Roma caput mundi fotogallery, a tavola coi suoi Artisti, Attori, Calciatori / Dal Colosseo in...Villetta con Sordi, Morricone, Cortellesi, Herrera, Conti, Totti, De Rossi, più amarcord storici al Testaccio


Nel week end abbiamo fatto 13 a Roma, partendo innanzitutto considerando che simo partiti in 13 dal Polesine per andare nella città eterna, per una ‘tre giorni’ da vivere tra Mondo Ovale e dintorni, ma in centro Roma.

Praticamente le solite 6 coppie e 1 solitario , ma soltanto perché sua moglie non poteva esimersi dal restare a casa per assistere i genitori.

Insomma un gruppetto di 9 persone su due macchine di stanza in Albergo a pochi chilometri dalla Capitale, mentre le due coppie partite in treno hanno alloggiato in centro a Roma e si sono godute diverse ‘camminate’ turistiche tra le location principali che caratterizzano Roma città eterna, coi suoi monumenti, le sue chiese e i suoi palazzi della Roma ‘ben’ di ieri e di oggi’.

Fatto questo preambolo, va detto che ci sono stati i previsti concentramenti in ‘gruppo’ per assistere alla partita del sabato tra Fiamme Oro e Rugby Rovigo, ma anche per ascoltare in Vaticano la domenica a mezzogiorno il tradizionale saluto di Papa Francesco dalla sua ‘finestra sul mondo’  in Piazza Francesco.

Verrebbe da dire a questo punto che, considerando anche al veneranda età di metà ‘personaggi’ del gruppo partito in escursione romana dal Polesine, i restanti tempi disponibili ( salvo una visita pomeridiana a Vila Borghese) sono stati spesi prevalentemente a tavola.

 

 

Ed infatti è stato così, perché salvo i picnic on the road all’andata e al ritorno , nonché pranzo-buffet nella club house delle Fiamme Oro pre match rugbistico, ci sono state soltanto due cene in ‘gruppo totale’:  la prima al venerdì sera in Villetta da Claudio ( poco lontano dalla Garbatella e dal Circo Massimo sulla strada del Colosseo) e la seconda al sabato sera al ristorante da Flavio – velavevodetto , in zona Testaccio.

 

 

Quanto basta per soprassedere ad ogni altro preambolo e passare dal ...personale all’oggettivo, per dirvi che sia  ‘Da Claudio’ in Villetta che da Flavio-velavevodetto, ho avuto la bella sorpresa di vedere in fotogallery tante immagini di noti Personaggi che hanno fatto diventare Roma caput mundi , perché Artisti del grande Cinema e della Televisione, ma anche Grandi Calciatori che hanno fatto la Storia della Roma Calcio, partendo dalla origini fino ai tempi nostri.

 


MA PERCHE Vi propongo questo reportage ? Semplicemente perché le foto che ho scattato in questi giorni a Roma meritavano di essere segnalate al mondo Sport & Life, così come avevo fatto a suo tempo a favore della stessa AS ROMA che mi aveva addirittura così contattato a febbraio 2016 con questa mail by Massimo Izzi :<< Salve, mi chiamo Massimo Izzi e sono un collaboratore dell'Archivio Storico dell'AS Roma (diretto da Gabriele D'Urbano che ci legge in copia). Ho avuto modo di leggere quanto riportato sul sito e di ammirare le meravigliose foto che documentano l'attività del mitico portiere dell'Alba Cesare Zancannaro.

 

L'AS Roma sarebbe veramente lieta di poter prendere contatto con lei e per suo tramite, se possibile, con la signora Marilisa Zancannaro per accrescere le conoscenze su un atleta che ha militato in uno dei Club fondatori dell'AS Roma. Le allego anche il mio numero di cellulare XXXXX e resto in attesa di un suo segnale. A presto. Massimo Izzi (consulente Archivio Storico AS ROma) >> 

 

 

Insomma, Cesare Zancanaro ( vedi Personaggio story qui su www.polesinesport.it) dopo aver giocato in Serie A col Padova era stato il portiere titolare dell’Alba Roma, la società da cui è nata per effetto di fusione l’attuale AS ROMA e ... tanto basta in questa occasione per dire che in una foto storica sul sito della ROMA non era indicato il suo nome perché risultava sconosciuto e quindi ...l’ho appunto segnalato alla società, che poi mi aveva invitato anche come ospite in casa Roma.

 

 

Anche ricordando questo ‘aneddoto’ ho pensato che la fotogallery con le immagini ‘Arte & Sport” che ho scattato a Roma dovevano essere  proposte per onorare , insieme ad alcune foto ‘turistiche’  scattate dei miei compagni di viaggio, appunto la città Caput Mundi.

 

Tutto questo proponendovi in calce la specifica Associazione Sportiva ROMA- STORIA by wikipedia , rimandandovi altresì in calce al nostro tradizionale Extratime, anche per ulteriori nostri commenti agganciati alla fotogallery e relative immagini da ‘piccole’  vacanze romane, con relative considerazioni e variazioni sul tema, tra Via Veneto e altri flash di vita pubblica tra Palazzi , Chiese e dintorni di vita quotidiana e anche Papale...papale.

.

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( by wikipedia)/ ASSOCIAZIONE SPORTIVA ROMA : STORIA

Alla fine degli anni 1920 il divario tra i club dell'Italia settentrionale e quelli del Centro-Sud era ancora molto ampio. L'idea non nuova di creare a Roma una sola squadra maggiormente competitiva si tramutò in esigenza con l'imminente creazione del campionato di massimo livello a girone unico.[8] L'Alba Audace, il Roman e la Fortitudo Pro Roma trovarono quindi l'accordo per associarsi in una sola società: il 7 giugno 1927, in via Forlì 16, grazie alla fusione delle società sopra citate, venne costituita la Roma.[N 1][4]

 

 


 

Il percorso che portò all'istituzione della compagine giallorossa fu intrapreso dal segretario della federazione romana del Partito Nazionale Fascista (PNF) Italo Foschi, all'epoca anche membro del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dirigente della Fortitudo, e dall'onorevole Ulisse Igliori, membro del direttorio nazionale del PNF. Foschi, seguendo le direttive della Carta di Viareggio, riuscì nell'intento di creare un'unica squadra potenzialmente più competitiva.[9]

 

 

 

Nei primi anni 1930 la Magica era presieduta da Renato Sacerdoti, ex presidente del Roman che aveva garantito il capitale economico necessario all'allestimento del nuovo club; la sua prima presidenza terminò nel 1935, anno in cui, poiché ebreo, venne fatto vittima di campagne di stampa ed in seguito arrestato e mandato al confino.[4][10]

 

 

 

I Capitolini, sin dai primi campionati italiani, occuparono stabilmente le parti alte della classifica, esordendo già nel 1931 in Coppa dell'Europa Centrale e raggiungendo la finale di Coppa Italia 1936-1937;[4] il periodo è segnato dall'impiego del Campo Testaccio.[2] Nella stagione 1941-1942 la squadra conquistò il suo primo scudetto, vincendo per 2-0 la gara dell'ultima giornata contro il Modena.[11]

 

 

 

Gli anni 1940 si conclusero con due campionati travagliati, nei quali la squadra si salvò dalla retrocessione nelle ultime giornate, finendo anche al centro di polemiche per il cosiddetto "Caso Pera", dal nome dell'arbitro che aveva diretto l'incontro Roma-Novara della Serie A 1949-1950 (terminata 2-1 per i padroni di casa).

 

 

 

Nel quale il direttore di gara venne accusato di avere favorito la Lupa: a seguito delle contestazioni dei Gaudenziani, la Lega Calcio nel giugno 1950 decise dapprima di sospendere il risultato della partita, e successivamente di confermare la vittoria della Magica.[12] La discesa in Serie B venne rimandata solo di un anno: nel campionato successivo i Capitolini persero dieci partite per 1-0 e cambiarono tre allenatori, posizionandosi penultimi e retrocedendo così il 17 giugno 1951.[13]

 

 

 

Nel 1952 Sacerdoti venne richiamato alla presidenza della società; la squadra fu affidata a Giuseppe "Gipo" Viani, che riuscì subito a farla risalire in massima serie, ottenendo la prima posizione in Serie B e aggiudicandosi così l'unico posto utile per la promozione.[14]

 

 

Durante gli anni 1950 la Roma in campionato alternò buone prestazioni, come il terzo posto nella Serie A 1954-1955, che riportò il club in Europa, ad altre negative come nel campionato 1956-1957, quando sfiorò nuovamente la retrocessione, mentre nelle restanti annate mantenne quasi costantemente il sesto posto in classifica.[15] Nella stagione 1960-1961 i Giallorossi conquistarono la Coppa delle Fiere, imponendosi nella doppia finale contro il Birmingham City: dopo aver pareggiato 2-2 in trasferta, la Lupa vinse allo stadio Olimpico per 2-0.

 

 

 

A questo successo seguì la conquista di due Coppe Italia: l'edizione 1963-1964 contro il Torino e la Coppa Italia 1968-1969 battendo il Cagliari, futuro campione d'Italia.[13] A dispetto di ciò la compagine attraversò una grave crisi finanziaria, dovuta a campagne acquisti onerose non seguite da risultati calcistici di pari livello; nel 1964 questo non permise il pagamento degli stipendi ai giocatori.[16] Nel 1967 il presidente Franco Evangelisti, dopo alcune importanti cessioni, completò il piano di risanamento delle casse del club, trasformando la Magica in una società per azioni.[17]

 

 

 

Gli anni 1970 furono uno dei decenni meno gloriosi per la storia giallorossa: al capitano Giacomo Losi non venne rinnovato il contratto a causa di dissidi con l'allenatore Helenio Herrera, mentre durante la presidenza di Alvaro Marchini vennero ceduti alla Juventus i "tre gioielli" della rosa: Luciano Spinosi, Fabio Capello e Fausto Landini.[17]

 

 

La Roma, ribattezzata per tali motivi "Rometta", oscillò costantemente in posizioni di media classifica, fatta eccezione per i campionati 1974-1975, quando si classificò al terzo posto, e 1978-1979, quando ottenne la salvezza solo alla penultima giornata. Nonostante i risultati non soddisfacenti, la Lupa conquistò la Coppa Anglo-Italiana 1972.[17][18]

 

 

 

A fine decennio il club venne rilevato da Dino Viola, che lo trasformò completamente a livello tecnico, affidando poi la guida tecnica allo svedese Nils Liedholm.[19] Liedholm ottenne immediatamente buoni risultati, vincendo due Coppe Italia consecutive dove superò, in entrambe le finali, il Torino ai tiri di rigore. A ciò seguì la vittoria del secondo scudetto della storia romanista, avvenuta nella stagione 1982-1983, sempre sotto la supervisione tecnica di Liedholm: il titolo venne conquistato l'8 maggio 1983 allo stadio Luigi Ferraris dopo un pareggio con il Genoa.[18]

 

 

L'anno successivo la Magica vinse la sua quinta Coppa Italia (battendo il Verona) e giunse in finale di Coppa dei Campioni, che nell'occasione si disputò proprio all'Olimpico di Roma. Nonostante il vantaggio di giocare in casa, la squadra non riuscì a imporsi sul Liverpool: dopo i tempi supplementari chiusi sul punteggio di 1-1, la Lupa perse il trofeo ai tiri di rigore a causa degli errori dal dischetto di Bruno Conti e Francesco Graziani che portarono il punteggio sul 4-2 per la compagine inglese.[18]

 

 

In seguito Dino Viola affidò la panchina nuovamente a un allenatore svedese, Sven-Göran Eriksson, che nella stagione 1985-1986 vinse la sesta Coppa Italia della storia giallorossa battendo in finale la Sampdoria.[20]

 

 

La rosa perse gradualmente competitività, riuscendo comunque a ottenere un ultimo successo nel 1991: pochi mesi dopo la morte del presidente, i Capitolini conquistarono la loro settima Coppa Italia, battendo in finale la Sampdoria campione d'Italia, e raggiunsero la finale di Coppa UEFA, perdendo la doppia sfida contro l'Inter.[20] Nel 1993 la società venne acquistata da Franco Sensi, che rinforzò la squadra, mancando tuttavia di ottenere, nell'immediato, risultati di rilievo.[21]

 

 

Nell'estate del 1999 la dirigenza affidò la panchina a Fabio Capello e l'annata successiva, dopo una campagna acquisti assai dispendiosa condotta grazie al sostegno di capitali derivati dall'ingresso del club in borsa, la Roma vinse il terzo scudetto della sua storia. Due mesi dopo la vittoria del terzo tricolore, la Lupa conquistò anche la sua prima Supercoppa italiana, superando la Fiorentina.[22][23]

 


Negli anni 2000 la Roma è giunta sei volte seconda in campionato, e sotto la guida di Luciano Spalletti ha vinto due Coppe Italia consecutive (2006-2007 e 2007-2008), entrambe in finale contro l'Inter, e la Supercoppa italiana 2007, sempre contro i Nerazzurri.[2][23]

 

 

Al termine della stagione 2010-2011 la Magica è stata ceduta a un gruppo di imprenditori statunitensi guidato inizialmente da Thomas Di Benedetto e poi da James Pallotta, i cui migliori risultati sono tre secondi posti e una semifinale di Champions League.[2]

 

 

Il 17 agosto 2020 un ulteriore gruppo imprenditoriale americano, "The Friedkin Group", acquisisce il club, il cui primo presidente è Dan Friedkin, amministratore delegato della Gulf States Toyota Distributors.[24] Al secondo anno della nuova gestione, sotto la guida di José Mourinho, il club vince per la prima volta un trofeo confederale trionfando nell'edizione inaugurale della UEFA Europa Conference League;[25] nell'annata seguente raggiunge la finale di Europa League, da cui esce sconfitta ai tiri di rigore.[26]


EXTRATIME by SS/ In cover il musicista – compositore Ennio Morriconi, insieme a Claudio ‘L’Oste’ de la Villetta entrambi ‘core de Roma’ .

Come anche l’attrice Claudia Cardinale che ho fotografato in video-proiezione by Harru’s Bar, in via Vento la strada degli artisti e del grande cinema dell’epoca di Federico Fellini e della nota ‘Dolce Vita romana di cui mi ha tanto parlato anche l’attore polesano Rik Battaglia ( oltre 110 film in carriera, già Personaggio Story raccontato qui su www.polesinesport.it).

 

Anche per questo vi proponiamo seguire la ‘dedica’ autografata da Nino Manfredi ad Aldo ( de La Villetta) e poi la foto poster della Alba Roma 1924-25 col portiere Cesare Zancanaro ( con le sue classiche ginocchiere e berretto in testa) che ho segnalato alla AS Roma perché non... era stato ancora individuato nell’Archivio della Roma).

 

 

E restando in tempi calcistici lontani ecco due foto panoramiche esposte nel Ristorante da “Flavio – velavevodetto” e che mostralo lo stadio ‘Testaccio’  in versione panoramica e anche con la presenza di Benito Mussolini ( in piedi, sta applaudendo) durante una partita a dicembre 1930, poco prima della Seconda Guerra Mondiale che ha registrato a Roma anche l’eccidio nazi-fascista delle Fosse Ardeatine , che documentiamo in foto-lapidi, datate 24 marzo 1944.

Ma, oltre che viaggiare tra Artisti e Calciatori, abbiamo detto che Roma è Città Eterna . E allora la documentiamo con una sequenza flash ai suoi principali monumenti , che mi ha mandato Gilberto Andreotti , in tour a piedi sulle strade della capitale e che non hanno bisogno di specifiche didascalie perché i monumenti della fotogallery sono arcinoti.

Dal panorama sulla Città eterna con sfondo cupola di San Pietro alla chiesa degli Artisti, a Castel Sant’Angelo, al Quirinale, e via via fino al Colosseo, Arco di Tito, Colonna Traiana, Altare della Pace,  Campidoglio, Bocca della Verità, Pantheon...etc etc.

 

Tornando ai Campioni del Calcio ‘fotografati al Ristorante La Villetta, vi proponiamo in sequenza Helenio Herrera allora allenatore della Roma ( dove hanno giocato anche i polesani Saul Malatrasi e Celestino Celio...) ,  quindi Bruno Conti ovviamente sempre con Claudio L’Oste de la Valletta, come pure Fcome pure in kit con Francesco Totti ( anche con la mitica maglia numero 10) , Aquilani e Daniele De Rossi, l’allenatore della attuale Roma, allora di casa a quel Ristorante della romanità tanto universale.

Insomma , questo nostro reportage è stato il nostro omaggio a Roma caput mundi, come lo è a tutt’oggi per il Mondo Cristiano, perché ha come punto di riferimento e ‘cupola’ la Basilica di San Pietro in Vaticano, dove è stato naturale anche per i Polesani in tour nella capitale , farsi fotografare come nel flash dulcis in fundo e in versione familiare Made tra Adige e PO e trilogia tiberina, naturalmente versione smile...Eridano.

 

Gilberto Andreotti & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it