Rizzoli Nicola “Arbitro & Uomo” a Raisport by Varriale/ “Best World Referee” tra Champions & Finale Mondiale al Maracanà/ Storytelling Made in Bologna e Panathlon Rovigo (gancio Govoni) tra “Museo dei sogni” a Facen Pedavena & AIA Este


A Bologna ci sono le Torri degli Asinelli e i colori rossoblu nel Calcio vanno di moda da  sempre. Anche a Rovigo ci sono le torri ( mozzate) e i colori rossoblu arrivati da Bologna nel 1935 vanno di moda da sempre tra i Bersaglieri by Rugby.
Storie che si incrociano come quelle di Fulvio Bernardini & Cesare Zancanaro avversari in una finale scudetto tra Bologna e Alba Roma negli anni ’20, tant’è che la figlia di Bernardini nel libro dedicato a papà Fulvio ha inserito un foto che aveva visto un anno fa qui su www.polesinesport.it .
E adesso? It’s Nicola Rizzoli’s time, per la serie …non c’è il due senza il tre! 
Si perché di Rizzoli ne avevamo già parlato all’interno del Giuliano Govoni Personaggio Story ma anche come ‘special guest’ nell’Evento Story organizzato dalla Comunità Villa San Francesco ( vedi Facen di Pedavena & Museo dei Sogni” / Tra i SIMBOLI la “Terra del Maracanà” by arbitro Nicola Rizzoli, quella del Giardino dei Giusti a Gerusalemme e Vaticani nel nome di… papa Francesco, Shimon Peres ed Abu Mazen) .
Solo che adesso ci ha pensato Giuliano Govoni a …suonare la carica della ‘trilogia’, semplicemente mandandomi la seguente mail da ‘arbitro della situazione’:<< Ciao Sergio
ti giro alcune foto della bellissima serata con Rizzoli. Utilizzale come meglio credi assieme a quelle già pubblicate su Rovigooggi. Mi aspetto una paginata delle tue.... / Grazie, Giuliano>>.

PRIMA MAIN NEWS / NICOLA RIZZOLI “IN CASA “ PANATHLON ROVIGO “GANCIO”  BY GOVONI FOR FRIENDS & SPORT …IN THE WORLD
E pensare che Giuliano da gran signore mi ha invitato più volte a qualche serata speciale , sia in casa Aia Rovigo che a livello di serate by Club come è stata quella organizzata dal Panathlon Club  del presidente Federico Cogo, gancio ‘ovviamente’ lo stesso Govoni che di Nicola Rizzoli arbitro è stato ‘assistente’ fin dagli albori sui campi della Serie C , ad inizio Terzo Millennio ( per la cronaca gli ‘attuali assistenti’ di Rizzoli sono Andrea Stefani e Renato Faverani).
E allora eccoci qui a partire come…l’Arca di Noè…partirà la nave partirà dove arriverà questo non si sa….

Questione di amicizia e di stima, così pur restando ‘schivo’ ai cerimoniali mi ritrovo ‘fortunatamente’ a parlarvi di Nicola Rizzoli “quasi” Made in Rovigo by Family, tra Govoni & Panathlon Rovigo.
Così come in tutte le Storytelling virtuali facciamo finta di essere seduti su un divano rodigino, tanto ci ha già pensato Nicola Rizzoli ( grazie a ‘gancio’ Govoni) a metterci a nostro agio, facendoci per così dire ‘virtualmente’ accomodare nel ‘salotto buono’ della sua Casa-Sport open space, vale a dire quello della serata al Panathlon Club Rovigo di cui è consigliere guarda caso l’amico Giuliano.
Tutto questo è successo all’Hotel Cristallo di Rovigo nella serata di giovedì 29  gennaio, anche perché – me l’aveva detto Giuliano Govoni – “bisognava trovare la serata giusta secondo le disponibilità di Rizzoli”.

Così come aveva fatto a Facen di Pedavena , la ‘signorilità’ i Nicola Rizzoli è stata oltremodo ‘familiare’ anche perché stavolta a Rovigo c’era anche la sua Eulalia ‘rodigina’ oltre che i suoi assistenti storici Carretta & Govoni.
Tutto sull’onda delle domande-intervista proposte by Maurizio Romanato giornalista del “Gazzettino” , con le relative risposte by Rizzoli riportate ampiamente sui giornali.
Così se alla Comunità Villa San Francesco , da arbitro e da uomo, Rizzoli ha parlato di “sogni che si avverano” , in una sala gremita , mentre in un’altra sala è stato necessario predisporre il collegamento video, al Panathlon Club Rovigo, sempre da arbitro e da uomo, il 43enne Nicola Rizzoli da Bologna a gente che vivono lo sport “tra campo e dintorni” per promuoverne i valori più profondi.
Anche per questo Rizzoli ha sottolineato quanto sia diverso la ‘partecipazione’ del pubblico all’estero rispetto a quanto succede negli stadi italiani.

Così Rizzoli ha sottolineato quanto all’estero il pubblico abbia “più rispetto sia per l’avversario che per l’arbitro” , sicché è più facile mantenere il ‘controllo del match’ , mentre in Italia …’basta un niente per farsi sfuggire di mano la partita”. Senza considerare che all’Estero il pubblico è più ‘portato’ all’applauso, sia nei confronti dei vincitori, dei perdenti e anche dell’arbitro, mentre in Italia – parole di Rizzoli – questo gli è successo soltanto a Cagliari…
Praticamente una considerazione-invito perché il Sistema Calcio Italiano ritrovi …quella sua storica collocazione internazionale che si merita.

E vale la pena di prenderne spunto seriamente se consideriamo che chi lo dice è quel Nicola Rizzoli che è stato eletto “best referee 2014” a livello mondiale, dopo essere stato ‘promosso’ internazionale dal 2007, dopo aver diretto la prima finale della nuova Europa League nel 2010 ( Atletico Madrid – Fulham ), e arrivando il 20 maggio 2013 a dirigere a Londra la finale di Champions League tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund.

Ma per sapere “tutto quanto” su Nicola Rizzoli e la sua straordinaria carriera vi rimandiamo in Appendice News alla sua biografia by wikipedia.
Invece , con riferimento alla specifica domanda sulla finale arbitrata al Maracanà, nella finale mondiale Germania - Argentina dell’anno scorso ( 13 luglio 2014), Nicola Rizzoli ha raccontato confidenze e aneddoti che diventano …base di lancio per il futuro.
Praticamente una specie di ‘magic moment’ , tanto più che – parole di Rizzoli – “E’ stata assolutamente inaspettata, anche perché fino a 48 ore prima non pensavamo di essere chiamati visto che avevamo già diretto due volte l’Argentina; perciò è stato una sorpresa” .

Poi sul campo tutto è andato benissimo, per Nicola Rizzoli , 43 anni, bolognese, impeccabile per tutti salvo che …per i ‘tifosi argentini’ che reclamavano il rigore per l’intervento di  Neuer su Higuain.
<<D’altra parte  – ha sottolineato Rizzoli spiegando i motivi per i quali ‘non era rigore’ – è anche logico: sono tifosi».
Un soddisfazione quindi per tutto il Movimento Calcistico Italiano, ma dal punto di vista familiare possiamo dire …almeno fifty fifty rodigino , quantomeno a sentire la sua Eulalia, cioè l’‘altra metà del cielo’ targato Nicola Rizzoli , presente alla serata Panathlon Rovigo.



Il fatto poi che, oltre al traguardo delle 200 partite in Serie A, il ‘prossimo sigillo ’ potrebbe essere rappresentato da un’altra finale di Champions , beh Nicola Rizzoli ci ha scherzato su così:<< Impossibile … il designatore è Collina. Come me, ha arbitrato tre finali. Se mi designa, lo supero. E... non so se vorrà farsi superare>>.
Nell’occasione erano davvero smile anche gli ‘occhi futuribili’ di Giuliano Govoni, mentre per parte nostra possiamo sottolineare che la stima di Collina nei confronti di Rizzoli è costante e collaudata di …domenica in domenica tra campo e dintorni; visto peraltro che lo scorso venerdì 13 cm  proprio Collina & Rizzoli by AIA ( vedi Gazzetta dello Sport) erano in feeling assieme a Bologna per la consegna di un defibrillatore ad una Polisportiva.

Tutto questo in un Mondo Calcio sempre in viaggio tra tecnologia e polemiche, che vanno oltre la esigenza di quell’adeguato aggiornamento necessario che proprio Collina ha ‘anticipato’ su La Gazzetta dello Sport parlando di ‘volontarietà reale’ e di ‘tripla punizione’ troppo pesante per i portieri.

Problematiche che hanno stimolato anche alcune domande specifiche e relative considerazioni attualizzate in casa Panathlon Rovigo. Vedi le domande a Rizzoli su tecnologia, addizionali e moviola in campo: Domande che hanno anche ‘aperto il cuore’ di Nicola all’autoanalisi, come quando ha mixato confidenze e professionalità riportate testualmente così da Giorgio Achilli su RovigoOggi.it :<< L’errore che non avrei voluto fare, ma anche no, visto che per decidere faccio di tutto per prendere la decisione giusta essendo consapevole che posso sbagliare, si è verificato durante un Inter - Milan . Assegnai un rigore contro Julio Cesar che per me era netto, quando l’ho visto in tv era chiaro che era un errore clamoroso, e sono il primo a dirlo, però in campo lo rifarei>>.
Per la storia in data 6 maggio 2012 quel contatto di Julio Cesar con Boateng , visto dalla prospettiva Rizzoli sul campo e vista la velocità dell’azione e lo ‘spostamento’ del pallone, ‘era rigore’, mentre poi , vita dalla telecamera frontale e dalla moviola, ‘non era rigore’.

SECONDA MAIN NEWS / NICOLA RIZZOLI INTERVISTATO BY ENRICO VARRIALE PER RAISPORT AL “PROCESSO DEL LUNEDI’ ( 07.02.2015) / FOCUS SUL CALCIO TRA “CAMPO & DINTORNI ISTITUZIONALI”
Ma questa Storytelling targata Nicola Rizzoli prescinde dal localismo rodigino e affonda le sua radici nell’importanza di Nicola Rizzoli ‘uno e trino’ in ambito internazionale, per la serie Uomo, Arbitro e ‘punta di diamante’ in casa Aia, in tempi moderni nei quali all’arbitro è anche concesso di essere un ‘comunicatore’.
Anche per questo mi sono preso ‘carta e penna’ per raccontarvi ‘pensiero, parole e gesti ’ by Rizzoli appena premiato come “Miglior arbitro italiano” e intervistato da Varriale ( in collegamento d Montecatini) nel “Processo del Lunedì” datato 16 cm e trasmesso come sempre su Raisport1.
Giusto per trasmettervi il ‘pensiero autentico ’ by Trilogia Rizzoli, perché va al di là delle risposte in casa Panathlon Rovigo, dove pure si è parlato di “tecnologia” e di errori arbitrali.

Anche perché le domande di Varriale e le risposte dell’arbitro Rizzoli hanno aperto una ‘finestra’ su quello che potranno e dovranno fare prossimamente tutti i “Players” del Mondo del Calcio capitalizzando le esperienze passate per migliorare quello che viene definito il “Gioco più bello del mondo”.
Perciò facciamo conto di essere sul divano di casa Rizzoli e ‘vista la rivista Rai Sport’, proporvi completely in sequenza tutte le domande by Varriale e le risposte by Rizzoli esternando soltanto qualche impressione sulla personalissima ‘vis comunicativa’ dell’arbitro-architetto al di là del carattere introspettivo dell’Uomo ben noto anche nelle varie Sezioni Aia dove incontra  ( vedi lunedì prossimo 22 febbraio ad Este) le nuove ‘speranze arbitrali’ che hanno bisogno della ‘esperienza’ dei grandi.



LE “DIECI-DOMANDE-DIECI” BY ENRICO VARRIALE E LE “DIECI-RISPOSTE-DIECI” BY NICOLA RIZZOLI AL “PROCESSO DEL LUNEDI’” SU RAI SPORT” ( lunedì 15.02.2015)

01/D/Praticamente la prima domanda by VARRIALE è stata per così dire d’obbligo e ‘salutare’ (Quand’è che torna da arbitrare? ) visto e considerato l’infortunio che ha costretto Rizzoli a saltare la ‘direzione’ della partita Genoa-Fiorentina ( era il 31.1.2015) augurandogli di essere pronto per il big match Roma Juventus.
01/R/Al che RIZZOLI, precisato che aveva appena fatto delle indagini e degli accertamenti e detto “ci sarà bisogno di una settimana o qualcosa in più per tornare in forma , per poter tornare a sprintare sui campi” ha completato dicendo “ci siamo, siamo sulla strada della guarigione”
E Varriale, reinseritosi dicendo” Ce la fa per Roma – Juventus?” , consente a Rizzoli di ribadire “ Vediamo, vediamo, diciamo che bisogna essere al top della condizione per una partita così importante. C’è ancora tempo, ma bisogna valutare per bene”.

02D/ A questo punto VARRIALE , da giornalista abituato a ‘cavalcare’ la notizia, parte così con la prima vera domanda sul calcio:<< Quindi in questi giorni stando per così dire fuori dalla mischia ha avuto dire modo di vedere le turbolenza del nostro calcio… Tra l’altro Lotito presidente della Lazio , questa settimana dopo essersela presa col designatore della Serie B, Farina, nell’intervallo della partita col Genoa, ha chiesto il ritorno al ‘sorteggio arbitrale…Rizzoli che ne pensa?>>

02/R/ E RIZZOLI, glissando ogni riferimento ai noti …fatti e personaggi del giorno, è entrato direttamente nel ‘merito’ della domanda’ sorteggio’ semplificando la esegesi del suo concetto:<< Mah, io posso parlare come potrebbe parlare magari un calciatore di una squadra… Se avessi un presidente al quale dicono che il proprio allenatore dalla prossima stagione potrebbero sceglierselo gli undici che vanno in campo … ma la formazione potrebbe essere scelta da un sorteggio, vedrei giocare magari un attaccante in porta, un portiere in attacco, io no so in che ruolo giocherei. Quindi non credo che sarei molto contento e capisco anche la reazione del presidente che potrebbe un attimino alterarsi … a questa ipotesi. Probabilmente non è la soluzione migliore per ottenere qualità e professionalità. Ci sono caratteristiche diverse di ogni giocatore come di ogni arbitro e per metter un giocatore nel posto giusto e nel campo giusto bisogna avere un allenatore che sappia la condizione fisica e le caratteristiche tecniche. Mah, quindi non sta a me decidere, ma non  sarei contento del sorteggio se fossi un giocatore di una squadra! >>

03/D/ Di caratteristiche generali invece la domanda successiva by VARRIALE: << Ci ha pensato al fatto in cui di è fatto ricorso al sorteggio arbitrale…Poi in Italia è esplosa la vicenda Calciopoli …su quei sorteggi si è parlato molto anche nelle aule dei tribunali oltre che sui giornali sportivi…

03/R/ E RIZZOLI :<< Sì,  è chiaro che  la Storia è una cosa importante, quindi bisogna imparare dalla storia e andare oltre ai propri errori e agli errori che si commettono; questo non vuol dire che il sorteggio sia un errore. Io lo dico giustamente senza polemica. Io se fossi un Allenatore come se fossi un Designatore  preferirei poter selezionare la persona giusta per la partita giusta . Che vuol dire caratteristiche tecniche, atletiche perché ci sono  perché ci sono partite più veloci, partite più complicate…Quindi…non lo so , il sorteggio è vero riporta ad una storia in cui fortunatamente siamo andati otre … Non vuol dire che sia stato un male il sorteggio o quant’altro, però se si guarda avanti in un ottica positiva magari…
Interviene Varriale:<< Diciamo che in quella circostanza non ha funzionato benissimo… Lo dico io anche se Lei non vuole sbilanciarsi …quello che abbiamo visto è stato un pò……sotto gli occhi di tutti..>>

04/D/ Sempre sul tema istituzionale riparte VARRIALE con questa domanda:<< Senta, gli arbitri al momento della nuova elezione del presidente federale si schierarono con Albertini… Quindi siete all’opposizione dell’attuale Governo del calcio… Al di là di questo mi interessa proprio il suo parere da uomo di sport… Come sta vivendo questo momento… Che giudizio dà di questo momento politico del nostro football?
04R/ E da ‘uomo di sport’ il RIZZOLI arbitro ha risposto così:<< Allora… definirci all’opposizione …ci sta dal momento che la nostra dirigenza ha deciso di votare , di appoggiare Albertini… Non vuol dire essere contro Tavecchio… Le opposizioni possono anche essere costruttive  e possono anche essere positive, Quindi la ‘nostra apertura’ al calcio e al bene del calcio è totale ed è sempre stata così. Non credo che ci siano dubbi su questo… >>

E passando subito dal generale al personale ecco il completamento by Rizzoli “arbitro e uomo”: << Io sono una persona che è molto legata ai valori…che mi hanno insegnato i miei genitori ma soprattutto che ci ha insegnato lo Sport. Probabilmente oggi dobbiamo decidere che tipo di
Sport vogliamo che sia il Calcio… Se ancora legato ai valori è una cosa… , se  è uno sport che deve essere solo un business è un’altra cosa… Quindi è una questione di scelte… Ripeto, mi piacerebbe pensare ad uno sport dove tutti hanno le stesse possibilità di vincere , giustamente, e di partire per poter vincere…>>

05/D/ Domanda focus sulle novità prossime, quella della domanda by VARRIALE :<< Senta…Dalla prossima stagione, veniamo un attimo agli argomenti più specificatamente tecnici … Largo alla goal-line tecnology… Come giudica questa innovazione lei?>>
05/R/ Articolata la risposta by RIZZOLI:<< Noi , una valutazione assolutamente positiva…
La Goal-line tecnology …anche ai Mondiali ha dimostrato di essere utile… Questo non preclude e non pregiudica il lavoro degli “Addizionali” che hanno portato un miglioramento tecnico incredibile… Adesso é difficile spiegare in poche parole quelli che possono essere i vantaggi di avere la possibilità di controllare più parti del campo o due parti del campo contemporaneamente. Penso che sia abbastanza evidente questo… Poi è chiaro…non vuol dire “non sbagliare”… Come allo stesso tempo anche la Goal-line tecnology ha un precisione di …qualche centimetro di errore… un centimetro di errore… non vorrei esagerare o esser frainteso. Quindi l’errore ci sta anche dietro anche dietro una macchina o dietro l’utilizzo di altre immagini… >>

06/D / Interviene Varriale con una domanda ‘agganciata’:<< Mi scusi, quindi Lei confermerebbe anche con l’ausilio e l’entrata in vigore della Goal-line tecnology, gli Addizionali, però sa che c’è un problema di costi che in qualche modo, dopo i ‘tagli’ del Coni investono in qualche modo il mondo degli arbitri e avete dovuto ridurre i ‘raduni’ di preparazione… Come si fa a coniugare dunque tutte queste esigenze?>>

06/R/ La risposta di RIZZOLI va oltre le attuali problematiche economiche: <<Ha assolutamente ragione Enrico,  il problema dei costi è un problema assolutamente importante. Grave perché probabilmente quello che ne perderà direi la qualità dell’arbitraggio, perché tagliando i costi vuol dire tagliare probabilmente… ripeto io adesso non so la situazione e non dipende da me il giudizio… però se si tolgono gli “Addizionali” secondo me il ‘passo indietro’ dal punto di vista qualitativo è abbastanza grosso a discapito della Goal-line tecnology che è comunque sia è una soluzione molto positiva per vedere “goal non goal”… E soprattutto dal punto di vista di ‘formazione’ degli arbitri, togliere della positività di insegnare , di trovarsi di fare dei raduni diventa un passo indietro rispetto alla qualità Quindi ripeto…è una questione di che tipo di prodotto vogliamo avere…Gli arbitri italiani , oggi, possiamo dirlo statisticamente, negli ultimi 15 anni hanno ottenuto  Gli arbitri italiano hanno ottenuto risultati che nessun Paese al mondo ha ottenuto …Come 2 finali dei Mondiali, 1 finale agli Europei, 3 finali Champions League, 2 Europa League, 1 finale di Super Coppa, ..Parliamoci di risultati importanti che nessun paese al mondo può vantare. E’ chiaro che la qualità è frutto anche di ..la possibilità di lavorare…>>
A questo punto , praticamente in sottofondo Varriale chiosa così: “E anche di investimenti economici…”; con Rizzoli che quasi ‘sfumando’ sottolinea “E di lavoro…”

07/D/ Invitante la successiva domanda by VARRIALE :<< Certo, … senta …lei tra l’altro a proposito di questi risultati lei è stato l’arbitro dell’ultima Finale dei Mondiali… ha arbitrato la finale di Champions League…, é a mio giudizio il numero 1 fra i fischietti mondiali… Perché è più facile arbitrare all’Estero che in Italia?>>
07/R/ Quando la domanda impatta ‘comparazioni apparentemente generalisti che ’ ecco che la risposta by RIZZOLI diventa ‘pensiero pedagogico”: << E’ difficile da spiegare… Questione di cultura , probabilmente… questione di impostazioni delle partite. Le stesse squadre italiane quando vanno all’Estero si approcciano alla partita in maniera diversa , con un rispetto e dell’avversario e dell’arbitro e della competizione …più importante..
Quindi, probabilmente è una questione e di approccio e di cultura sportiva…
All’Estero sicuramente, detto dal mio punto di vista,  …cioè quello di un arbitro …più divertente …non più facile…Perché di per sé la partita è molto impegnativa …tecnica , la pressione è enorme come per le partite italiane però … c’è più spazio per … divertimento … la possibilità di gustarsi la partita perché il rispetto reciproco è molto più sensibile.

08//D/ Intervista sempre in viaggio tra il ‘particolare ed il generale’ così la domanda by VARRIALE prende spunto da un ‘particolare’ e passa a considerare …la libertà di parlare da parte degli arbitri: << Senta… a proposito di cultura sportiva… un suo collega… Rocchi …proprio in questa trasmissione …ha regalato uno scoop…  in una intervista ha ammesso un errore in una partita che ha fatto discutere tantissimo …in Juventus – Roma. L’idea di …. Comunque parlare come arbitri, cosa che sta facendo anche lei questa sera… noi ringraziamo l’AIA, il presidente Nicchi perché mi pare che ci sia una continuità di linea in questo senso… Non potrebbe essere in qualche modo anche questa un qualche modo …un qualche cosa che migliora anche la cultura sportiva, il ruolo e l’immagine anche degli arbitri? >>.
08/R/ Stavolta RIZZOLI riparte dalla parola di Varriale e spiega il suo pensiero:<< Parlare… assolutamente sì.  Credo che i passi che sta cercando di fare il presidente in questa direzione siano evidenti …se no …non sarebbe mai stato possibile che Rocchi … potesse venire a fare l’intervista e io fossi qua in questo momento…
Allo stesso tempo sarebbe bello poter ammettere un errore… Non ammettere
. Perché noi siamo i primi ad ammettere gli errori … . Se una persona non ammette il proprio errore non può capire il motivo dell’errore quindi …non imparare e non migliorare. E però poter dire “sì ho sbagliato per questo motivo” piuttosto che per quest’altro motivo, credo che sia una cosa farebbe sicuramente fare un passo qualitativo e culturale ad un Movimento che sicuramente ha bisogno di qualcosa, di qualche cambiamento.

09/D/ Altra domanda del mosaico-intervista by VARRIALE: << Vediamo queste ultime domande, Rizzoli… . Appena eletto il Presidente della Repubblica Mattarella si è definito “Un arbitro” che ha detto che per far bene il suo lavoro ha bisogno però di essere aiutato dai giocatori…Le chiedo … mediamente quanto l’aiutano i calciatori italiani? I calciatori del nostro campionato italiano, non è che ce ne siano tantissimi… nell’esercizio del suo lavoro di arbitro.>>
09/R/ E l’arbitro RIZZOLI riparte dal pensiero e dall’esperienza maturata tra campo e dintorni:<< Io credo che bisogna riconoscere che … i giocatori aiutano…
Io sono una persona aperta al dialogo quando questo è costruttivo… quindi quando mi rendo conto che i giocatori  aiutano…sono il primo a beneficiare dell’aiuto…ma ben venga l’aiuto … Il problema è che tante volte i giocatori a volte cercano di ‘fregare’ tra virgolette… Cercate di capire quello che voglio dire…In questo spirito bisognerebbe trovare un minimo di equilibrio tra …. L’aiuto e il tentativo di ottenere qualcosa soverchiando le regole… Probabilmente … nel tempo si sta cercando di andare verso questa direzione …
Ha ragione il presidente Mattarella quando dice che diventa molto più semplice prendere delle decisioni quando le componenti che giocano, che comunque sono in ballo , tendono ad aiutare piuttosto che a mettere in difficoltà…

10/D/ Resta in campo istituzionale la conseguente domanda by VARRIALE: << L’ultima domanda , eh non voglio metterla in difficoltà, però mi viene proprio da fargli… questa domanda
Non crede  che un arbitro potrebbe essere la figura giusta anche per guidare al Calcio Italiano in un momento in cui molti invocano addirittura  il Commissariamento? …
10/R/ Se mi affidassi alle teorie lombrosiane potrei darvi l’indizio che RIZZOLI si è allontanato di ‘due centimetri’ nel rispondere alla domanda sul ‘corpo arbitrale’.
Invece vi propongo la risposta approfondimento dell’arbitro ‘promosso sul campo’ nella finale mondiale brasiliana al Maracanà:<< … Non mi mette in difficoltà, perché non credo  di essere la persona giusta per poter dare una risposta…
Credo che in passato qualche figura arbitrale è stata sfruttata per ottenere qualche risultato.
Di sicuro …se si viene a prendere all’interno del Mondo arbitrale si trova persone predisposte , abituate al rispetto delle regole , a far rispettare le regole e cercare di  ..dare trasparenza e chiarezza…
Quello che mi auguro io è che … si riporti un pochettino il valore dello Sport e nel calcio che è quello sportivo , quello della competizione sana… in cui dove vince il più forte, dove vince il migliore , ma soprattutto  dove arrivare secondi non venga definita una sconfitta , ma un complimento perché arrivare secondi vuol dire aver fatto un campionato meraviglioso ¸ In Italia purtroppo tante volte non è così.

A questo punto c’è il ‘commiato’ by Varriale & Rai Sport a Rizzoli e l’augurio è quello di rivedere l’arbitro Rizzoli puntuale al prossimo appuntamento importantissimo della ‘partitona’ ( ndr, 2 maggio prossimo) tra Juventus e Roma.
Ma Nicola Rizzoli ‘arbitro e uomo’ dall’aplomb inglese , non si sbilancia troppo neppure per il sorriso seppur …sollecitato dagli auguri.

CONSIDERAZIONI FINALI & CURIOSITA’ COMPARATE/  TECNOLOGIA & ERRORI UMANI “APPROFONDITI DA NICOLA RIZZOLI “TRA INTERVISTA BY RAISPORT & CONFIDENZE BY SERATA PANATHLON ROVIGO”

Parlando della Tecnologia, Addizionali e Moviola in campo, e con riferimento alla serata in casa Panathlon Rovigo, estrapoliamo da quanto scritto by Franco Pavan su Il Gazzettino di Rovigo e riportiamo il seguente pensiero by Rizzoli virgolettato: << Ben venga la tecnologia sulla linea del gol e ottimi gli arbitri aggiunti . Invece la moviola non la condivido. … Il calcio è fatto di tante fasi dinamiche susseguenti che questo strumento spezzerebbe, finendo per snaturare la filosofia del gioco».
Un discorso che si completa con quanto scritto da Giorgio Achilli su www.rovigooggi.it che cita il seguente Rizzoli-approfondimento: << Nel caso ci fosse la moviola in campo chi dovrebbe decidere tutti gli episodi da rivedere? Se poi nell’eventualità dovessi bloccare una potenziale azione di contropiede per un presunto fallo da rigore interrompendo il gioco? Non credo sia la strada giusta. Quando troverete la risposta corretta ditemelo”.

D’altra parte , sempre con riguardo alla tecnologia l’arbitro Rizzoli si era espresso così:<< Sono favorevole alla tecnologia come è applicata sul rugby e il basket, ovvero con risultati oggettivi, palla dentro o fuori per intenderci, la moviola può essere un grosso problema per i motivi che vi ho spiegato prima. La percezione del campo, visto che utilizziamo tutti i sensi che ci ha dato la natura (anche se prevalentemente sono due), lo studio a monte di una partita, giocatori, allenatori, attitudine degli atleti, ci danno …una capacità di andare sempre a ricercare la posizione migliore per giudicare un’azione dinamica. La tv non ci dà tutto questo e si perde l’effetto pratico del contatto, si storpia la realtà”.
Insomma, Rizzoli intervistato by Romanato in casa Panathlon Rovigo e poi intervistato by Varriale su Rai Sport si completano, anche quando, come ha fatto Rocchi, ha parlato di ‘errori arbitrali’ e di ‘dialogo’ sia in campo che con gli ...Istituzionali.
Sperando che i Mass Media non ne prendano spunto per alimentare inutili e pretestuose polemiche, ben sapendo che tanta è la differenza tra cultura sportiva e tecnologia e tra prospettiva televisiva e velocità di azione sul campo.

Insomma per una sera Rovigo, grazie a Nicola Rizzoli in casa Panathlon Rovigo e a ‘gancio’ Govoni, si può dire che sia diventato ‘ombelico’ del mondo sportivo, se consideriamo anche i ‘discorsi paralleli’ tra Mondo Calcio e Mondo Ovale.
Tanto più quando , parlando di “disciplina in campo”, sollecitato dalle domande di Maurizio Romanato e anche da Renzo Bullo ex presidente della Rugby Rovigo ‘rossoblu’ , lo stesso Rizzoli ha elogiato così il rugby come “esempio da seguire”:<< Nel rugby c’è una persona con cui l’arbitro può parlare, ed è il capitano. Nel calcio quando ci sono delle proteste si riesce a fatica a capire chi è”.
D’altra parte a ricordare il feeling tra il Calcio Rossoblu made in Bologna ( la squadra amata da Rizzoli fin da bambino) e il Rugby Rossoblu made in Rovigo ci aveva pensato sempre Renzo Bullo ricordando che nel 1935 il dottor Davide Lanzoni allora universitario portò da  Bologna alla Rugby Rovigo quelle maglie ( di seconda mano) che ancora oggi sono i ‘colori sociali ‘ dei Bersaglieri rodigini.
A questo punto, si può dire che l’arbitro Rizzoli dopo la serata Panathlon Rovigo sia diventato davvero ‘fifty fifty’ rodigino. Ricordo bene l’intervista fatta dai Mass Media ad Eulalia Santato prima della finale i Mondiali di Brasile 2014 e ricordo bene i ricordi di scuola di Alessia X raccontatimi nello stesso giorno,
Davvero brava e riservata la rodigina Eulalia nel parlare del suo Nicola  di come è nato il loro amore.

Anche per questo , sullo stesso tema, ci limitiamo a riportare l’altrettanto riservato pensiero del suo Nicola nella serata Panathlon a Rovigo, fortunato anche del fatto che in casa Rizzoli non si parla troppo di calcio:<<  Dopo la domanda su come è andata la partita non ne seguono altre, in famiglia riesco a staccare completamente dalla pressione e della polemiche. In Italia invece dopo il match ne inizia un altro tra trasmissioni televisive e talk show. Purtroppo non si parla più di calcio vero, ma di altro. E sinceramente non mi piace”.



APPENDICE FLASH STORY ( by wikipedia)  “NICOLA RIZZOLI – BIOGRAFIA” / ( Arbitro della Sezione di Bologna v, altezza 178 cm; peso 70 kg )

RIZZOLI NICOLA BIOGRAFIA
Nicola Rizzoli (Mirandola, 5 ottobre 1971) è un arbitro di calcio italiano. Dopo Gonella e Collina è stato il terzo arbitro italiano a dirigere una finale dei Mondiali di calcio, l'incontro tra Germania e Argentina del 13 luglio 2014. Dopo Lo Bello, Agnolin, Lanese, Braschi e Collina, è stato il sesto arbitro italiano ad aver diretto una finale di Champions League. È stato inoltre l'arbitro della finale della prima edizione dell'Europa League che a partire dal 2009 ha sostituito la Coppa Uefa.
Nel 2014 ha vinto il premio di Miglior arbitro dell'anno IFFHS[1].

CARRIERA
È appartenente alla Sezione AIA di Bologna, dopo aver collezionato 33 presenze in serie C1, a cui si deve aggiungere una finale dei playoff di serie C2, nel 2001 viene promosso alla CAN A e B su proposta del dirigente arbitrale Maurizio Mattei. Nel 2002, il 14 aprile, riesce a fare il debutto in serie A in occasione della partita Venezia-Perugia (0-2), per decisione degli allora designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto.
Nel 2006 vive l'annata della consacrazione, con designazioni prestigiose come la finale di ritorno dello spareggio per la permanenza in serie B tra AlbinoLeffe e Avellino (disputata in condizioni difficili per la vicenda Calciopoli che stava coinvolgendo in quei giorni il settore arbitrale), o la classica della serie A (campionato 2006/2007) Roma-Inter. Al termine della stagione 2013-2014 ha diretto 183 partite in serie A (tra cui numerose "classiche", come 2 Juventus-Inter, 4 Derby di Milano, 2 Derby di Roma, 4 Milan-Juventus, 3 Juventus-Roma, 4 Inter-Roma, 1 Milan-Roma, 1 Derby della Mole, 1 Derby della Lanterna e gli spareggi-promozione della serie B del 2009 Brescia-Livorno e del 2010 Brescia-Torino).

 

Di professione architetto, equilibrato e disponibile al dialogo coi giocatori, nel 2006 è stato anche eletto presidente della Sezione AIA di Bologna, carica alla quale però rinuncia un anno dopo per concentrarsi sul lavoro tecnico. Il 1º gennaio 2007 viene inserito nella lista degli arbitri internazionali, e con tale qualifica debutta nella UEFA Champions League nell'ottobre 2008 dirigendo Sporting Lisbona-Basilea. Dal 1º luglio 2009 entra a far parte del gruppo Elite degli arbitri UEFA. Per questo riceve inoltre dall'AIA il premio Concetto Lo Bello, riservato al direttore di gara iscritto negli elenchi FIFA (dunque internazionale) distintosi nel corso dell'ultima stagione sportiva.
Il 10 marzo 2010 fa il suo esordio nella fase ad eliminazione diretta della Champions League, dirigendo il ritorno degli ottavi di finale tra Real Madrid e O. Lione. La buona prestazione lo porta ad ottenere un'altra prestigiosa designazione, il 7 aprile successivo, per il ritorno del quarto di finale tra Manchester United e Bayern Monaco, all'Old Trafford. Il 5 maggio è chiamato a dirigere, per la prima volta nella sua carriera, la finale di Coppa Italia, disputatasi nell'occasione tra Inter e Roma. Sette giorni dopo dirige ad Amburgo la finale di Europa League tra Atletico Madrid e Fulham con vittoria dell'Atletico Madrid per 2-1 dopo i tempi supplementari.

Il 3 luglio, con la scissione della C.A.N. A-B in C.A.N. A e C.A.N. B, viene inserito nell'organico della C.A.N. A. Il 6 agosto 2011 dirige, per la prima volta in carriera, la Supercoppa Italiana, nell'occasione disputatasi a Pechino tra Milan e Inter. Nel mese di novembre è designato per dirigere una delle partite di ritorno degli spareggi per l'accesso a Euro2012. Gli viene assegnato il match tra Montenegro e Rep. Ceca. A dicembre è selezionato dalla FIFA per la Coppa del mondo per club FIFA 2011, in programma in Giappone. Si tratta, per l'arbitro emiliano, della prima esperienza in un torneo al di fuori della confederazione UEFA.[2] In tale competizione il fischietto italiano risulterà uno dei due arbitri (l'altro è l'uzbeko Irmatov) a dirigere due partite, e precisamente: il playoff d'accesso tra i giapponesi del Kashiwa Reysol e i neozelandesi dell'Auckland City, e successivamente una delle due semifinali, tra la succitata squadra nipponica e i brasiliani del Santos.

Il 23 gennaio 2012 riceve per la prima volta il premio di Miglior arbitro AIC, relativamente all'anno solare 2011, avendo la meglio su Paolo Tagliavento e Mauro Bergonzi, i quali erano in nomination con lui.[3] Agli europei in Polonia ed Ucraina il fischietto italiano arbitra dapprima due partite della fase a gironi: Francia-Inghilterra e Paesi Bassi-Portogallo, e successivamente il 23 giugno la partita dei quarti di finale tra Francia e Spagna. Nell'agosto 2012 gli viene conferito il Premio Giovanni Mauro per la stagione 2006-2007, precedentemente rimasto senza assegnazione.[4]

Il 27 gennaio 2013 riceve per la seconda volta di fila il premio di Miglior arbitro AIC, relativamente all'anno solare 2012, avendo la meglio su Daniele Orsato e Andrea Romeo, i quali erano in nomination con lui.[5] Il 20 maggio 2013 viene designato per arbitrare la finale di Champions League in programma sabato 25 maggio allo stadio di Wembley di Londra tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund.[6] Nel giugno del 2013 è selezionato dalla FIFA per prendere parte ai Mondiali Under 20 in Turchia[7]. Nella circostanza, viene designato per dirigere una gara della fase a gironi (Paraguay - Messico 1-0 a Gaziantep) e un quarto di finale (Ghana - Cile 4-3 dopo t.s. a Istanbul).
Nel novembre 2013 viene designato dalla commissione arbitrale FIFA per dirigere l'andata di Portogallo-Svezia, uno degli spareggi UEFA per l'accesso ai mondiali di Brasile 2014.
Il 15 gennaio 2014 viene selezionato ufficialmente per i Mondiali 2014 in Brasile[8]. Il 27 dello stesso mese riceve per la terza volta di fila il premio di Migliore arbitro della serie A, avendo la meglio sugli altri due candidati in nomination Daniele Orsato e Gianluca Rocchi.
Nell'aprile 2014 viene designato per dirigere la semifinale di ritorno della UEFA Champions League 2013-2014 tra Chelsea e Atletico Madrid insieme agli assistenti Renato Faverani ed Elenito Di Liberatore; gli addizionali sono Luca Banti e Antonio Damato, il quarto ufficiale Andrea Edoardo Stefani.
Durante i Mondiali del 2014 viene scelto per dirigere il big match della prima giornata del girone B, Spagna-Paesi Bassi, in programma venerdì 13 giugno allo stadio Arena Fonte Nova di Salvador (Brasile). Ha poi diretto le gare Argentina-Nigeria e il quarto di finale Argentina-Belgio, sempre coadiuvato dagli assistenti Andrea Stefani e Renato Faverani. Viene quindi designato per dirigere la finalissima tra Germania ed Argentina (ritrovando così i sudamericani per la terza volta su quattro gare dirette) il 13 luglio 2014 al Maracanã. Diviene in questo modo il terzo arbitro italiano, dopo Sergio Gonella e Pierluigi Collina, ad aver raggiunto tale obiettivo. Nell'occasione viene coadiuvato dal quarto ufficiale Carlos Vera (Ecuador). >>

EXTRATIME by SS/  La cover è per Nicola Rizzoli in tandem con Giuliano Govoni( vedi sua Story sempre qui su www.polesinesport.it) 'gancio' pro Panathlon Club Rovigo.


Poi per quanto riguarda la fotogallery con relative didascalie.. a Tomorrow…
  


Poi per quanto riguarda la fotogallery con relative didascalie…. a Tomorrow…


Giuliano Govoni & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it