Romeo Zurro 7° presidente Panathlon Rovigo periodo 1998-2001/ Ospitò De Vidis, Di Rocco, Bertazzo & Ferrari


24/04/2020

Quella di Romeo Zurro è una presenza particolarmente rappresentativa del mondo della scuola, perché quello è il ‘suo mondo’ e perché Coni giovani studenti il suo feeling continuerà a tutto campo, perché dopo i progetti attivati in sinergia col Panathlon continuerà anche nel Terzo Millennio fino ai giorni nostri compresi, in sinergia con la progettualità del Coni agganciata alle scuole.
Fatte questa introduzione , andiamo a raccontarvi Romeo Zurro come 7° sigillo-presidente del Panathlon Rovigo,  il Club Service di cui è stato presidente nel periodo 1998/2001; proponendovi il solito canovaccio partendo dl suo ‘saluto’ già pubblicato sul libro story  “50 Anni di Panathlon Rovigo – 1959 -2009” .
Quello voluto dal presidente Bruno Piva in cui ho raccontato la Top Ten Made in Polesine, ulteriormente implementata nel recente Libro Story per lo stesso Panathlon Rovigo e relativi festeggiamenti il 60° anniversario della fondazione, stavolta voluto dal presidente Giampaolo Milan , ma passato dal tandem al trio , visto l’arrivo di Ivan Malfatto ad aggiungersi al sottoscritto Sergio Sottovia e al gran segretario Raffaello Salvan.
Per quanto sopra eccovi in sequenza il ‘saluto del presidente Romeo Zurro , integrato da un articolo di Franco Pavan datato giugno 2000 e pubblicato su Il Gazzettino , perché onora la lunga militanza di Ennio Brancalion ( all’epoca già 20 anni da tesoriere + 4 da segretario).
Mentre a certificare la qualità dei relatori e le tematiche ‘discusse’ durante la presidenza di Romeo Zurro vi proponiamo tutto l’elenco delle Conviviali nel periodo 1998/2001 , frutto della ricerca di Raffaello Salvan e pubblicato nel recente libro story del Club Service, a futuro memoria e per onorare il Panathlon Rovigo prototipo in the world.
Rimandando in calce all’ornai tradizionale Extratime , anche con riferimento alla fotogallery e per ulteriori commenti sollecitati dalla immagini stesse.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Romeo Zurro , presidente 1998 - 2001 ) / IL SALUTO DEL PRESIDENTE ROMEO ZURRO
( Con riferimento alla pubblicazione per il “50° del Panathlon Club Rovigo 1959 -2009 )

Nel cinquantenario della costituzione del Panathlon Club di Rovigo , mi è stato chiesto di tracciare un breve bilancio della mia esperienza fatta come presidente del Club dl 1° gennaio 1998 al 31 dicembre 2001.
E’ un invito che raccolgo volentieri perché è l’occasione per far riaffiorare alla mente  ricordi piacevoli e pregnanti, ed esperienze umane e professionali importanti.
La mia adesione al Club è stata casuale, legata ad un momento di collaborazione istituzionale tra il Provveditorato agli Studi e, presso il quale svolgo ancora oggi l’incarico di Coordinatore per l’Educazione fisica, e il Panathlon Club di Rovigo.
Vennero a trovarmi l’allora Presidente Antonio Ricchieri e Carlo Ranzato per propormi una collaborazione per un concorso letterario rivolto agli studenti. Si trattava  del concorso “ Il ragazzo e lo Sport” che, attraverso un elaborato scritto, cercava di individuare quale fosse per i giovani l’idea di Sport, le motivazioni che stavano alla base della adesione o non adesione alla pratica sportiva e, in definitiva,  quale contributo il Panathlon potesse dare per avvicinare o riavvicinare i giovani allo sport.

L’iniziativa ebbe un notevole successo tant’è che arrivarono centinaia di elaborati, molti dei quali contenenti valutazioni , suggerimenti e considerazioni di un respiro inaspettato. Ne venne fuori una importante pubblicazione che ricevette il plauso e il riconoscimento del Panathlon International.

Alla presentazione presso l’Accademia dei Concordi , il relatore, l’avvocato Antonio Spallino, mise in luce la grande capacità dei giovani di analizzare lucidamente fenomeni molto complessi, quale il rapporto dei giovani con lo sport, e la necessità che il rapporto dei Club con i giovani e con le scuole fosse prioritario e duraturo.

 

 

 

L’aver verificato direttamente il senso dell’azione del Panathlon non poteva che sfociare  in una adesione e condivisione della sua azione, dei suoi ideali  delle sue battaglie culturali in favore dello sport e dei giovani.
Nei quattro anni di presidenza ho avuto modo di vivere momenti importanti in compagnia di illustri ospiti che, ognuno per il ruolo e la storia che lo caratterizzava, avevano un comune trait-d’union, erano tutte persone  con una grande umanità, una grande cultura (non necessariamente accademica) , una grande voglia di mettersi al servizio della società e dei giovani in particolare.

Atleti ed ex dirigenti sportivi, giornalisti e scrittori, appassionati di sport estremi ed educatori si sono avvicendati al tavolo dei relatori per raccontare e raccontarsi. E di racconti sono emersi spaccati di vita fatti di aspettative , di ambizioni, di paure, di gioie, di sacrifici, di delusioni e di riscatto accomunati da un ideale fatto di regole, di convenzioni, di lealtà, altruismo, disinteresse, fair play.

Ricordo una serata con tre atleti diversamente abili, Alvise De Vidis, Marta Ferro e Paola Fantato, medagliati alla Paralimpiade di Atlanta. Mi e ci impressionò la forza d’animo, la consapevolezza di un limite ed insieme la consapevolezza di essere in grado di superare quel limite; nessuna traccia di rassegnazione, nessuna traccia di autocommiserazione, solo la voglia di vivere pienamente ogni minuti misurandosi con gli altri ma soprattutto con se stessi. Il racconto di una vita diventa a volte una lezione di vita.

Come non ricordare l’incontro con Renato Di Rocco , Dirigente del CONI ( attuale Presidente della Federazione Ciclistica Italiana) , con il quale si affrontarono gli obiettivi e le strategie a breve e lungo termine relative sia allo sport di base che di vertice.

 

 

 

 

Oppure il racconto di Silvio Fauner, uno dei migliori fondisti che l’Italia abbia mai avuto, che ci ha parlato del suo rapporto con la fatica, compagna fedele di ogni allenamento e di ogni gara. Un personaggio che ha raggiunto i traguardi sportivi più ambiti ma che è rimasto fedele alla sua educazione e alla sua riservatezza, molto lontano da quei personaggi/divi di certi sport professionistici.

E poi l’incontro con uno dei nostri miti, la Ferrari. Non con il pilota campione del mondo ma con il suo capo macchina Federico Bertazzo, un ragazzo di Rovigo che con il lavoro e la passione è arrivato dove molti ragazzi sperano di arrivare, ad essere colui il quale ha in mano l’esito di una gara, di un campionato del mondo di Formula 1 della scuderia più amata al mondo.
Sono questi incontri che danno la dimensione di quanto lo sport abbia pervaso la società e di quanto la società usi lo sport per le sue peculiarità intrinseche ma anche come occasione di business, di marketing, di immagine, di tecnologia, di opportunità di lavoro.
La conferma ci venne data dall’incontro con alcuni dei componenti l’equipaggio di Luna Rossa. Ricordate? La barca italiana della Coppa America. Cristiano Griggio, drizziere, e Dario Malgarise, tattico, ci parlarono della loro avventura, della competizione con le migliori barche del mondo, dei problemi tecnologici dei materiali sempre più sofisticati e sempre più influenti sul risultato finale. Ma anche dell’importanza dei singoli in un lavoro di squadra, della assoluta necessità di fidarsi dei compagni e soprattutto dello skipper, della insostituibilità del fattore umano.

 

 

 

Ma forse i momenti più importanti sono stati quelli dedicati al rapporto con i giovani, con gli studenti.  A gratificare con un plauso , un premio, il risultato di un giovane che si avvia verso una brillante carriera sportiva oppure che partecipa per il solo piacere di partecipare, per il piacere di muoversi e di stare con gli altri.

L’aver istituzionalizzato il premio Sport-Scuola è stato un importante risultato. E’ aver affermato che l’istruzione e il benessere psico-fisico, non solo possono convivere ma sono interdipendenti l’uno dall’altro. Significa che il Club è attento a ciò che caratterizza la prestazione sportiva, cioè il risultato, ma è altresì attento a che la persona, nella sua globalità si comporti in modo consapevole e responsabile, che viva con lo stesso interesse tutte le opportunità educative ed i crescita che la società gli offre. Quindi la Scuola e lo Sport.
Potrei ricordare tantissimi momenti “importanti” che hanno dato lustro e soddisfazione al Club e al suo Presidente, ma ritengo più importante esaltare il ruolo, la missione e l’entusiasmo di un gruppo di persone che opera per la realizzazione di un progetto rivolto soprattutto ai giovani. Mi piace infine ricordare il clima che si respira all’interno del Club.
Esso accoglie tutti coloro che sono accomunati dall’interesse per lo sport, espresso nelle sue varie forme a atleti o ex atleti, dirigenti sportivi, giudici e arbitri, manager, insegnanti , ecc.
E’ così che si ritrovano insieme , a parlare di sport e di quanto intorno ad essi ruota, persone con culture , appartenenze sociali, disponibilità finanziarie, appartenenze politiche e religiose diverse fra loro. Anche questo caratterizza il Panathlon e lo rende particolare nel panorama dei Club Service. E’ anche per questo che continuo a parteciparvi volentieri come Socio.

 

 

 

APPENDICE NEWS ( di Franco Pavan, by Il Gazzettino, giugno 2000)  / SOCIO DA 40 ANNI PREMIATO/ DURANTE LA GITA A MANTOVA IL RICONOSCIMENTO A ENNIO BRANCALION

E’ stata Mantova , perla storica e paesaggistica nel cuore della pianura padana, la meta della gita fuori provincia organizzata dal Panathlon di Rovigo per il mese di giugno.
Il comitato direttivo presieduto da Romeo Zurro ha optato anche quest’anno per una riunione dei soci nel fine settimana in quello che ormai è tradizionalmente diventato un adunamento fisso d’inizio estate. E’ stata scelta la via d’acqua per raggiungere la città di Virgilio e dei Gonzaga, risalendo il corso del Po fino alla confluenza con il Mincio per poi entrare nei laghi intorno al capoluogo per visitare e pranzare nel centro storico.
L’imbarco sulla motonave Andes è avvenuto a Sacchetta, dopo il breve tragitto in pullman da Rovigo. Superate le chiuse di Governolo , la comitiva è entrata nell’area del parco el Mincio.
La zona umida , nota per la particolare bellezza  della sua fauna e flora, ha accolto il gruppo dei panathleti rodigini, poco prima di arrivare a Mantova.
L’approdo , un primo giro per la città e la sosta conviviale in un ristorante del centro, hanno permesso alla comitiva di stringersi intorno al panathleta anziano  premiato per l’occasione.
Ennio Brancalion ha infatti ricevuto dalle mani della signora Ricchieri la medaglia d’oro di socio di lunga data, come riconoscimento per i suoi quarant’anni di appartenenza al sodalizio. Brancalion ne ha passati venti ricoprendo l’incarico di tesoriere e quattro come segretario.   
Tra l’altro , è stato anche l’autore di due volumetti commemorativi dell’attività del Panathlon nel decennale e nel venticinquennale del club.
Infine, la conclusione d’obbligo nel pomeriggio, prima del ritorno a Rovigo, è stata la visita a palazzo ducale , storica dimora medievale dei Gonzaga, signori della città.

 

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY / ELENCO CONVIVIALI  PANATHON ROVIGO 1998/2001

ANNO 1998
346) 29 gennaio. Argomento: La pallavolo. Relatore: Bebeto De Freitas (ct Italia maschile) 347) 27 febbraio. Argomento: Le Paralimpiadi di Atlanta
348) 26 marzo. Argomento: Il Coni regionale. Relatore: Camillo Norbiato (presidente)
349) 14 aprile. Visita del presidente Panathlon International Vittorio Adorni, interclub con Adria e Chioggia
350) 28 maggio. Argomento: Il basket verso il 2000. Relatore: Maurizio Gherardini (dirigente Benetton Basket)
351) 22 giugno. Argomento: Golf sport d’élite. Relatore: Massimo Scarpa (golfista)
352) 24 settembre. Argomento: L’atletica italiana nel mondo. Relatore: Dino Ponchio (allenatore e dirigente nazionale)
353) 29 ottobre. Argomento: Il tennis in Italia. Relatore: Pietro Marzano (ex giocatore internazionale)
354) 26 novembre. Premiazione degli atleti polesani
355) 18 dicembre.
Festa degli auguri


ANNO 1999
356) 20 gennaio. Argomento: Giocare con lo sport. Relatori: Paola e Alberto Pellai (educatori)
357) 20 febbraio. Argomento: Il ruolo del Coni nello sport. Relatore: Renato Di Rocco (dirigente e poi presidente Federciclismo)
358) 25 marzo. Argomento: La pallamano. Relatore: Aldo Marchianò
359) 29 aprile Argomento: Il mondo del pattinaggio. Relatore: Sabatino Aracu (Presidente federale)
360) 20 maggio. Argomento: Sci di fondo. Relatore: Silvio Fauner (campione olimpico e mondiale)
361) 19 giugno. Gita fuori porta alla Ghirada di Treviso e Valdobbiandene
362) 30 settembre. Il baseball. Relatore: Bill Holmberg (tecnico)
363) 29 ottobre. Argomento: Hockey su prato. Relatori: Mario Steffenel e Valerio Noaro (giocatori e dirigenti)
364) 25 novembre. Premio Antonio Ricchieri e premiazioni atleti polesani
365) 17 dicembre. Festa degli auguri

 

 

 

 
ANNO 2000
366) 27 gennaio. Relazione del presidente
367) 24 febbraio. Argomento: Ferrari club. Relatori: Franco Balestra, Federico Bertazzo e Cesare D’Agostini
368) 30 marzo. Argomento: Vela, una realtà e un sogno. Relatore: Dario Malgarise (istruttore di vela, equipaggio di Luna Rossa)
369) 4 maggio. Argomento: Paracadutismo. Relatore: Antonio Squadrone (capitano)
370) 25 maggio. Argomento: Il mondo subacqueo. Relatore: Pietro Mescalchin (subacqueo)
371) 17 giugno. Gita fuori porta. Mantova in battello
372) 28 settembre. Argomento: Arrampicarsi in montagna. Relatore<. Gianni Pais Becher (guida alpina)
373) 26 ottobre. Argomento: la pesca d’altura. Relatori Pareschi e Parisi
374) 30 novembre. Premiazione atleti polesani
375) 15 dicembre. Festa degli auguri

ANNO 2001
376) 25 gennaio. Relazione del presidente
377) 22 febbraio. Argomento: Windsurf. Relatori: Stefano Valenti e Paolo Biondani (atleti di windsurf)
378) 29 marzo. Argomento: Triathlon uno sport per uomini duri. Relatore: Remo Zurma 379) 26 aprile. Argomento: Maratona. Relatori: Massimo Magnani (allenatore) e Mario Testi.
380) 31 maggio. Argomento: Fioretto, spada e sciabola, tre armi della scherma italiana 381) 27 settembre. Argomento: le arti marziali. Interclub con l’Euganeo
382) 25 ottobre. Argomento: la Parigi-Dakar. Relatore: Edi Orioli (pilota)
383) 29 novembre. Premiazione atleti polesani e Premio Fair Play
384) 21 dicembre. Festa degli auguri

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Romeo Rurro perché …sembra applaudire l’impegno e la passione etico-sportiva del Panathlon Rovigo, il club service di cui è stato presidnete nel periodo 1998/2001, passando dalla…macchina da scrivere al computer, dall’analogico al digitale e ai telefonini del nuovo mondo del Terzo Millennio sempre più social.
Anche se a volte meno sociale e solidale del necessario, per quanto riguarda i valori ‘fondamentali ‘ dello sport e del Panathon.
Quelli che Romeo Zurro ha cercato di ‘amplificare’ fin da subito , come dimostrato anche dalle immagini in apertura di fotogallery, col presidente promotore delle serate conviviali con i noti ospiti di cui proponiamo alcuni esempi significativi.
Partendo dalla serata con Vittorio Adorni , noto ciclista world champion e  presidente del Panathlon International,  alla foto gruppo del maggio 1999 con Silvio Fauner sciatore , presenti alche il Club degli sciatori rodigini ( vedi trio a dx con Moretti , Fabio Milan, Leonardo Prearo presidente).
Quindi proponiamo la premiazione del ‘socio anziano’ Ennio Brancalion , tra lady Gabriella Ricchieri e Romeo Zurro (  a Mantova nel giugno 2000 ) , mentre è altrettanto significativa la successiva foto dedicata alla conviviale con i maratoneti Magnani e Tesi ( aprile 2001, come da didascalia incorporata) .

 

 

 

.
Ma a certificazione dell’impegno panathletico di Romeo Zurro anche extra periodo presidenziale , voglio proporvi a questo punto alcune immagini che ne certificano la sua ulteriore presenza nel mondo sportivo, giovanile e scolastico.
Tanto più che, parafrasando Shakespeare, il nostro Romeo ha sposato la sua Giulietta polesana peraltro campionessa d’Italia nel salto in alto davanti all’emergente Sara Simeoni, vale a dire quella Isabella Pigato che per dna familiare ( oltre a sua sorella, vedi la Benito Pigato story qui su www.polesinesport.it ) , ha portato in alto la stessa la bandiera dello sport e dei suoi valori panathletici.
Perciò a questo punto della fotogallery ripartiamo da Romeo Zurro in tandem col successivo presidente Bruno Piva ( a dx) quando verrà premiato il suo segretario Lino Vanzan.
Quindi in campo allo stadio Battaglini di Rovigo , lo stadio del rugby, durante il Trofeo  Milani 2009, insieme ai soci De Filippo ( sx ) e GF Frigato in poker sotto il gazebo pronti per la consegna del ‘Premio Fair Play’.
E sempre con riferimento alla presidenza di Bruno Piva ecco Romeo Zurro in trio con Giorgio Chinellato presidente Distretto Italia Area1, per un cerimoniale sinergia tra Panathlon, Coni, Scuola.

 

 

 

Mentre con riferimento al periodo presidenziale di Anna Paola Nezzo proponiamo Romeo Zurro ‘panathleta forever’ , significativamente rappresentante anche del Mondo della Scuola durante la premiazione dello studente Lorenzo Sturaro. Lo stesso che poi ritroviamo , come peraltro il prefetto Romilda Tafuri, nel cerimoniale che vede insieme i ‘campioncini’ Lorenzo Sturaro e Silvia Sarain, assistita questa anche da Alberto Doni presidente dell’omologo club service adriese.

Raffaello Salvan & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it