Romeo Benetti, grande ‘azzurro’ Italia e ‘Campione di Scudetti’ partendo dalla Juventus 68/69 con Scirea, poi Sampdoria e 6 anni nel Milan di Gianni Rivera, infine 3 anni Roma/ E da 20 anni Istruttore Sett.Tecn.Federale FIGC – Coverciano


L’avevo visto giocare allo stadio Tre Martiri di Rovigo nell’amichevole disputata dai rossoneri di Paron Rocco e Gianni Rivera quando Don Mario Bisaglia aveva fatto da ‘gancio’ come sempre ha fatto con le ‘grandi quadre’.
Era il 1971, avevo solo 25 anni e dopo qualche mese avrei fatto il Corso Allenatori assieme a Saul Malatrasi.
Ebbene di quel giorno in campo a Rovigo ricordo una battuta di uno spettatore a Benetti
“sui suoi canarini” e la risposta ‘piccata’ di Romeo che di rimando al tifoso rodigino gli ha detto ‘qualcosa su sua sorella’.
E si scoppiò tutti  a ridere.
Ovviamente quella partita la stravinse 7-1 quel Milan stratosferico e di quella partita me ne hanno parlato poi tanti giocatori del Rovigo di cui ho raccontato la Story nella mia trilogia libraria Polesine Gol – Campioni & Signori.
Poi Benetti fece la ‘strada’ che tutti sappiamo, da Campione & Signore qual è stato, nelle più blasonate squadre società, tra l’altro partendo dalla Juve 68/69 per ritornarci dal 76/77 e giocarci ancora da ‘Campione’ per tre anni prima di chiudere da professionista nella Roma.
Ovviamente giocando nel frattempo tante partite in ‘azzurro’ con l’Italia dell’epoca , a fianco di Campioni con i quali giocava anche nel campionato italiano vincendo ‘scudetti su scudetti’ oltre a Tornei e Coppe Internazionali.
Ma la motivazione di questa Romeo Benetti Story deriva dal fatto che …ci ha pensato Clelio Mazzo –presidente Figc Rovigo  ad invitarmi per intervistarlo visto che era a Rovigo come Istruttore Sett.Tecn.Federale FIGC – Coverciano, sia per la parte teorica che pratica,  al “Corso Allenatore” in programma a Grignano.
Ecco perché Romeo Benetti diventa il 28° nostro Personaggio Story , che vi stiamo proponendo in sequenza cronologica in quanto pubblicato in format News Magazine, e datato marzo 2006.

 

 

Il nostro punto di partenza per questa Story completa, tanto più che in questi giorni ho incontrato Tiziano Lupi ( vedi fotogallery) che mi ha parlato anche della precedente presenza di Romeo Benetti come Istruttore di Corso Allenatori a Rovigo, e della bontà di Romeo Benetti ottimo conviviale e signore anche a cena alla Darsena Di Ferrara.
Altro flash amarcord Made in Polesine? D Romeo me ne aveva parlato anche Luciano Malaman da Frassinelle ma giocatore nella Cavese 1984/85 quando come allenatore aveva proprio Romeo Benetti, fresco della vittoria con la “Primavera” della Roma.
Senza contare che , come da fotogallery, proprio contro Romeo Benetti giocatore della Juventus, aveva combattuto il nostro polesano Paolo Dal Fiume ( vedi specifica Personaggio Story) .

 

 

 

Per tutto questo ecco Romeo Benetti in sequenza kit news, compresa scheda tecnica da giocatore e allenatore by wikipedia , per arrivare a completare il Personaggio secondo le caratteristiche di questa rubrica Memoria & Futuro, perché …gran signore anche nei nostri confronti e nei confronti dei ‘suoi allievi polesani.
E per una Storytelling che peraltro ‘aggiorniamo’ nell’Extratime con alcuni commenti –integrati rispetto alle immagini tenendo conto anche dei recenti ‘pensieri’ del Romeo veronese sempre più di casa a Coverciano ( dopo aver chiuso la sua carriera di allenatore nella Carrarese) come istruttore di calcio ma con tanta esperienza di football giocato a grandi livelli nazionali e internazionali.

 

 

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 07. 03.2006 ) / VENTOTTESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE :  ROMEO BENETTI “RELATORE - TECNICO” AL CORSO ALLENATORI DI GRIGNANO-ROVIGO INSIEME ALLO STAFF DI COVERCIANO

Cinque settimane di studio e lavoro è durato il Corso 'ALLENATORE DI BASE' , organizzato a Rovigo dal 16 gennaio al 18 febbraio dallo staff tecnico della Figc di Coverciano.
E i relatori, per il pedigree e la professionalità, hanno coinvolto i 40 partecipanti, su dei temi che, per la specificità e l'omogeneità dell'insieme, sono serviti a formare una significativa base di partenza sulla quale i neo patentati allenatori di Terza categoria (possono allenare fino in serie D) costruiranno il loro futuro nel mondo del calcio.

 

 

 

A fare gli onori di casa Clelio Mazzo e Luca Pastorello, rispettivamente presidente e segretario della Figc di Rovigo, e Ferruccio Scarpa componente C.R. Veneto S.G.S.,  contenti per aver ospitato a Grignano, nei locali delle Scuole, le lezioni teoriche e, nelle strutture del neo impianto sportivo, le prove pratiche e le esercitazioni.
Quasi glissa Mazzo quando gli chiediamo quanti Corsi sono stati tenuti a Rovigo finora. D'altra parte i corsi, quando sono tanti, sono come i cerchi degli alberi: sono rivelatori dell'età. Poi Clelio sorride e scende nello specifico snocciolando i nomi dei tecnici più significativi che la Figc di Coverciano ha mandato nei precedenti corsi a: Antonioli, Neri, Facchin, Pavone, Attilio Maldera, Balestri, Tagliavini.

 

 

Tornando al corso attuale (122 ore di lezione in totale) tenuto a Grignano, questi sono stati i relatori e i temi - menù del corso.
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Tecnica calcistica:    Benetti Romeo    Istruttore Sett.Tecn.Federale
Tecnica dei portieri:    Cacciatori Massimo Clito    Idem
Allenamento    :Risaliti Monica    Idem
Medicina Sportiva :    Mazzo Marcello    Medico
Psicopedagogia :    Tettamanzi Alessandro    Psicologo
Regolamento di gioco ;    Sica Sergio    Arbitro F.Q. Sezione Rovigo
Carte Federali :    Bacci Bruno    C.R.Veneto Sett. Giov. Scol.

Tutte materie attinenti al rapporto allenatore-calciatore come strumento per raggiungere quegli obiettivi di risultato e qualità di gioco che il calcio richiede. Tra queste, due sono state le materie -pilastro, per il loro valore scientifico e la specificità di applicazione nell'ambito del ruolo moderno dell'allenatore. 
Innanzitutto la TEORIA DELL'ALLENAMENTO, che la prof.ssa Risaliti, docente di Scienze motorie all'Università di Bolzano, ha sviscerato come strumento di miglioramento delle caratteristiche fisiche, attraverso metodologie che tengano conto delle condizioni di partenza, per arrivare a sviluppare, attraverso la ricerca della V.A.M. (velocità anaerobica massimale) le migliori attitudini fisiche, con un metodo intermittente tra lavoro e riposo. Metodi scientifici ripetuti quindi in allenamento, verificabili coi test, per alzare quelle qualità tecniche, basi atletiche e tattiche che il gioco del calcio, specie la partita, richiede.
Una materia da 'digerire' con tutte le sue novità intrinseche, ma la Risaliti, quand'era in dirittura d'arrivo, si é espressa così sul gruppo-allenatori:<< Questo è un buon gruppo, non solo per i punteggi d'entrata, ma anche come capacità di apprendimento e dialogo sugli argomenti trattati>>.

 

 

 

L'altro pilastro -portante del Corso allenatori, sia per la parte teorico che quella pratica, è Romeo Benetti, che nello staff tecnico di Coverciano ha trovato, ormai da un ventennio, il suo habitat naturale. Così Benetti, che si è stabilito a Chiavari in Liguria, ha accontentato la moglie …che non aveva più voglia di fare traslochi. Ovvio che la personalità di Romeo Benetti - insegnante non possa prescindere da tutta quella esperienza e quel carisma che gli deriva da 15 anni di grandi squadre come calciatore e altrettanti come allenatore a disposizione della Figc nazionale per i corsi allenatori. Una cosa devo dire: è stato di una disponibilità totale, tutto l'opposto del famoso rifiuto fatto ad Alfredo Pigna che per la Domenica Sportiva lo voleva intervistare senza preavviso ( e che gli ho ricordato).
Ed ha sviluppato risposte che, senza mai fare nomi, trovano riferimenti reali.
E' stato così anche quando, guardando le esercitazioni a gruppi, sul campo, gli ho chiesto quanta possibilità potranno avere questi nuovi allenatori di trasmettere le loro idee di gioco alle loro squadre.

 

 

 

E Benetti:<< Rispetto al mondo professionistico, nel mondo dilettantistico il peso dell'allenatore nell'economia dl gioco di squadra conta molto di più. Tocca all'allenatore dimostrare le sue capacità, essere credibile, avere personalità. Tanto più i giocatori credono in lui e nelle sue idee, tanto più cercheranno di realizzarle , prima in allenamento e poi in partita>>.

Concetti che Romeo trasmetteva anche agli allievi del corso allenatori, intervenendo al termine delle esercitazioni:<< Domandatevi perché l'esercizio riesce o non riesce se va a buon fine o no. Certo dipende dalla qualità dei giocatori, ma bisogna trovare il mix giusto tra velocità e tecnica individuale, per automatizzare i movimenti e creare situazioni di vantaggio per noi e non per gli avversari>>.
Il concetto del mix giusto è un parametro che Benetti ha ripetuto anche quando gli abbiamo chiesto 'quanto conti il risultato' per un allenatore.

 

 

 

 

Ecco il suo mix:<< Il calcio è uno spettacolo e il presidente e le società vogliono un ritorno, e questo arriva dai risultati. Per questo l'allenatore deve essere un ottimo 'gestore' delle caratteristiche dei singoli, allenarli e combinarli al servizio della squadra, come fa un direttore d'orchestra per fare suonare la stessa musica. Perché tutti sono importanti, dal difensore al centrocampista all'attaccante; vale nel calcio come nel lavoro e nella vita. Bisogna migliorare l'organizzazione, il mix tra tecnica, velocità, forza, carattere>>.
Volete sapere se abbiamo parlato di Rivera e dei tanti allenatori che ha avuto? O dei polesani che ha incontrato? <<Mica gli chiedevo la carta d'identità - ha scherzato il Romeo coi baffi >> . Poi però ha parlato di Malatrasi e Mancin, di un giocatore che esplode e fa fare il salto di qualità alla squadra (Rivera docet), di Mazzo come presidente 'semplicemente speciale', dei permessi che Milanello stava negando a tutti, dei problemi di quel giocatore che a Lavagna (vicino a Chiavari) ha poi fatto il giocatore-allenatore. E del suo lungo impegno a Coverciano che gli regala sempre stimoli nuovi perché sempre nuovi sono i partecipanti ai corsi allenatori, con  le loro problematiche differenti da regione a regione. 

 

 

PER LA CRONACA E PER LA STORIA ECCO L’ELENCO COMPLETO DEI PARTECIPANTI AL CORSO TENUTO DA ROMEO BENETTI A GRIGNANO/
Questi i 40 partecipanti al Corso: Andreetto Sergio, Angeloni Denis, Angeloni Pierluigi (RO), Babetto Giannino (RO), Bandiera Silvano, Barbin Luca, Baù Roberto, Berton Cesare, Biasiolo Matteo, Bongiovanni Giovanni, Bonvento Roberto (RO), Brigati Stefano (RO), Brisolin Gianni, Broglio Samuele, Cesarotto Davide, Di Girolamo Pasquale (RO), Di Lena Lorenzo (RO), Favaro Costantino, Forin Alessandro (RO), Ghiotto Filippo, Lamanuzzi Stefano, Lucchini Massimiliano, Marin Luigi, Marini Emiliano (RO), Merlin Denis, Milan Michele (RO), Mura Luigi (RO), Nabiuzzi Alberto ( RO), Orsolon Alessandro, Padovan Alessandro, Paganini Massimo, Previatello Terry (RO), Raimondi Dario (RO), Stella Silvano, Stocco Andrea, Strazieri Mosé, Tescaro Diego, Tessarin Alessandro (RO), Tibando Giovanni (RO), Zanirato Gianpaolo (RO), Zennaro Massimo (RO).
NB: Le domande presentate sono state 81, e la griglia dei 40 ammessi è così disaggregata per province venete: Rovigo 17, Padova 14, Verona 4, Vicenza 4, Treviso 2.    

 

 


   

SCHEDA TECNICA DI ROMEO BENETTI
E' nato ad Albaredo d'Adige (VR) 20.10.1945. Ha fatto la gavetta prima nel Bolzano in serie D, quindi in serie C col Siena 64-65 e ancora col Taranto 65-66 e 66-67, poi in serie B nel Palermo 67/68.
A questo punto, salito dalla Sicilia alla Juve, per Benetti c'è stata la lunga carriera in serie A come da tabella sottostante. Inoltre, nella sua vita da mediano, Romeo Benetti ha vestito la maglia della Nazionale in 55 partite segnando 2 gol. Oltre agli Europei, ha disputato anche i Mondiali 1974  e 1978.

Stagione    Squadra    Partite    Gol
68/69    Juventus      24    1
69/70    Sampdoria27    2
70/71    Milan    28    6
71/72    Milan    29    4
72/73    Milan    29    7
73/74    Milan    26    5
74/75    Milan    28    5
75/76    Milan    30    5
76/77    Juventus    30    4
77/78    Juventus    27    5
78/79    Juventus    26    3
79/80    Roma    25    1
80/81    Roma    2    0

 

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( by wikipedia) / ROMEO BENETTI – GIOCATORE – ALLENATORE

BIOGRAFIA
Romeo Benetti (Albaredo d'Adige, 20 ottobre 1945) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, centrocampista impegnato come mediano e, talora, interno.

Vive a Leivi, nella provincia genovese.[1] Anche suo fratello Bruno era calciatore.[2]

CARRIERA

GIOCATORE
Mosse i primi passi nel mondo del calcio con il Bolzano, in Serie D, arrivando alla massima serie dopo una lunga gavetta in Serie C e B con le maglie di Siena, Taranto e Palermo. Nella stagione 1965-1966 il Foggia perfezionò il suo acquisto, ma all'ultimo momento il presidente Rosa non volle comprarlo poiché Benetti doveva partire per il servizio di leva, lasciandolo al Taranto che ne promise per l'anno successivo l'approdo tra le file dei rossoneri; la stagione successiva questo accordo non venne tuttavia rispettato dagli ionici, che lo vendettero al Palermo.[3][4]
Coi siciliani, che lo acquistarono per 50 milioni di lire,[5] rimase solo per la stagione 1967-1968, collezionando 35 presenze e segnando 2 reti nell'annata che vide i rosanero vincere il torneo cadetto. Debuttò in Serie A nel 1968-1969 con la maglia della Juventus, a cui fu venduto per più di 300 milioni,[5] per passare poi l'anno dopo alla Sampdoria (nell'operazione che portò a Torino Francesco Morini e Roberto Vieri); a Genova, nella stagione 1969-1970 disputò 27 partite corredate da 2 gol in Serie A, e 3 partite e 2 reti in Coppa Italia

 

 

 

Nel 1970-1971 fu acquistato dal Milan e per sei stagioni rimase legato alla società rossonera. Coi meneghini collezionò numerosi piazzamenti in campionato oltre alle vittorie in Coppa Italia del 1971-1972 e 1972-1973, annata, quest'ultima, in cui sollevò anche la Coppa delle Coppe pur non disputando la finale. Giunse anche a vestire la maglia della Nazionale italiana. Mentre militava nel Milan, per un fallo sul giocatore del Bologna Francesco Liguori, che riportò un serio infortunio al ginocchio destro e vide la sua carriera stroncata,[6] fu denunciato alla Procura di Milano e il commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere "Bolognina" inviò un rapporto sull'incidente alla Pretura di Bologna.[7]
Esordì nel frattempo in azzurro il 25 settembre 1971, nella gara contro il Messico, divenendo presto titolare. Nell'estate del 1976 sarà scambiato con Fabio Capello della Juventus: il friulano approdò al Milan mentre Benetti fece ritorno, dopo sette anni, in maglia bianconera. Considerato in fase calante, a Torino vincerà invece autorevolmente i due scudetti del 1976-1977 e 1977-1978, un'altra coppa nazionale e la Coppa UEFA del 1977, primo trofeo confederale del club torinese. Lasciò la Juventus nel 1979 per approdare alla Roma, dove giocò per due stagioni raccogliendo due nuove Coppe Italia. Chiuse la carriera con la maglia della Nazionale, disputando la sua ultima partita agli Europei del 1980, dopo aver preso parte ai Mondiali del 1974 e del 1978. In maglia azzurra collezionò 55 presenze.

 

 

 

 

ALLENATORE
Inizia la carriera di allenatore nella stagione 1981-1982 subentrando a Saul Malatrasi alla guida della Roma Primavera e rimanendo in panchina per tre stagioni. Con la selezione primavera giallorossa ha vinto il torneo di Viareggio 1983 e il Campionato Primavera 1983-1984.
Dopo questi successi con la selezione Primavera, nella stagione 1984-1985 gli venne affidata la panchina della Cavese appena retrocessa dalla Serie B alla Serie C1.

 

 

 

PALMARES DA GIOCATORE

Competizioni nazionali:
Campionato italiano di Serie B: 1
Palermo: 1967-1968
 Coppa Italia: 5
Milan: 1971-1972, 1972-1973
Juventus: 1978-1979
Roma: 1979-1980, 1980-1981
 Campionato italiano: 2
Juventus: 1976-1977, 1977-1978
Competizioni internazionali:
 Coppa delle Coppe: 1
Milan: 1972-1973
 Coppa UEFA: 1
Juventus: 1976-1977

PALMARES DA ALLENATORE

Allenatore
 Campionato Primavera: 1 / Roma: 1983-1984
Torneo di Viareggio / Roma: 1983

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Romeo Benetti come l’ho fotografato sul campo di Grignano, dove era un versione ‘Istruttore Figc – Coverciano’ al Corso allenatori datato 2006.
Poi in apertura di fotogallery proponiamo Benetti & il Milan insieme a Quelli del Rovigo nell’amichevole cui ho assistito in data  21.2.1971. Per la cronaca vicino a capitan Gianni Rivera c’è il portiere Ottorino Veronese di cui abbiamo già raccontato la Story sia nella mia trilogia libraria Polesine Gol “Campioni & Signori” che su questo sito www.polesinesport.it.
E restando in tema Made in Polesine ecco a seguire Romeo Benetti in ‘spaccata’ su Paolo Dal Fiume (maglia Perugia) osservato da vicino dallo juventino Scirea.
Era l’epoca in cui il sottoscritto lavorava a Coriano Veronese a due passi da Albaredo d’Adige e perciò quel paese era già orgoglioso del suo Romeo.
E così all’epoca mi hanno raccontato che Romeo era gemello di Giulietta (appunto perché veronesi) , ma era anche l’ultimo di 8 fratelli.
E ad Albaredo d’Adige ( lo steso fiume che passa in Polesine ed entra nell’Adriatico a Rosolina Mare) mi hanno raccontato che Benetti rimase orfano quando aveva solo un anno e mezzo, e che dagli 8 ai 16 anni fu mandato in Collegio a Venezia.
Dove giocava tanto a calcio e tanto a …calcio, da attaccante nella squadra dell’Asa, Associazione Sportiva Artigianelli.
Poi però raggiunge sua madre a Bolzano e là comincia a lavorare come tipografo.
Finché in uno di quei torneo aziendali che allora erano di moda, un dirigente del Bolzano lo ingaggia e … cambia la vita per Romeo Benetti che  sarà giocatore per sempre.
Visto che dopo essere stato semiprofessionista col Bolzano andrà in Serie C a Siena, passando poi al Taranto e al Palermo dove gioca da seconda punta e vince il campionato di Serie B.

 

 

 

 

 

Il resto è storia nota , come dimostrano anche le immagini della fotogallery, anche perché Romeo approda alla Juventus 68/69 di Heriberto Herrera dove cambia ruolo e sarà per sempre ..una vita da mediano.
Proprio di quelli alla Ligabue, sempre al servizio della squadra , e grande incontrista.
Perciò eccolo in kit tandem maglia Juventus e Sampdoria, la società dove approda l’anno dopo prima che lo chiami ‘Paron Rocco’ nel Grande Milan di capitan Rivera e che … ho visto in amichevole allo stadio Tre Martiri di Rovigo, strapieno di pubblico.
Il resto è storia nota, come dimostrano le immagini poi di Benetti in kit tandem Palermo e maglia Milan, poi ancora Juventus e Roma, dove Romeo chiude la sua carriera da giocatore, dopo essere stato un “Mostro Sacro” anche per le figurine Panini i( perciò foto kit) sia con la maglia rossonera del Milan che con la maglia azzurra della Nazionale Italiana implementando n palmares sempre più straordinario, tra Scudetti , Coppa Italia e Champions, tra Campionati Europei e Mondiali.
Al fianco e insieme con Campioni straordinari e che vi proponiamo in alcune tra le più significative foto squadra.
Dal Milan di capitan Rivera con didascalia incorporata al Milan winner in Coppa come da foto notturna con Albertino Bigon da Padova orgoglioso del trofeo tra le mani.
Squadre straordinarie  e vincenti. Come quella successiva , cioè la Juventus in versione Top 11 di capitan Furino e quindi di mister Trapattoni in verone poster, ma sempre con Romeo Benetti tra i protagonisti.
Come con la Nazionale dell’epoca di Antognoni che poi vediamo anche con in prima fila il trio Bettega – Zoff – Benetti in testa agli altri giocatori dell’Italia con tanto di ‘drappo’ azzurro.

 

 

 

A questo punto, dopo tanto calcio giocato, passiamo a Romeo Benetti che  …da 20 anni è Istruttore Sett.Tecn.Federale FIGC – Coverciano.
Perciò eccolo a Rovigo in foto assieme a Tiziano Lupi in occasione del suo primo Corso allenatori ‘diretto’ a Rovigo, prima di chiudere con Romeo Benetti in campo nel suo secondo passaggio da istruttore a Grignano-Rovigo.
Perciò ecco il poker con da sx il sottoscritto Sergio Sottovia, Luca Pastorello gran segretario e Clelio Mazzo gran presidente ( entrambi Figc Rovigo).
E dulcis in fundo Romeo Benetti tra i suoi “Allievi” del citato Corso Allenatori svoltosi sul campo di Grignano, ultimo corso ( tra l’altro al centro c’è Alberto Nabiuzzi ora video-analyst al Bologna con Donadoni & vice Luca Gotti  polesano) .
Pensierino finale. Se Benetti è da oltre 20 nello Staff della Figc come Istruttore by Coverciano , beh bisogna dire che come sempre era successo da giocatore, per Romeo il veronese innamorato del calcio , davvero una ragione c’è: è innamorato del calcio  e della sua vita serena con la sua Giulietta ( alias sua moglie) , da anni nella sua casa a Chiavari sulla costa ligure, anzi collina di Leivi con vista mare.

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it