Quaderni della Comunità di Villa San Francesco: pubblicato il libro di Aldo Bertelle “Chiamati a risorgere” / Per camminare ‘insieme’ ai Giovani, da Emmaus a Tomsk, da Facen ai ragazzi ‘testimoni’ di Gesù nel mondo …


Un libro scritto da Aldo Bertelle non è mai cattedratico, ma pregno di testimonianze di vita mai vissute col ‘petto in fuori’ ma semplicemente nel segno dell’Uomo Fratello.
E allora il suo nuovo libro “ Chiamati a risorgere” l’ho letto sapendo che sarebbe stato coinvolgente, anche perché di questi tempi ci sono tante ragione per impegnarsi tutti a fare meglio.
Ma su quali valori e quali strade prendere? Di sicuro il libro di Aldo Bertelle ci aiuta a ‘ritrovarci’ , ma soprattutto parte con un invito speciale insito nel titolo “ Chiamati a risorgere”. Ma chi è chiamato a risorgere?
Indubbiamente tutti ma soprattutto ognuno di noi, fermo restando che ha un senso speciale questo invito trasmessoci da Ennio DE POI – Segretario della Comunità Villa San Francesco : << Abbiamo pensato di coinvolgere 50 ragazzi e giovani in diverse parti d’Italia, nel caso che letto il libro allegato gradissero recensirlo, individuando loro riviste, periodici, settimanali, bollettini, giornali parrocchiali o scolastici, universitari, sia dei loro luoghi o a reti più allargate. … E’ possibile anche con un brano musicale composto, una narrazione, una poesia, un disegno, altro di interesse.>>.
E allora, più che fare la mia ‘recensione’ , colgo l’occasione nel girare l’invito ai nostri lettori , tutti nessuno escluso, anche se l’ho già girato direttamente ad una persona che …suona musica, è giovane e come tutti i giovani ha bisogno di libri come questo di Aldo Bertelle per ‘camminare e cantare’ la stessa canzone di Gesù di Nazareth sulla strada di Emmaus ‘spezzando il pane’ per condividere …tutto e ‘alla pari’ , lui Gesù, il Gran Signore coi suoi Fratelli.
Dico solo che non sono adatto a fare ‘recensioni’ su Libri o Personaggi di ‘spessore morale’ , ma mi piace proporre tante testimonianze di Vita & Valori. Tant’è che , quando un mese fa mi hanno chiamato gli organizzatori del Festival Biblico per  ’intervistare un allenatore di Serie A di cui ho già raccontato la Storia e che sinceramente conosco bene anche per rapporti familiari”, ho pregato di ‘contattare ’un giornalista più prestigioso, anche se ho  fatto il contatto col Mister che parteciperà così ad un incontro pubblico sul tema “Fratellanza nello Sport”.
Perciò, più che recensione , voglio promuovere il libro “Chiamati a risorgere” , proponendovi qui di seguito alcuni suoi ‘elementi significativi’ che ne caratterizzano i pensieri di viaggio dell’autore Aldo Bertelle.
Partendo dai suoi Pensieri introduttivi e Presentazione, oltre al Sommario coi ‘titoli’ rappresentativi dei vari focus, concludendo con la Posfazione, rimandandovi in calce al nostra tradizionale Extratime per ulteriori brevi indicazioni su quanto emerso anche dalle testimonianze raccontate dall’autore.

 

 

 

ECCO COMUNQUE ALCUNI PENSIERI-CITAZIONI INTRODUTTIVE DI ALDO BARDELLE CHE RITENIAMO …DI INDIRIZZO AL LETTORE
A_...“ Alcuni passaggi da me narrati in Emmaus, sono frutto del mio pensiero di innamorato di Gesù di Nazareth, non certo a riferimento evangelico.”
B_) …..Questo libro, forse un pezzo di pane, è posto in un sacchetto preso in un forno feltrino.
Il tutto è reso significativo dalla lettera e da un’elaborazione di Giancarlo Frison, artista e formatore.
Al termine della lettura, il libro potrebbe essere riposto nel sacchetto, per raggiungere anche altre destinazioni.
C_)… Questo libro segue in parte la metodologia degli Incontri del Lunedì alla Casa Emmaus, dove la parola ultima era riservata a scritti, mail, provenienti da tante parti del mondo.

“CHIAMATI A RISORGERE” / Quaderni della Comunità di Villa San Francesco
DEDICA A ( Ai ragazzi della Comunità, i primi chiamati a risorgere.) di Aldo Bertelle
Illustrazioni di Vico Calabrò )
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PRESENTAZIONE  .. ( SCRITTA da Enrico Gaz, Avvocato, Direttore della Linea Quaderni della Comunità di Villa San Francesco )
PRESENTAZIONE ........................................................................ 11
<< La lettura di questo quaderno sarà deludente per chi insegue discorsi culturali o devozionali. Sono, invece, scritti di saggezza per chi cerca una parola per la vita. I discorsi religiosi ai quali siamo stati abituati in questi decenni si vanno esaurendo: alimentano un bisogno di religiosità che non fa confluire “vita nuova” nelle persone. Capita così che ci si dice religiosi ma poi ci si comporta con la mentalità di chi guarda in tutto ai modelli che offre il mondo.
Le pagine che seguono diventano un vaccino: ci rendono immuni dall’illusione di poter e dover dare testimonianza solo con le parole, invece di essere testimoni anche con l’impegno e con le opere.
Il testimone non parla ad effetto. Esprime con modestia ciò che vive nella quotidianità come valore e lo comunica con semplicità agli altri, perché possano goderne con lui.
La qualità della società dipende dai cittadini e la qualità dei cittadini dipende da quello che si insegna ai giovani, dall’idea di società che si fanno i giovani, verrebbe da dire i bambini. Questa tema dell’educazione sociale è la grande impresa a cui dovremmo accingerci e alla quale per lungo tempo abbiamo abdicato.
Non per proporre un mondo diverso ma un modo diverso di vivere la realtà che tutti viviamo. >> ///////

 

 

 

SOMMARIO
Lungo la strada .......................................................................PAG.  14
… PEDAGOGIA GESUANA NELLA STORIA
… EMMAUS
… DI SERA
… SI FA SERA
… DI CORSA (A Emmaus, quella vicina a Tel-Aviv, che da Gerusalemme dista circa 12 chilometri ..)
… TORNARE ALLO SPEZZARE IL PANE
… AULA SINODALE
… UN ANNO NELLA CARPENTERIA NAZARETANA

Il Natale con il terzo occhio ..................................................PAG…30

FRATELLI TUTTI ( incipit by Aldo Bertelle: “ ...Il 3 ottobre 2020 è arrivata FRATELLI TUTTI, Lettera Enciclica di papa Francesco sulla fraternità e l’amicizia solidale. L’ho immaginata scritta a mano nel cuore della notte, per lanterna la Luce abitante in un’antica bugia, quella capace di spingere l’aurora a farsi luce.
La firma appunto Francesco che chiede aiuto invocando: “Vieni, Spirito Santo! Mostraci la tua bellezza riflessa in tutti i popoli della terra, per scoprire che tutti sono importanti, che sono necessari, che sono volti differenti della stessa umanità amata da Dio. Amen”.
Destinatari: “Fratelli tutti”. La storia è colma di immagini e foto di rito in cui il papa siglava l’enciclica su un tavolo di legno nel Palazzo Apostolico in Vaticano, attorniato dall’alto cerimoniale.
Francesco invece parte da solo per Assisi, guarda San Francesco in quell’incontro di sguardi e firma la sua terza enciclica su un “tavolo” di roccia,....”) ///

… BRETELLA DI BENE NEI SENTIERI DEL MONDO
… BETLEMME È ALLE PORTE

Ri-partire dai ragazzi pochi, matti, pensanti, osanti ............ PAG.  40

… COLTIVARE UN SOGNO
… CANNE DA PESCA
… CHIESACASA CASACHIESA
… SEMENTI DI SOGNO
… RISORGERE PRIMA DI MORIRE
Sguardo giovane ad Oriente ..................................................PAG.  53
Figli e sepolcro vuoto ............................................................ PAG. 58
Postfazione ............................................................................. PAG…61

 

 

 

APPENDICE FLASH / QUADERNI DELLA COMUNITÀ DI VILLA SAN FRANCESCO; SEGNALIAMO GIA’ PUBBLICATI NELLA STESSA ‘COLLANA’ :
VOCI DA UN SOGGIORNO DI MEZZA COLLINA.
Raccolte da Cesare Piazzetta, 1980.
PER MULATTIERE E SENTIERI DIMENTICATI.
Il restauro dei capitelli in Facen. Mariarosa Mario Da Rold ed altri, 1994.
IL SACRO DEL MURER.
Via Crucis - Margherita Della Puppa, Aldo Bertelle, Giovanna Nepi Scirè, Giulio Perotto, Mario Morales, 1994.
COSÌ CI HANNO VISTO.
Cinquant’anni di vita della Comunità, 1998.
SEGNATI DALL’AMORE.
Marco Cè, 1998.
ARTE IN VILLA SAN FRANCESCO.
A cura dell’Amministrazione Provinciale di Belluno, 1998.
LA MEMORIA DEL FUTURO.
Sogni, memorie, presepi, 2000.
VIENI, C’È POSTO.
Viaggio del bambino scolpito in Nevè Shalom Wahat Al Salam (Israele), 2001.
VOLI ANCORE E ZAVORRE.
14 Artisti per il Piccolo Principe - Mariarosa Mario Da Rold, Giorgio Pisanello, Vico Calabrò, 2001.
INFEDELE PATROCINIO.
Note brevi di spiritualità forense - Enrico Gaz, 2001.
ARBITRI SENZA FISCHIETTO.
Un arbitro rogersiano, utopia o profezia? Aldo Bertelle. I edizione 2003
II edizione 2004 - III edizione 2004.
PER UNA CHIESA DEI POVERI.
Vincenzo Savio Vescovo di Belluno-Feltre, 2004.
10 CORNER PER UN GOAL.
Aldo Bertelle. I edizione dicembre 2004 - II edizione marzo 2005.SCRITTO SULLA MANO.
I edizione maggio 2006.
SPUTATO CON I PIEDI.
Silenzi urlati e grida mute raccolte da Aldo Bertelle. I edizione maggio 2007.
RAGAZZO DICO A TE ALZATI. Lettera ai ragazzi della Comunità di Villa San Francesco - Loris Francesco Capovilla.
I edizione ottobre 2007 - II edizione aggiornata ottobre 2015.
EDUCARE CON ARTE - un lungo cammino per strade, vette e sentieri. Autori vari.
I edizione aprile 2008.
INFINITAMENTE DOLCE - catalogo della mostra di opere d’arte ispirate alle litanie del Vescovo Tonino Bello commentate da Giancarlo Frison. Autori vari.

I edizione aprile 2008.
ARBITRI SENZA FISCHIETTO.
Un arbitro rogersiano, utopia o profezia? Aldo Bertelle. Edizione rinnovata agosto 2010.
E TU CHE DICI?
Aldo Bertelle. I edizione marzo 2013 - II edizione aggiornata aprile 2013.
GESÙ LADRO NELLA NOTTE.
30 sicli per non tradire l’Uomo. Aldo Bertelle. I edizione aprile 2014 - II edizione aggiornata febbraio 2015.
DOTTOR GESÙ Medico senza medicine, Maestro sprovvisto di cattedra, il più fine educatore di tutti i tempi.
CORSO DI LAUREA IN GESÙ. “LADRO NELLA NOTTE” DI
PROTESI. Gerusalemme 30 settembre 2014 - Comunità di Villa San Francesco.
I edizione settembre 2014.
I TRE MESTIERI DI DIO.
Aldo Bertelle. I edizione marzo 2015.
SIEDI AI PIEDI BUCATI DEL RISORTO
Arte e parole. Giancarlo Frison. I edizione marzo 2017.
25 ANNI DI AFFRESCO IN CASA EMMAUS.
A cura di Vico Calabrò. I edizione marzo 2018.
10 GIUSTI PER IL MONDO
A cura di Enrico Gaz e Francesca Avanzo. I edizione maggio 2018.
L’ARTE DELL’ANIMA CON LA VITA DEGLI ULTIMI
Catalogo della mostra. A cura di Vico Calabrò con i ragazzi e giovani della Comunità
I edizione novembre 2018. Quattro ristampe.
LEGNI COVATI INCARNATI CUCITI
I edizione aprile 2019 - II edizione maggio 2019

 

 

 

 

POSTFAZIONE / ( SCRITTO DA: Giulio Leopoldo Bellocchio, filosofo e studioso della Catechesi Biblica Simbolica di Claude e Jacqueline Lagarde ) /

Ecco una “riflessione” scritta in treno di ritorno da Facen, correndo affiancati al bellissimo corso del Piave, stretto tra rocce e boschi, e ritrovarsi a correre ancora sull’acqua dove sorge Venezia: via stretta, via ferrata, via legnosa, via inchiodata, via risorta.
Non può essere un “Direttorio della catechesi”, non segue un’argomentazione, né dà risposte; spero siano suggestioni fedeli al senso cercato.
Le primizie sulla tavola apparecchiata della “Chiesacasa Casachiesa”, la dispensa, la musica, l’angolo di ritiro. Il tutto preparato alla presenza del Santissimo Sacramento, con Gesù fatto pane per noi.
Tutto alla luce del suo Tabernacolo, fiamma fedele giorno e notte, capace di incendiare i cuori e orientare anche gli sbandati. È stella e faro, attira i cercatori, ne fa nuovi portatori.
La prima primizia da offrire è la buona forza della giovinezza, tante volte intossicata o schiantata, possibilmente invece versata perché orientata a questa Luce che bussa per abitare da noi.
Un progetto di adorazione al Santissimo, spezzato nell’azione dei gesti quotidiani, notturni, covati, donati, taciuti, offerti in preghiera, cantati e cuciti tra strade, usci, tavole e stelle. Adorazione e azione, fatta di passi e di mani che donano primizie, di preghiere di lode e di gesti simbolici e concreti.
Missioni compiute insieme, in punta di piedi, doni raccolti e dati, musica suonata per dilatare l’animo e innalzarlo alla lode: voi in Comunità insieme state tessendo una storia larga, come un’ampia tovaglia accogliente vicini e lontani, centrata nel cuore di Gesù, che si offre e ci chiama per nome ad offrirci.
Coraggio, offriti. Forza, offriti: la forza delle braccia che segano un prato, che si offre alla luce del Tabernacolo. Quanti ragazzi hanno bisogno di offrire la loro forza di giovinezza.

 

 

 

Aldo avrebbe dovuto fare il prete, per trasformare direttamente in azioni pastorali concrete le sue intuizioni impastandole alla liturgia, tradizione già ricca di colori, incensi, immagini e oggetti sacri, che solo qualche prete tonante dall’altare e capace coi ragazzi, colla forza dei ragazzi, saprebbe far veramente rivivere.
La sorgente è nascosta, ma lo Spirito soffia, e trasforma le offerte, ci trasforma per formare un solo corpo, irrorati da un solo sangue che circola e pulsa vita.
Gesti di vita che partono pulsanti dalla tola, la tavola, per trasformarci in vita che si offre, in corpi dati per chi ha bisogno. La tola e l’altare, mensa del corpo offerto per nutrirci.
Gesti quotidiani di vita, simbolici e quotidiani, sbocciati alla luce del Santissimo, spezzati al calore della sua fiamma, gaudenti del vino dell’altare.
Un Sì che trasforma la paura carnale di offrirsi, l’istinto a fuggire, trasforma la paura in dono, trasforma la carne in sacrificio, il corpo in offerta. Trasfigura il corpo in corpo dato per chi ha bisogno, porta alla luce corpi nascosti. Tabor, Tabernacolo, Tempio dello Spirito Santo. “Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente…: è questo il vostro culto spirituale” (Rm. 12, 1).
Luce data, olio dato per ardere e lenire, ungere, consacrare. Olio che profuma e penetra in profondità, tonifica, risuscita.
Cosa viene portato all’altare e trasformato nel Corpo e Sangue di Cristo?
Il lavoro della giornata, o del turno notturno. Il corpo offerto, il sudore, le attenzioni, i gesti. Le primizie raccolte. La semente sparsa. Portiamoli col cuore all’altare, lo Spirito Santo li trasformi, santifichi, vivifichi. Ci trasformi in corpi dati per i bisognosi, “sacrificio vivente, santo, gradito a Dio”. Nel Nome di Colui che si è dato. Che ci si è dato e trasforma cuori di pietra in cuori di carne.
Una devota azione nutrita dal Santissimo, guidata dal Sì di Sua Madre.
Liturgia di passi discreti, che cercano la Via, la via di darsi, di offrire la propria forza in modo luminoso e speso nel servizio. Siamo chiamati noi stessi a chinarci nell’esempio.
Il sole fa crescere la pianta e la pianta solleva i suoi rami frementi al vento del cielo.
Così la forza ricevuta è impiegata e impegnata a sollevare; e a sera, raccolti attorno alla luce fedele, un canto solleva sussurri, gemiti, fatiche, parole.
La forza giovanile è sfamata nel darsi come corpo trasformato, corpo redento perché dato.

 

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY / TESTO DEL SEGNALIBRO: “L’OROLOGIO DELLA TUA LUCE”
Il giorno, magari l’ora, anche l’anno, che hanno segnato di bene e di luce la tua vita, l’infanzia, l’adolescenza, il tuo cammino personale, plurale, familiare.
Una luce verso la Pasqua, aiutata anche con i colori della prossima primavera, che è
sempre primavera della vita, la tua vita.
I ragazzi e i giovani della Comunità di Villa San Francesco a Facen così scrivono,
dicendo che sono pronti, nel caso si desideri, a “incidere” su vetro, ceramica, raku, legno, pietra, ferro, affresco, una tua ora, come un impegno della tua vita, un luogo, un ricordo significativo, un frammento di storia, un battito di speranza.
Verrà generato nei laboratori Sogni Antichi, nel caso gradirai segnalare alla Comunità, e verso la Pasqua verrà restituito con un poco di arte, anche impastato di attenzione e di amore.
Quel “Ri-partire con i ragazzi – pochi, matti, pensanti, osanti-” che la Comunità ha messo al centro della riflessione negli ultimi mesi del 2020, invitando ad accarezzare anche quel fanciullo che siamo stati e che crescendo può essere sia stato magari dimenticato. Chiamiamolo ancora e per nome, potrebbe aiutarci a guardare lontano, oltre i tornanti delle fatiche, del dolore e delle stanchezze, là dove la luce, accesa dalla Luce, ci attende.

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY / TESTO DEL SACCHETTO: "PANE SENZA SCADENZA" ( Natale di Maria, 8 settembre 2020) /
<<  Aldo, assecondo il tuo desiderio di una sintesi scritta del nostro colloquio telefonico del 5 settembre, che era stato innescato dall’immagine della bimba, ritagliata in carta, che corre verso il tunnel costituito dal dorso di un libro aperto.
Ti dicevo che l’idea m’era venuta fermando l’attenzione su uno dei libri sempre a portata di mano attorno allo spazio del piatto dove mangio: era “O sensi miei” di padre Davide Maria Turoldo, che ti invio allegato, essendone stato regalato di una copia. Il tunnel oscuro che lei imbocca è il futuro, l’ignoto, la via per raggiungere la luce. Nella foto le pagine aperte che fanno da tetto al libro sono luminose e l’unica parola che involontariamente è a fuoco è “Dio”. Che sia puro caso? Poiché in questi giorni il tema della Chiesa come casa occupa i tuoi pensieri, trovai questa immagine pertinente.
Dicevi che una delle ragazze della Comunità, che una volta alla settimana di sera e al buio esce con te e altri dopo il vespro comunitario per sostare concretamente su qualche storia di bisogno anonimo, al rientro aveva fatto un disegno tratteggiando una chiesa. Il disegno della chiesa, anche lontana nell’orizzonte, riconoscibile dal campanile, è spesso presente nella pittura (così per caso, ce n’è una anche nel mio, dedicato alla cagna Stella, che ti avevo donato prima che morisse) come un archetipo della ricerca di Dio, un Dio casa sicura, protezione, confidenza, e anche elevazione (il campanile è un indice puntato al cielo).
Ricerca di una Chiesacasa: di recente mi sono imbattuto nella vicenda di Sinèad O’ Connors, famosa cantante irlandese della generazione della contestazione sessantottarda, probabilmente passata per qualche esperienza collegiale severa. Forse questa fu la ferita interiore che la spinse durante un concerto a strappare l’immagine di Papa Woytila. Fu fischiata da una parte consistente del pubblico che stimava quel grande pontefice, e questa fu forse una delle cause delle subentrate sofferenze, sensi di colpa, frustrazioni per l’ingiustizia...sfociate in seguito nella depressione, nella solitudine, lei che era in gioventù un fi ore di rara bellezza, un piccolo capolavoro della natura e della grazia.

 

 

 

In tempi non lontani si è convertita all’Islam. Ho cercato il suo sito su Instagram e ho lasciato una domanda scritta: Perché ti sei convertita all’Islam? Non ebbi risposta.
Non avrebbe potuto trovare forza e luce nel Vangelo? Domanda ingenua finché vuoi.
Dopo qualche mese su Google ho letto una risposta:” Cercavo una casa per la mia anima e lì l’ho trovata “. Ecco dove pecchiamo: chi ne ha bisogno, e sono tanti, non trova in noi casa, accoglienza vera, protezione. Ecco spiegato lo spegnimento. Abbiamo già da tempo costruito cancelli nelle nostre abitazioni e nei cuori.
Dicevo anche, se ricordi, quando venni a vedere in Comunità come avviavi il tutto, che se vogliamo una Chiesa casa non deve mancare il caffè, ma neanche la bellezza semplice e forte in tutte le sue forme: la parola, il gesto, il canto, la luce, uno spazio per il silenzio, l’immagine...benché se c’è il cuore il resto viene da solo.
Perciò trovo poetico e meraviglioso che Erik non vada a dormire prima di entrare nella chiesetta a suonare la viola.
Il Covid, così adatto a lisciare il pelo a questa nostra malattia di rinchiuderci in una vita tutta privacy, tutta maschera e apparenza, tutta autoreferente! Don Carlo Stancari, parroco di Santa Maria delle Carceri a Prato, amico della prima e seconda ora (era benedettino a Praglia quando lo ero anch’io) un giorno mi disse: “Il nostro centro non è l’io, ma il Tu”. Ti confesso, ma non dirlo a nessuno: talora sono preso dallo sconforto. La marea in cui siamo mi sembra letteralmente cancellante ogni residuo di innocenza. Ma don Loris ripeteva: “Tantum aurora est”.
Ciao, Giancarlo Frison / Pane senza scadenza >>///

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Aldo Bertelle autore del libro “Chiamati a Risorgere”, nonché Direttore della Comunità di “Villa San Francesco” del C.I.F. di Venezia, con sede in Facen di Pedavena (BL), dove vengono accolti minori e non solo, in difficoltà familiari e personali.
Premesso che la ‘scrittura’ di Aldo Bertelle è la logica conseguenza del suo ‘tante fare’ pro giovani, perciò vi proponiamo in apertura di fotogallery e in sequenza alcuni ‘frame’ by You Tube ( vale la pena di ‘ascoltarlo’ l’ex arbitro che peraltro si è raccontato in modo speciale a Il Gazzettino in data 19.06.2017) che lo mostrano al Museo dei Sogni e della Memoria … a Facen, mentre ‘mostra’ l’ampolla dell’acqua di Plaza de Majo, il bastone del cammino , il Mappamondo con le 198/199 terre del mondo ( tutte da accarezzare) , la foto di Francesco Canale il ragazzo focomelico che dipinge con la bocca, e quel “Grazie-pensiero” che è foriero di ulteriori programmi di investimento su sé stesso e sugli altri.
Quindi Aldo Bertelle in video con Don Fabrizio Bagnara & Lochiedo a Don…” dove l’essenziale è “Ri-partire dai Ragazzi, pochi, matti, pensanti o santi! “…come quelle che hanno partecipato all’incontro in video, praticamente come ‘apostoli’ in tempo di Covid19 alla giusta distanza.

 

 

 

 

Ma con riferimento al Libro di Aldo Bertelle, vi proponiamo alcune emblematiche ‘illustrazioni’ ( cover libro e tandem kit) di Vico Calabrò “ frescante, pittore, incisore, ceramista. Direttore artistico della Comunità Villa San Francesco e della Casa degli Affreschi “.
E dulcis in fundo ancora in flash Aldo Bertelle, già di casa qui su www.polesinesport.it dove le sue parole targate Comunità Villa San Francesco si sono sempre fatte ‘carne’ perché base di lancio come nel titolo di questo suo libro “Chiamati a risorgere” che dal sottoscritto più che essere ‘recensito’ può essere quantomeno condiviso e di stimolo a risorgere, magari tramite altri ragazzi e altrui recensioni e partecipazioni, come anche De Poi ha sollecitato.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it