Piero Begossi, Emilio Zilio, Sisinio Bassan, ”Tre Pionieri” spesso al Sud/ Arbitrarono il Bologna di Bulgarelli e l'Inter di Mazzola e Corso, il Treviso di Gipo Viani poi al Milan con paron Rocco, la Lazio di Maestrelli e il Verona di Bonatti


Il mondo del Pallone visto dall’altra parte della barricata, in un’epoca da pionieri. Parliamo del “Trio Arbitri” che tra gli Anni 50  e gli Anni 60 sono stati protagonisti in una categoria ben lontana dalla tecnologia dei tempi attuali.
Parliamo del trio Piero Begossi, Emilio Zilio, Sisinio Bassan che sono stati portacolori speciali del Made in Polesine, e che vi proponiamo in perfetto stile News Magazine così come ve li abbiamo raccontati a marzo 2008, ma che adesso completiamo in modo speciale anche in fotogallery con tante immagini storiche.
Tutto parte dalle relative “Tre - Interviste –Tre”  che abbiamo fatto a suo tempo singolarmente quando siamo stati coinvolti dalla Sezione AIA di Rovigo per scrivere ‘a quattro mani’ con Cristiano Aggio il relativo libro “75 Anni di Passione” dedicato appunto al lungo viaggio nel Mondo Calcio fatto dai suoi massimi rappresentanti, sia che siano stati in campo come Arbitri che come Guardalinee , il nome col quale all’epoca venivano chiamati gli ‘Assistenti” attuali.
E allora, rimandandovi all’Extratime per le ulteriori segnalazioni rispetto ai “Tre Pionieri” sopracitati e per le conseguenti specifiche didascalie riferite alle immagini esposte in foto ( ovviamente tante in bianconero) , eccovi tout court la Begossi – Zilio- Bassan story nella sua evoluzione integrata.

 

 

 

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, 1.3.2008 ) CINQUANTATREESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE ( ANZI UN “TRIO-ARBITRI” : PIERO BEGOSSI, EMILIO ZILIO, SISINIO BASSAN
Hanno fischiato da soli, hanno corso in tandem, ma come 'trio' sono l'orgoglio della Sezione Aia rodigina del primo dopoguerra. Come guardalinee, Begossi e Zilio in tandem, poi Begossi e Bassan sempre in tandem.
Praticamente precursori, negli anni sessanta in serie A, di Fabrizio Zanforlin, assistente in serie A appena prima del Terzo Millennio.
Praticamente un trio, con Piero Begossi perno centrale. Per questo partiamo da lui, per raccontarli 'uno -due -tre' nel loro viaggio 'in frac' sui grandi palcoscenici.

 

 

 

Pietro Begossi è nato a Bergantino 6.9.1923, ma è arrivato a Rovigo all'età di 6 anni, quindi da centravanti nel dopoguerra ha militato nella squadra Riserve del Rovigo. Quanti scontri con i titolari allenati da Bottacini e le Riserve allenate da Vaniscek. Era ancora un calcio da pionieri, tanto che Begossi ricorda  un match speciale a San Martino di Venezze:<< Si giocava nello spiazzo terroso davanti al municipio, altro che campi verdi. Segnai un gol e l'arbitro era proprio Zilio>>.  E Zilio conferma:<< Allora per giocare bastava avere un campo segnato con le linee>>.

 

 

 

E Begossi giocò nella squadra Riserve del Rovigo fino al 1949, attaccante al fianco di Luciano Martinelli, in uno specifico campionato che li ha visti andare in trasferta anche a Trieste, Isola d'Istria e Pordenone. Poi un infortunio al ginocchio bloccò Begossi e le strade con Zilio divennero parallele.
Emilio Zilio, pur essendo più giovane (classe 1926), aveva partecipato al primo corso arbitri del dopoguerra ( 22.02.1946), quando con lui furono promossi Ivo Bellinello, Ennio Franchin, Alcide Giarretta, Antonio Pregnolato, Benito Formentini, Ignazio Camisotti, Ermanno Ferrante, Giancarlo Sturaro, Benito Soverini e Regolo Tiengo.
Per quanto riguarda Piero Begossi, partecipò nel 1949 al corso arbitri (una ventina) tenuto da Giulio Orlandi, allora presidente della Sezione Aia Rovigo.

 

 

 

Ricorda così il suo esordio Begossi:<< Fu a Sant'Apollinare, ho arbitrato la SAF del dottor Gasparetto, che aveva Nini Costantini agli inizi carriera e giocava in Terza categoria; sul campo della Baltur, verso Ceregnano>>. Intanto tra Begossi e Zilio il parallelo continuava in una passione sportiva a tutto campo. Infatti erano tra gli organizzatori con Ottorino Pellegrini dei primi tornei interbar a Rovigo, mentre a livello arbitrale era normale trovarli assieme la domenica su un taxi dei fratelli Biasin che li portava a dirigere nel bassopolesine, fino a Bonelli, Scardovari e Cà Venier.

 

 

 

Poi furono promossi a livello regionale, partite di Seconda e Prima categoria, e le trasferte furono prevalentemente sul veronese, da Legnago a Montorio, a Cerea, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto, Villafranca e poi Valeggio sul Mincio. Racconta Zilio:<< Spesso si prendeva il treno la mattina presto, poi autobus o pullman fino a destinazione. Quando a fine gara si prendeva ancora il treno, si arrivava a casa che a Rovigo era già sera tardi.>>.

 

 

 

E Begossi rimarca la passione di allora:<< Non c'erano soldi allora, anzi ci pagammo noi la divisa che ci fece Carlino Reale. E ci compravamo noi anche le scarpe e il materiale che ci occorreva>>. Tutto questo durò fino al 1956, quando entrambi passarono 'guardalinee' e per i loro meriti furono assegnati alla CASP, cioè assistenti nelle partite fino alla IV Serie e alla Serie C, in tutto il Veneto e poi anche quelle degli 'scambi' con l'Emilia.

 

 

 

Un'esperienza proficua che durò fino al campionato 1960/61, di cui Zilio ha un ricordo speciale:<< Nell'ultima partita di quella stagione ero guardialinee del triestino Bernardis poi promosso in serie A e internazionale. Il match era Mestrina-Biellese di serie C, coi primi già promossi. La Mestrina vinceva già 3-0 e sul finire Bernardis concesse un rigore alla Biellese. Il portiere della Mestrina però uscì fino all'area piccola e parò. Io rimasi fermo sull'angolo del campo perché il rigore era da ripetere>>. Poi lo scambio di battute furono queste. Bernardis:<< Chi me lo fa fare di farlo ripetere>>. E Zilio:<<E a me chi me lo fa fare di dire che era regolare>>.

 

 

 

Una sportività e una professionalità quella del tandem Begossi -Zilio che ha meritato la promozione alla CAP, ( Commissario Arbitri Professionisti) a partire dalla stagione 61-62, diventando così guardalinee per la serie A e la B. E assieme hanno viaggiato su campi speciali, proprio da …Trieste in giù. Ricorda Zilio:<< Spesso al Sud, a Foggia, due volte a Catanzaro. Proprio lì, nel match di serie B col Cagliari, il portiere locale veniva un metro fuori area a rinviare. Lo tenni sotto controllo e lo segnalai all'arbitro Pignatta, che assegnò una punizione al Cagliari che segnò.

 

 

 

 

Il pubblico si scaldò, però poi vinse 2-1 il Catanzaro>>. Anche Begossi ha i suoi casi speciali:<< In Lazio -Cagliari per me un tiro non aveva oltrepassato la linea di porta. Negli spogliatoi l'arbitro mi chiese conferma>>. Quella volta con lui non c'era Zilio, che però quella domenica sera tranquillizzò Begossi perché in tv avevano mostrato proprio quell'azione. Zilio fece coppia - guardalinee con Begossi fino al campionato 63/64, poi lo bloccarono problemi alla vista.
Si fermava così, dopo quattro lunghe stagioni 'importanti' dentro i campi della serie A, il sincronizzato tandem Begossi -Zilio, che prendeva due strade diverse.

 

 

 

Infatti Emilio Zilio ebbe modo di trasmettere a lungo la sua esperienza in seno alla Sezione Aia, fino al 1968 come designatore arbitri, quindi in seno anche alla Figc fin al 1976 come sostituto del Giudice Sportivo.
Invece Piero Begossi continuò fino al 1968-69, come guardialinee sui campi della A e della B, formando una nuova 'coppia polesana' col neo promosso Sisinio Bassan, altro orgoglio rodigino che tra l'altro nel 1962 aveva arbitrato la finale Torneo De Martino tra il Bologna di Bulgarelli e Cervellati e l'Inter di Mazzola e Corso.

 

 

 

Però 'veniva da lontano' il nuovo compagno di Piero.
Sisinio Bassan infatti, nato a Borsea (quando faceva Comune) il 6 febbraio1929, si avvicinò alla 'giacchetta nera' partecipando al corso arbitri nel 1951, tenuto da Orlandi, il presidente della Sezione che lo ha sempre incoraggiato e consigliato. L'anno dopo Sisinio ha arbitrato la sua prima partita in Terza categoria a Cà Lattis (portato dal taxi di Biasin). Erano i tempi in cui sul classico cartellino, la matita di Sisinio a Oca Marina poté scrivere tre volte l'ammonizione 'comminata' allo stesso giocatore (non c'era né il cartellino né l'espulsione automatica per doppia ammonizione).

 

 

 

Poi in escalation Bassan dal 1953/54 passa ad arbitrare in Promozione e , dal 1959  passa alla CASP per arbitrare partite di serie D e serie C, per quattro stagioni intense e trasferte che …non erano facili come nei tempi attuali. Poi la strada di Bassan incrocia quella di Begossi, dopo che Zilio nel 1964 è …sceso dal tandem.
Questo l'amarcord di Sisinio: << Furono quattro stagioni intense e prestigiose, il primo anno da guardalinee con l'arbitro Pignatta, il secondo con Laureti, il terzo con Canova, il quarto con Di Tonno e qualche altro. Assieme siamo stati in terna a Bologna, Novara, Venezia (c'era Mancin che avevo arbitrato a Contarina ), ma anche tanto al Sud, come a Catanzaro, Foggia, Catania, Reggio Calabria, Messina, Palermo, Cagliari: E poi in Napoli - Verona giocava tra i veneti anche Italo Bonatti da Castelmassa, mentre col Padova in serie B c'era Nereo Rocco. Altro polesano incontrato è stato Luciano Masiero, portiere del Potenza , nel mach di serie B a Palermo nel 1965>>.

 

 

 

Tante partite senza grossi problemi, salvo quella volta che a Cagliari…
<< Eravamo nel 1967, campionato di serie A, all'Amsicora, io e Begossi guardalinee dell'arbitro Canova. Quel giorno Begossi tenne la bandierina alzata per segnalare una gomitata del cagliaritano Rizzo ad un avversario. Così l'arbitro si avvicinò a Rizzo e gli indicò la 'strada' dicendo la famosa frase 'negli spogliatoi', perché allora non si usava ancora il cartellino>>.

 

 

 

Ma se la storia di Sisinio, 'dentro il campo', da arbitro e poi da guardalinee, si ferma nel 1968, non si ferma la storia di Sisinio 'attorno al campo e nella Sezione Aia', prima da consigliere dal 1960 al 1965, quindi presidente rodigino post Orlandi, fino al 1967 con Emilio Zilio organo tecnico.
Dal 1967 al 1984 Bassan resta consigliere, ma in contemporanea Sisinio indosserà tante 'maglie istituzionali ' in seno all'Aia regionale e anche nazionale, fino a meritarsi nel 
1995 la Benemerenza Sportiva Coni, e nel 1996 la Stella d'Argento Coni sempre per meriti sportivi.

 

 

 

QUELLA VOLTA CHE VIANI, BEGOSSI e CATTOZZO…
Tante partite importanti, per il trio Begossi - Zilio - Bassan, ma così come De Andrè ha scritto la 'canzone di Piero' così Begossi  evergreen, quando l'ho incontrato nel Terzo Millennio assieme a Zilio, mi ha 'cantato' alcuni eventi speciali della sua carriera.
Dal Milan di Gipo Viani e di Nereo Rocco (che a fine match gli diceva 'scusa seto, rovigoto, scusa tanto') all'Inter di Herrera. Dalla Lazio di Maistrelli (che definisce un signore), all'amichevole tra l'Inter e la Cecoslovacchia, fresca di terzo posto ai mondiali.

 

 

 

Ma Piero Begossi mi ha 'cantato' anche alcuni aneddoti, tra cui questo in particolare:<< Arbitravo in serie B un match tra Spal e il Treviso, quando nell'intervallo mi chiamano per dirmi che mi vuole Viani, allenatore di  quel Treviso dove giocava il rodigino Nello Cattozzo. Era ancora giovane Cattozzo e 'fragile', perciò …piangeva. Viani mi disse che il suo avversario continuava a dire a Nello che gli avrebbe 'spaccato' una gamba se non l'avesse lasciato segnare. Era l'epoca che Mazza pagava i suoi attaccanti anche in base ai gol segnati>>. Decisivo l'intervento di Piero:<< Sta di fatto che dissi all'arbitro di stare attento, così quando l'arbitro alla prima occasione gridò in faccia allo spallino di 'non provarci', poi Cattozzo giocò …tranquillo>>.
Tre esperienze importanti, quelle di Begossi, Zilio e Bassan , poi rimasti a vario titolo in seno all'Aia Rovigo, che sono diventate patrimonio della famiglia arbitrale.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Sisinio Bassan ( a sx) , presidente Aia Rovigo dal 1965 al 1967, in sede nel 1966 con Giulio Orlandi, uno dei fondatori nel 1931 della Sezione rodigina.
Premesso che direttamente nei file abbiamo inserite le indicazioni essenziali che caratterizzano ogni foto ( anno e nomi dei protagonisti), a beneficio dei nostri lettori diamo ulteriori indicazioni su ogni immagine che vi proponiamo in sequenza windows a scendere.
E così partiamo con Emilio Zilio in trio kit , con un amico portiere a sx nel 1955 a Bovolone e con …sé stesso nella allora tradizionale ‘camicetta bianca’ nel 1953 prima del match Clodia vs Cadidavid.
A seguire Sisinio Bassan arbitro (in data 23.09.1962) del match Forlì - Solvay Rosignano 0-0; quindi il trio Begossi Piero, l'arbitro Pignatta di Torino, Bassan Sisisnio, nel cerimoniale del sorteggio con i capitani ( a sx Selmosson),  nel match Lecco - Udinese (ottobre 1963)
Poi il trio Bassan Sisinio, l'arbitro Laureti, Piero Begossi, nel cerimoniale dei saluti tra i capitani nel match Napoli - Pro Patria (campionato 1964/65, serie B)
Quindi il trio Bassan Sisinio, l'arbitro Laureti, Piero Begossi, prima di entrare in campo  per il match Napoli - Pro Patria (campionato 1964/65, serie B).

 

 

 

 

 

Altro trio Bassan Sisinio, l'arbitro Pignatta di Torino, Piero Begossi, nel cerimoniale del sorteggio con i capitani, nel match Foggia - Catanzaro1-0 (campionato di serie B, marzo 1964).
Sempre con i due rodigini in campo come assistenti, ma cambiando arbitro passiamo a proporvi il trio Begossi Piero, l'arbitro Canova di Bologna, Bassan Sisinio, nel 1964 in un match a Venezia.
Poi il trio Begossi Piero, l'arbitro Canova di Bologna, Bassan Sisinio, nel match Messina - Verona 0-0 (novembre 1965).
Altra variazione sul tema ‘arbitro a fianco dei Sisinio Bassan (stavolta senza Begossi) in terna prima di un match a Messina nel 1965.
E sempre in questa annata vi proponiamo di nuovo in trio Bassan Sisinio, l'arbitro Laureti di Rimini, Begossi Piero, prima del match (marzo 1965) Napoli - Verona 2-0.
La stessa collaudata terna Bassan , Laureti, Begossi che vi proponiamo in sequenza , ma prima di un match a Venezia ( questa foto è del 1964), ma ve la proponiamo con riferimento alla ‘presenza  significativa’ degli arbitri rodigini in ambito Veneto.

 

 

 

 

Come a tal proposito proponiamo Sisinio Bassan ‘arbitro’ della partita amichevole disputato in data 8 maggio 1958 dal Rovigo di mr Romolo Camuffo e capitan Francesco Palmarin (sx) vs il Grande Padova di paron Nereo Rocco e capitan Scagnellato.
Per la cronaca vinse il Padova 3-0 schierando nel pt la seguente storica formazione : Pin , Blason, Scagnelato; Pison, Mari, Moro; Hamrin, Rosa, Brighenti, Chiumento, Boscolo, mentre tra i pali del Rovigo giocò in porta in entrambi i tempi Luigi Broglio ( poi medico sociale ).
Passando dal campo alla scrivania, partiamo con l’immagine di Sisinio Bassan presidente Aia Rovigo, in piedi al centro con sfondo Antonio Ricchieri, nel giorno dell'inaugurazione della nuova sede in Piazza XX Settembre (01.06.1966).
Una data storica di cui vi proponiamo anche la successiva foto celebrativa con Bassan Sisinio( da sx, presidente Sezione Aia Rovigo),  il Conte Giulini (pres. Aia nazionale), Bertotto (pres. Figc Veneto), Zago (pres. Aia TV), De Benedictis (pres. Aia PD).
Un ruolo istituzionale e rappresentativo che poi ha visto Bassan Sisinio ‘presente’ al centro in camicia scura nella foto relativa al Corso Formazione Dirigenti arbitrali (dal 31-08 al 06.09.1975) a Coverciano.
Tornando in casa AIA Rovigo, ecco una storica premiazione di Stocco (pres Figc Rovigo ) a Bassan Sisinio, mentre nella successiva foto sempre a colori proponiamo Sisinio Bassan mentre nel 1978 premia Maurizio Giuriola , mentre assistono sorridenti Antonio Ricchieri ( presidente Lega Dilettanti e vice pres Figc nazionale) e l’arbitro Fabrizio Zanforlin già ‘emergente’.

 

A questo punto , a chiusura del nostro lungo viaggio nella storia dell’Aia Rovigo dei bei tempi di Zilio, Begosso Bassan, vi proponiamo la copertina del citato Libro Story “ 75 Anni di Passione” scritto a quattro mani dal sottoscritto Sergio Sottovia insieme Cristiano Aggio  e che mostra la straordinaria foto del trio Bassan, Laureti, Begossi entrare in campo di corsa per dirigere il match Napoli vs Pro Patria ( in data 25.10.1964) .
Quindi dulcis in fundo voglio onorare tutta l’AIA Rovigo proponendovi la significativa immagine della Festa AIA Rovigo collegata alla presentazione del citato Libro Story e che vede premiati da parte di Tullio Lanese , presidente nazionale AIA, tutti gli storici presidenti AIA Rovigo di cui …prossimamente racconterò altre ‘specifiche ‘ story.
Ma voglio concludere questa speciale Storytelling con la straordinaria immagine dedicata all’AIA Rovigo dei bei tempi originari , mostrando gli arbitri rodigini in gita sul Delta del Po, segnalando col megafono Terresti, mentre Titibilli (Procuratore della Repubblica di Rovigo) premia Begossi Piero (di spalle), presenti Zilio e Polonio.
Anche perché senza di loro ( ma anche dei prossimi Personaggi che racconterò…) non avrei mai potuto raccontare questa lunga storia d’amore dell’AIA Rovigo col Mondo del Calcio e i suoi valori.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it