Orlando Sirola, nella storia della Coppa Davis tra Roland Garros e Wimbledon in ‘coppia’ con Pietrangeli. E "Gran Direttore" ad Albarella


18/04/2011  

Era l’estate 1983, tanto tempo fa. Poi ho incontrato tante volte Arnaldo Cavallari, il pilota, l’imprenditore dei ‘Molini Adriesi’ e l’inventore della Ciabatta Italia, il signore ‘buono come il pane’. Con lui abbiamo parlato di Sport & Comunicazione/Promozione, della nascita dell’Isola di Albarella , del jet set di Albarella e di alcune interviste sulla Alta Marea, da lui diretta.
Parte da lì questo “Fair Play” dedicato ad Orlando Sirola, il campionissimo dei mitici anni cinquanta/sessanta, Un Grande del Tennis sia per altezza che per qualità tecnica. Un ORLANDO “Signore di Fair Play” per la sua capacità di fare squadra, per il suo essere ‘maestro’ di sport, non solo a livello mondiale tra Roland Garros e Wimbledon, tra Coppa Davis e Grandi Compagni & Avversari.
E noi gli dedichiamo questa rubrica anche perché abbiamo ritrovato, come ciliegina sulla torta, un intervista proprio sul citato news magazine ALTA MAREA, all’epoca i cui proprio Orlando Sirola era il ‘maestro/direttore’ della scuola Tennis Albarella, giusto quando nell’Isola di Albarella (agosto 1983) era in programma il Campionato Nazionale Under 14, cioè il classico trampolino di lancio dei futuri campioni.
Ovviamente, per i pochi che non ricordassero le imprese del ‘Campione di Tennis’ Orlando Sirola ci permettiamo di proporvi, prima dell’intervista Made in Albarella, la sequenza news  che ne mostra il suo curriculum by Wikipedia e ne mostra la ‘speciale importanza ‘ di Sirola , estrapolandone un significativo flash magistralmente raccontato da Gianni Clerici nel suo libro Story “ 500 anni di tennis”.
Da considerare peraltro che, nel libro “Sirola” (di cui mostriamo la cover), l’autore  Franco Cervellati, giornalista bolognese, viene presentato così:<< La figura sportiva e umana di uno dei più grandi tennisti del mondo negli anni Cinquanta e Sessanta rivive in questo libro che propone una ricchissima collezione fotografica e numerosi episodi inediti. I ricordi e i contributi della famiglia, degli amici, dei suoi grandi avversari, compongono un quadro personale che è anche lo spaccato di un ambiente sportivo che non c'è più ma che molti rimpiangono.>>

PRIMA NEWS (by wikipedia) / ORLANDO SIROLA (Fiume, 30 aprile 1928 – Bologna, 13 novembre 1995) .
<<E’ stato un tennista italiano. Alto quasi 2 metri, aveva colpi potenti che gli permettevano di attuare un buon gioco di attacco, affidandosi ai colpi di volo sotto rete. Il suo difetto era la non grande velocità negli spostamenti laterali.
Carriera [modifica]
Iniziò a giocare da bambino, mostrando talento, ma per gli eventi bellici fu costretto a smettere, riprendendo l'attività nel 1951. Agli open di Francia raggiunse la semifinale nel 1960 e il 4° turno nel 1958. Al torneo di Wimbledon raggiunse il 4° turno nel 1959 e 1962.
Con Nicola Pietrangeli ha formato il doppio più vincente della storia tennistica italiana vincendo al Roland Garros nel 1959 e raggiungendo la finale di Wimbledon nel 1956 oltre i titoli italiani vinti consecutivamente dal 1955 al 1960 e dal 1962 al 1966.
Come giocatore della nazionale in coppa Davis, nel periodo 1953-1963 vinse 22 singolari perdendone 23, e s'impose in 35 incontri di doppio uscendo sconfitto in 8.>>




SECONDA NEWS (da libro story “ 500 anni di tennis” )/ ORLANDO SIROLA BY GIANNI CLERICI  

<< Profugo da Fiume occupata dagli jugoslavi, Sirola aveva passato un paio d’anni duri, avari di cibo.
Da manovale di un mulino, da giocatore semiprofessionista di basket, la trafila l’aveva condotto dietro una scrivania, decisamente inadatta a contenere le sue lunghissime gambe, le sue ginocchia puntute.
Era alto quasi due metri, Orlando Sirola, e si era svezzato sullo stesso court di Cucelli, per poi interrompere quello sport incompatibile con la guerra.
L’impiego milanese gli offrì di nuovo pasti regolari e lo avviò ai campi della terza categoria, a soverchiare con la sua possa avversari infinitamente meno dotati.
Un mercante di lane, il pavese Quario, si incapricciò della parte di mecenate sino ad affidarlo a Valentino Taroni, per un anno d’allenamento.
Allo scadere del termine di quella scommessa, Quario si ritirò, e Sirola, fresco prima categoria senza lavoro, fu assunto dal mio club, a Como, con uno stipendio di comodo, per divenire mio partner , in doppio.
Ebbi allora modo di rendermi conto che quel tipo straordinario, in grado di trarsi fuori dalle sue sfortune con il tennis, non si dava nessuna pena per prepararsi.
Il primo giorno degli allenamenti invernali, mi seguì su per le colline del Golf di San Remo, con aria non meno scettica che infastidita.

Nella pensioncina dove ritornai a cercarlo, il mattino dopo, era decisissimo a non abbandonare la stecca da biliardo per un’attività inutile e noiosa quanto il footing.
Il suo talento naturale era enorme e, sebbene le illazioni, nel tennis, siano sempre azzardate, credo che quella specie di campanile avrebbe potuto diventare un altro Tilden, mettendosi al lavoro.
Il rovescio, purtroppo, non riuscì mai a competere con uno stupendo diritto eastern, e con un servizio ancor più sciolto e violento.
Come tutti i giganti, Sirola era anche vulnerabile sulle palle basse, e soffriva di passaggi a vuoto dovuti forse alla mancanza d’automatismo, forse al funzionamento della ghiandola che l’aveva fatto crescere a dismisura.
IL suo temperamento era quello del match-winner. La tenacia, la capacità di concentrazione, non andava oltre un par d’incontri.
Nei tornei individuali non riuscì a distinguersi, se non a Roland Garros, che lo vide nei primi quattro, giusto come Beppe Merlo.
In Coppa Davis, invece, Sirola fu di pochissimo secondo a Pietrangeli e, fin dall’esordio’ chiarì che era quella la gara per un tipo come lui, determinato sino al cinismo.
Il suo primo match contro i connazionali della giovane e bella moglie inglese, Coryse, fu un piccolo capolavoro, al fianco di un Pietrangeli in crisi.
Dopo anni di esperienze con partners diversi quali Bergamo, Fachini, Alberto Lazzarino, Maggi e infine il vostro cronista, Sirola e Pietrangeli si erano finalmente messi insieme, nel 1954. Una soluzione logica, raggiunta anche per l’insistenza di Vanni Canepele, l’unico capitano competente che la nostra squadra abbia avuto negli anni d’oro.>>



TERZA NEWS ( by P.G. Bassan su “Alta marea”, agosto 1983) /INTERVISTA A ORLANDO SIROLA/ TENNIS IN ATTESA DI UN NUOVO CAMPIONE

Orlando Sirola il neo direttore della scuola tennis in Albarella afferma che il Campionato Nazionale Under 14 è il trampolino di lancio dei futuri campioni.

<<Il campionato nazionale di Tennis Under 14 sarà disputato quest’anno nell’isola di Albarella. Alle gare, in programma per settembre, parteciperanno i vincitori delle selezioni regionali, da un minimo di 2 a un massimo di 8 per Regione, ragazzi e ragazze, a seconda del numero di praticanti.
Sulla fase nazionale di tennis abbiamo ascoltato un tecnico d’eccezione, il tennista Orlando Sirola, che in qualità di incaricato federale si è occupato anche degli Under 14 qualche anno fa.
<< E’ una delle prime gare importanti per questi ragazzi – dice Sirola – perché l’età agonistica nel tennis comincia a 14 anni. A qualcuno potrà sembrare un po’ presto ma ormai questa è l’età ovunque ritenuta migliore e più adatta per il tennis. Le gare che si fanno prima sono propagandistiche, non agonistiche.
Il campionato italiano Under 14 ha sempre dato, da quando viene disputato, il meglio del tennis giovanile e – in prospettiva – dopo qualche anno ritroviamo puntualmente quasi tutti i vincitori, finalisti o protagonisti dell’Under 14, nelle classifiche nazionali negli anni successivi. Questo è avvenuto , a esempio, anche per Cancellotti e Bottazzi,  i due ragazzi dei quali si parla tanto adesso, ma questo vale anche per i vari Cané, che ora sono Under 18. Mi auguro e spero – continua Orlando Sirola – che tra i partecipanti al campionato in programma nell’isola di Albarella vi siano ragazzi che ritroveremo nelle future classifiche superiori>>.

Orlando Sirola, bolognese di Fiume, dirige ora nell’isola di Albarella la scuola di tennis. Per 11 anni ha giocato la Coppa Davis e ha partecipato a moltissimi altri incontri di alto livello.
Insieme con Pietrangeli, Gardini e Merlo formava un quartetto forte e prestigioso in tutto il mondo.
Abbiamo vinto 7 volte la zona europea di Coppa Davis – ricorda Sirola – e 2 volte abbiamo giocato la finalissima perché a quei tempi la Coppa Davis non si giocava come ora: chi vinceva giocava solo la finale, gli altri dovevano eliminarsi e chi vinceva le eliminatorie incontrava alla fine la nazionale che deteneva il trofeo. Nicola Pietrangeli e io inoltre abbiamo vinto numerosi campionati assoluti e giocato 6 finali all’internazionale di Roma senza mai riuscire a strappare la vittoria: una volta abbiamo addirittura sospeso l’incontro a 11 pari nel quinto set. Abbiamo vinto a Parigi e giocato una finale ed una semifinale a Wimbledon. Con Pietrangeli sono stato praticamente una vita e siamo amici, quasi fratelli, cosa questa che avviene raramente quando una coppia sta insieme tanto tempo>>.
Sospesa l’attività agonistica, Orlando Sirola da 7 anni ha ripreso a occuparsi di tennis come insegnante e come tecnico federale, Under 14 e settore femminile.
<<Dopo un paio di anni rassegnai le dimissioni nella speranza di ottenere un cambiamento, che purtroppo non è avvenuto. Come valori mondiali tennistici – ammette Sirola – stiamo scivolando sempre peggio e ancora non si vede chi potrà raccogliere l’eredità di Panatta>>.
Ma riprendiamo  il discorso sul campionato Under 14 e sulle strutture sportive di Albarella.
<< Sarà una gara piuttosto voluminosa – continua Sirola – perché vi parteciperanno un centinaio di ragazzi e una sessantina di ragazze. La gara impegnerà molto le strutture di Albarella, che però sono abbondanti: con i 24 campi di cui dispone attualmente l’isola non vi saranno problemi. Le gare dureranno circa una settimana: 159 partite di singolare che diventeranno  più di 300 con i doppi e i doppi misti.
Sono convinto che in una settimana – Giove Pluvio permettendo – riusciremo a farcela tranquillamente con i campi della Dorsale e del Centro Sportivo senza usare i campi dei Fiordi>>.



EXTRATIME/ La cover è per Orlando Sirola, evergreen ‘Direttore’ della scuola di tennis ad Albarella, l’isola sulla quale hanno ‘investito’ prima gli svizzeri e poi il “Gruppo Marcegaglia’ fino a farla diventare una ‘speciale oasi turistica’ tra il Delta del Po e la Laguna di Venezia. Quindi nella fotogallery di stampo internazionale, lo presentiamo con Nicola Pietrangeli assieme a Drobny, coach dell’Italia nel 1960.  Poi nel match di Coppa Davis vs l’Ungheria di Gulyas – Szikszay vinto per 4-1 nel 1962 di fronte a ‘tanto‘ pubblico , come da foto successiva. Poi la foto di Sirola prima in coppia con Pietrangeli e poi nella cover – libro by Franco Cervellati, fanno da preludio ai campi da tennis di Albarella, come da foto su “Alta marea” a corredo dell’intervista a Sirola e sui quali in quel 1983 erano in programma i citati Campionati Italiani Under 14.



Sergio Sottovia
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