Rugby Rovigo Delta/ Lettera dei giocatori ai tifosi/ Eccola: Forza Rovigo, forza Rossoblù sempre. Firmata "La Vostra Squadra” e ...A presto


02/06/2015  

Scrivono i "Nostri Bersaglieri" rossoblù: "Cari tifosi,  questa non vuol essere una lettera di scontro ma una risposta a quello che è successo sabato, una riflessione per cercare di capire insieme dove abbiamo sbagliato. Non è facile tornare a parlare della Finale e abbiamo pensato di farlo a mente fredda, dopo esserci confrontati. Noi giocatori e lo staff siamo i primi ad essere profondamente dispiaciuti ed amareggiati, in primis per l'esito  della partita, e per le reazioni che si sono scatenate dopo.

 Ciò di cui siamo certi, e ancora fermamente convinti, è che sabato scorso non siamo scesi in campo per perdere e disonorare la nostra maglia, i nostri colori e valori. Siamo consapevoli di aver recato dispiacere ad una città intera, alla Società e a tutti i tifosi. Nello sport si vince e si perde, sono le regole del gioco, e soprattutto nel rugby in cui non bisogna mai mollare è da una sconfitta che bisogna ripartire, rimboccarsi le maniche per poter ricominciare. Ed è quello che vogliamo fare.

 Oltre ad essere dispiaciuti per il risultato del campo, siamo molto affranti per quello che è successo a fine partita e non possiamo far altro che scusarci con  tutti i tifosi che ci aspettavano sotto la tribuna per salutarci come di consueto a fine gara. Lo shock ci ha annullato, la delusione era talmente tanta che per molti venire sotto la tribuna, ed ascoltare i nostri tifosi che incitavano la squadra avversaria, avrebbe fatto solo ancora più male. Inoltre quello che dispiace è che una parte di tifosi pensi che siamo scesi in campo disonorando la maglia, inconsapevoli dei colori e della storia che ci portiamo  addosso, che siamo dei mercenari bravi solo a fare baldoria per i locali del  centro. Abbiamo lavorato duramente per tutta la Stagione, ottenendo degli ottimi  risultati e arrivando per il secondo anno consecutivo a disputare la Finale.

 

 

 

 Stiamo ragionando, e ragioneremo, su quello che è successo sabato. Nessuno di  noi voleva perdere e perdere così, davanti al nostro pubblico, ma è da questa  sconfitta, che brucia e brucerà, che ci ritroveremo all'inizio della prossima  Stagione forse più maturi e sempre e solo con un unico obiettivo, quello che  questa città, questi tifosi, questa Società meritano.
 Noi giocatori ci scusiamo ancora una volta per l'episodio a fine partita,  abbiamo sbagliato e ne siamo consapevoli. Al fischio finale eravamano scioccati,  e come noi forse anche qualche tifoso che ha usato parole troppo pesanti nei  nostri confronti, che ha inneggiato ad un avversario fino a qualche minuto prima  fischiato.

 

 

 

Abbiamo ancora bisogno di voi, siete veramente il 16º uomo in campo,  e speriamo con tutto il nostro cuore rossoblù che l'anno prossimo sarete ancora  sulle tribune ad incitarci, tutto l'anno, partita dopo partita. Ciò di cui siamo  certi è che né noi giocatori né lo staff tecnico siamo dei mercenari  irrispettosi della gloriosa storia della Rugby Rovigo, e ve lo dimostreremo  ancora una volta e ancora di più sul campo l'anno prossimo.
 Vi invitiamo questa sera al dibattito che seguirà la cena di fine Stagione al  campo e ad approfittare dell'occasione di parlare con noi faccia a faccia, dire  quello che pensate, i vostri dubbi, il vostro rammarico che è anche il nostro.

 Forza Rovigo, forza rossoblù, sempre.
 A presto,
 La Vostra Squadra >>

 

 

 

EXTRATIME & PENSIERINO FINALE by Sergio Sottovia/ Sabato al Battaglini ho visto lacrime che non avevo visto mai. Ma non parlo di quelle del presidente Zambelli, parlo di persone che stimo e che... sapevano di aver perso dispiaciuti per non esser stati all'altezza della situazione e di una tifoseria e di un 'Gruppo' che aveva lottato , in campo e in società, sugli salti e in città a Rovigo, per un obiettivo che si chiamava Scudetto.
Anche per questo la cover è per onorare il fair play dei Bersaglieri che abbraccio con affetto, visto che ho messo 'nostri' nell'incipit e visto come fatto con ’qualche altro’ sportivo di cui in altre occasioni ‘amare’  abbiamo pubblicato qualcosa di analogo a quanto sopra. Cioè “La lettera” - Fair Play – trasmessaci by Silvia Stievano, addetto stampa della Rugby Rovigo Delta col Comunicato Stampa di questo pomeriggio.

 

 

 

Pensieri e propositi di parole come queste dei Bersaglieri che vanno certamente messe in discussione sportivamente perché hanno perso ‘malamente’ sul campo al Battaglini la partita che valeva lo SCUDETTO.
Parole da Bersaglieri che hanno perso la battaglia decisiva, ma che, ne ero e ne sono ancor più sicuro adesso, non hanno perso certamente la faccia da … Bersaglieri per sempre.
Poi per quanto riguarda ‘riflessioni umane e commenti sportivi… mi piace passare la Palla Ovale ai nostri Lettori , mentre per parte mia in questa occasione …sarò breve ma non troppo.

 

 

 


Innanzitutto per riconoscere l’importanza della citata Lettere sul piano di quel feeling tra squadra e tifosi che solo se esiste può regalare lo ‘scudetto’ad una Città. E da questo punto di visto Rovigo Città in mischia il suo scudetto se l’è già guadagnato arrivando a disputare la finalissima del Campionato di Eccellenza allo stadio Battaglini ricevendo anche dalla FIR i ‘complimenti ufficiali’ che vi riportiamo come da seguente pubblicazione sul sito della FEDERUGBY:<< LA FIR INFORMA: Comunicato Stampa FIR sulla Finale di Eccellenza  ( TRA FEMI CZ RUGBY ROVIGO DELTA E CAMMI CALVISANO) / << A conclusione della Finale del Campionato Italiano d'Eccellenza disputatasi oggi allo Stadio "Mario Battaglini" di Rovigo, la Federazione Italiana Rugby esprime le proprie congratulazioni alla Società Rugby Rovigo Delta per l'organizzazione della giornata conclusiva del massimo campionato nazionale.
La Federugby desidera inoltre congratularsi con le squadre e con il pubblico per la grande sportività dimostrata, in campo e sugli spalti, prima, durante e dopo l'incontro. >>

 

 

 

 

Per parte nostra che abbiamo scritto la trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori”, dobbiamo prendere atto che coach Frati , lo staff tecnico, i giocatori hanno fatto di tutto per meritarsi il titolo di Signori alla pari della Femi Cz Rugby Rovigo Delta, la società che il presidente Francesco Zambelli & Company ( leggi importanti sponsor che si sono ‘strutturati’’ anche nel Capitale Sociale a sostegno della gestione societaria).
Insomma, se guardiamo il bicchiere ‘mezzo pieno, possiamo chiamare Petrarca, e Calvisano “Campioni d’Italia” ei Bersaglieri “Vice-Campioni d’Italia” tre volte. Ma se l’anno scorso a Calvisano prima col team allenato Frati & De Rossi c’è stato il rammarico per aver perso ‘tra campo e dintorni’, beh quest’anno i Bersaglieri allenati da coach Frati hanno perso ‘soltanto’ sul campo, mentre la tifoseria e la società hanno ‘vinto’ nei dintorni; cioè mettendo in campo tanto affetto ed organizzazione e …libertà a coach Frati e ai Ed è sotto questo punto di vista che bisogna essere probabilmente più “Campioni” e meno “Signori” senza pensare di aver detto una …eresia.

 

 

 

Ma come fare? Qui si entra nel fattore tecnico – gestionale e coinvolgendo tutta la piramide tecnica organizzativa, dal presidente Francesco Zambelli al ds Pietro Reale , a coach Filippo Frati & staff tecnico, ma anche i giocatori ben sapendo che una ‘partita secca ‘ ha caratteristiche speciali rispetto ad una con lo stesso avversario durante il campionato.
Se poi consideriamo che il fattore ‘testa’ si costruisce durante l’anno, allora ricordo che nei grandi club le ‘riunioni tecniche’ ristrette a presidenza e staff tecnico ( leggi Zambelli, Reale, Frati e qualche volta anche qualche giocatore rappresentativo) devono far parte di una ‘regola metodologica’ che …le Grandi Società applicano ‘convintamnente’ sulla strada della vittoria.

 

 

 

Parafrasando il Grande Calcio cito la Juve col presidente Andrea Agnelli, dg Marotta, poi Pavel Nevded e il mister di ‘turno’.
Dico di turno perché la Juve ha vinto 3 scudetti con mister Antonio Conte sempre con questa ‘regola metodologica’ degli ‘incontri tecnici ristretti’, affidandosi a mister Allegri quest’anno quando i pensieri’ di mr Conte non erano in linea con quelli della ‘dirigenza bianconera’.
Che poi la Juve abbia vinto lo scudetto questo è la conferma della bontà del “Progetto Juventus” anche a livello societario ( vedi anche Juventus Stadium).

 

 

 

Sarà così anche per la Femi Cz Rugby Rovigo Delta  del presidente Zambelli? Sul piano della gestione societaria, dalla logistica alla impiantistica e alla progettualità sinergica tra settore giovanile e prima squadra, sono evidenti i ‘grandi passi’ fatti dalla società di cui sono già in ‘cantiere’ …prossime realizzazioni tra stadio Battaglini e dintorni.

Ma dal punto di vista ‘tecnico’ mi piacerebbe vedere coach Frati più Campione e meno Signore, perché sicuramente pesano anche a Lui le sconfitte amare nelle finali di Campionato di Eccellenza e quella del Trofeo di Eccellenza contro le Fiamme Oro.
Insomma , fermo restando il Grande Lavoro prodotto da coach Frati e dalla sua squadra  durante tutto l’arco del campionato, crediamo che i Bersaglieri abbiano sbagliato diversi ‘appuntamenti’ importanti , sia prima che durante la ‘micidiale’ partita sul campo.

 

 

 

Ma questo capita a tutti i coach che sanno far crescere il gruppo  con ‘metodologia applicata’ durante tutta la stagione, certo col pericolo che in una partita secca non venga messo in ‘discussione’ nessuno perché coi giocatori il rapporto diventa praticamente familiare.
Sta a coach Frati copiare da Mourinho ( ricordate i cambi di Etò o Ibrahimovic?) e …cambiare anche gli ‘intoccabili’ durante un match importante, tanto più se vale una finale. Senza perifrasi, parliamo di Ceccato che nella finale ha sbagliato il lancio per diverse touche, fermo restando che gli avversari erano rimasti in inferiorità numerica per il ‘rosso’ a Costanzo e in tanti pensavano all’ingresso di Bortolussi o Ngawini per sfruttare con la loro velocità i maggiori spazi tra le linee.

 

 

 

Pensieri che diventano tecnici e che pertanto non mi posso permettere di ‘controfirmare’, ma che tanti addetti ai lavori  mi hanno ‘suggerito’.
Per parte mia resto all’impostazione metodologica degli ‘incontri tecnici’ ristretti, come necessità primari per ‘capitalizzare’al meglio’ tutto l’ottimo lavoro che anche quest’anno coach Frati ha prodotto col lavoro quotidiano e mese per mese.
Se poi il concetto della ‘disciplina ‘ trova il relativo ‘soggetto sportivo’ di riferimento, allora magari anche la conseguente assenza importante di Mountauriol nel finale di campionato meriterebbe un ...antidoto concettuale da mettere in preallarme.
Tanto più che giocatori che sono in partenza per altre società automaticamente ‘sentono’ meno l’appartenenza automatica ad un gruppo, come quello meraviglioso dei Bersaglieri, che si gioca lo ‘Scudetto’ per una Città in mischia.

 

 

 

Parole solo concettuali? Beh , non mi pare, se pensiamo alle ammonizioni ‘col giallo’ a Ragusi l’anno scorso a Calvisano ( quando era già fuori per ‘rosso’ Bibi Quaglio, o le ammonizioni di quest’anno nella parte finale del campionato.
Per assenze pesanti, compresa purtroppo quella di Muntauriol estremamente penalizzante per la touche per la moul, due punti di forza dei Bersaglieri anche per le ‘ripartenze’ coi campioni Majstorivic, Van Niekerk, Ferro, Menon, De Marchi & Company
Insomma, domani è un altro giorno e si vedrà, ma tra conferme e partenze il team dei Bersaglieri avrà tante novità, perciò lo scudetto di quest’anno è stata una occasione persa.

 

 

 

Praticamente stiamo parlando di un tempo che in questo momento non ha più parole, e …non vi parlo di Montmartre. Ci tocca prendere atto che …indietro non si torna mai; però se si fa tesoro degli errori, come hanno fatto i Bersaglieri con “La Lettera dei giocatori ai tifosi” ( esempio prototipo per questa rubrica Fair Play ...in the world) allora è più facile diventare “Campioni & Signori” a livello assoluto.
Sia come Presidente che come Ds che  come Coach, secondo potenzialità  parametri da Eccellenza e pro Bersaglieri. A ciascuno il suo, con la managerialità che deve avere un Dirigente autorevole, con la credibilità che deve avere un Ds qualificato , con la personalità e il coraggio che deve avere un Coach per essere vincente sempre anche nelle partite secche.
Sempre che i progetti societari siano tali, perché altrimenti si può essere “Campioni & Signori” anche se si entrasse solo i play off, se l’impegno societario si ‘tarasse’ su progettualità diversa e con budget ridotto.

 

 

 

E non sarebbe una sconfitta, se “La Squadra” sviluppasse totalmente sul campo tutto quel potenziale di cui è in possesso; paradossalmente ma non troppo, in quella situazione i Bersaglieri sarebbero  lo stesso “Campioni & Signori” nel nome di Rovigo Città in mischia.
E a questo punto, la fotogallery non ha più bisogno di didascalie, perché le immagini che vi proponiamo sono quelle  eloquenti che …non avevo pubblicato nella rubrica Rugby perché in quel contesto questo sito ‘internazionale’ doveva onorare il Calvisano “Campione d’Italia 2015” e il suo scudetto appena vinto al Battaglini, dove si è meritato gli applausi rossoblù e dove i Bersaglieri ‘frastornati dalla sconfitta’ si sono dispersi sul campo.

 

 

 

Se poi capitan Ferro & Company si sono concesso a qualche flash coi bambini e coi tifosi che glielo chiedevano, beh questo è accettabile, come è umanamente comprensibile anche l’amarezza che, purtroppo li ha visti ‘non andare’ sotto la tribuna a salutare quei tanti tifosi, in primis le Posse Rossoblù, che li avevano seguiti ‘sempre e comunque’ in tutte le partite di questa stagione da …Vice Campioni d’Italia.

 

 

 

Però una cosa infine voglio segnalarvi e confidarvi ad onore dei Bersaglieri e di capitan Matteo Ferro in particolare, perchè non traspare automaticamente dai volti dei Vice-campioni d'Italia.

Eccola, è successo sotto il podio mentre capitan Ferro veniva premiato con la Coppa da parte di Gavazzi presidente FIR. Ebbene, al d là della faccia 'sofferente' del capitano devo dire che Matteo la Coppa l'aveva presa tra le mani ma non la teneva certo come un trofeo di cui andare orgoglioso. Insomma, la teneva 'bassa' e se in foto la vedete 'più alta' è solo perchè l'ha sollecitato un fotografo professionista al mio fianco che gli ha chiesto "Matteo per cortesia, tienila più alta". Ovviamente per esigenze professionali e ...Matteo Ferro, capitano dei Vice Campioni d'Italia nel suo ruolo istituzionale, ha accontentato il fotografo da Bersagliere "Campione & Signore".

Come quando sul prato dl Battaglini 'ombroso' per la sconfitta subita, sempre Matteo novello evangelista ha acconsentito a qualche flash/selfie coi ragazzini vestiti di rossoblu , perchè ...gliel'hanno chiesto. Per gentilezza estrema pur nella sofferenza, perchè sempre e comunque ai bambini innocenti non si deve mai dire di no.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it