Paolo Dal Fiume,una vita da mediano come quelli di Ligabue


07/09/2004

Corsi e ricorsi storici. Con Paolo Dal Fiume ci eravamo visti al Tre Martiri nel 1996. Era un match di beneficenza tra la Nazionale Artisti Tv e le Vecchie Glorie del calcio rodigino. C'era anche Saul Malatrasi, c'era Pablito Rossi "mundial" e c'era Cerilli che giocò uno spezzone di partita tra le file degli Artisti Tv, per dar … piede forte ai vari Bonolis, Mastrotta bellamente accompagnati da Natalia Estrada e altre soubrettes poi diventate famose nel mondo del cinema e della tv. Fu buon incasso per una tribuna piena riscaldata dalla pettorale voce di Massimo Ghirotto, lo speaker ideale per la presentazione di manifestazione del genere. Ebbene, a quei tempi Paolo Dal Fiume era allenatore alle giovanili del Ravenna.

Adesso, praticamente 10 anni dopo, Paolo Dal Fiume da Lendinara, é ritornato sulla panchina del Ravenna, stavolta con la prima squadra in C2. Come allenatore Paolo può mettere a frutto le esperienze fatte in serie C a Mestre, dove non si é completato il progetto pluriennale, e poi con la Vis Pesaro sempre in serie C.

Può essere l'occasione giusta per essere da allenatore quello che Paolo Dal Fiume é stato da giocatore: un protagonista della Serie A, soprattutto sul campo.

Quando l'esordio? Il 12 gennaio 1975, a vent'anni Paolo Dal Fiume si guadagna l'esordio in Serie A, direttamente a San Siro, direttamente in marcatura sul golden boy Gianni Rivera. Il Milan vinceva già 4 a 0 , quando al 27' del secondo tempo Maroso sostituì De Vecchi lanciando Dal Fiume. In quel Varese a San Siro c'era già un altro polesano in campo: Patrizio Bonafè classe 1950 , da Taglio di Po.

Con Paolo Dal Fiume, impegnato nella sua palestra Roger Gym a Rovigo, parafrasando Zavoli, abbiamo "viaggiato intorno al calciatore".

E tante confidenze...

Partendo da quando, nel febbraio del 1970, la segreteria della Lendinarese ha diramato , il seguente comunicato:<< Le trattative in corso tra la Lendinarese e l'A.C. Torino si sono concluse felicemente con la firma del contratto da parte dell'Avv. Cozzolino per l'A.C. Torino e del Presidente Antonio Zoppellari per l'U.S. Lendinarese. Pertanto a partire dal prossimo agosto il giocatore Paolo Dal Fiume, classe 1955, presterà la sua attività agonistica nelle gloriose file dei granata.>>. Lui, Paolo da Lendinara, gli piace ricordare " come un secondo papà" il suo allenatore Aloise Biscuola e il presidente Toni Zoppellari.

Longilineo, atleticamente dotato, Paolo Dal Fiume è stato 3 anni al Torino, alle giovanili con Rabitti, vincendo il campionato italiano 71/72 Allievi.

Un ragazzino distante da casa ... " Ma devo dire che la mia famiglia mi è stata sempre vicino - ricorda Paolo- anche nei momenti difficili che capitano sempre."

Anche quando il Torino lo cede al Conegliano, stagione 73/74 in Serie D. Ma ha carattere Paolo e ...rialza la testa e rientra nel giro grande.

Dalla Rappresentativa del Triveneto con Costante Tivelli, alla Nazionale di serie D, al grande salto di Paolo al giovane Varese di Maroso, stagione 74/75, con l'esordio già citato, vinse 1-0 il Milan mentre il Varese retrocedeva matematicamente in Serie B.

Ma la grinta di Paolo Dal Fiume sarà la sua forza, per tante stagioni nei grandi stadi del calcio italiano.

Ma Dal Fiume quanti gol ha fatto?. Questa la risposta:<< Ne ho segnato 18 in Serie A e una decina in Serie B.>>

Tre stagioni positive in serie B col Varese di Maroso, poi da militare a giugno del 1977, é al campionato mondiale di Damasco.

A luglio del 1977 lo ha voluto il Perugia, storico il miracolo dell'imbattibilità coi "grifoni" 78/79, anche vincenti in casa della Juventus. Tra l'altro Paolo segnò tre gol in quella stagione, contro l'Ascoli, il Napoli e contro il Lanerossi. Dal Fiume spiega quel Perugia: "Eravamo un vero gruppo , in campo e fuori. Si andava assieme anche in discoteca, ma a mezzanotte tutti a casa, c'era autocontrollo. E' una piazza calda Perugia, non al pari di Napoli, ma i grifoni rappresentano tanto per la tifoseria perugina. E poi - prosegue Paolo - c'era un grande presidente, Franco D'Attoma, un precursore delle sponsorizzazioni nel calcio, con la Ellesse. Sempre presente, ma senza invadenza, aveva simpatia e comunicativa, un grande avanti di 3 anni, un fenomeno."

 

Così Paolo, Farà 4 anni in Serie A e in Serie B a Perugia.

Tra l'altro nel 79/80 a Perugia, c'era anche Paolo Rossi, e tra i due Paolo l'amicizia é ancora attuale.

E' una roccia Dal Fiume. Per questo lo cerca e il Napoli di Ferlaino.

Primo anno nell'82/83, valzer degli allenatori, da Giacomini a Rambone a Pesaola, col rischio retrocessione. Come gli ultimi 90 minuti decisivi di campionato, contro il Cesena. Ebbene in quell'occasione fu proprio Paolo Dal Fiume a salvare in Napoli. " Segnai di tacco, un gol che le cineteche ripropongono assieme al gol di Bettega - spiega Paolo -"

Ci sta tre anni il polesano Dal Fiume a Napoli ( in foto la gioia di un suo gol al Catania, come da copertina del mio libro Polesine Gol) , con Bagni e Ferrara: << Al mio terzo anno al Napoli arrivò anche Maradona, operazione portata a termine da Totonno Juliano. Fu in quei tempi - ricorda Dal Fiume - che il presidente Ferlaino gettò le basi del Napoli dello scudetto, con Maradona trascinatore."

Un personaggio mai celebrato abbastanza Dal Fiume, "una vita da mediano" di quelli che Ligabue...

E le fotografie che lo ritraggono sono la testimonianza delle sue caratteristiche.

Basta guardarlo nello stacco aereo , quando va in gol a Varese. O quando taglia strada in recupero difensivo. O quando entra o esce dal tacke con la maglia del Perugia, contro la Juve, contro Scirea, Cabrini, o Benetti , Gentile, Cuccureddu. Battaglie tra titani di centrocampo. Ma battaglie anche contro giganti d'area, come sono stati Bettega e Paolo Virdis. Immagini di tutta potenza, stacco e anticipo, come il Dal Fiume in stacco a cercar palla davanti a Paolo Rossi ancora con la maglia a strisce biancorosse del Vicenza.

Azioni di gioco che ne testimoniano la caparbietà e la grinta del mediano- campione.

Sarà così anche con la maglia del Napoli, sia negli anni dello sponsor Cirio che Berna. Il polesano Paolo Dal Fiume ha lo stesso baffo, la stessa falcata, la stessa andatura. Sia sotto gli occhi dell'arbitro Longhi, che nel contrasto contro gli interisti Bagni, Muller e Collovati.

Nella carriere di Dal Fiume, dopo Napoli c'é Udinese, serie A 85/86 con Vinicio, poi ci sarà De Sisti ma minori presenze.

Analizza così Paolo quella sua situazione a 33 anni : " Quando mancano le motivazioni forti, ad un certo punto è più fatica fare sacrifici. Accettai la richiesta della Pistoiese in Interregionale, ma ormai come giocatore avevo già dato il massimo."

Si ferma quindi in Toscana il viaggio di Paolo Dal Fiume, calciatore polesano su palcoscenici importanti.

A quel punto comincia a mettere a frutto il patentino di " Allenatore di 2^" preso a Coverciano nel 1989; quello di Prima Categoria per squadre professionistiche dal Fiume lo conseguirà nel 93/94 sempre a Coverciano.

L'esordio come allenatore avviene, per Dal Fiume, in Interregionale a Imola, dove starà due anni vincendo subito il campionato, senza salto di categoria per illecito amministrativo. Nel Veneto l'allenatore Dal Fiume farà poi una stagione in Interregionale a Valdagno e una apparizione-verifica al Catanzaro in C2.

Il resto é ...Ravenna 95/96 , con la squadra "Primavera", un anno di soddisfazione e di serenità per Paolo, che ritrova fiducia. Poi é serie C con Mestre, a Gubbio in Umbria e alla Vis Pesaro. Adesso il Ravenna in C2 é la grande occasione: auguri Paolo Dal Fiume alla tua professionalità e ai quei programmi seri" che cercavi.

Sergio Sottovia

www.polesinesport.it