Polonio Frezzato “arbitro & pigmalione” di Ongaro, Zanforlin e di tanti arbitri. E coi presidenti Aia Rovigo...
Dai tempi di Orlandi fino a quelli di Rossi & Colopi! Sorridente ma deciso. Rispettoso ma propositivo. Garantista ma aperto. Sereno ma propositivo. Ma sono solo alcune delle tante facce di quella ‘splendida piramide’ che era Polonio Frezzato. Dico ‘era’ perché domani, sabato 12 cm, Polonio (Nino per i familiari, Coco per gli amici) lascia per sempre la ‘sua’ Granzette, il suo posto delle fragole, di cui è sempre stato innamorato, dimostrandolo spesso anche quando parlavamo dei suoi ragazzi, gli arbitri che da Granzette sono partiti con lui per arrivare anche ai massimi livelli del Pianeta Calcio, cioè italiano e mondiale. Come Fabrizio Zanforlin col quale mi ha fatto da ‘gancio’ a Pasqua del 1994 per un flash-intervista la sera stessa che avevo visto il Zanforlin da Granzette ‘guardialinee’ nientepopodimeno che a San Siro.
Ma per ricordare quel ‘gesto’ proponiamo quell’intervista (scritta per il Resto del Carlino) sempre su questo sito, ma nella rubrica “eventi”.
Adesso la ‘scaletta cronologica’ di questa rubrica “Campioni & Signori” si ‘resetta’ e si toglie il cappello per onorare la scomparsa dell’amico Polonio, anzi del Signor Polonio Frezzato, il ‘piccolo grande arbitro’.
Un concetto, quello dell’essere ‘piccolo’ che lo stesso Polonio mi ha sottolineato a suo modo, con un aneddoto in stile ‘ quella volta…’.
Già! Quella volta!.
Si era nel retrobottega del suo negozio, dove ancora si dilettava da sarto, il mestiere che aveva imparato nel suo breve trascorso a Milano, prima di rientrare a Rovigo e stare vicino alla sua famiglia.
Ebbene, da sarto in relax nel suo negozio di abbigliamento, Polonio mi ha parlato dei tempi nei quali negli spogliatoi c’erano le stufe a legna, di quelle messe a metà tra i due spogliatoi per scaldarli entrambi. Di quando su quelle stufe si scaldava il te, di quando però ognuno sentiva ciò che diceva l’arbitro, di quando l’arbitro …sentiva tutto.
E lui Polonio Frezzarto era piccolo ma sentiva tutto, compreso le relative battute di qualche giocatore sulla sua statura!
Come quella volta che nel prepartita…
Già, ecco l’aneddoto ‘risposta diretta al giocatore’, che il ‘piccolo grande uomo’ Polonio ha spifferato in faccia al ‘vero piccolo uomo’ appoggiandogli il dito indice sulla fronte:<< Vedi, io come uomo sono piccolo solo di statura, invece tu sei piccolo qua dentro, nel cervello>>.
Ecco la simbologia a volte lascia un segno indelebile, passando appunto direttamente dalla fronte al cervello umano.
Già , la forza della risposta diretta, quando bisognava farsi rispettare prima come uomini diventato materia di studio televisiva. Tempi nei quelli l’arbitro , più che un giudice, era un ‘maestro’ sul campo, pur tra mille difficoltà sociali, culturali ed economiche.
E poi quando fui chiamato da Cristiano Aggio a collaborare per scrivere il Libro Story sui “75 Anni di Passione” dell’Aia Rovigo, ricordo bene i tanti incontri fatti nel negozio di Polonio Frezzato, praticamente il ‘sarto delle mie storie e dei relativi incontri con altri ARBITRI che meritavano di essere Protagonisti dentro il Libro story.
Perché quello volevo fare. Perché la Storia dell’Aia doveva emergere attraverso la Storia dei suoi protagonisti principali, più che dalle ‘carte’ o dagli ATTI che comunque restavano fondamentali, come certificazioni di un lungo viaggio storico.
Ecco volevo rifarmi a ‘questo’ per segnalare quanto mi abbia ‘accompagnato’ l’amico Polonio nel fare la Storia di Sisinio Bassan che in ‘quel periodo’ non stava bene e non era certo facile convincerlo a ‘sacrificarsi’ così a lungo come intendevo io.
Ma Polonio devo dire che ha sempre condiviso ‘questa mia voglia di fare storia attraverso le storie dei Personaggi Protagonisti’ , tant’è che poi ..sono nate altre storie in funzione Libro e …altre Storie di cui abbiamo parlato altre volte.
Bastava incontrarci e… da storia nascevano storie, pro Arbitri & Giovani & Sport.
Per tutto questo, era giusto onorare la scomparsa di Polonio Frezzato, partendo dalla ‘comunicazione ufficiale’ trasmessaci dalla AIA ROVIGO per completarla con la seconda news, appunto la storia del ‘piccolo grande arbitro e pigmalione’ di tanti giovani e tanti presidenti della rodigina Sezione Aia.
Aggiungendo soltanto alcune “segnalazioni familiari” peraltro note ma sottolineate oggi affettivamente da Roberto Rizzo su la Voce di Rovigo.
E cioè che Polonio Frezzato è stato tra i fondatori della Polisportiva Marzana Granzette, attualmente presieduta da Alfredo Verza. Che era un socialdemocratico convinto e che in diverse occasioni “consumava il rito della ciacola” con Gian Antonio Cibotto gran scrittore e profondo conoscitore del teatro veneto.
Che Polonio era l’unico figlio maschio di una famiglia numerosissima: i genitori e 5 sorelle.
E che – cito sempre le parole affettive di Roberto Rizzo ‘gran conoscitore di vita e quotidianità rodigina’ – Polonio Frezzato “lascia nel dolore le sorelle Liliana, Luisa, Lina e Neris, i cognati Clelio Mazzo, Romeo Barbatella, già presidente della Pugilistica Rodigina, e Sergio Zanirato”.
Oltre che, sentitamente, tanti amici sportivi che domani lo saluteranno per l’ultima volta
a Granzette, nella Chiesa Parrocchiale ripensando a Polonio anche per altre cose oltre a quelle sportive che andiamo a raccontare nel seguente kit story.
PRIMA NEWS ( by Sezione Arbitri Rovigo) / LA SCOMPARSA DI POLONIO FREZZATO
<< Dopo una lunga malattia, mercoledì scorso è venuto a mancare l’Arbitro Benemerito Polonio Frezzato.
Era nato a Rovigo il 22 agosto 1933, superò il corso arbitri tenuto dal Cav. Orlandi nel 1961 (ndr, tra gli altri insegnati del corso c’era anche Mario Meneghini, gran segretario del Calcio Rovigo).
E’ stato arbitro effettivo fino al 1974, dirigendo gare Provinciali e Regionali per transitare nel ruolo di osservatore arbitrale.
Come Dirigente arbitrale ha ricoperto molti ruoli amministrativi e tecnici presso l’ A.I.A. Rodigina, designando per diverse stagioni sportive tutte le gare della F.I.G.C. Provinciale e ricoprendo la carica di Vice Presidente Sezionale, durante il mandato di Antonio Puggina a metà degli anni Novanta. Il Presidente della Sezione rodigina Ivan Colopi e tutti gli arbitri lo ricordano come una “persona sempre disponibile, che con i suoi consigli ha contribuito alla crescita di tanti giovani arbitri polesani”.
“La passione arbitrale non lo ha mai abbandonato – continua Colopi – al punto che anche durante il periodo di malattia, è sempre stato legato all’Associazione e alla sua Sezione di Rovigo. Aveva appeso alle pareti di casa innumerevoli targhe e riconoscimenti al merito sportivo: era orgoglioso di esibirle e di raccontarne la storia. Diverse volte sono andato a trovarlo, anche di recente, e lui era immancabilmente desideroso di aggiornarsi sulle novità della nostra Sezione e sull’ andamento Tecnico dei nostri ragazzi. Il mese scorso, con molto rammarico, aveva dovuto rinunciare a partecipare al pranzo dei <<Sempre Verdi>>, un momento conviviale riservato a tutti gli associati ultrasettantenni del Veneto, che ogni anno viene organizzato dal Presidente del Comitato Regionale. E’ un momento di grande dolore per tutto il movimento arbitrale rodigino. Esprimo profondo cordoglio alla famiglia. “
Le esequie si svolgeranno sabato 12 marzo alle ore 15, presso la Chiesa Parrocchiale di Granzette, con partenza dall’Ospedale di Rovigo.>>
SECONDA NEWS/ FREZZATO POLONIO STORY by SS PER LIBRO “ AIA ROVIGO, 75 ANNI DI PASSIONE”
<< Due stagioni nel Csi arbitrando anche nel Primo torneo S.Bortolo, poi Frezzato Polonio (nato a Rovigo il 22.08.1933) ha fatto il corso arbitri nel 1961. <<Quello tenuto dal cavalier Orlando – precisa -. Poi sono stato arbitro effettivo dal 1963. Finché dal 1974 diventai C.S., cioè osservatore>>.
Che tempi per gli arbitri di allora, mandati anche in tre o quattro in taxi in Bassopolesine ad arbitrare partite in posti diversi, epoca del Torneo Ente Delta. Finché non arrivò la Cinquecento…
Poi dal 1974 Frezzato è stato collaboratore di tanti presidenti come Delegato Tecnico. Vivendo la vita della Sezione Aia di Rovigo fino agli anni della presidenza Puggina (di cui è stato vicepresidente), al servizio dell’associazione della categoria in assetto variabile tra ruoli tecnici, amministrativi e dirigenziali, spesso confidente degli amici arbitri e coordinatore-organizzatore anche di riunioni e cerimonie a carattere sezionale o regionale. Un personaggio Polonio, che partendo da Granzette ha fatto da apripista a diversi giovani che poi hanno fatto strada con la ‘giacchetta nera’, da Zanirato a Borsetto a Zanforlin, tanto per citare.
Normale che, più delle date, l’amarcord di Polonio Frezzato si agganci ai fatti e alle persone.
Certo ne aveva già fatto di strada la Sezione Aia, da quand’era nata nel 1931.
Ma se da alcuni di quei personaggi,come Saladini, Zecca, Terrestri,Silvestri e Orlandi, il nostro Polonio ne ha ascoltate tante di storie, anche Frezzato ha la sua storia.
Ma quali sono state le sue prime partite speciali?
Tra quelle dei primi anni ’60, quando i campi erano ancora senza recinzione, Polonio ricorda la finale di Terza categoria tra Baruchella e Polesella. Era Il match d’andata e finì 0-0, con Guarnieri del Polesella che reclamava un rigore che si era ‘cercato’ troppo.
Altro match speciale per Frezzato fu il big match in Seconda categoria, nel 1966, tra Ficarolo e Tagliolese: vinsero i primi 2-0 (gol di Lucio Paramatti papà di Michele e gol di Bariani), perché il rigore concesso da Polonio e tirato da Fontanesi I° fu parato da Fornasier.
E poi il suo debutto in Prima categoria, arbitrando a Castelmassa il Dextrosport contro il Lendinara
Ma la sua mitica 500 non è servita all’arbitro Frezzato solo la domenica.
E quante volte il negozio di Polonio, in Via Cavallotti, diventava punto di valutazioni confidenziali con gli arbitri visionati sul campo.
Tante storie e tanti aneddoti, quindi, può raccontare Frezzato. Da quelle dei tornei notturni, di Trecenta, Lendinara, Stanghella, Contarina e del Città delle Rose al Battaglini. Da arbitro o da Responsabile del torneo con tutti gli …essi e connessi. Racconta Polonio:<<Stavo andando a S.Pietro Polesine ad arbitrare, ero in macchina coi miei due guardialinee Ongaro e Sturaro. Ebbene per strada a Badia chiesi a Flavio …come stava e così a sorpresa arbitrò lui la finale.>>
Polonio dice di essere stato uno che ‘stangava’ nei giudizi tecnici con i suoi arbitri-giovani, ma li ha sempre assistiti e difesi anche a livello regionali, dove si era meritato a stima dei delegati tecnici veneti da Rigato fino a Buso, poi presidente CRAV.
Non a caso in tanti parlano di Polonio come l’angelo custode.
E a giusta ragione, perché ne ha visto tanti di arbitri in giro.
Spiega Frezzato:<< Mi piaceva vederli sul campo per poi aiutarli a crescere con i consigli. Lo feci con tutti gli associati emergenti della Sezione, in regione e fuori regione, per tutti gli anni che ho operato>>.
Tra questi Bruno Meneghini che col dialogo ha anticipati i tempi attuali, e Fabrizio Zanforlin che ha sollecitato a continuare anche dopo il militare.
E che tra l’altro, in quanto dirimpettaio a Granzette, ha accompagnato alcune volte quando ‘l’assistente internazionale’ andava ad arbitrare a San Siro, quantomeno per alleviare il disagio – guida al rientro dopo la notturna.
Punto di riferimento, quindi, Frezzato, per tante presidenze Aia, a carattere tecnico ma anche organizzativo, perché la categoria arbitrale trovasse soddisfazione anche nello stare assieme.
Ricorda bene Polonio le prime gite sul Delta Po, le visite tecniche esterne (come Coverciano e Bassano) e ’quella’ riunione arbitri a carattere regionale. << Erano davvero tante le Sezioni aderenti e circa mille le presenze. Per cui oltre al teatro Don Bosco, dove si tennero gli incontri, - spiega Polonio – abbiamo dovuto combinare la sistemazione in diversi alberghi e ristoranti di Rovigo e dintorni>>.
Così mi parla delle riunioni con l’arbitro Francescon, dei presidenti Orlandi e Archita. Qui fa un inciso Frezzato, Arbitro Benemerito nel 1984:<< Archita sapeva dare la massima soddisfazione ai suoi collaboratori. Sempre modo gentile e cortese, ci ha insegnato a diventare dirigenti>>.
Tanti flash ad andamento fisarmonico, quelli di Frezzato, ma anche mirati, come le telefonate per agganciare Sisinio Bassan, ed Emilio Zilio e Piero Begossi per altre storie Aia significative. >>
EXTRATIME/ La cover è per Polonio Frezzato, da solo, in quanto ‘piccolo grande uomo’. Poi nella fotogallery lo mostriamo, primo da dx in camicia rossa, ai tempi delle gite sul Po con gli arbitri nell’epoca di Orlandi, Zilio (con gli occhiali) e Terrestri (col megafono). Poi passiamo al ‘campo’ con le foto in notturna, assieme all’arbitro Sturaro e a capitan Paolo Viviani (maglia Bruciatori Sifra) , e poi con entrambe le squadre finaliste. Poi la fotogallery diventa ‘a colori’ con Polonio assieme ad Archita, e poi ‘signore con la cravatta rossa’ assieme al team arbitri dell’Aia Rovigo, e mentre premia ‘familiarmente’ Zanirato sotto lo sguardo di Monini assessore allo sport e di Clelio Mazzo presidenet Figc.
Infine proponiamo Polonio Frezzato mentre riceve significative premiazioni durante la Festa Coni 2006 (by Italo Cucci, Giovanni Cattozzi, Beppe Osti), quindi con Tarcisio Serena e durante la Festa per i 75 Anni dell’Aia Rovigo (eccolo nel 2006, primo da sx, con Bruno Bassani, Pietro Begossi, Emilio Zilio il ‘quartetto arbitri anziani’ ).
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it