Polesine & Transpadana Ferrarese/ A MELARA firmato 3 maggio 1757 dal cardinal Banchieri di FERRARA e conte Oristiani di MANTOVA il “Trattato delle Acque del Basso Po”, tra Papa Benedetto XIV e Imperatrice Maria Teresa d’Austria


Ci sono luoghi che basta citarli e ‘ricordano ‘ eventi storici’ che hanno rappresentato svolte importante nella …Comunità Umana e che sono passato alla Storia per sempre.

Basta citare Gerusalemme, oppure la scoperta dell’America, fino a …Teano e più vicino a noi la “Pace di Bagnolo  a conclusione della storica Guerra del sale tra Veneziani e Ferraresi. Mentre per quanto riguarda la ‘vita’ del PO , baste ricordare la Rotta di Ficarolo 1152 ( da lì nacquero divise Guarda Veneta e Guarda Ferrarese) , la Rotta di Castagnaro 1737, la rotta di Malcantone 1951, nonché le opere idrauliche a partire dal “taglio” di Porto Viro ( 1600-1604) fino alle più recenti in Altopolesine. 

Stavolta , restando in Polesine, quand’era parte della “Transpadana Ferrarese” e parte dello Stato della Chiesa , parliamo di Melara dove il 3 maggio 1757 è stato FIRMATO dal cardinal legato Banchieri governatore di FERRARA e dal conte Oristiani vice governatore di MANTOVA il “Trattato delle Acque del Basso Po”, tra Papa Benedetto XIV e Imperatrice Maria Teresa d’Austria.

Perché il reportage ci è stato trasmesso dall’amico Franco Rizzi cantastorie dell’enclave altopolesano, e perché ci consente di fare focus sulla importanza della REGOMENTAZIONE DELLE ACQUE DEL BASSO PO e dei suoi affluenti lombardo-veneto-emiliani in cui la precarietà idrogeologica è ormai sistematica tra Bondeno, Revere, Ostiglia, Melara e Ficarolo.

Per questo in prologo alla Main News a firma di Franco Rizzi, vi segnaliamo l’incipit della scheda Biografia by wikipedia relativa sia a Papa Benedetto XIV e all’imperatrice Maria Teresa d’Austria, oltre che alla Storia della Transpadana Ferrarese.

Di cui abbiamo già parlato qui su www.polesinesport.ir sia con riferimento agli scritti del ‘ricercatore storico’ Raffaele Ridolfi ( nostro Personaggio Story, da Melara) e di cui vi invitiamo a leggere il libro di Michelangelo Caberletti dal titolo “ Pepoli e Bentivoglio nella Terra di Trecenta” , con sottotitolo eloquente “ Storia della possidenza fondiaria ed egli edifici più insigni “ , non a caso patrocinato di Comuni di Ficatrolo, Trecente, Giacciano con Baruchella , nonché “Premio Ravelli 2006, da parte della Accademia dei Concordi di Rovigo.

A questo punto eccovi in sequenza news lo storico Evento tra Merlara & Dintorni, e con riflesso alla “doppia cultura ferrarese-veneziana” dei Marchesi Bentivoglio, ci basta sottolineare l’importanza della “Bonificazione Bentivoglio” tuttora presente nella toponomastica della Pianura Padana, ovviamente Polesine “Transpadano Ferrarese” compreso.

 

 

 

PROLOGO ( by wiki) / PAPA BENEDETTO XIV E IMPERATRICE MARIA TERESA D’AUSTRIA

BENEDETTO XIV, in latino: Benedictus PP. XIV, nato Prospero Lorenzo Lambertini (Bologna, 31 marzo 1675 – Roma, 3 maggio 1758), è stato il 247º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 17 agosto 1740 (giorno dell'elezione al 255º scrutinio)[1] alla sua morte. Il suo pontificato, considerato uno dei più significativi della storia del papato in età moderna[2], attuò una serie di riforme pastorali nello spirito dell'illuminismo cattolico di stampo muratoriano[3].

MARIA TERESA D'AUSTRIA

Maria Teresa d'Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 – Vienna, 29 novembre 1780) è stata arciduchessa regnante d'Austria, regina apostolica d'Ungheria,[N 1] regina regnante di Boemia e di Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova e inoltre granduchessa consorte di Toscana e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero in quanto moglie di Francesco I, già duca di Lorena col nome di Francesco III Stefano.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 10.01.2023)/ MELARA. FAMOSO IL TRATTATO SETTECENTESCO FRA IL PAPA E L'IMPERATRICE AUSTRIACA MARIA TERESA FIRMATO PROPRIO A MELARA

Nell’ottobre 1754 i ferraresi chiedono al loro governatore, il cardinal legato (dal 1598 Ferrara è papale e pure Melara fa riferimento a Ferrara come capoluogo podestarile della Transpadana Ferrarese) di “intervenire onde garantire il rispetto delle antiche convenzioni al fine di rafforzare il canale irriguo Fossalta (scorre ancor oggi tra la bassa mantovana e l’alto ferrarese)”. La questione fra la papale Ferrara e l’austriaca Mantova si innesta nella regimentazione delle acque del Basso Po e dei suoi affluenti lombardo-veneto-emiliani in cui la precarietà idrogeologica è ormai sistematica tra Bondeno, Revere, Ostiglia, Melara e Ficarolo.

Questo provoca il risentimento mantovano e si giunge ad un clima di scontro tanto che austriaci e papalini mobilitano le rispettive truppe confinarie.

Finalmente il 3 maggio 1757 viene fissato a Melara un incontro conciliatore. Perché proprio a Melara? Detta podestaria è importante, si trova ai confini tra Mantova e Ferrara su Po, essendo comoda per tutti a livello logistico, quando il sistema viario si basava allora sul Po (FOTO ALLEGATA).

 

 

 

Vi partecipano il governatore ferrarese, il cardinal legato Banchieri, insieme al vice governatore mantovano, il conte Oristiani.

Viene stipulato un accordo tra la Santa Sede e l’imperatrice asburgica Maria Teresa.

I punti fondamentali: i confini amministrativi tra Mantova e Ferrara non vengono toccati; il Fossalta rimane mantovano; il Po viene confermato come asse internazionale per il regime delle acque lombardo-veneto-emiliano.

Nel 1758 il Po rompe a Revere e provoca lutti e rovine. Nel basso mantovano e nell’alto ferrarese i danni sono ingenti e ci vorranno anni per recuperare. Solo la Transpadana Ferrarese che fa capo a Melara continua il suo sviluppo socio-economico iniziato già nel ‘600 in virtù della Bonificazione Bentivoglio.

 

 

 

APPENDICE FLASH – TRANSPADANA FERRARESE ( by wikipedia ) / 

La Transpadana ferrarese (Transpadana Frarésa in dialetto ferrarese, Transpadana Ferarexe in dialetto polesano) è una regione storica di circa 370 km² costituita da una serie di località sulla sponda sinistra del fiume Po storicamente legate alla città di Ferrara, che si trova invece sulla sponda opposta del fiume, e che oggi si trovano in provincia di Rovigo, nel Veneto.

Geograficamente, la Transpadana corrispondeva a due zone comprese tra il fiume Tartaro e il Po. La prima zona si trova esattamente di fronte a Ferrara e corrisponde ai comuni rivieraschi compresi tra Melara e Canaro, includendo fra gli altri Ceneselli, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Calto, Salara, Ficarolo, Gaiba, Stienta, Occhiobello (strettamente legato alla periferia di Ferrara) e parte di altri comuni tra cui Fiesso Umbertiano, Trecenta. La seconda zona comprendeva gli attuali comuni di Crespino, Papozze, Ariano nel Polesine, Corbola, parte del comune di Adria e Villanova Marchesana.[1]

Il nome è composto dal prefisso "trans-" che significa "al di là" e da "padana" che è l'aggettivo riferito al fiume Po; significa dunque "territorio ferrarese al di là del Po", considerato dal punto di vista del capoluogo emiliano.

 

 

 

STORIA DELLA TRANSPADANA FERRARESE

Prologo

Nei secoli medievali tutto il Polesine rientrava nell'orbita ferrarese, come parte del più vasto sistema di possedimenti dei conti di Canossa, che comprendevano anche le zone dell'Oltrepò mantovano, del Modenese e del Reggiano. Alla morte di Matilde di Canossa, la città di Ferrara mantenne il controllo sul Polesine. D'altronde la nascita stessa di Ferrara e i suoi primi sviluppi sono strettamente legati al Po e al controllo dei commerci fluviali nella zona del Delta. La rotta di Ficarolo del 1152 allontanò la città dal ramo principale del Po (sul quale sorgeva), e che ora scorreva poco più a nord. Anche la politica patrimoniale della casa d'Este (al potere a Ferrara dal 1264) mantenne il legame tra Ferrara e il Polesine.

Dal 1484 al 1815

Una cartina geografica dell'Italia settentrionale nel 1796 in cui si vedono le due zone in riva sinistra del Po che facevano parte della Transpadana Ferrarese

Ciononostante ben presto il territorio entrò nelle mire della Repubblica di Venezia, la cui politica di espansione in terraferma era dovuta anche alla necessità di controllare il bacino idrografico del delta padano. La contesa tra il Ducato di Ferrara, guidato dalla Signoria degli Estensi, e la Repubblica di Venezia per il controllo del Polesine sfociò infine nella Guerra del Sale (1482-1484). La pace di Bagnolo (7 agosto 1484) sancì il definitivo controllo da parte della Serenissima della maggior parte del Polesine detto di Rovigo, che non comprese il territorio rimasto agli estensi e che venne quindi chiamato Transpadana Ferrarese.

 

 

 

Il confine della prima zona fu posto sul canale di Ostiglia a ovest, sul Tartaro a nord e sul Poazzo a est. Alcune località polesane furono separate in due. Questa situazione è presente ancora oggi nei toponimi Guarda Veneta e Guarda Ferrarese, ad esempio.

La Transpadana rimase parte del Ducato di Ferrara (che dal 1598 rientrò a far parte dei domini diretti dello Stato della Chiesa) fino alla riorganizzazione territoriale operata da Napoleone, che nel 1796 ridisegnò i confini dei dipartimenti territoriali di questa regione; il Trattato di Campoformio tenne come confine il Po dalla Fossa Polesella fino alla foce, seguendo il corso del ramo principale o "Po Grande", inglobando la seconda zona della Transpadana nella provincia di Rovigo che passò, con tutto il Veneto, sotto l'Austria.

La prima zona passò invece, con tutto il territorio di Ferrara, nella Repubblica Cisalpina.

Nel 1802, nel corso della seconda campagna di Napoleone, il Polesine di Rovigo passò dal Veneto alla Repubblica Italiana e insieme al ferrarese, al ravennate e alla Transpadana Ferrarese costituì il Dipartimento del Basso Po.

 

 

 

Nel 1815 il Congresso di Vienna stabilì il percorso del fiume Po come confine tra il Regno Lombardo-Veneto e lo Stato della Chiesa, sancendo il definitivo passaggio della Transpadana Ferrarese sotto la provincia di Rovigo.

Anche la Chiesa cattolica italiana prese atto dei nuovi confini nel 1819, attuando uno scambio di territori tra la diocesi di Adria e l'arcidiocesi di Ferrara; le parrocchie della Transpadana passarono sotto la diocesi di Adria che fu posta sotto la giurisdizione metropolitica del patriarcato di Venezia.

Il confine tra le province di Rovigo e Ferrara fu poi confermato nel 1866, quando il Veneto passò all'Italia al termine della terza guerra di indipendenza.

Oggi il dialetto parlato nella Transpadana Ferrarese è ad ovest (da Santa Maria Maddalena) quello ferrarese, retaggio del legame plurisecolare della città emiliana su questa zona di confine; più a est i dialetti tendono a mescolarsi, prevalendo man mano che ci si allontana da Ferrara sempre più un dialetto tendente alla parlata veneta.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover onoriamo Melara in kit tra Chiesa di San Materno, Municipio e Stemma  comunale col …fiume PO protagonista.

Quindi in apertura di fotogallery e con riferimento al “Trattato delle acque del Basso PO” tra Papa Benedetto XIV e l’imperatrice Maria Teresa d’Austria vi proponiamo entrambi i protagonisti in kit fotografica come da relativi noti ‘ quadri pittorici”.

E con riferimento a quel periodo della “Transpadana Ferrarese” , alias territori ferraresi/ papali nel Polesine, vi proponiamo due significative Mappe che mostrano la situazione politica datata 1796 all’epoca della “Campagna Napoleonica in Italia” , con le zone Altopolesine e Medio Polesine colorate di rosso.

Epoca delle Bonifiche Bentivoglio, di cui vi proponiamo il relativo Palazzo Bentivoglio che ho fotografato a Ferrara, sulla cui facciata viene spiegato come il Bentivoglio si oppose a far confluire il fiume Reno nel Po.

Tutti argomenti ampiamente raccontati e documentati da Michelangelo Caberletti nel sopracitato libro “Pepoli e Bentivoglio nella Terra di Trecenta”, che egli è valso il prestigio “Premio Ravelli 2006” by Accademia dei Concordi a Rovigo di cui proponiamo il cerimoniale con da sx Antonella Mantovani ( sindaca di Ficarolo), lo storico Michelangelo Caberletti, Laura Negri consigliera Provincia Rovigo, Luigi Costato presidente Accademia dei Concordi.

 

 

 

Mentre con riferimento alle ricerche su Melara, onoriamo lo storico Raffaele Ridolfi , nel cerimoniale in Municipio a Melara nel giorno della consegna della cittadinanza onoraria da parte del sindaco Lori a quel Jean Pierre De Vincenzi ( secondo da sx)  di cui troverete il relativo Personaggio Story su questo sito ( basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente alle pagine interessate) oltre al fatto che l’abbiamo raccontato anche nel Panathlon Libro Story tra gli “Olimpionici & Gentlemen” sia nel 50° che nel 6°° della fondazione del citato Club service.

E ad ulteriore certificazione del legame di Melara col fiume PO vi proponiamo a seguire il cerimoniale della inaugurazione della nuova strada arginale, presente anche la sindaca Anna Marchesini, la stessa che poi vediamo col significativo ‘striscione’ in Piazza San Pietro , in Vaticano, dedicato a Melara e Santa Maria del Lume.

Per un legame territoriale rimasto ‘papalino e ferrarese’ fin dai tempi della “Transpadana Ferrarese” , per un Polesine ‘enclave’ da valorizzazione turistica interregionale dall’Altopolesine fino al Mare Adriatico, promosso in mappa da tutti i Comuni nella mappa certificati dai rispettivi loghi con stemma.

 

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it