Paolo Rigobello by suo Libro “Il Portiere un uomo solo. Rose e spine, nel gioco come nella vita”, tra Legnago, Grignano, Badia/ Presented by Elia Bacchiega, Aldo Navarro e… Paolo Aguzzoni


Un libro , una vita. Il suo Calcio, da portiere, tra i pali del Legnago, del Grignano, del Badia  e …di una passione intensa che lo stesso Paolo Rigobello ha raccontato significativamente nel suo libro dal sopracitato titolo ed edito by Tipografia Badiese snc.
Un Personaggio e un Libro che , di Paolo in Paolo, vi proponiamo tout court perché …written by Paolo Aguzzoni con relativa fotogallery.
Fermo restando che le foto di ‘Quel Grignano’ le potrete trovare su questo sito ‘agganciate’ alla Andreolli Story oltre che alla Piero Cavallari Story targata Arianese al Bettinazzi di Adria nella sfida decisa da Zorzan detto “il Moro”…

MAIN NEWS ( di Paolo Aguzzoni, mail 05.12.2015)/ PAOLO RIGOBELLO E IL SUO LIBRO “Il Portiere un uomo solo. Rose e spine, nel gioco come nella vita ( Tipografia Badiese snc)

Nel panorama dell’editoria sportiva polesana a settembre 2015 è entrato un nuovo libro: “Il Portiere un uomo solo - Rose e spine, nel gioco come nella vita”; l’autore è il badiese Paolo Rigobello classe 1943, ha praticato il calcio come portiere.
Non è il classico libro di un ex giocatore che racconta la sua vita sportiva, ma in questo caso è anche una sorta di almanacco perché Rigobello ha scelto di riproporre  tutti gli articoli di giornale in cui era citato e quindi si ritrovano i tabellini e le cronache delle partite in cui lo stesso Rigobello è presente.
Si scoprono così tante situazioni interessanti non solo attraverso la rilettura delle cronache ma si ritrovano giocatori che negli anni 60 del secolo scorso sono stati protagonisti anche nel calcio polesano.
Il libro apre con due presentazioni: quella del poeta e scrittore badiese Elia Bacchiega e l’altra del giornalista  de “L’Arena” Aldo Navarro autore di tanti degli articoli riportati da Rigobello. Navarro è presente perché era corrispondente da Legnago e Rigobello ha giocato proprio nel Legnago.

Poi la parola passa a Rigobello che articola i suoi interventi in brevi capitoli: “La passione giovanile”, gli “Istituti Parificati Filippini” di Paderno  del Grappa”, la “Galleria fotografica”, gli “Allenatori”. Il resto è dedicato agli articoli suddivisi per campionati: “A.C. Legnago 1964-65”, “A.C. Legnago 1965-66”, “A.C. Grignano” 1966-67”; “A.C. Legnago 1967-68”, “A.C. Legnago 1968-69” e la “Coppa Italia 1968-69”. La chiusura del libro, quasi 400 pagine, è affidata al capitolo “Conclusione dell’attività sportiva”.

In questa occasione abbiamo scelto di occuparci solo due aspetti: il badiese Rigobello ha giocato nel Badia solo una partita e quello del campionato col Grignano dal quale abbiamo preso solo un tabellino e vedremo il perché.
Per Polesine Sport Rigobello racconta la sua unica partita col Badia lui che a Badia ha sempre vissuto, ha lavorato e vi vive: “Il lunedì di Pasqua del 1964 l’allora allenatore e tecnico del Badia perito Giancarlo Checchinato, durante il mio periodo di vacanza pasquale dal collegio, ultimo anno del liceo scientifico, mi ha chiesto se potevo giocare con la loro squadra in quanto i due portieri erano entrambi infortunati. Come detto nel libro ho firmato un impegno di gioco solo per una partita (Badia - Boara Polesine) in quanto, terminato il liceo, non sapevo quale futuro sportivo potrei aver avuto e ovviamente non volevo essere tesserato e quindi vincolato a nessuna squadra.

L’incontro finì con la sconfitta del Badia (2° in classifica) per 2-1 contro la 1° in classifica. Durante l’estate, visto che ero completamente libero in quanto maturato a luglio, con i vari amici di Badia (Loris Verzaro, Roberto Schiavon, Giovanni “Nano” Piazza, Tino Magnan, Sandro Verzola, Paolo Olivieri, Gregori e molti altri) partecipavamo a tutti i vari tornei estivi a sette o a undici (Merlara, Trecenta, Santa Croce, Scortichino ecc. ). In uno di questi tornei un osservatore del Legnago, che poi seppi essere Giuseppe “Pino” De Marchi, mediano del Padova di mister Rocco, mi invitò a fare un provino per il Legnago, allora in serie D.

 


 

Il provino diede esito positivo e fui tesserato, come sempre di anno in anno, con l’ A.C. Legnago Salus. Feci tutto il precampionato e gli allenamenti con loro, ero il secondo portiere, in quanto il titolare era un certo Forte, proveniente dal Palermo.  Dopo quattro incontri, non so esattamente i motivi, Forte decise di non far più parte del Legnago e divenni il titolare, disputando la prima partita in casa il 18 ottobre 1964 contro il Peschiera. Da quel momento sono sempre stato il titolate della squadra nei campionati 1964-65, 1965-66, 1967-68, 1968-69 e in tutti gli incontri di  “Coppa Italia Dilettanti”  compresa la finale a Roma (stadio Flaminio) nell’annata 1968-69. Nel campionato 1966-67 ho fatto parte della squadra dell’A.C. Grignano Polesine. Il libro ripercorre, attraverso le cronache sportive di quel periodo, tutti gli incontri disputati ma, soprattutto, cerca di spiegare i motivi per i quali ho deciso di giocare come portiere e quanto lo sport sia stato determinante nella fortificazione del carattere e nella preparazione alla vita di tutti i giorni”.

Per chi vuol rinfrescare i propri ricordi sul calcio polesano del 1966-67, che Rigobello ha disputato con la maglia dell’A.C. Grignano in seconda categoria, può trovare spunti già a partire dall’amichevole precampionato con La Gazzella e continuare con le partite contro l’Arianese, Ficarolo, Loreo, Conselve, Boara,  Spes Adria, Scardovari,  Rosolina, Anguillara, Solesino, Polesella, Dure Torri e Adriese.
Dal tabellino della partita precampionato fra Grignano e La Gazzella, finita 4-3 per la squadra di Rigobello, è interessante rilevare come in quel 28 settembre 1966 fossero diversi i badiesi che giocavano nella squadra di Baruchella: in porta Gianluigi Bombonato, in difesa Paolo Olivieri (era di Cerea ma viveva dalla zia a Badia), la punta Luigino “Jo” Pasqualini (autore di un gol), il centrocampista Giuliano Vertuan e la mezz’ala Nicola Diana allora sottoufficiale dell’Aeronautica Militare nella base di Ceneselli-Zelo.

L’avventura di Paolo Rigobello al Grignano si conclude il  22 maggio 1967 quando affronta l’Arianese per la vittoria del girone e la conseguente promozione in prima categoria. Si gioca sul campo neutro di Adria: vince l’Arianese 1-0. L’epilogo al 6’ del secondo tempo supplementare e l’articolo riportato da Rigobello chiude così: “Gli attacchi degli arianesi  alla porta del Grignano si fanno più pressanti e al 6’ del secondo tempo supplementare Zorzan, da una punizione  al limite dell’area effettua un tiro ad effetto che  s’insacca alle spalle dell’incolpevole Rigobello”.

L’anno dopo Rigobello torna a Legnago e scorrendo le formazioni di quel campionato e di quello successivo trovo due giocatori che ho conosciuto e hanno giocato in Polesine qualche stagione dopo: Paolo Formenti passato alla gloriosa Sampietrese in serie D e Mario Guardalben arrivato al Badia nel 1971-72 in prima categoria e fu poi uno degli artefici della vittoria del campionato 1972-73 che portò i biancazzurri in Promozione.  Il difensore del Badia  Mario Guardalben è il padre del portiere Matteo che col Parma ha vinto una Coppa Italia (1998-99), una Supercoppa Italiana (1999) e una Coppa Uefa (1998-99) e ha mosso i primi passi da portiere proprio nel Legnago Salus. A Badia il libro di Paolo Rigobello è in bella mostra all’Antica Rampa Libreria Caffè di via Carducci.

 

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ La cover è per Paolo Rigobello nel 1969 con la maglia del Legnago.
Quindi in fotogallery riproponiamo il ‘portierone’ Rigobello in team con la squadra “Bar della Stazione” torneo estivo 1963, di cui Paolo Aguzzoni ci segnala come segue questi giocatori noti: <<… il terzo da sinistra è Tino Magnan, il penultimo è il difensore centrale del Badia Mario Prearo, l’ultimo il difensore de La Gazzella Paolo Olivieri; accosciati: il primo da sinistra è Giovanni “Nano” Piazza, il penultimo l’attaccante del Badia Danilo Chinaglia e l’ultimo il centrocampista del Badia Guy Blhacine >>.

A seguire, sempre della stessa annata 1963 e della stessa squadra badiese “Bar Stazione”, ecco Paolo Rigobello nella TOP 11 ma i formato poster con relativo poker dirigenziale.
E con tanto di didascalia giornalistica incorporata, proponiamo poi alcune immagini di Paolo Rigobello portierone del Legnago quando ancora c’erano i ‘pali quadrati’ ( vedi flash 1967 con Rigobello capitano in porta a Pescantina con tanti spettatori a bordo campo…anche sullo storico muro di cinta ) .
Infine, con riferimento a Paolo Rigobello portiere saracinesca anche negli Amatori con la squadra badiese del “Pullmanbar”, eccolo in una parata plastica del 1984, in volo stile Paolo Rigobello evergreen.

 

 

Paolo Aguzzoni

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