Pedriali Massimo player Spal CH IT 1986 e vincente ad Adria anche da mister/ Da 5 anni MR giovanili Padova


04/05/2020

E’ questa un’altra storia ‘cammeo’ che ci viene proposta da Simone Chiarion, ornai 42 enne ma per me sempre ‘quel ragazzo dalle grandi potenzialità giornalistiche’ che ho accompagnato a Venezia per l’iscrizione meritata all’Ordine dei Giornalisti del Veneto.
Una storia che onora Massimo Pedriali , peraltro già partito alla grande da ‘Giovanissimo’ in casa Spal visto che ha vinto addirittura lo Scudetto 1876 quand’era in team con la squadra allenata dal mitico Gigi Pasetti ( vedi sua Story qui su www.polesinesport.it) .
Il suo primo pigmalione col quale Massimo Pasetti ha tante significative analogie ‘polesane’ , ma soprattutto quella di essere stati ‘protagonisti alla grande’ nell’Adriese, ovviamente in tempi diversi, visto che Luigi ‘Gigi’ Pasetti dopo aver giocato nel Grande Calcio tra Spal, Palermo e Juventus, ha poi concluso la sua carriera nell’Adriese , dove ha peraltro subito iniziato la carriera di direttore sportivo prima e di allenatore poi.
Una ‘prima esperienza’ che guarda caso ha poi portato Gig Pasetti ad allenare nelle giovai della Spal , con la quale vinse nel 1986 lo scudetto nel campionato Giovanissimi.

 

 

 

Fatto questo due nostri veloci excursus , fermo restando che per Massimo Pedriali potremmo primo o poi proporvi una vera e proprio Storytellin stile nostri Personaggi “Campioni & Signori” da Libro Story, eccovi tout court la speciale intervista trasmessaci by Simone Chiarion, rimandandovi in calce all’Extratime per brevissimi commenti limitata alla fotogallery, mantenendo i stand by le altre nostre significative immagini che onorerebbero Massimo Pedriali completely , step by step & team by team della  sua ottima carriera sia da giocatore che da allenatore , anche in squadre blasonate come Spal e Padova per quanto riguarda il settore giovanile.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Simone Chiarion, mail 04.05.2020) / MASSIMO PEDRIALI, LA SUA STORIA DA GIOCATORE E DA ALLENATORE
Massimo Pedriali classe 1971, attaccante prima, allenatore dopo, una vita nel calcio fra Serie C e Serie D.
Inizia la carriera da calciatore nel settore giovanile della Spal, con i giovanissimi diventa campione d'Italia, resta nel vivaio spallino e a 17 anni debutta in prima squadra, in C1 (Spal-Carrarese).
Non ancora maggiorenne viene venduto all'Empoli dove ha avuto allenatori Spalletti e Guidolin, come compagni Montella, Galante, Birindelli. Ha giocato in Serie C2 con la Centese, il Fiorenzuola, il Mestre e il Pordenone. In Serie D ha giocato anche in altre realtà come Carpenedolo (con Ghirardi presidente) vincendo il campionato, a Chioggia, con la Giacomense, a Porto Viro e ad Adria.

 

 

 

Proprio con l'Adriese è stato prima giocatore e poi giocatore-allenatore in Eccellenza portando in salvo il club. Nell'annata successiva (2009/2010) vince il campionato.
Dopo un campionato in Serie D ad Adria approda alla Spal nel settore giovanile, per quattro anni.
Nel 2013/14 parte come tecnico della Juniores Nazionale dell'Abano per poi subentrare in prima squadra, in Serie D.
Dall'anno successivo fa parte degli allenatori del settore giovanile del Padova, in quest'ultima stagione guida l'Under 14 Nazionale.

 

 

 

La soddisfazione più grande, da calciatore, di Massimo Pedriali?
"Da calciatore aver vinto il campionato da ragazzino, ai giovanissimi con la Spal, perchè indossare lo scudetto sul petto è una sensazione unica. Abbiamo battuto il Torino in semifinale e in finale il Teramo. Poi è stato molto emozionate e una bellissima soddisfazione debuttare in prima squadra".
Com'è stato il passaggio dalla Spal all'Empoli, a 17 anni?
"In quel momento avevo molte richieste. Giravano voci anche per la Serie A dove sarei andato a fare la Primavera, poi fui venduto all'Empoli in C1, in prima squadra. Ero stato catapultato in un mondo nuovo".

 

 

 

Un attaccante con una buona media realizzativa, qualche rammarico o soddisfatto della carriera?
"Sono contento della mia carriera da calciatore perché, alla fine, ho fatto il massimo e non mi posso rimproverare nulla. Essendo un attaccante in alcune annate ho fatto realmente tanti gol, probabilmente potevo fare un salto ulteriore ma il destino è stato questo".
Ad Adria il momento del passaggio, da giocatore a giocatore-allenatore...
"Sinceramente non avevo ancora l'idea di allenare, poi a sei giornate dalla fine eravamo ultimi in classifica e il ds Longato mi ha chiesto di diventare allenatore dopo un confronto con lo spogliatoio. Non avevo niente da perdere, avevo 38 anni, era una buona possibilità anche se eravamo ultimi in classifica e non era facile. Abbiamo fatto quattro vittorie e ci siamo salvati. I compagni mi hanno seguito e nell'annata successiva con qualche innesto abbiamo vinto il campionato rimanendo primi dall'inizio alla fine. Allenare era diventata la mia priorità".

Con il ritorno alla Spal.
"Sì, c'è stata l'opportunità di entrare nel settore giovanile della Spal. Avevo giocato lì ed era il massimo per me tornare dove avevo debuttato da calciatore. Dopo due mesi divento tecnico della Berretti, squadra principale del vivaio. Per due volte ci siamo qualificati per le fasi finali. Sono stato quattro anni a Ferrara".
Da Ferrara a Padova passando per il Thermal.

 

 

 

"Dopo l'esperienza anche in prima squadra ad Abano, Molon mi ha chiamato per allenare uno dei settori giovanili più importanti e con soddisfazione sono ormai da cinque anni a Padova".

Quali soddisfazioni essendo tecnico del vivaio?
"Nell'allenare i ragazzi hai tempo per lavorare, provi e consolidi le proposte; hai soddisfazione nel vedere la crescita quotidiana sia a livello individuale che collettivo".
Nello scorso inverno ha partecipato con successo al Corso Uefa A a Coverciano.
Massimo Pedriali, giocatore prima e allenatore poi, nel calcio più bello.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Massimo Pedriali in versione allenatore , mentre dirige i ragazzi del Padova.
Quindi in apertura di fotogallery voglio onorare ‘missione reporter’ Simone Chiarion ( a sx in foto col sottoscritto) in Piazza San Marco a Venezia nel giorno in cui ha ‘depositato’ la documentazione per la quale si è meritato l’iscrizione come Pubblicista nell’Albo dei Giornalisti del Veneto, un mestiere per il quale si ‘vive’ anche se non ti permette di
A seguire , al di là delle immagini d’archivio che lo’mostrerebbero nel Grande Calcio tra Spal ed Empoli, oltre che a Porto Viro in Polesine, proponiamo Massimo Pedriali ancora giocatore con l’Adriese 2007/08 team winner in Eccellenza.

 

Un ambiente in cui Pedriali è rimasto nel cuore della tifoseria granata, come dimostra anche la sua ‘ospitata’ nella trasmissione “ Cuore Granata” ( basta chiedere a You Tube ) che mostra da sx i giornalisti Massimo Benà, Guido Fraccon, Sergio Sottovia, a fianco di ‘Encio’ Gegnanin ( altra Story che ho già fatta e mai pubblicata) ,  Renzo Sarti ‘conduttore’ e appunto Massimo Pedriali.
Quindi la squadra degli Over 35 Rovigo, dove Pedriali ha giocato anche recentemente ed ha vinto ‘tutto e di più’ a livello nazionale, col team azzurro in foto che mostra da sx  Carmine Parlato, Luca Reale, Gregnanin, Maistro, etc  e tanti noti campioni fino appunto  Massimo Pedriali ultimo a destra-
Passando a Pedriali allenatore delle giovanili , eccolo nel flash che gli ho scattato a Scardovari al torneo Memorial Moreno De Bei 2017 , da allenatore degli “Allievi” del Padova, tuttora casa sua come mister delle giovanili.

 

 

 

Mentre con riferimento al recente Corso Uefa A, cui ha partecipato ‘con merito’ recentemente, ecco Massimo Pedriali in sala tra gli altri allenatori durante il Corso Allenatori.
E con l’augurio che abbia tanta fortuna come altri Personaggi Story che vengono ‘cercati e letti’ e che hanno fatto il successo di questo sito www.polesinesport.it ( vedi due crop significativi, con oltre 670/mila contatti e quasi Un Milione e100mila pagine viste), concludiamo la nostra fotogallery proponendovi in doppio kit tandem Massimo Pedriali , premiato ad Adria dal dirigente Beppe Bagoto e neopatentato Uefa A,  a fianco di Roberto Mancini CT della Nazionale italiana, a Coverciano.

Simone Chiarion & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it