Pietro Begossi ed Emilio Zilio “guardalinee” in Serie A. Quando Gipo Viani, paron Rocco e il mago Herrera…


06/11/2011

Ritorniamo alla scaletta originale riproponendovi questa storia sul tandem di guardalinee Begossi & Zilio. E lo faccio con piacere perché questa story fa blow up anche su altri personaggi che considero altrettanto fondamentali , come Polonio Frezzato e Bruno Bassani, o altri ‘nomi di arbitri/segnalinee’ che soltanto indirettamente ho ‘trattato’ nei miei LIBRI , perché avevano altre esigenze ‘geo-associative’. Perciò eccovi questo dejà vu (datato 18.09.2006) perché sia ‘promosso in the world”.

BEGOSSI PIETRO & EMILIO ZILIO: STORIA “ANNI SESSANTA” DI GUARDIALINEE IN SERE A
<< Sono partiti tutti i Campionati Dilettantistici, dove occorre passione e professionalità.
Perciò dedichiamo agli ARBITRI questo Tandem - Cammeo beneaugurante per loro e per il calcio.
Sono l'orgoglio della Sezione Aia rodigina del primo dopoguerra. Come guardalinee, Begossi e Zilio in tandem,  sono i precursori di Zanforlin. Infatti hanno calcato per quattro anni assieme i migliori campi della serie A.

Begossi Pietro, nato a Bergantino 6.9.1923 ma arrivato a Rovigo all'età di 6 anni, fu poi nel dopoguerra centravanti della squadra Riserve del Rovigo. Quanti scontri con i titolari allenati da Bottacini e le Riserve allenate da Vaniscek. Era ancora un calcio da pionieri, Begossi nel Rovigo fino al 1949, attaccante al fianco di Luciano Martinelli, andava in trasferta anche a Trieste, Isola d'Istria e Pordenone. Poi un infortunio bloccò Begossi e le strade con Zilio divennero parallele.
Emilio Zilio, pur essendo più giovane (classe 1926), aveva partecipato al primo corso arbitro del dopoguerra ( 22.02.1946), quando con lui furono promossi Ivo Bellinello, Ennio Franchin, Alcide Giarretta, Antonio Pregnolato, Benito Formentini, Ignazio Camisotti, Ermanno Ferrante, Giancarlo Sturaro, Benito Soverini e Regolo Tiengo.
Per quanto riguarda Piero Begossi, partecipò nel 1949 al corso arbitri (una ventina) tenuto da Giulio Orlandi, presidente Sezione Aia Rovigo.

Ricorda così il suo esordio Begossi:" Fu a Sant'Apollinare, ho arbitrato la SAF del dottor Gasparetto,con Nini Costantini agli inizi carriera che giocava in Terza categoria". Intanto tra Begossi e Zilio il parallelo era passione sportiva a tutto campo. Dall'organizzazione con Ottorino Pellegrini dei primi tornei interbar a Rovigo, alle trasferte domenicali sui taxi dei fratelli Biasin per arbitrare in bassopolesine, fino a Bonelli, Scardovari e Cà Venier.
Poi furono promossi a livello regionale, partite di Seconda e Prima categoria, con trasferte prevalentemente sul veronese, da Legnago a Montorio, a Cerea, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto, Villafranca e poi Valeggio sul Mincio. Racconta Zilio:" Spesso si prendeva il treno la mattina presto, poi autobus o pullman fino a destinazione. E a Rovigo si tornava a Rovigo quand'era sera tardi".


E Begossi rimarca la passione:" Non c'erano soldi allora, anzi ci pagammo noi la divisa che ci fece Carlino Reale. E ci compravamo noi anche le scarpe e il materiale che ci occorreva". Tutto questo durò fino al 1956, quando entrambi passarono 'guardalinee' e per i loro meriti furono assegnati alla CASP, cioè assistenti nelle partite fino alla IV Serie e alla Serie C, in tutto il Veneto e poi anche quelle degli 'scambi' con l'Emilia.
Un'esperienza proficua che durò fino al campionato 1960/61, di cui Zilio ha un ricordo speciale:" Nell'ultima partita di quella stagione ero guardalinee del triestino Bernardis, poi internazionale. Il match era Mestrina-Biellese di serie C, e su un rigore il portiere della Mestrina però uscì fino all'area piccola e parò. Io rimasi fermo sull'angolo del campo perché il rigore era da ripetere". Poi lo scambio di battute furono queste. Bernardis:" Chi me lo fa fare di farlo ripetere". E Zilio:"E a me chi me lo fa fare di dire che era regolare".

Una sportività e una professionalità quella del tandem Begossi -Zilio che ha meritato la promozione alla CAP, ( Commissario Arbitri Professionisti) a partire dalla stagione 61-62, diventando così guardialinee per la serie A e la B. E assieme hanno viaggiato su campi speciali, proprio da …Trieste in giù. Ricorda Zilio:" Spesso al Sud, a Foggia, due volte a Catanzaro. Proprio lì, nel match di serie B col Cagliari, il portiere locale veniva un metro fuori area a rinviare. Lo tenni sotto controllo e lo segnalai all'arbitro Pignatta, che assegnò una punizione al Cagliari che segnò. Il pubblico si scaldò, però poi vinse 2-1 il Catanzaro". Anche Begossi ha i suoi casi speciali:" In Lazio -Cagliari per me un tiro non aveva oltrepassato la linea di porta. Negli spogliatoi l'arbitro mi chiese conferma". E alla sera la tv mostrò che Begossi aveva ragione.
Zilio fece coppia - guardialinee con Begossi fino al campionato 63/64, poi (problemi alla vista)  Zilio passò a trasmettere la sua esperienza in seno alla Sezione Aia, fino al 1968 come designatore, quindi in seno anche alla Figc fin al 1976 come sostituto del Giudice Sportivo.
Nel frattempo e fino al 1968-69, come guardalinee sui campi della A (in foto con l'arbitro Laureti in NA-VR 1965) e della B, Begossi (a dx) fece poi coppia col neo promosso Sisinio Bassan (a sx), altro orgoglio rodigino. Era l'epoca del Milan di Viani e di Rocco, dell'Inter di Herrera o la Lazio di Maistrelli.  Begossi - guardialinee non dimentica l'amichevole tra l'Inter e la Cecoslovacchia, che era appena arrivata terza ai mondiali.


Tra gli aneddoti Begossi ne ricorda uno in particolare:" Arbitravo in serie B un match tra Spal e il Treviso, quando nell'intervallo Viani, allenatore del Treviso, mi disse che il suo giocatore, Nello Cattozzo il rodigino, piangeva perché il suo avversario continuava a minacciarlo che avrebbe spaccato una gamba se non l'avesse lasciato segnare. Lo dissi all'arbitro che …mise sotto controllo lo spallino gridandogli in faccia 'di non provarci';così poi Cattozzo giocò …tranquillo".
Due esperienze importanti, quelle di Begossi e Zilio (poi rimasti a vario titolo in seno all'Aia Rovigo), che sono diventate patrimonio della famiglia arbitrale.
Due apripista per una strada sulla quale viaggiano le attuali speranze dell'Aia rodigina presieduta da Enzo Rossi, a partire da Marco Buoso e Massimo Carli assistenti CAN C, un ambiente in cui sono approdati da quest'anno anche Cristiano Giolo e Alessandro Raimondi dopo un percorso 'ternale' in amicizia con Samule Vegro che peraltro abbiamo raccontato nel Libro Story '75 anni di passione' scritto dal sottoscritto per l'Aia Rovigo in collaborazione con Cristiano Aggio. Sono loro la punta di un iceberg che in ogni week end può rischiare di prendere 'fischi per fiaschi' , ma che garantisce regolarità ad una passione sportiva essenziale come i calcio, per i suoi valori formativi dentro e attorno al campo.>>



EXTRATIME by SS/ La cover è per il kit formato fa Piero Begossi (impermeabile) ed Emilio Zilio (arbitro a Chioggia) . Quindi nella fotogallery partiamo con una partita storica dell’ottobre 1963, cioè il cerimoniale del sorteggio con la terna Begossi Piero, l'arbitro Pignatta di Torino e  Bassan Sisinio, tra i capitani Selmonson (il famoso ‘raggio di luna’, a sx) e Pasinato ( a dx)  nel match Lecco –Udinese.
A seguire relativamente al match Napoli - Pro Patria (25.10.1964), col trio Sisinio Bassan, l'arbitro Laureti, Piero Begossi, che ‘entra in campo’ di corsa. Poi è la volta di Begossi Pietro (secondo da sinistra) , a Marassi nel 1966 , nel cerimoniale del sorteggio coi capitani della Sampdoria (Frustalupi, a dx) e dell’Udinese,
Passando alla Festa del 75° Aia Rovigo ( 24.03.2006) ecco la prima foto con Emilio Zilio (al centro con gli occhiali) premiato da Tullio Lanese , assieme a Coltro, Govoni , Giuriola,  Menegato  Lazzarin,Andretto, Bernardini Rossi Enzo, Puggina, cioè tutti ‘presidenti Aia-Ro’.
Quindi la foto storica con Emilio Zilio (con gli occhiali)  in gita coi ‘colleghi arbitri’ tra cui Polonio Frezzato (camicia rossa) e Terrestri (col megafono) in occasione di una gita dell’AIA di Rovigo epoca dei presidenti Orlandi e Terrestri (col megafono).
Infine , sempre in occasione della Festa del 75° Aia Rovigo, ecco il poker storico arbitrale premiato, cioè (da dx) Emilio Zilio, Piero Begossi, Bruno Bassani, Polonio Frezzato.
Ovviamente, giusto per completare il trio-mosaico di quel periodo storico, visto che oltre tutto la Sisinio Bassan story l'avevamo già raccontata proprio su questa rubrica.


18.09.2006


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it