Salvatore Binatti & “15^ Tappa Calcio Tour 2015” in casa ASD PORTO TOLLE 2010 col presidente Piero Carnacina, ds Marangon, mr Sandro Tessarin & vice Maistro che marcò Pablito Rossi vs Verona ‘86 di Bagnoli (grazie a Ge.Bo. & sindaco Pezzolato)


14/01/2015

Si può dire che sia partito il girone di ritorno di questo Calcio Tour stagione agonistica 2014/15. E per questa 15sima tappa stagionale e 66 complessiva da quando è partito tre anni fa il “Progetto calcio Tour” targato Salvatore Binatti la location è suggestiva per la sua storicità ma anche per la sua ‘new age’ recente. Basta guardare la denominazione societaria “Asd Porto Tolle 2010” e ci sono già gli ingredienti che qualificano l’importanza del Calcio Tour nella Città di Ciceruacchio che per ‘dimensioni geografiche’’ ha visto Porto Tolle come secondo ‘territorio più grande d’Italia’ addirittura subito dopo Roma.

 

 

Anche per questo possiamo considerare Porto Tolle ….città aperta, basti pensare alle tante società sportive che rappresentano la Città di Ciceruacchio , a partire da quelle calcistiche che saranno prossime tappe del Calcio Tour by Binatti dove hanno ‘mosso i loro primi passi’ tanti Campioni & Signori che hanno fatto la storia del Calcio italiano , a partire da Eraldo Mancin che è partito da Polesine Camerini guarda caso prossima tappa targata Binatti.
Ma facendo blow up specifico sulla visita di Salvatore Binatti in casa “Asd Porto Tolle 2010” tanto più che il gran conduttore della rubrica “Domenica Sport” su Delta Radio ( altro orgoglio targato Porto Tolle) ha ritrovato tra campo (guarda caso il “Brunetti alias Ciceruacchio) e dintorni alcuni ‘pezzi pregiati’ che hanno fatto la Storia del Grande Calcio Dilettantistico nazionale. A partire da quel Piero Carnacina che non ha bisogno di presentazioni , sia per il suo curriculum di allenatore che per quanto riguarda la sua ‘promotion operativa e culturale’ a favore dei giovani, del quale ci basta proporvi in Appendice Flash Story due suoi ‘significativi’ articoli sia concettuali che organizzativi.

 

 

E che sono diventati da tempo patrimonio del Calcio a Porto Tolle, anche perché Piero Carnacina è stato tra i fautori della nascita della società Delta 2000 a Porto Tolle per effetto della fusione tra il Porto Tolle, Polesine Camerini e Cà Venier.
Ma soprattutto , tra stage con allenatori prestigiosi e tornei giovanili organizzati by Carnacina & Friends a livello nazionale, la Città di Porto Tolle è diventata ‘ombelico del mondo calcistico’ pro Settore Giovanile. Tutti valori che adesso sono ovviamente radicati nella Asd Port Tolle 2010  di cui è presidente proprio Piero Carnacina e di cui …vi parla il reportage ‘diario di bordo’ written by Binatti, che peraltro nella  fotogallery trasmessa ha inserito anche due flash storici riferito alla ‘prestigiosa’ amichevole datata ottobre 1986 (per l’inaugurazione del nuovo stadio comunale) tra Portotollese e il Verona di Bagnoli fresco del titolo di Campione d’Italia.
Tra l’altro un’amichevole per la quale Binatti ha ricevuto questa speciale ‘sottolineatura’ firmata da Attilio Pezzolato ‘allora’ sindaco di Porto Tolle che ha scritto:<< Da sindaco, grazie a Germano Bovolenta, incontrai Mascetti al Bentegodi per organizzare l'incontro. Con me c'erano Toni Pavanati e Ildo Narsi. Incontrammo anche il presidente Chiampan che ci sorprese spiegandoci che per la trasferta il Verona non voleva nemmeno un grazie. Ed infatti dopo la partita a fatica Bagnoli diede l'ok a una breve sosta al Villa Carrer per uno spuntino. Ve la immaginate oggi una squadra CAMPIONE D'ITALIA che va in giro gratis ? >>.
Per parte nostra, rimandandovi ad altra rubrica sempre qui su www.polesinesport.it per il reportage di un incontro ‘fuori dai riflettori’ che ho avuto ad Albarella proprio con Osvaldo Bagnoli e Gigi Agnolin, aggiungiamo soltanto qualche flash sul Torneo “Delta del Po” vista la sua valenza nazionale.

 

 

 
MAIN NEWS ( di Salvatore Binatti, 08 Gennaio 2015) / CALCIO TOUR & “15^ TAPPA” IN CASA “ASD PORTO TOLLE 2010”
<< E’ ripartito ieri sera da casa mia il Calcio Tour, il mio percorso calcistico portato avanti sino all’età di  18 anni circa, è proprio legato alla società Portotollese, dove ho fatto tutte le giovanili con esordio a 17 anni in prima squadra, allora in seconda categoria con allenatore Mr. Sergio Salini.
Gran parte della mia attività calcistica l’ho svolta al campo vecchio, “il Brunetti”, dove tra l’altro abitavo, poi dal 1986 il sogno si chiamava campo nuovo, ovvero “Centro sportivo Comunale”, ricordo che all’epoca militavo nella Under 18 e il fatto di poter giocare al campo nuovo era un sogno, uno stadio che assomigliava ad un vero e proprio campo dei professionisti, un prato verde che sembrava un biliardo.

la società lo teneva come un gioiello, e solo il secondo anno di attività dello stesso, concesse alla squadra Under 18 di giocare la domenica mattina al New Camp dando battaglia in provincia per contendere alle altre società la vittoria del campionato, per Noi ragazzi era un’emozione unica giocare li, in giro campi del genere non c’è n’erano, forse qualcuno si avvicinava ma ai giovani veniva riservato un campo alternativo.

 

 

Arrivando al Calcio Tour la tappa numero 66 è organizzata grazie a tutta la società Porto Tolle 2010 che più volte mi aveva rinnovato la disponibilità ad ospitarmi per trascorrere una bella serata in compagnia, con il Mister Sandro Tessarin in verità avevamo tentato anche lo scorso anno quando Lui allenava la Juniores del Delta Porto Tolle, mi aveva invitato a partecipare alla famosa amichevole in famiglia che veniva svolta il giovedì pomeriggio tra la Juniores e la squadra di Mr. Favaretto che militava nei Pro, poi purtroppo, nonostante la disponibilità dei due Mister, il momento delicato e il silenzio stampa fece saltare la tappa.
Con Sandro Tessarin che intanto in estate, vista la rivoluzione del calcio Portotollese, è diventato il Mister della prima squadra il “Porto Tolle 2010”, il contatto non è mai mancato e proprio con Lui avevo manifestato l’intenzione di andare a trovare Lui e la squadra a gennaio, il mese più freddo dell’anno che ho deciso di riservare alle società del mio comune, (Porto Tolle 2010 8/01, Polesine Camerini 15/01, e successivamente programmerò le due società di Amatori UISP, il Donzella di Mr. Adriano Mantovani e la Portotollese campione provinciale di Mr. Tiziano Bellan).

 

 

La serata trascorre bene con grande armonia, per i ragazzi si tratta di una seduta defatigante visto l’incontro amichevole sostenuto il giorno prima contro la Tagliolese Juniores, il campionato attualmente è fermo e riprenderà solo il 25 gennaio, ma la squadra di Mr. Tessarin è impegnata nella preparazione invernale per riprendere in grande stile il percorso lasciato il 14 dicembre, ricordo che la squadra ha chiuso il girone di andata del campionato provinciale di Terza categoria al primo posto con 30 punti, conquistando il Titolo platonico ma pur sempre importante di Campione d’inverno, con numeri da capogiro.
Per l’occasione, richiamati dal post su Facebook, arrivano due ex, il forte centrocampista Michele Simeoni e il bomber Mattia Passarella, non è dell’allenamento il Capitano Federico Franzoso che ha rimediato una storta alla caviglia nell’amichevole del giorno prima, manca anche Soncin Alberto colpito da mali di stagione, assenti anche i portieri tra cui il Top Player Luca Passarella, presente invece il talent boy Luca Ferro, è il capocannoniere del campionato di Terza categoria, ed è indicato dagli addetti ai lavori come un giovane di grande prospettiva, auguri Luca.
Senza nulla togliere a nessuno voglio ricordare che il Porto Tolle 2010 ha un Presidente che a detta di tutti è uno dei personaggi più importanti del nostro calcio, quel Piero Carnacina che tanto ha dato al calcio giovanile in provincia, ma che ricordo essere stato anche allenatore del grande Scardovari in Eccellenza e che proprio con il progetto Porto Tolle 2010, insieme a tanti amici e esperti del settore diede vita ad un settore giovanile globale nel comune di Porto Tolle.

 

 


Altro personaggio ed amico da citare è il D.S. Lorenzo Marangon detto Puina, Lui lo voglio segnalare e ricordare come grande collaboratore di Delta Radio domenica sport, correva la stagione 90/91, erano i primi e difficili anni del programma e Puina all’epoca in cui la diffusione del telefono cellulare non era come adesso, Lui era fondamentale per creare le postazioni telefoniche sui campi, credo che tutt’ora al comunale di Porto Tolle ci sia la presa che aveva installato posando ben oltre 200 metri di cavo per metterla comoda al corrispondente locale.
Dulcis in fondo voglio citare Lorenzo Maistro detto “Lobe”, il Vice allenatore ma soprattutto uomo spogliatoio, la sua simpatia riempie l’ambiente, di Lui voglio ricordare che proprio nel giorno dell’inaugurazione del campo sportivo comunale, anno 1986, in occasione del prestigioso incontro con il Verona di Osvaldo Bagnoli, che nella stagione 1984/85 si consacrò Campione d’Italia, l’allora giovanotto “Lobe” ebbe il compito di marcare  il pallone d’Oro Paolo Rossi, il Pablito del Mundial 82 e “Lobe” annullò il campione del Mondo, costringendolo a non toccare palla durante l’incontro vinto ovviamente dal Verona 2 a 9 e con goal locali segnati da Rosario Passarella Rosy e Lorenzo Mancin detto Arciume.
Un grazie a tutti i ragazzi che sono stati speciali sia in campo che durante il terzo tempo per il quale va ringraziata la società e tutti i collaboratori e collaboratrici per l’ottima organizzazione.>>

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( by www.pierocarnacina.it , Maggio 2001)  / “RIFLESSIONE” BY PIERO CARNACINA/ IL CALCIO DEL 3° MILLENNIO – “C’E’ QUALCOSA DI NUOVO OGGI NEL SOLE, ANZI D’ANTICO”
<< Ho avuto occasione di analizzare con molta calma e con il giusto tempo, l’attuale situazione dei Settori Giovanili. 
Capillare ricerca di talenti da parte delle grandi squadre, cura e professionalità nella ricerca, organizzazione  meticolosa dei Settori Giovanili delle squadre professioniste e non; e allora perché c’è quest’aria di imminente catastrofe, questa convinzione generalizzata che qualcosa non va. Perché i talenti non fioriscono come dovrebbero, perché l’entusiasmo dei ragazzi quando arrivano ai 16-18 anni scema con crescente e preoccupante progressione? 
Se restiamo ancorati ai luoghi comuni, ci viene da dire: “I giovani sono così, hanno sempre meno voglia di soffrire, hanno tutto e il contrario di tutto, pertanto è normale che non vogliamo e non riescano più a sacrificarsi.” 
E’ facile parlare così, ma è una vita che sento questi discorsi, da sempre la generazione precedente critica quella attuale. Il problema è a monte, è in noi, in noi che li alleniamo, in noi che siamo permeati di ottusità e presunzione, in noi che ormai maturi, non riusciamo ad adeguarci ad una società in continuo vorticoso mutamento. 

Pensiamo, per esempio, ai telefonini cellulari e alla impetuosa rivoluzione nelle abitudini, nei rapporti interpersonali, che questo piccolo oggetto sta provocando, un nuovo linguaggio sta emergendo dai messaggi che i giovani si inviano continuamente. 
Il mondo cambia, cambiano le abitudini, il linguaggio, e noi no, noi siamo fermi alle nostre consolidate abitudini, al nostro sempre uguale modo di rapportarci coi giovani. 

 

 

Dobbiamo studiare, non solo schemi e sistemi di allenamento, ma psicologia spicciola, dobbiamo occuparci dei piccoli uomini che ci vengono affidati e che si affidano a noi, dobbiamo rispettare la loro unicità, la loro capacità critica, la loro voglia di capire. Sono diversi da come eravamo noi, molto diversi, la timidezza è praticamente scomparsa, non hanno alcun timore di confrontarsi con noi adulti, vogliono capire, vogliono essere aiutati a capire. 
E’ necessario mettersi in discussione, comprendere che quella che ieri era una verità assoluta, oggi possa essere un qualcosa da ridisegnare. 

COSA FARE ? 

•        PARLARE 
•        ASCOLTARE 
•        CONFRONTARSI 
•        SPIEGARE 
•        FARLI DIVERTIRE 
•        RISPETTARLI 
•        DARE PIU’ DI QUELLO CHE SI RICEVE (lo apprezzano molto) 
•        ATTENTI A NON SBAGLIARE (te lo rinfacciano subito) 
•        COMPLICITA’ (immedesimarsi nei loro problemi) 
•        SEVERITA’ (non la disprezzano) 
•        COMPRENSIONE (ne hanno bisogno) 

 

 

 RAPPORTARSI CON LORO  quasi alla pari, la differenza di età esiste, ma ascoltare quello che hanno da dirci (anche se possono sembrare delle stupidaggini), perché alla loro età hanno diritto di essere “stupidi” . Lo eravamo anche noi, solo che per  timore tenevamo la nostra “stupidità” nascosta, non avevamo coraggio di affrontare gli adulti. 
Le nuove generazioni sono abituate a parlare, a ribattere, a contestare, a discutere. 
Era più comodo prima, quando sembrava ci stessero ascoltando. 

E’ più difficile ora che bisogna spiegare, parlare, convincere, ma è anche più gratificante. Bisogna addirittura stimolare di più il confronto, incoraggiarli a prendere delle decisioni e fare delle scelte, Perché se è vero che sono più sciolti, più liberi è altrettanto vero che non sono abituati a prendere delle decisioni, visto che c’è sempre qualcuno che pensa per loro, in casa, a scuola e nello sport.   
A me sta succedendo qualcosa di strano, a scuola dove lavoro (in segreteria) vengono a trovarmi parecchi ragazzini, addirittura 10-12 durante l’intervallo, sia maschi che femmine ( a fare filò) come dicevano i nostri “vecchi”. 
Ho sempre avuto un buon rapporto coi ragazzini, ma ora sto notando, che sono proprio loro a cercarmi. 
Hanno voglia di parlare con un “GRANDE”?. Con uno che pur essendo abbastanza avanti con gli anni (53 per la precisione) sa mettersi al loro livello, a parlare una lingua che comprendono e dal quale riescono a farsi capire. 
Non sono sicuro che sia così, mi fa piacere pensarlo, ma certo qualcosa di nuovo c’è. 
Parlare con loro, capirli, studiare il loro linguaggio non significa “calare le brache”, non per “dargliele tutte vinte”, ma per cercare di entrare in sintonia con il loro modo di essere. 

 

 

Siamo educatori e pertanto quando è necessario bisogna intervenire anche duramente perché le regole vengano rispettate, ma sempre tenendo presente la parabola del FIGLIOL PRODIGO. La porta deve essere sempre aperta, chiunque può sempre rientrare anche dopo aver sbagliato, e dovrà essere accettato dal gruppo nel migliore dei modi, aiutandolo a superare eventuali momenti difficili. 
Non permissivismo, ma semplice comprensione , ricerca dei perché, non siamo dei giudici. 
Il nostro compito non è quello di eliminare di “tagliare” ma quello di accettare. 
Non devono gratificarci solo i risultati (peraltro importanti, è piacevole vincere), ma dobbiamo essere contenti quando riusciamo a collaborare fattivamente alla crescita di questi ometti alla ricerca di un futuro. 
L’allenatore è un leader, cosa non da poco in un momento in cui mancano per tutti i punti di riferimento. La famiglia è in difficoltà, la scuola ristagna, non si evolve, della politica è meglio non parlare. 
Gli istruttori sportivi possono avere una grande valenza nella crescita di questa gioventù alla disperata ricerca di motivazioni e  di esempi.. 

Dobbiamo essere coscienti di ciò e lavorare duramente per essere all’altezza di questo compito, e umilmente metterci costantemente in discussione, sensibili ai mutamenti continui di una società in veloce metamorfosi. 

 


 

MENTALITA’ 
PROFESSIONALITA’ 
CULTURA SPORTIVA 
Tutto questo è giusto se si vuole riuscire, ma non deve impregnarsi di tristezza, di noia. 
Dove sta scritto che non si possa essere professionali anche divertendosi e sorridendo. Vedi spesso allenamenti di squadre giovanili in cui il divertimento è completamente bandito. 

E’ UN GIOCO!!! 
Bisogna divertirsi, i bambini devono tornare a casa dopo l’allenamento stanchi ma felici. Devono avere voglia di ritrovarsi coi compagni e, perché no, anche con l’allenatore. 
Una seduta di allenamento è come una scala,  si deve salire scalino dopo scalino, ma ogni tanto ci deve essere anche un pianerottolo dove rifiatare. 
Insegnare, con puntiglio, pretendere attenzione, ma lasciare sempre un po’ di spazio allo svago, al divertimento puro, non tendere troppo la corda. 
Insegnare divertendo e divertendoci, non è facile ci vuole preparazione, carattere, voglia di mettersi in discussione, capacità carismatica di mantenere il giusto equilibrio tra pretendere e concedere. 
Solo così il nostro lavoro sarà creativo e potremo mantenere intatta la capacità di sorprenderci. >>

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY( written by Piero Carnacina, mail datata 2010)/ ASD PORTO TOLLE 2010: FLASH NEWS & PRESENTAZIONE TECNICO-ORGANIZZATIVA DELLO STAGE PER ALLENATORI CON MAZZANTINI & BOMBARDINI

SOCIETA' PRESENTI :
PORTO TOLLE 2010 ; DELTA 2000 ; S.S. SCARDOVARI ; U.S. TAGLIOLESE ; BLUCERCHIATI ; ARIANESE ; TAGLIO DI DONADA ; U.S. TRIBANO ; RICCI GORO ; COMACCHIO LIDI ; CANALBIANCO ; PORTUENSE

In Totale 45-50 i presenti, + la formazione Juniores Regionale dell'U.S. DELTA 2000
Pomeriggio in campo
Stage di grande interesse, la professionalità, la competenza e la capacità dimostrativa di Mazzantini e Bombardieri, hanno entusiasmato il folto gruppo di allenatori presenti.

Dimostrazioni di esercitazioni tecniche in campo di grande spessore e di utilità, un miglioramento del bagaglio tecnico per gli allenatori presenti.

L'argomento trattato il possesso palla è di grande attualità e ha messo in luce la voglia di nuovo e il desiderio di migliorarsi che accomuna i due tecnici-amici.

Dopo una veloce cena a base di pesce presso "Il Covo" di Porto Tolle. Altre due ore proficue presso la Sala Musica di Porto Tolle. Alternativamente i due hanno spiegato le loro metodiche di allenamento per raggiungere un perfezionamento tecnico degli allievi
adeguato alle esigenze del calcio attuale.  Velocità di esecuzione, di movimento e di idee.
Al termine non c'è stato bisogno di alcun dibattito visto che l'esposizione era stata piacevole ed esauriente.

Un grazie di cuore a tutti i partecipanti e in particolare ai due relatori.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per il poker d'assi Carnacina. Marangon, Binatti, Tessarin... come da didascalia incorporata.

Poi per quanto riguarda la fotogallery di questo “Calcio Tour tappa numero 66 A.S.D. Porto Tolle 2010” partiamo dalla classica di gruppo con Binatti insieme ai giocatori e staff tecnico dirigenziale.
Quindi con riferimento all’amichevole Portotollese – Verona vi proponiamo prima il formato poster e poi in sequenza le relative due foto ‘lato sx e lato dx’ per esigenze di visibilità di tutti i players veronesi e polesani.
E per quanto riguarda l’amarcord ecco il relativo blow up by Binatti reportage:<< Ricordo dell’inaugurazione dell’impianto sportivo di Porto Tolle, Il Comunale, a quasi 30 anni dalla costruzione rimane uno dei più importanti impianti del Polesine. Ad inaugurarlo il Verona di Osvaldo Bagnoli che nella stagione 1984/85 vinse il titolo di Campione d’Italia. Nelle file del Verona 1986/87 annoveriamo Pablito Rossi Campione del Mondo e Pallone D’Oro, Antonio Di Gennaro, (si infortunò durante l’amichevole, Roberto Tricella, il libero passò alla Juve qualche stagione dopo, Marco Pacione , arrivò a Verona dopo le delusioni Juventine, Vinicio Verza, di Boara Pisani Ex Juve arrivò a Verona dal Milan, Elkjaer il Danese non fu presente per l’impegno con la sua nazionale, Roberto Galia, passò poi alla Juve, Luigi De Agostini, che poi arrivò alla Juve, il top della sua Carriera i mondiali di Italia 90. Quel Verona arrivò 4° in campionato nella stagione 1986/87.>>
Sempre di quella straordinaria amichevole tra Portotollese e Verona vi proponiamo quindi un ‘duello sul campo’ che Mister Calcio Tour racconta così:<< E’ un omaggio al Nostro Lobe, grandissimo giocatore che ha fatto una carriera ad altissimi livelli nei Dilettanti; qui lo vediamo in marcatura su Pablito Rossi, l’uomo del Mundial 1982 durante la gara di inaugurazione dello Stadio di Porto Tolle, era l’anno 1986>>.
Per parte nostra, e per onorare quel Germano Bovolenta giornalista de La Gazzetta dello Sport che pose ( come altre volte ha fatto ) i suoi buoni auspici pro Porto Tolle insieme all’allora sindaco Attilio Pezzolato, vi proponiamo un flash sestetto by Delta del Po con da sx Silvano Cester, champion Negri,  appunto Germano Bovolenta, Sergio Binatti, Ottorino Veronese e Sergio Sottovia ( unico 'foresto').

 

 

 

 
A questo punto, oltre alle due foto del Calcio Tour con tanto di didascalie incorporate, vi proponiamo Piero Carnacina ‘promoter’ del Torneo giovanile Delta Po prima in Municipio ( tra Giovanni Orlandi/Panathlon Adria, Vito Zanellato/presidente Consulta Sport, Massimino Zaninello/vicesindaco) e poi sul campo in versione smile con due suoi baby players.
Quindi vi proponiamo il LOGO griffato Asd Porto Tolle 2010 che in locandina propone lo storico stage datato 2010 sul ‘possesso di palla’ secondo il vangelo dei tecnici Mirko Mazzantini & Simone Bombardieri (sx) , gli stessi che poi proponiamo in foto squadra Tagliolese targata Edoardo Duò al Torneo Delta del PO 2010 sempre insieme a Piero Carnacina.
Ovviamente la foto dulcis in fundo e per gli “Irriducibili” con Lobe Maistro show man , perché rimasti in campo anche dopo il ‘rompete le righe’ per qualche altro scatto senza mister, ma solo fotografico con sfondo …del Piero presidente.


Salvatore Binatti & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it