Pellegrinelli Enrichetto “gran segretario” dell’ Adriese fino alla Serie C. Con Blason, Galeone, Ardizzon e… Scala


23/12/2010

E giocatori-campioni come Albiero, Tivelli, Bertuzzi, Pasetti, Montagnoli, Bocchio, Franzoso e via via tutti quelli che ho raccontato nella Pellegrinelli Story pubblicata ‘per intero’ nel mio secondo libro POLESINE GOL.
Una storia, questa datata 23.01.2006, che avrebbe necessità di altre integrazioni cronologiche. Non fosse altro per tutte le confidenze che mi ha fatto di questi tempi lo stesso Enrichetto Pellegrinelli ‘tutte le volte che mensilmente ci ritroviamo allo stesso tavolo nelle conviviali del Panathlon Adria. Da evergreen orgoglioso si sua nipote Silvia Sarain, recente medaglia d’argento agli Europei in Ungheria, per la MAX SPORT di Adria, assieme ad Alessia Rosa , specialità SHOW DANCE sulle note di “Diavolo veste Prada”. Ma questa è un’altra storia che coinvolge papà Alfio Sarain (vedere rubrica Eventi) .
Perciò restando in tema Enrichetto, un “Signore tra i Campioni” ecco subito la sua ‘lunga storia.
PELLEGRINELLI ENRICHETTO/ LA “EVERGREEN STORY” DEL GRAN SEGRETARIO DELL’ADRIESE 
<<Arrivato da Fiesso Umbertino ad Adria nel 1939, seguendo il padre che lavorava ai Molini Adriesi, quelli del vecchio Cavallari e del figlio Arnaldo, il piccolo Enrichetto Pellegrinelli (classe 1931) darà i primi calci al ‘prà dell'ospedale’. Post guerra, centrocampista sette polmoni, partecipa con i DIAVOLI ROSSI nel 1948/49 allenatore Luciano Zanella,  ai Campionati Propaganda.

Così Enrichetto si ricorda anche di una formazione così detta Trenile (composta da studenti che viaggiavano nel tratto Rovigo-Chioggia) e delle sfide col Ceregnano, col Grignano e col Sant' Apollinare dove giocavano Malosti e Nini Costantini (poi in A con Spal e Napoli).  
A questo punto , la GRANDE ALLUVIONE del 1951 fa chiudere baracca e burattini ai Diavoli Rossi, mentre all'Adriese è l'epoca del presidente Nissotti.
Ad Adria il cronista Girotto del Gazzettino è superimpegnato a ‘seguire il Po’; così Pellegrinelli gli servì all'Adriese per …raccogliere le notizie di casa granata. Sospeso il match a Legnago, l'Adriese disputò il successivo turno casalingo all'Appiani di Padova.

Da quel momento tra Pellegrinelli e Adriese sarà un lungo matrimonio.
A cominciare dai tempi degli allenatori Pegoraro e Brendato. Arriviamo nel 1963 e Pellegrinelli vive la Seconda categoria come una situazione umiliante. Ripescata in Prima nel 64/65, l ' Adriese allenata prima da Pegoraro e poi da Tartagli ridiscenderà in Seconda.
La vera svolta c'è nel 1966; è anche l'anno della prima sede dell'Adriese, in una stanza del teatro comunale. Parte da lì il nuovo corso granata. Alla presidenza Ferruccio Folco, cassiere Enrichetto Pellegrinelli, definiti due corpi e un'anima sola.
Vice presidenti Franco Martinolli, Arnaldo Cavallari e Corradini.  E' anche l'epoca di Gianfranco Scarpari e  del giornalino societario ALE' Adriese. E la passione manda l'Adriese in categorie più consone al blasone.

Nel 65/66 l'Adriese allenata da Tartagni è in Seconda, come i due anni con gli allenatori Prendato e Mazzero; è anche l'epoca di uno spareggio all'Appiani. L'Adriese di Mazzero viene ammessa in Prima e sarà allenata da Blason per 2 anni, dal 69 al 71, salendo in Promozione. Sono tempi d'oro perché poi il rosso Smanio porterà nel 71/72 i granata in Serie D. Tempi di intensa vita organizzativa, per il nostro Pellegrinelli. D'estate una sera sì e una no, Enrichetto era impegnato per vedere tornei notturni sia nel padovano che nel veneziano e nel ferrarese. Tempi splendidi, quelli della C2 , con la televisione che riprendeva Adria - Padova. Per la cronaca i granata persero di brutto: 5 a 0.
Erano tempi in cui la bandiera , capitan Dino Callegaro nove anni granata, accompagnò l'Adriese dalla Seconda alla Serie D.
Ed entra nella storia del calcio nel 71/72, quando a Forte dei Marmi ha perso la finale di Coppa Italia contro il Valdinievole. Nelle stagioni 72/73 e 73/74 ad allenare l'Adriese promossa in Serie D , c'è il vicentino Simoncello.
Sarà serie D tranquilla anche nel 74/75 con mister Mattè e poi nel 75/76 con Piovanelli , che avrà Franco Monti come vice. Un viaggio, quello di Pellegrinelli, con tanti personaggi di spessore nazionale (tra cui i giocatori locali Tivelli, Albiero o campioni ex serie A come Dalla Torre e Pasetti). O allenatori come Galeone, un mister innovativo e tutto particolare perché nel 76/77 quando perse a Tolmezzo per 2 a 0 era contento come una pasqua per… il gioco all'olandese dei suoi granata.

Ma quell'Adriese era fortissima e nel 77/78, allenata da Ardizzon, sarà promossa in Serie C. Aria di festa in casa granata e nel rinnovo cariche Pellegrinelli riceve la stratosferica cifra di 1000 voti. Che fenomeno di aggregazione, il calcio di allora…
Davvero grande l'Adriese 78/79 di mister Ardizzon, si fa onore in Serie C, come nel 79/80. E passeranno per Adria alcuni protagonisti del grande calcio italiano. Come Mujesan che allenerà l'Adriese nell'anno della retrocessione. Come i giocatori Cestarollo, e Nevio Scala ( poi mister del Grande Parma in serie A), che però lasceranno i granata prima di fine campionato. Cambiano a questo punto i vertici societari e Zullo sarà presidente dall ' 81/82 fino alla stagione 86/87 , supportato da Franco Martinolli e con Leno Zanella attivo al Settore Giovanile.
Ma con l'avvento di Zullo termina anche la segreteria del nostro Pellegrinelli, dimissionario  come altri.

Per un'Adriese che scende le scale delle categorie più basse. Ci sarà poi la ripartenza dal basso con il Gruppo 90, per risalire con Arnaldo Cavallari fino in CND, dove si è fatta valere sotto la presidenza di Graziano Simoni. Nel frattempo Pellegrinelli dal 1993 diventa il Responsabile regionale del Calcio a 5, con una sua promessa:" Quando il Calcio a 5 avrà 100 squadre, allora lascerò l'incarico". Pellegrinelli resterà residente a tutto il 1999, quando il Calcio a 5 ha ampiamente superato quell'obiettivo, diventando popolare a livello nazionale. Tante cose sono cambiate, ma  per il tifoso Enrichetto (in foto col berretto, tra le gloriose Vecchie Glorie) non è cambiata la fede granata, così è normale trovarlo al Bettinazzi la domenica, per seguire l'Adriese della troika Frizzarin presidente, Longato ds, Simoni dg che stanno gestendo in Promozione, con mister Augusti, una tranquilla stagione.>>

EXTRATIME/ La cover è per Enrichetto Pellegrinelli ( tra Franco Grotto e Costante Tivelli) premiato nel 2006 dal Comune di Adria (presenti sindaco Lodo e assessore Levisaro) in occasione della  presentazione del mio terzo libro Polesine Gol.
Quindi la fotogallery propone, a scalare, l’ inaugurazione del Club Adriese nel 1966 con, da sx, Pavan, Ferruccio Folco (vice pres.), Gnan Aldo (Presidente Club), Pellegrinelli, Beltrame e Ugo Levi (Presidente Adriese). Poi la foto gruppo della ‘fondazione’ del Panathlon Adria con Pellegrinelli terzo da dx in seconda fila. Quindi l’intervento di Pellegrinelli (negli anni ’70) all'assemblea delle società venete (ascoltano i dirigenti Figc istituzionali Galuppo, Ricchieri, Nicolli, Giulivi). Quindi Pellegrinelli negli anni ’90 (in piedi, secondo da sx) , responsabile Veneto del Calcio a 5. E poi dopo la sua foto col sottoscritto in ‘casa Panathlon Adria’ ecco la foto Vecchie Glorie Adriesi (nel 1996) all’inaugurazione del campo di calcetto intitolato a "Ferruccio Folco", con da sx. Giorgio Martinolli, Marotto, Tivelli, Turolla, Gino Bertuzzi, Mainardi, Pellegrinelli, Pizzo, Pezzolato, Franco Monti, e seduti Morandin, Paesanti e ‘Pasquale’.




23.01.2006


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it