Pietro Vitiello da Castelmassa alla Fiorentina ‘youngs’ di mr Amarildo, poi tra Grande Sampietrese e Cerea in D + 7 anni col Rovigo ‘Interregionale’/ Un flash da Mr; poi ‘una vita’ da Medico Sportivo tra Uls e campo Rovigo, Delta PTR, Adriese


Trilogia nella trilogia: Pietro Vitiello è uno dei Personaggi Story nella mia trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori” , ma - parafrasando Kafka – è anche la trologia personificata, visto che nel suo curriculum lo registriamo prima giocatore ( tanto) , poi allenatore (poco) , quindi Medico Sportivo ( tantissimo).
Praticamente un Personaggio a tutto campo anche dal punto di vista ‘ territoriale, visto che Pietro Vitiello da Castelmassa è stato globetrotter dall’enclave altopolesano alla bassa veronese e al Basso Polesine, con tanti anni passati da protagonista nel capoluogo a Rovigo, prima da giocatore di lungo corso e poi Medico sociale di altrettanto lungo corso, prima di ‘esportare’ la sua esperienza anche in casa Delta Porto Tolle in escalation sportiva con la Visentini family con tanto di promozione in Serie D e approdo  Rovigo dove , in evoluzione targata Delta Calcio Rovigo sta cercando in salto nel Calcio Professionistico.
Tutta questa premessa era necessaria per ‘aggiornare’ la Pietro Vitiello Story che vi riproponiamo datata settembre 2006, già pubblicata in stile News Magazine ma che aveva bisogno di …continuare a viaggiare al seguito del nostro Medico Sociale , da due stagioni peraltro approdato ad Adria , sia dal punto di vista professionale che sportivamente in senso calcistico.

 

 

Ma di tutto questo  vi daremo anche certificazione e commenti in fotogallery, partendo da Castelmassa per arrivare all’Adriese appena promossa in Serie D,  dove Pietro Vitiello con le sue ‘esperienze dinamiche’ è tuttora …in campo, capitalizzando quella Medicina dello Sport che ‘a suo tempo’ aveva trovato un dottore praticamente a tempo pieno, dopo che Pietro da Castelmassa aveva frequentato anche i Corsi di Semeiotica Medica tenuti, all'Università di Chieti, dal professor Vecchiet della Figc..

 

 

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 9.9.2005 ) / VENTUNESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE :  PIETRO VITIELLO /
VITIELLO PIETRO / Originario dell'Alto Polesine, il giovane Vitello (classe 1957) ha tirato i primi calci col Castelmassa, giocando negli Allievi allenati da Elio Varagnolo. Lui si definisce un difensore destro, marcatore. Vitiello ricorda bene il suo esordio in Promozione:" Avevo 16 anni e  Adriano Lodi, allenatore del Castelmassa 73/74, mi fece esordire addirittura alla prima di campionato , ed è stato 0 a 0 contro il Contarina".

 

 

Dalla stagione 74/75 Pietro da Castelmassa arriva alla Primavera della Fiorentina: " Tra i miei compagni c'erano  Pirotti, Massimo Ceccato mio compagno di stanza, il libero Fasoli che poi andrà al Chievo. Ci allenava Amarildo e nella prima squadra erano i tempi di Galli, Di Gennaro, Bivi, Domenichini. A Firenze già da un anno c'era il centravanti Sante Crepaldi da Scardovari. Ricordo la sua soddisfazione quando gli dissero che avrebbe giocato a Manchester". 

 

 

Allenamenti e studio erano gli impegni di Pietro che superò la 5^ Liceo col massimo dei voti. Ne parla senza enfasi. D'altra parte il massimo rendimento negli studi sarà una sua prerogativa. Sarà così al momento della laurea in medicina nel 1983, sarà così primo nella graduatoria di assunzione alla Uls di Rovigo nel 1987.
A fine annata a Firenze gli propongono il Livorno in C1, ma Pietro Vitiello & famiglia fanno una scelta di vita. Così Pietro <scende> in Serie D, stagione 75/76, alla Sampietrese allenata da Paccini nel dopo Apostoli e del dopo Biroli. Era la Sampietrese dei fratelli Moietta.

 

 

Va in flash back il nostro Vitiello: " Studiavo all'Università di Ferrara e facevo 4 allenamenti la settimana. Era la grande Sampietrese, quella del gruppo veronese, di Bognin in porta, di Cavicchioli, Azzi, Cantarelli; ricordo il ritiro in Baviera e la presenza di 2500 spettatori". Era un tipo tutto campo e studio, il 18enne Pietro. E' stato così anche nel 1976/77, in terra veronese, al Cerea allenato da Lampredi in Promozione. " Furono due anni di soddisfazioni. Ho giocato da terzino di fascia anche nel Cerea 78/79, allenato in Promozione da Savoia". E siccome è  …bravo, Vitiello sarà per quattro anni nella Rappresentativa Regionale Dilettanti. Con lui, tra i convocati, il portiere Vido, Daniele Azzi e Soldà, che poi andò al Como.

 

 

Dalla stagione 1980/81 Vitiello sarà nel Rovigo di Spolaore, ritrovando quel Bognin che rimarrà imbattuto per ben 1024 minuti. E Campi e Marangon fecero sfracelli, soprattutto coi loro gol il Rovigo vinse e salì in Interregionale. " Fu un'annata storica - spiega Vitiello - perdemmo solo l'ultima con l'Officine Brà. Per parte mia, quando vincemmo 1 - 0 a Lendinara, feci il più bel gol della mia carriera".

 

 

A questo punto , Pietro Vitiello e il Rovigo Calcio viaggiano 'bene' in tandem fino alla stagione 86/87 sempre in Interregionale.
Furono terzi nella stagione 81/82, con Spolaore allenatore, dietro Ravenna e Centese. Nell'82/83 il Pietro - difensore giocò in coppia col fratello Alberto, per un campionato partito male. Ceduti alcuni pezzi pregiati, come Marangon al Suzzara, mister Spolaore ha preferito il Valdagno, mentre il neo presidente Pavanini puntò sui giovani. Brutta partenza con mister Roncarati: solo tre punti in otto partite. Gli subentra mister Rosa , poi Campi con 20 gol sarà capocannoniere e il Rovigo arriverà a metà classifica.
Va meglio la stagione con Tomeazzi, aria nuova sulla panchina. Se ne va anche Campi, al Mira, e il Rovigo 83/84  <pesca> dalla Primavera della Spal. E la premiata ditta Pietro & Alberto sfiora il successo, nel Rovigo secondo nell'Interregionale a soli 2 punti dal Sassuolo. E' l'anno del primo sponsor, l'Antipasti Corona del cavalier Carlo Genova.

 

 

Il 1983 è anche l'anno in cui Pietro Vitiello diventa dottore in medicina, col massimo dei voti. Perciò nella stagione 84/85 nella testa di Pietro c'è meno posto per il calcio giocato, anche perché patisce due infortuni. Così gioca solo due volte,  mentre il Rovigo sarà secondo dietro l'Orceana, con l'anacronistica sostituzione di Tomeazzi ad una giornata dal termine.
La stagione 85/86 ( con 18 presenze e centro classifica) è la sua ultima nel Rovigo, allenatore prima Bozzato poi Eraldo Mancin, abile a tenere unito un gruppo che la presidenza Stivanello aveva quasi abbandonato. E' anche l'anno in cui Pietro, oltre che essere registrato come medico sociale, partecipa al Corso allenatori.
Nell' 86/87 doveva iniziare per Vitiello il suo biennio al Lendinara, in Prima categoria, come da accordi col dirigente Giulio Baldo e il presidente Mainardi. Diciamo <doveva> perché in effetti il rapporto si chiuse presto.

 

 

"Ormai la mia testa cominciava a non avere più la mentalità del calciatore, la mia professione mi coinvolgeva sempre più - spiega Vitiello-, mi prendeva sempre più impegno, tempo e …testa".
Così dopo 4 mesi, con 9 presenze e 2 sostituzioni nella squadra allenata da Fioravanti, per Vitiello si chiude la stagione della Lendinarese e quella di calciatore. Nel contempo la Medicina dello Sport trova un dottore praticamente a tempo pieno, perché frequenta anche i Corsi di Semeiotica Medica tenuti, all'Università di Chieti, dal professor Vecchiet della Figc.
Il fatto poi che, come medico, dal 1987 sia alla Uls di Rovigo, di cui è presidente Alberto Zuolo porta quasi 'naturalmente' Pietro alla collaborazione 'medica' col Rovigo di cui Zuolo è vicepresidente.

 

 


Anche se, per la verità, Pietro ci prova come allenatore.
Sarà nell' 88/89 al Canaro in Prima categoria, purtroppo retrocesso in Seconda. In riva al Po comunque Vitiello ci rimane anche l'anno dopo, alla ricerca del ritorno in Prima. Purtroppo l'obiettivo non è stato centrato per un errore …regolamentare. Il Canaro ha vinto col Castelmassa, ma …esagerando con tre sostituzioni , perdendo così la partita <a tavolino>. Per onestà e responsabilità oggettiva Pietro si era anche dimesso, ma la società ha voluto che restasse fino alla fine, per un Canaro purtroppo solo secondo.
Finisce lì, praticamente quasi subito, la fase di Vitiello allenatore.
" Mi ero accorto che avevo altri pensieri, seguivo altre decisioni, come lavorare col gruppo Conconi e fare viaggi e studi all'estero. Il mondo della Medicina dello Sport- spiega Vitiello -  mi aveva totalmente coinvolto".

 

 

Da allora Vitiello sarà responsabile del servizio di Medicina Sportiva alla Uls 18 di Rovigo, con tutti gli <essi e connessi>.
Un ruolo e un'esperienza che fa comodo al Rovigo Calcio, di cui ne è stato il medico sociale per una decina d'anni, dall'epoca di Rocchi allenatore.
Normale che, vedendolo scattare la domenica dalla panchina, per fare il pronto soccorso all'infortunato di turno, si riandasse in flash back al Vitiello calciatore degli storici anni '80.
" Con tutti i mister, da Rocchi a Groppello, da Cleto a Rodighiero, a Scabin, ci sono stati buoni rapporti di collaborazione; d'altronde nel calcio moderno sia i giocatori che le società- spiega il dottor Vitiello - fanno più attenzione ai meccanismi energetici e alle indicazioni mediche".

 

 

Una collaborazione che Pietro ha sviluppato anche a Castelmassa, in sinergia con Paolo Biancardi allenatore e Paolo Pirani presidente.
Indicazioni ed analisi, quelle di Vitiello -medico che affondano le radici nel Vitiello - calciatore, protagonista di tante battaglie sul campo.
Un mondo, il calcio, da cui Pietro trasborda valori e rapporti formativi:" Tra i presidenti importanti Tosi e Pavanini e tra gli allenatori Spolaore, anche perché sono i personaggi della grande vittoria del Rovigo, quello di don Mario Bisaglia. Avevano grande cuore e tanta passione per i loro giocatori. Era un periodo in cui tutta la città era attorno alla squadra, con i mass media polesani sempre al campo per le interviste. Poi professionalmente Tomeazzi è stato un maestro e Lampredi mi ha valorizzato".

 

 

Tra i giocatori Vitiello elogia quelli della Fiorentina - giovanile: il Di Gennaro e il portierino Giovanni Galli che già veniva preferito al secondo di Superchi, titolare in prima squadra. Tra i giocatori del Rovigo di Spolaore, il nostro Pietro parla di Campi e Marangon, il tandem d'attacco capace di trasmettere un'emozione incredibile alla città; poi di Vanni Brunello bandiera biancazzurra.
Per una visione del calcio che è cambiato in tante cose, ma che pretende sempre di più dalla testa che dalle gambe.
Forse anche per questo il dottor Pietro Vitiello, medico sportivo, quando gli chiediamo di dare un consiglio ai calciatori di adesso, conclude quasi con un messaggio:" Non ritengo incompatibile lo sport e lo studio".
E lui, Pietro Vitiello, ne è un esempio da seguire. 

 

 

DICONO di VITIELLO

PAVANI LUCA
Ha fatto parte del nucleo storico del Canaro, quello dell'escalation dalla Seconda categoria alla Promozione. Non a caso Luca Pavani ricorda i suoi '7 campionati vinti' fianco a fianco di Andrea Garbellini, in un centrocampo costruito attorno ai Dal Ben e Allegro, allo stopper Guerra e alle punte Previati e Breda. Sprintando sulla fascia, ma rispettando le consegne tattiche fin dall'esordio con mister Asnicar, poi con Melucci, Breda, Tumiatti e Vaccari in Promozione. Tanti allenatori dai modi diversi in panchina. Ma di Pietro Vitello ecco il parere di Luca Pavani:<< Ci ha allenato per due stagioni dimostrando di essere un 'signore dello spogliatoio'. Personaggio sincero, il rapporto con Vitiello era un discorso senza sottintesi. Diceva quello che pensava direttamente in faccia. Una persona sempre disponibile, e lo ha dimostrato anche sul piano professionale, nel ruolo che Vitello - medico  ricopre alla Uls  come responsabile di Medicina dello Sport>>. Della 'fatal Castelmassa' la partita che il Canaro ha vinto 2-1 ma che ha poi perso a tavolino per aver 'esagerato' nelle sostituzioni, e che è costato il salto di Categoria, quasi glissa Pavani:<< La regola permetteva di sostituire due giocatori più il portiere…>>. E il modo di 'sfumare' di Pavani è quasi un segno di rispetto e di considerazione nei confronti di mister Vitiello, che a Canaro ha lasciato nel 'gruppo' un buon ricordo.

 

 

PIRANI PAOLO
Nell'enclave sportivo altopolesano, Paolo Pirani è stato il presidente ed il trait d'union del legame essenziale tra la Cerestar e il Castelmassa. Due volte è stato presidente della società, e due volte Pirani ha avuto accanto a sé Pietro Vitiello, a fianco di Paolo Biancardi.
Spiega Pirani:<< Tutti i fratelli Vitiello, da Alberto, a Pietro, al più giovane Antonio, sono stati nella storia del Castelmassa. Con Pietro siamo partiti assieme nel mio primo periodo 1992/95, c'era lui in panchina a fare da tandem tecnico con Paolo Biancardi quando siamo saliti subito in Prima sfiorando l'altro salto nel 1995, pagando pegno nel recupero di Ficarolo. Con Pietro è stato facile lavorare in gruppo, in un certo modo, facendo emergere le migliori caratteristiche di ognuno, come per  Zanchetta e Mazzucco>>. Ecco perché quando Pirani è stato presidente del Castelmassa la seconda volta , nel periodo 1999/2001 in Prima categoria al Veneziani, si è riproposto il suo staff ancora con mister Paolo Biancardi in panchina e stavolta con Pier Vitiello medico sociale. Un ruolo che Pirani rivela essenziale:<< Con la sua solita serietà e professionalità, Pietro ha sempre considerata prioritaria la salute del giocatore, per questo ha sempre attivato le cure necessarie senza mai forzarne il rientro anticipato sul campo>>. E se come giocatore Pirani ricorda Vitiello giocatore a Rovigo come parte essenziale del trio Veronese, Poli, Vitiello, adesso che il trio Pirani, Biancardi, Vitiello oltre che ritrovarsi normalmente per un caffè, resta un cantiere aperto del Castelmassa Calcio di ieri e di domani, catalizzatore di uno staff largo che si conosce a memoria.

 

 

BRUNELLO VANNI & ANDREA
E' stato la bandiera biancoazzurra, Vanni Brunello, con le sue 371 presenze. Era il capitano del Rovigo anni '80, con Spolaore in panchina e Vitiello compagno di squadra. Spiega Vanni:<< Era un difensore arcigno, come me, giocava stopper davanti al libero   Poli, mentre io facevo il jolly difensivo. Pietro era bravo nel trovare i tempi dell'anticipo e forte di testa, perciò sui calci d'angolo andava in area avversaria. E' stato acquistato per sostituirmi, invece causa un infortunio lui ha smesso dopo 5 anni, e io ho continuato...>>. Che rapporti aveva Vanni con Vitiello? Eccoli:<< Io ero il capitano sul campo, lui con la sua dialettica era il capitano nelle ...cene sociali. E' rimasta un'amicizia che dura ancora. E un rapporto sportivo che adesso continua con mio figlio Andrea>>. E Andrea, il portiere del Rovigo che si é messo in mostra a livello nazionale nell'ultima stagione, racconta:<< Come medico sportivo, Vitiello ci é stato sempre vicino. In particolare mi ha seguito quando un anno fa ho avuto la pubalgia, consigliandomi e seguendomi tutt'ora. Vitiello ti mette a tuo agio perché é persona aperta al dialogo>>. E Andrea, che ha sempre elogiato papà Vanni per i valori che gli ha trasmesso, quest'anno farà la maturità a scuola, ma anche tra  pali del Rovigo.

 

APPENDICE FLASH “PIETRO VITIELLO – MEDICO SPORTIVO” ( by www.vitiellopietro.it) / CURRICULUM PROFESSIONALE DI MEDICO SPORTIVO
•    Laureato in Medicina e Chirurgia 11.11.1983 presso l’Università degli Studi di Ferrara con valutazione 110/110.
•    Specializzato in Medicina dell’Attività Fisica e dello Sport il 26.11.1987 presso l’Università degli Studi di Chieti con valutazione 70/70 con lode.
•    Dal 1983 a tutt’ora presta il proprio servizio nel centro di ricerche biomediche applicate allo sport  dell’Università degli Studi  di Ferrara diretto dal prof. Francesco Conconi. In tale centro ha svolto lavoro di ricerca sulla fisiologia dello sport d’elite con particolare riferimento allo studio della soglia anaerobica nelle varie discipline sportive e con i più importanti campioni di quegli anni da  Tomba a Panatta da Bugno e Moser a Pantani.
•    Autore e coautore di pubblicazioni su tali argomenti sull’International Journal of Sport Medicine.
•    Nel 1986 medico della Nazionale Italiana di Nuoto.
•    Da allora a tutt’oggi responsabile sanitario delle squadre di nuoto : DDS Milano, PLAVYS Conegliano, HYDROS Treviso, TEAM VENETO di Padova e Venezia, NOTTOLI di Vittorio Veneto, HYDROS di Oderzo, NATATORIUM di Treviso, NOTTOLI di Vittorio Veneto, TEAM VENETO  di Padova-Mestre, MIRANO NUOTO di Mirano, PIAVE SAN DONA’ di San Donà di Piave, che annoverano atleti di livello nazionale ed olimpico.
•    Dal 1986 al 2005 Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Ferrara nel corso di laurea specialistica in  Medicina dello Sport e Scienze Motorie.
•    Dal 1988 a tutt’ora Responsabile dei servizi di Medicina dello Sport dell’Asl n.18 di Rovigo con 4 ambulatori territoriali per lo studio e la tutela delle attività sportive agonistiche e non agonistiche con competenza in ambito traumatologico e sulla valutazione funzionale dell’atleta ai vari livelli e nelle diverse età.   
•    Ex calciatore semiprofessionista.
•    Responsabile sanitario “Calcio Rovigo SRL”.
*    Responsabile sanitario “Adriese Calcio”

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Pietro Vitiello ‘sun glasses’ e doctor dell’Adriese preceduto da Amari massaggiatore evergreen.
Poi in fotogallery partiamo da lontano, con Vitiello ( in piedi secondo da sx) in versione bianconero e coi capelli lunghi nel Rovigo 1980 di capitan Brunello, mentre a seguire lo proponiamo nel poster del Rovigo 1980/81 a colori di cui  diamo la seguente didascalia: << In piedi da sx: Spolaore Carlo (all), Bognin, Freguglia, Verdolin, Begnini, Pelà, Amato, Pastorello Renato (vice all) ; al centro: Poli- Zampogno, Berton,  Rodighiero, Brunello, Roma, Vitiello Pietro; in basso: Marangon, Benedetti, Campi >> .
E dopo avervi mostrato Vitiello in tandem con Vanni Brunelli ( conviviale Club Barriera 1993, nel 25° anniversario del Club biancazzurro) lo proponiamo mister del Canaro in Seconda Categoria1988/89, con in piedi da sx: il viceportiere, Amato, Garbellini, Arveda, Polmonari, Voltolina, Fedozzi, Breda, Montanari, Vitiello Pietro ( all), Garbellini ( pres); accosciati: Coletto, Pagliarini, Girotti, Pavani, Guerra, Dal Ben, Previati, Valieri C.(dir), Valieri G.(dir).

 

 

 

A questo punto dopo averlo certificato prima giocatore e poi allenatore, mostriamo in sequenza alcune tappe significative di Pietro Vitiello ‘medico sociale’ e globetrotter polesano.
Partendo dal Castelmassa 1995/96, col presidente Paolo Pirani, l'allenatore Paolo Biancardi , in versione poster con Vitiello terzo da sx.
Quindi proponiamo doctor Vitiello nel Rovigo 2007/08 del presidente Scerra e Ds Simeoni.
in versione poster nel giorno del raduno allo stadio Gabrielli prima di essere protagonisti in Serie C2.

 

 

 

Per quanto riguarda il suo lavoro ‘in campo’ tra Rovigo & Delta PTR ecco una serie di flash che mostrano in sequenza Vitiello prima insieme a Simeoni & Ori, poi in tandem con Fabrizio Zuccarin, quindi in trio con mr Tiozzo & Mancin massaggiatore.
E ancor più impegnato sul campo ecco Vitiello in soccorso ‘infortunato’ tra …barella e bomber Cozzolino, per chiudere il suo periodo di medico sociale nel Rovigo LPR del presidente Luca Pavarin e di mr Ruggero Ricci, ecco Pietro Vitiello in tandem col ds Sante Longato.
Guarda caso un tandem che poi si è riproposto nell’Adriese del presidente Scantamburlo che in questi due anni ha fatto escalation dalla Eccellenza alla Serie D attuale.
Per una collaborazione’ che ha visto più volte Vitiello ‘medico sociale’ scendere in campo per assistere diversi infortunati e che certifichiamo in quattro flash che non hanno bisogno di speciali didascalie.
Insomma una lunga carriera ‘trilogia’ quella di Pietro Vitiello all’insegna della stima e dell’amicizia.

 

 

 

 

Anche per questo proponiamo alcuni flash back che lo certificano, partendo dalla premiazione fatta nel 1993 by Sandro Taccoli presidente del Club Barriera al giovane calciatore Vitiello ‘in cravatta’.
Quindi tre flash ‘amarcord’ by Castelmassa, con Vitiello smile a cena tra Rizzi, Biancardi e il tandem presidenziale Vittorio & Paolo Pirani, oltre al sottoscritto che poi , durante una serata libro “Polesine Gol” sempre a Castelmassa, ho fotografato tutti insieme i “Campioni & Signori” dell’enclave altopolesano, con Pietro Vitiello ‘targato’ insieme ad Alvino Minardi, Paolo Biancardi, Gianluigi Cavicchioli e Vittorio Pirani ( ritira il premio la figlia).
E dulcis in fundo , il flash  con doctor Pietro Vitiello tra i giocatori dell’Adriese pronti per essere festeggiati in tribuna al Bettinazzi di Adria per la straordinaria promozione in Serie D appena conquistata.

Da Sportivo e da Medico Sportivo per un'altra 'medaglia' che ho aggiunto ovviamente in aggiornamento sul suo Curriculum di "Medico Sportivo" a portata di mano sul suo web site professionale.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it