Polesine & Alluvione del Po ‘vissuta e raccontata’ dagli studenti della Università Popolare Polesana/ Presentazione e “Cronologia e tragici fatti” di quel Novembre 1951 con 106mila ettari sommersi e 88 morti


Avevamo già raccontato la Alluvione del Po del 1951 come tragedia ‘vissuta’ direttamente ma raccontata dai ragazzi delle Scuole Elementari e Medie che avevano ‘intervistato’ i loro familiari, grazie ad una meritevole iniziativa dei loro Insegnati.
Certo è stata l’occasione per pubblicare tutta una serie di altre ‘informazioni e immagini’ che avevo per altri contatti raccolto e che volevo mettere a disposizione di tutti.
Ma mi era rimasto come ‘nervo scoperto’ il fatto che …sarebbe stato interessante proporvi anche il ‘pensiero’ diretto, quello possibilmente raccontato da chi quella tragedia l’ha vissuta sulla propria pelle.
Diciamo che…  gli ‘incroci della vita’ mi hanno aiutato ( ho appena intervistato un 93enne in quanto Personaggio Story prototipo di una vita vissuta amaramente tra Guerra e Alluvione) , così adesso posso proporvi in sequenza quanto desiderato a favor dei nostri Lettori ma soprattutto del Polesine, in quanto ‘prototipo’ proprio attraverso la tragedia della Grande Alluvione quando il PO ruppe gli argini in quel tragico novembre 1951, sommergendo 106 mila ettari e causando ben 88 morti.
Ma proprio perché il nostro ‘gancio’ è stato ‘studente evergreen’ della Università Popolare Polesana della Terza Età e del Terzo Libero, prima di dare inizio al nostro lungo viaggio a tappa con i ricorsi step by step di ogni ‘studente’ , voglio partire in premessa dalla ‘Presentazione’ fatta dalla stessa presidente Ornella Grompi, nel Numero Unico dell’Anno Accademico 2002.
Fermo restando che , sempre in prologo ad ogni ‘ricordo vissuto’ da ogni studenti polesano, voglio altresì proporvi nella prossima puntata il completo “Radiomessaggio pasquale di S.E. il Sottosegretario di Stato Avv, Giuseppe Brusasca” datato 12 aprile 1952 perché faceva il punto sull’andamento della rinascita del Polesine a 5 mesi dalla tragica alluvione, citando dati e fatti ufficiali, i tanti meriti dei Polesani e della tanta solidarietà nazionale ed internazionale.
Per un Evento, la Alluvione dl Polesine, che anche in questo giorni ha trovato speciale focus in un Libro tutto da leggere, perché dal titolo “Il Polesine degli studiosi” ( edizioni Antilia, pagine 586, euro 30) presentato così dal giornalista Ivan Malfatto su IL Gazzettino di mercoledì 10 cm : << E’ il volume dell’ex bibliotecario Pierluigi Bagatin, pubblicato nell’anno del settantennale della rotta del fiume avvenuta il 14 novembre . Nel saggio bibliografico l’autore mette insieme migliaia di titoli e opere che narrano la vera storia di questo territorio, non solo libri, atti di convegni, tesi di laurea, opuscoli e cataloghi di mostre”.
Per parte nostra, il nostro viaggio esula dai ‘racconti d’autore’ per mettersi on the road, lasciando voce e parola a Chi quella tragica esperienza della Alluvione in Polesine nel 1951 l’ha vissuta sulla propria pelle e non l’ha mai dimenticata.
Come peraltro il sottoscritto che ricorda bene anche fatti e personaggi, che…sono stati presentati come segue anche nelle aule della Università Popolare Polesana, che anche per questo onoriamo in calce segnalandone il relativo Organigramma, perché a 50 anni dalla Alluvione ha avuto il merito di ricorrere alle ‘fonti più autentiche’.

 

 

ANTEPRIMA NEWS / PRESENTAZIONE di “POLESINE 1951 – LA GRANDE ALLUVIONE” ( di Ornella Grompi, presidente Università Popolare Polesana )
Recuperare gli spetti della realtà passata è una delle componenti fondamentali che permettono all’individuo di proseguire il cammino verso la crescita ed è anche una delle finalità che la “Università Popolare Polesana per la Terza Età e il Tempo libero” si prefigge con al sua attività : rendere gli anziani, in quanto portatori di sperienze e valori insostituibili, protagonisti di una ricostruzione della cultura del passato.
In occasione del 50° anniversario della Alluvione in Polesine l’Università Popolare Polesana ha voluto dedicare il numero unico del giornalino Experientia alla memoria di quei tragici eventi del ’51 riportando la voce, i punti di vista, le esperienze dei suoi Studenti.
In queste pagine sono raccolti dati storici, frutto di ricerche personali, storie di perdite, di sfollamenti, di difficili ricostruzioni, ma anche ricordi, emozioni e sentimenti legati alla quotidianità e alla sfera familiare.
Oggi tante cose sono cambiate e di questo dobbiamo dire grazie al lavoro e alla tenacia delle nostre genti polesane, di quegli uomini, donne e ragazzi che non si sono arresi dinanzi alla furia devastatrice del fiume e che, giorno dopo giorno, hanno saputo costruire per i loro figli un futuro migliore, un territorio più sicuro.

 

MAIN NEWS / POLESINE STORY : DATI STORICI ESSENZIALI DI QUEL TRAGICO NOVEMBRE 1951 SUL PO ; “CRONOLOGIA DELL’ALLUVIONE”
Giovedì 8 e venerdì 9 novembre 1951 / Precipitazioni sparse, intense e continue su quasi tutta l’Italia Settentrionale; gravi anni in molte località, numerose vittime nl Comasco.
Sabato 10 / Torrenti e fiumi in piena trascinano a valle grandi quantitativi d’acqua.
Domenica 11 / Vittime del maltempo nel Vercellese; la massa d’acqua arriva al Po; prime preoccupazioni per il Polesine, il mare non riceve le acque del grande fiume che cresce di circa 3 centimetri l’ora.
Lunedì 12 / Nuove piogge sull’Italia del Nord; allagamenti e straripamenti segnalati un po' dovunque, nel Vercellese, nel Mantovano, in provincia di Milano; eccezionale alta marea a Venezia; il PO supera il livello di guardia; alle 8 viene invasa dalle acque l’Isola di Polesine Camerini nell’estremo Delta, 3.000 persone devono sfollare.
Martedì 13 / Continua a piovere intensamente e il mare non riceve in presenza di una forte mareggiata; allagamenti nella Bassa Lodigiana, tra Cremona e Casalmaggiore e in altre località; il Po inonda la Bassa Mantovana, dove si verifica la prima vittima.

 

Martedì 14 / La situazione non migliora; alle 19 il Po rompe a Paviole, tra Canaro e Occhiobello con una breccia i circa 250 metri; ore 20,45 nuovi varchi a Bosco e Malcantone di Occhiobello per complessivi 514 metri di argine distrutto; da Paviole, Malcantone e Bosco escono inizialmente mezzo milione di mc/s; le acque prendono due direzioni: Fiesso-Pincara e Frassinelle-Polesella; in poche ore allagati circa 40.000 ha.
Giovedì 15 / Ore 3, un automezzo carico di sfollati viene raggiunto e circondato dalle acque a Frassinelle, muoiono annegate 84 persone, in gran parte donne, vecchi e bambini; verso sera rompe il Canalbianco che per quasi tutta la giornata aveva impedito alle acque di estendersi nel rimanente territorio polesano; il capoluogo è seriamente minacciato; le acque si dirigono verso Adria, secondo centro del Polesine; inizia l’opera di soccorso.
Venerdì 16 / Giunge a Rovigo il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; ore 17 ordine di abbandonare il Capoluogo, la periferia sud è già allagata; l’Adigetto, canale che costeggia la città, tiene; i soccorsi rallentati da una fittissima nebbia.
Sabato 17 / Adria completamente sommersa, in 30.000 circondati dalle acque; Rovigo sempre in pericolo, ma l’Adigetto continua a resistere.
 Domenica 18 / Arriva i Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, il PO decresce, diminuisce il pericolo per Rovigo; inizia lo sfollamento degli abitanti di Adria.

 

Lunedì 19/ Si rovescia un barcone a Occhiobello, tre bambini annegano; le acque raggiungono il cordone dunoso tra Contarina e Rosolina che le respinge; il Ceresolo , a causa del ritorno delle acque, ingrossa e inverte la corrente, minacciando di inondare il Capoluogo.
Martedì 20 / Vengono tagliati gli argini del Ceresolo per salvare Rovigo; il Prefetto scioglie d’autorità il Consiglio Provinciale di emergenza, accusato di intralciare l’opera di soccorso e fare propaganda di partito.
Tra Mercoledì 21 e domenica 25 / Prendono avvio i lavori per il completo deflusso delle acque; vengono aperte brecce sugli argini di molti canali e di alcune valli da pesca; il 25 l’alluvione è completata, 106.000 ettari sommersi tra il Polesine e il Comune veneziano di Cavarzere ( ndr, anche perché il suo territorio è però tra Adige e Po) ; 88 morti , danni materiali immensi e praticamente incalcolabili.

 

APPENDICE FLASH STORY /STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA UNIVERSITA’ POPOLARE POLESANA – Anno Accademico 2002) / Epoca della Pubblicazione by Experientia del “POLESINE 1951”, Numero Unico  sulla GRANDE ALLEVIONE DEL PO
( Stampato in proprio/ Con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di PD e RO ; Con il contributo della Banca di Credito Cooperativo Padana Orientale Rovigo S.c.r.l)
ORGANIGRAMMA DELLA UNIVERSITA’ POPOLARE POLESANA
CONSIGLIO DI PRESIDENZA: Ornella Grompi; Vicepresidente Flavio Nalli; Direttore Italo Marabese; Segretario Giorgia Pierpaoli /
CONSIGLIO DIRETTIVO: Angelo Angeli, Vittorio Baldo, Achille Cattozzo, Nando Devoti, Desolina Ferrari, Luciana Foletto, Maria Fanny Franzoso, Ornella Grompi, Domingo Mastella, Flavio Nalli, Giovanni Papuzzi, NFranco Surian, Paola Tezzon, Giorgio Trombetti, Arnaldo Vallin.
CONSIGLIO DEI REVISORI DEI CONTI : Nemorino Boreggio, Leonardo Frigato, Luisa Tenan.
COORDINATORI DELLE SEDI : ROVIGO : Adriana Saladini, Berto Meneghetti; ADRIA: Fanny Franzoso; BADIA POLESINE : Maria Previato Grisetti; BERGANTINO: Giuliano Montagnini; MELARA: Luciana Carovelli Bagnoli; CANARO : Maria Cristina Bellettati; CASTELGUGLIELMO: Giuliana Maraspin, Paolo Zambonin; CENESELLI : Marta Ribola; CEREGNANO : Elide Cappello, Giovanni Corropoli; CORBOLA: Rino Nonnato; COSTA DI ROVIGO: Graziella Chieregato; FICAROLO: Loretta Bonini; FIESSO UMBERTIANO ; LauraPellegrinelli; FRATTA POLESINE: Adriano Azzi; GAVELLO : Luifgi Vanini: LOREO: Maria Bernello; PORTO TOLLE: Silvana Cavallari, Doriana Mancin; PORTO VIRO: Luciana Milani; ROSOLINA: Silvano Baldo; TAGLIO DI PO: Donata Fischietti; TRECENTA: Gabriella Zebini, Luisa Guidorizzi; VILLADOSE: Sante Pellielo; VILLANOVA DEL GHEBBO: Adele Folli Borin.

 

EXTRATIME by SS/ In cover la ‘prima pagina’ dedicata a “Polesine1951” da parte della Università Popolare del Polesine, con tanti articoli dei suoi studenti a raccontare la loro vita ‘vissuta’ durante la Grande Alluvione del Po nel 1951 in Polesine.
E tra questi c’era anche Floris Pizzi, che proponiamo a fianco di Giorgio Trombetti , presidente della citata Università che nel 2006 lo sta premiando come ‘studente eccellente’ durante la annuale Assemblea Generale .

Quindi tre immagini dai telegiornali dell’epoca, ma riproposte sulle varie televisioni ( vedi Telestense ) anche ai tempi nostri, giusto per non dimenticare mai quella tragedia della Alluvione 1951 nel Polesine.E a conferma della rinascita del Fiume Po anche dal punto di visto della ‘navigazione turistica’ ecco verso il Terzo Millennio un passaggio all’approdo di Villanova Marchesana da parte di un Personaggio importante della cultura italiana, cioè Vittorio Sgarbi in tour con amici.
Mentre dulcis i fundo riproponiamo la ‘prima pagina’ della citata Università Popolare Polesana, stavolta in versione panoramica.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it