Prandini Ivo Carlo difensore dall’Adriese al Rovigo di Bottacini 4 anni tra 1^ Div. e Serie C; e 21 marzo 1935 giocò vs Mazza & ITALIA “Mondiale” del CU Pozzo/ Poi Grande Guerra e a Motta e Bottrighe…


Ci sono personaggi che hanno viaggiato nella ‘Storia del calcio e della Vita”: uno di questi è Ivo Carlo Prandini, giocatore dell’Adriese in Seconda Divisione, poi quattro stagioni nel Rovigo del grande Renato Bottacini protagonista in Prima Divisione  e promosso nella neonata Serie C.
Lo stesso anno in cui quel Rovigo con Ivo Prandini titolare , disputò la storica amichevole datata 21 marzo 1935 contro l’Italia del Commissario Unico Vittorio Pozzo ( vedi in Appendice relativo tabellino match) . Stiamo parlando dell’Italia Campione del Mondo 1934, quella dei Meazza e dei Monzeglio , quella che il giorno dopo fu ricevuta a Rovigo dal podestà Ubertone a Palazzo Nodari e che poi dopo essersi riposata alla Corona Ferrea dove alloggiava, subito la domenica è andata al Prater di Vienna per battere per la prima volta nella sua storia l’Austria.
Insomma Ivo Carlo Prandini in campo da titolare a contrastare gli incontenibili azzurri “campioni del Mondo” , ma anche un “ratto” che ha ‘morso’ le caviglie degli avversari per tanto tempo, anche durante i tornei calcistici contro le ‘armate’ della Grande Guerra, e poi anche da allenatore-giocatore a Bottrighe come indomito evergreen.
Una Storia , quella di Ivo Carlo Prandini, per la quale ero stato ‘agganciato’ anche da suo figlio un giorno allo stadio Bettinazzi di Adria, al quale non avevo promesso uno specifico incontro ‘ad acta’, ma che…mi sentivo in dovere di  raccontare.

E che faccio volentieri partendo da alcuni ‘flash’ significativi, perché a firma dell’amico adriese Guido Fraccon , giornalista storico de IL Gazzettino, mentre con riferimento al suo periodo a Rovigo abbiamo ‘estrapolato un focus storico written by Stefano Casalicchio sul suo Libro story “Oltre un secolo di calcio a Rovigo – 1893 -2006” pubblicato insieme allo statistico Carlo Fontanelli per la Geo Edizioni.

Anche per sottolineare la speciale evoluzione che ha avuto in quel periodo il Calcio in Italia, giusto nell’anno in cui il Rovigo 1934-35 di Renato Bottacini giocatore-allenatore, proprio con Ivo Carlo Prandini titolare, è stato promosso nella nuova Serie C.
Rimandandovi come sempre in calce al nostro tradizionale Extratime, per ulteriori nostri commenti agganciati anche alla fotogallery e ai suoi protagonisti.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Guido Fraccon, by Il Gazzettino, 1999) / ADRIESE STORY: SI E’ SPENTO L’EX CALCIATORE PRANDINI IVO CARLO
Si è spento all'età di 86 anni, Ivo Carlo Prandini gloria del calcio polesano. Nato ad Adria il l. settembre 1913, nelle cronache calcistiche degli anni Trenta veniva così dipinto:  un "ratto"' che sa mordere in maniera abile le gambe agli avversari. Dotato di una buona velocità di base e di un notevole coraggio, questo simpatico atleta e un grande specialista nel saper dosare con precisione i suoi palloni e assegnarli ' con dovizia, al propri compagni.

E' un grande stratega con una concentrazione di gioco intelligente ed astuta". Visto che parliamo degli albori del calcio le prime notizie lo vedono protagonista con la maglia della sua città, nel 1930, nel campionato II divisione. Indossa la  maglia granata sino al 1931/32. Nel 1932/33 viene trasferito al Rovigo in serie C, dove colleziona 19 presenze. L'anno successivo 1933/34 ben 27 presenze , quindi sempre con la maglia del Rovigo 1934/35 le presenze sono 19, infine col Rovigo 1935/36 in serie C le presenze sono 4.

 

 

 

 

Ma partecipa alla storica partita di allenamento con la Nazionale italiana, gara di preparazione prima di una sfida con l'Austria, ricevendo, a fine gara, i complimenti del Ct azzurro Vittorio Pozzo. In pratica nel 1935/36 rientra così ad Adria , terminando la sua militanza nel Rovigo, dove collezione in tutto una settantina di gare. Gli anni dal 1938 al 1941 lo vedono protagonista in III divisione (ora il Cnd) con il Motta di Livenza.

La guerra ferma l'attività sportiva, ma non l'inossidabile Prandini che partecipa a diversi tornei calcistici con squadre di divisioni nazionali greche e tedesche. Il dopoguerra lo vede ritornare a "casa nelle vesti di giocatore allenatore, con il Bottrighe, squadra in cui termina la carriera nel 1948. Lascia i figli Armando, Franco, Renzo e Tolmino. I funerali si svolgeranno domani alle ore 17 m Cattedrale ad Adria.   

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( APPENDICE FLASH STORY ( by IL Gazzettino 08.03.1931 )/ / CAMPIONATO DI SECONDA DIVISIONE VENETO – GIRONE UNICO
A.C. PETRARCA – P.F. ADRIA  1- 1
Per molte ragioni la partita odierna non ci è piaciuta. Si deve infatti all’ottima giornata dell’estremo difensore adriese e di Casellato se i neri Petrarchini non sono passati e con largo scarto di punti.
La cenerentola del girone si è dimostrata ben degna del punto incamerato ed i suoi generosi sforzi avrebbero meritato un maggiore riconoscimento. Gli ospiti. Che possiedono qualche buon elemento come Volpi, Carretta, Dolfin e Badin, pur rimanendo nella mediocrità hanno svolto un gioco d’intesa di buona fattura rendendosi spesse volte, pericolosi e impegnando in difficili parate il bravo Colombo.

Diremo però che essi sono stati sorretti in modo evidentissimo da un arbitro partigiano e cavilloso che s’è accanito, contro gli uomini di Gottardi producendosi in una serie di errori marchiani culminanti nell’espulsione di Pegoraro al 40’ del primo tempo.

 

 

La sonorosissima fischiata che lo scarso pubblico ha tributato al signor Sebellin del Gruppo Arbitri Veneziani è stata quanto mai giusta ed ammonitrice anche pel Direttorio Regionale Veneto Gioco Calcio che da qualche tempo invia nella nostra città arbitri incapaci di dirigere con serenità e perizia gli incontri calcistici.

La squadra adriese , mancando del veloce Barbuiani, ha giocato molto al di sotto delle proprie possibilità! Mentre la difesa ha fatto prodigi, la mediana si è salvata con Gottardi
e la linea d’attacco è naufragata in uno sterile gioco inconclusivo sciupando numerosi palloni da goal. Qualche suo uomo , come Domeneghetti, è apparso sfiatato e giù di forma.

Eccoci ora al resoconto dell’incontro che è stato interessante e velocissimo malgrado la pesantezza del campo e la pioggerella che è caduta per buona parte della partita.
Alle ore 15 l’arbitro Sebellin del G.A. Veneziani allinea in campo le squadre in queste formazioni:
P.F. ADRIA ( Azzurri) : Colombo, Casellato, Favretto, Gottardi cap., Manzato, Prandini, Segantin, Marangoni, Pegoraro, Salvagnini, Domeneghetti.
A.C. PETRARCA ( Neri) : Badin, Zocca,Dolfini, Martignago, Mazzoncini cap., Casale, Griggio, Benetello, Volpi, Carretta, Soranzo.

 

 

 

SECONDA  APPENDICE FLASH STORY (  by I Gazzettino, 22.09.1931 ) / ADRIA A BATTE ADRIA B PER 5 a 1 ( 2 -0)

Dinanzi ad un numeroso pubblico e subito dopo lo svolgimento dei numerosi interessanti esercizi eseguiti dai signori cav. A. Tiberio e Carretta, ebbe luogo nel pomeriggio l’annunciata interessante gara calcistica tra la prima e la seconda squadra della Polisportiva Fascio Adria.
La prima squadra ha dovuto per più di mezz’ora segnare il passo data la tenace resistenza dei cadetti ma poi ha preso decisamente le redini della partita ed ha segnato cinque porte. I cadetti hanno segnato il punto d’onore con uno spettacoloso tiro di Beltramini a dieci minuti dalla fine.

Entrambe le squadre hanno dimostrato di aver bisogno di ritocchi e soprattutto di un maggiore allenamento perché ancora è poca la conoscenza tra uomo ed uomo e settore e settore.
I nuovi elementi allineati in squadra hanno favorevolmente impressionato per il gioco tecnico e redditizio da esse svolte.

Le squadre scesero in queste formazioni :
ADRIA 1.a : Colombo , Favretto, Casellato , Gottardi cap., Corà, Prandini, De Grandi, Becker, Manfredi, Marangoni, Grappeggia.
ADRIA 2.a: Berti, Franzoso, Martello, De Danieli, Segantin, Monterastelli, Pizzo, Beltramini, Cecchinato, Cisotto, Sacchetto.

 

 

 

TERZA APPENDICE NEWS ( by Libro story “Oltre un secolo di calcio a ROVIGO” -1893-2006; di Stefano Casalicchio e Carlo Fontanelli)/
FLASH STORY -  ROVIGO DI MR BOTTACINI STORY 1934-35/ E CON PRANDINI IN CAMPO GIOCO’ AMICHEVOLE DEL 21.03.1935 CONTRO LA NAZIONALE DEL “COMMISSARIO UNICO” POZZO

CALCIO ROVIGO FLASH STORY “PRIMA DIVISIONE” 1934-35/
….Il 29 luglio, dopo la ufficializzazione della conferma ( praticamente scontata) del <<popolare Botta>>  nel suo consueto duplice ruolo (ndr, di allenatore e giocatore) la nuova stagione è pianificata: segue per tutti un meritato periodo di vacanza: l’appuntamento9 in città è per l’inizio di settembre , alla scadenza del termine massimo, fissato dalle autorità federali per il 31 agosto , per il riposo obbligatorio dei giocatori….
…Domenica 2 settembre, alla presenza dello stato maggiore del Gruppo Sportivo Fascista con a capo l’avvocato Bonera ( che dal 9 giugno 1934 , vista la buona situazione della società, è presidente e non più Commissario ) iniziano , infatti, gli allenamenti.

 

 

Notevole la mole di lavoro per Bottacini: le sue <<sapienti e pazienti mani>> dovranno plasmare circa 50 atleti suddivisi tra titolari, riserve ( 2 Divisione), allievi / campionato ULIC), e una novità, i pulcini ( campionato ULIC, sotto la denominazione Carmelo Casarotti) .

La dimensione in cui il Rovigo si è calato, comporta un certo impegno economico e la società pensa bene di sensibilizzare l’opinione pubblica proponendo il nuovo tesseramento. Tre le categorie di soci : ordinari ( versando 5 lire mensili), sostenitori ( da 100 a 500 lire annue), e benemeriti ( oltre 500 lire l’anno) . Le iscrizioni si ricevono presso lo stadio, il bar Molinari o nella nuova sede di Via Cavour al numero civico 2 di via Cavour, in cui dal 6 settembre si è trasferito il GSF . le agevolazioni vanno dallo sconto del 50% sul biglietto per gli ordinari, fino all’entrata gratuita a tutte le manifestazioni del Gruppo per i benemeriti.

 

 

 

Il ROVIGO per la sua sesta consecutiva stagione in 1^ DIVISIONE è ancora inserito nel girone Triveneto. La formula ripropone otto raggruppamenti, ma con solamente la prima classificata interessata ai gironi finali che perciò si dimezzano, diventando due come le promozioni per la Serie B.
C’è , inoltre, una interessante novità: avendo la Federazione varato per la stagione seguente una terza serie d’élite, assumeranno quest’anno particolare importanza i piazzamenti compresi tra il 2° e il 6° posto ; la Serie C, questa la sua denominazione, sarà, infatti, formati dai migliori club di 1^ Divisione ( compresi quelli che non riusciranno a superare i sopracitati gironi finali) , nonché dalle compagini scese dalla B.
Non ci saranno, di fatto, retrocessioni, ma chi si piazzerà oltre il fatidico  sesto posto, si ritroverà in una 1^ Divisione declassata, che diverrà il quarto campionato in ordine di importanza.

 

 

 

La rosa con cui il ROVIGO si presenta ai nastri di partenza , ha nella difesa il settore che offre le maggiori garanzie, essendo ancora formata da Babini, Mercatelli e Bottacini, terzetto affiatatissimo che non teme intromissione alcuna da parte dei rincalzi; nella linea mediana , l’esperienza è assicurata dai riconfermati Prandini, Scagnolari e Salvagnini, ma si punta molto sulla affermazione di Besoli, espressamente acquistato per sostituire uno spento Zen , che , tuttavia, in pre-campionato ha già dimostrato di poter tornare utile; un reparto tutto da inventare è l’attacco: i tre superstiti Ceciliato, Fossati e Munerati, dovranno contendersi i cinque posti disponibili con gente del calibro di Astolfi, Bruni, Ruzzante e Tassinari, nonché un manipolo di giovani emergenti.  
L’organico è considerato di ottimo livello , certamente in grado di “puntare alla divisione superiore”.

 

 

 

NB: Per la cronaca  e per la storia del calcio Italiano, poi quella 1^ Divisione Girone A, vide la vittoria dell’Udinese ammessa quindi alle finali per la promozione in Serie B; mentre le prime 6 classificate furono ammesse alla nuova Serie C e furono, oltre all’Udinese, Fiumana, Trieste, Trento, Treviso, ROVIGO, Pro Gorizia.
Che peraltro precedettero le seguente altre squadre iscritte a quella 1^ Divisione 1934-35: Marzotto Valdagno, Bolzano, Pordenone, Ponziana Trieste, Palmanova , bassano, Lanerossi Vicenza e ultimo il CRDA Monfalcone ( che giocò solo 13 partite e poi si ritirò ; per questo furono considerati validi solo i risultati del Girone di Andata , mentre sono stati annullati tutti gli altri risultati.)

 

 

 

TABELLINO FLASH – AMICHEVOLE VS NAZIONALE DET C.U. POZZO /
ROVIGO – NAZIONALE “A” … 1-6
ROVIGO: Gianni (* della Nazionale), Mercatelli, Breda; Prandini, Besoli, Zen, Cavallaro, Scagnolari, Astolfi, Pizzo, Ceciliiato, SUBENTRANO: Ceresoli (*della Nazionale) , Ruzzante, Alberghini, Andrioli, Stefanini, Tassinari, A.
ITALIA  NAZIONALE “A”: Ceresoli, Monzeglio, Mascheroni; Pitto, Faccio, Corsi; Guaita Demaria, Meazza, Fedullo, Ferraris II, SUBENTRANO: Gianni, Bertolini, Monti L., Ferrari G., Orsi.
Spettatori . 5000
PS: Prima del “rompete le righe”, i calciatori azzurri prendono parte alla festa organizzata dai tifosi che, la sera del 20 giugno all’albergo Vittoria, offrono loro la cena; ancora non è chiusa ufficialmente la stagione 34-35 che Bottacini ha già dato inizio a quella nuova, esaminando, il pomeriggio stesso, alcuni giocatori scesi in campo nell’amichevole con la Pro Calcio allo scopo organizzata.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Ivo Carlo Prandini ‘estrapolato ‘ dalla foto poster Rovigo 1932-33.
Fermo restando che il giocatore agli inizi della sua carriera è stato protagonista nell’Adriese e lo troviamo certificato da ‘giovane emergente’ in una formazione che abbiamo indicato nella Adriese Story step by step che abbiamo indicato sempre qui su www.polesinesport.it nella rubrica ‘ Campionato io ti am@rcord’ per l’annata 1931-32 del Campionato ULIC.
E per onorare quell’Adriese degli anni ’30 vi proponiamo in apertura di fotogallery due significative immagini dell’epoca ( la prima come foto-celebrativa del 90° anniversario dell’Adriese 1906 e la seconda sottoindicata ‘Adria 1932 – stadio Bettinazzi , con a dx i dirigenti Ugo Levi e Bettinazzi) , già segnalate nella citata rubrica.
Passando al periodo di Ivo Carlo Prandini giocatore del Rovigo, vi proponiamo le 4 foto di ‘prima pagina’ del Rovigo Libro story già ciato, perché sono le 4 annate in cui Prandini ha giocato in sequenza nel capoluogo polesano.
E cioè nella Prima Divisione 1932-33 ( vinto dal Vicenza e col Rovigo di Bottacini buon 5° posto) il difensore Prandini giocò 19 partite e venne segnalato così nel libro:<< Il reparto più convincente è quello difensivo, sostenuto dal trio Babini-Mercatelli-Bottacini,, “tre vere colonne” incrinatesi pericolosamente solo nella trasferta di Vicenza nell’ambito della più schiacciante delle 7 sconfitte complessive; discreta la linea mediana che, dopo un incerto, ha trovato mil giusto assetto per merito di Zen, il quale “intelligentemente coadiuvato da Salvagnini e Prandini ( che ben presto ruba il posto a Isalberti, n.d.a.) “ si è rivelato “il vero fulcro di tutto il gioco difensivo ed offensivo”.
Per la cronaca  e per la storia poi nel Rovigo 1933/34 vinto dalla Udinese (Rovigo ancora quinto) la squadra vide Prandini giocare ben 27 partite e anche per questo lo troviamo nella foto-team che, come da didascalia citata, vede in piedi da sx Bottacini, Zappavigna, Zen , Salvagnini, Tullio, Ceciliato, Frascaroli; accosciati da sx Cortivo II, Bercatelli, il portiere De Bonis col berretto, infine Prandini.

 

 

 

 

Sempre protagonista Prandini anche in Prima Divisione 1934/4 ( quella della vittoria Udinese ma col team di Bottacini promosso nella neonata Serie C) perché da mediano giocò 19 partite e anche da titolare la storica amichevole contro l’Italia Campione del Mondo del C.U. Vittorio Pozzo.
A tal proposito vi proponiamo alcune immagini significative, partendo da quella che cito lo stesso Prandini nella didascalia a fianco di Meazza , Zen  e Ferrari.
Nelle altre immagini  di quella storica partita Rovigo vs Italia datata 21 marzo 1935, vediamo “il commendator Vittorio Pozzo , commissario tecnico della nazionale azzurra campione del mondo sul prato del ‘Littorio’ assiema a Renato Bottacini raggiunti da un fotografo e da alcuni dirigenti del Rovigo; arriva anche l’arbitro, tutto è ormai pronto0 per l’incontro amichevole fra Italia e Rovigo”.
E gli spettatori? La cronaca parla di ben 5000 spettatori e ve ne diamo conto con la relativa immagine fotografica.
Poi Ivo Carlo Prandini giocò anche 4 partite nel campionato 1935/36 si Serie C, quello del Girone A vinto dal Venezia che mise in fila Vicenza, Udinese, Padova, Treviso, Anconitana Bianchi e appunto il Rovigo buon 7° posto; mentre retrocessero Grion Pola, Libertas Rimini, Forlimpopoli, poi ripescate in Serie C campionato 1936/37.
Detto che poi Ivo Carlo Prandini risulta tra i giocatori ‘ceduti’ all’Adria per la stagione 1936/37, vogliamo riproporlo nell’Adriese 1929/39 con didascalia incorporata.

 

 

 

 

Era l’Adriese degli anni Trenta gestione Levi & Bettinazzi di cui vi proponiamo altre due immagini significative dell’epoca, quando Adria ha poi ‘catalizzato’ anche giocatori-campioni ‘eccellenti’.
Dallo stesso Renato Bottacini allenatore all’emergente Aldo Ballarin  e poi suoi fratello Dino-portiere poi ‘portati’ dallo stesso Bottacini a Rovigo ‘lanciandoli’ nel Grande Calcio da Venezia al Grande Torino, tra storia e leggenda , tra Nazionale e la nota tragedia aerea con l’aereo precipitato ai piedi della Basilica di Superga.


Mentre la storia calcistica di Ivo Carlo Prandini ( vedi suo Tesserino Figc, by Polisportiva Fascio Adriese datato ottobre 1930)  , oltre che a Motta di Livenza e durante la Guerra , continuò nel periodo post bellico ancora a Bottrighe, da giocatore – allenatore evergreen , ma sempre “un ratto” come lo era stato anche nella partita contro la Nazionale ‘Campione del Mondo’ per la terza volta , perché era un …Pozzo di storia.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it