maria Lodovica Mutterle ( direttrice della casa Museo Matteotti a Fratta Polesine) e Giampaolo Romanato ( presidente del comitato scientifico ‘Giacomo Matteotti’ , oltre ai rappresentanti istituzionali di altri comuni limitrofi, tra cui Giuseppe Tasso ( sindaco di Fratta) oltre a San Bellino.

Quindi in apertura di fotogallery ricordiamo e onoriamo Giacomo Matteotti ‘martire’ del fascismo da parlamentare a Roma ( vedi suo ritrovamento post uccisione) e precursore della Resistenza partigiana , cui hanno dedicato anche diversi libri di storia sia polesana che nazionale ( vedi trittico libri, compreso 'Onde Ribelli' di A.Canella, ...anche sulle radio libere durante la Resistenza). 

Tutto in ricordo e onore della Festa della Liberazione del 25 aprile di cui proponiamo alcuni flash televisivi che ...parlano da soli, come pure lo striscione del corteo a Milano che cita un pensiero di Giacomo Matteotti , anche perché la Resistenza partigiana ..’Non è una opinione’ , ma un significativo fatto di Storia che è stato il prologo della ...Festa della Liberazione, sia quella datata 1945 che quella di ogni anno a venire e che verrà.

 

 

 

Come hanno fatto in tante location italiane, sia con la presenza del presidente Sergio Mattarella in cerimonie ‘vere’ sui luoghi della ‘sofferenza’ , che in Polesine , come dimostrano a titolo esemplificativo il cerimoniale della Festa di Liberazione andato in scena a Castelnovo Bariano ( vedi sindaco Massimo Biancardi al microfono, con tanto di fascia tricolore) e poi la cerimonia organizzata dal Comune di Adria ( sullo sfondo il sindaco Massimo Barbujani, con la significativa partecipazione delle Associazioni locali ( vedi anche Croce Verde).

Mentre dulcis in fundo ritorniamo ad onorare il polesano Giacomo Matteotti ( dalla sua casa Museo) perché martire del fascismo e precursore della Resistenza partigiana , quindi anche  della Festa della Liberazione, e della successiva Costituzione italiana, dove la vita è ...l’arte dell’incontro, basato sui valori più etici e morali.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it