Salvatore Binatti & 94^ Tappa Calcio Tour dai Braggion players a Pettorazza/ Il paese nella Storia con gli stemmi dei Grimani e Papafava, dove i gol di Bellin & Segato fanno felice il presidente Lazzarin & staff


26/10/2016

Su coi piedi che si riparte. E Salvatore Binatti in Calcio Tour riparte da Pettorazza Grimani con la sua 1^ tappa di questa nuova stagione 2016/17 che diventa 94esima complessiva da quando 5 anni fa è partito il suo progetto Calcio Tour.
Nato con la voglia e il progetto di incontrare tante società e tante squadre che lo stesso Binatti conosce ‘da sempre’ come conduttore della storica domenicale trasmissione sportiva su Delta Radio, oltre che nella più recente trasmissione televisiva “Lunedì in campo” in programma ogni inizio di settimana su Prima Free.
Una location e un habitat , il Pettorazza del presidente Felice Lazzarin, che peraltro Salvatore Binatti ha già conosciuto 5 anni fa quando il progetto del suo Calcio Tour era allora soltanto agli inizi.
Anche per questo , stavolta per non ripeterci , oltre al reportage by Salvatore Binatti, non vi proponiamo come amarcord un ulteriore flash calcistico, ma una speciale focus sulla location Pettorazza, inteso come paese e come storia.

 

 

Anche perché possa servire da stimolo ad una specifica Story da pubblicare sul sito stesso del Comune di Pettorazza Grimani  visto che oltretutto su Wikipedia se ne parla soltanto in questa maniera :<< Pettorazza Grimani (Petorassa Grimani in veneto) è un comune italiano di 1 617 abitanti della provincia di Rovigo, in Veneto, situato ad est del capoluogo. I fiumi principali sono: Adige, Scolo Tron, Ceresolo, Bresega, Fossa Stella. I laghi naturali che si trovano nel territorio sono Lago Lezze, mentre i laghi artificiali sono Cava Vanetto.>>.

 

 

Pertanto in sequenza alla Main News by Salvatore Binatti, vi rimandiamo alla successiva Main News dove vi proponiamo il significativo e autorevole focus intitolato “LA STORIA” anche perché scritto da G.A. Cibotto e pubblicato su Il Gazzettino nel Supplemento datato 2001 intitolato “Tutti i Comuni della tua Provincia” e dedicato al Polesine.

 

 


PRIMA MAIN NEWS - CALCIO TOUR ( di Salvatore Binatti, mail  13/10/2016   / CALCIO TOUR 2016-17  & 1^ TAPPA IN CASA “PETTORAZZA” ( 94ESIMA IN TOTALE)
Tappa numero 94 del Calcio Tour, visita al Pettorazza del Presidente Felice Lazzarin.
A Pettorazza c’èro già stato, era la tappa numero 10, era il febbraio del 2013, a distanza di 3 anni e 84 tappe intermedi, era giusto tornare, anche per le tante volte che incontrando gli amici di Pettorazza, mi avevano invitato ad un nuovo allenamento con loro.

 

 

Prima cosa devo dire che ho visto a Pettorazza una organizzazione di alto livello, partendo dallo spogliatoio, il vestiario dei ragazzi, tutto accuratamente preparato per ogni giocatore al proprio posto, come nei professionisti.
Campo in buone condizioni nonostante l’abbondante pioggia, allenamento defatigante quello condotto da Mister Braggion, riscaldamento, partita e a meta gara potenziamento muscolare e secondo tempo.

Per la cronaca della serata, Noi con la casacca abbiamo perso e pagato la scommessa, per il sottoscritto gara sotto tono ma bagnata da un gran goal di esterno destro su assist di Mr. Braggion.

 

 

E poi la serata e proseguita nello spogliatoio ospite con un ottimo terzo tempo, culminato con la specialità di Fiorella, il Famoso tiramisù, pensate che Fiorella me lo aveva promesso quest’estate quando ci siamo incontrati in spiaggia a Boccasette, per cui il Calcio Tour 2016/17 non poteva che iniziare che da Pettorazza.
Obiettivo stagionale arrivare alle fatidiche 100 tappe e possibilmente superarle. Prossima tappa giovedì 27/10/2016 a Pegolotte.

 

 

SECONDA MAIN NEWS – PETTORAZZA FLASH STORY ( di Gian Antonio Cibotto, by “Il Gazzettino e il suo Territorio”  datato 2001) LA STORIA/ DUE PAESI UNITI DALLA DEVOZIONE E DA UN ATTRACCO SUL FIUME
A dire il vero nel raccontare di Pettorazza si dovrebbe aggiungere il nome illustre dei Grimani, dato che il comune rannicchiato sotto l’Adige nel Medio Polesine, si chiama in questo modo da lungo tempo. Tuttavia a qualche centinaio di metri, scendendo da Rovigo alla volta del mare, s’incontra Pettorazza Papafava, dove sorge il Santuario della Madonna delle Grazie, meta di costanti pellegrinaggi dei fedeli appartenenti alla diocesi di Chioggia.

 

 

Per la cronaca l’immagine della madonna col Bambino che si trova nella chiesa costruita nell’anno di grazia 1691 sull’antica cappella danneggiata dalla piena del fiume, si trovava in antico su un pilastro che segnava il confine tra padovani e veneziani.
Sennonché preso atto della devozione che induceva la gente a venerarla, i nobili Papafava con il passare del tempo hanno deciso di trasportarla nella chiesetta fatta costruire accanto al loro palazzo, sul filo di un crescendo emotivo che non aveva mai accusato interruzioni.

 

 

Specie in epoca recente, dopo il terribile bombardamento dell’aprile 1945, dal quale si è salvato unicamente l’altare della venerata immagine, mentre tutti gli altri sono crollati in una nube di polvere.
Fatta la doverosa precisazione sulle due Pettorazza, intorno alle quali si estendono le frazioni di Bagnara, Bocofondi, Botti Barbarighe, Stiaccine, va aggiunto che nell’incalzare del tempo , il corso del fiume con le sue rotte ha provocato mutamenti fra riva sinistra e riva destra, che offrirebbero lo spunto alla fantasia di qualche scrittore in vena di raccontare alla sua maniera la favola di Pettorazza Grimani, del quale fa parte Pettorazza Papafava, spiegando che i loro nomi derivano entrambi dalla “torrazza”.

 

 

Una costruzione che serviva all’attracco elle barche nell’uscire dalla corrente impetuosa del fiume che ha sempre dominato dall’alto la campagna.
Inoltre che il centro maggiore, divenuto comune, deve il suo potere di richiamo non soltanto alla bellezza del luogo, dato che la sua storia è in fondo legato alle due famiglie dell’aristocrazia veneziana, rispettivamente ai nobili Gatterburg-Morosini, nonché ai nobili Grimani.
Ai quali si devono “il palazzo dei caminetti”, la meridiana, i famosi granai dove i contadini accumulavano sino a ieri il raccolto del grano, e la torretta citata per il suo orologio con gli ingranaggi di legno.

 

 

Nonché la costruzione della chiesa parrocchiale, dove si possono ammirare varie opere d’arte, fra le quali al dire degli esperti le più pregevoli sarebbero la tela rappresentante la Visitazione di Maria, la nicchia battesimale con la testa di San Giovanni Battista e la croce di cristallo attribuita al Bortolon.
Un cenno, forse, in materia di chiesa di San Giuseppe bisognerebbe riservare pure alle spoglie di Santa Felicita e San Mustolo.
E magari ai sarcofagi delle nobildonne Morosini, che attraggono immancabilmente i visitatori.

 

 

Il rischio però dell’abbandono alla tentazione di aggiungere qualche descrizione sarebbe di rubare spazio ad un particolare che invece merita d’essere sottolineato.
Pettorazza Grimani è infatti uno dei rari paesi dove si respira ancora un’aura sparita dovunque: la gentilezza.
Inoltre dove si avverte una insolita armonia fra le generazioni dei cosiddetti padri e quelle dei nuovi ventenni, esaltati dagli schermi televisivi agli oridni ella pubblicità-

 

 

APPENDICI FLASH STORY/
01_L’UNIONE DI DUE STEMMI GENTILIZI ( PAPAFAVA DEI CARRARESI E GRIMANI )

Lo stemma comunale riflette l’origine dell’agglomerato urbano. Inizialmente il nome Pettorazza indicava solo i possedimenti dei Papafava dei Carraresi situati sulla sinistra dell’Adige.
Poi nel 1783, dopo la rettifica del corso del fiume, anche i territori alla destra, acquistati nel 1500 di Grimani.
Di qui l’unione dei due stemmi gentilizi, quello dei Papafava con il caratteristico leone su campo bianco e quello dei Grimani su sfondo argenteo a righe verticali rosse.

 

 

02_NELL’ANTICO SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE I FEDELI VENERANO L’IMMAGINE MIRACOLOSA DI MARIA E GESU’

Il santuario della “Madonna delle Grazie” è la più antica chiesa della Forania di Cavarzere.
Una lapide “assicura che è stata costruita, dalle fondamenta, nel secolo XVI, per la munificenza dei Conti Papafava dei Carraresi”.
L’edificio ha subito nel corso degli anni le alluvioni del Gorzone, dell’Adige e la violenza della II guerra mondiale.
La chiesa infatti fu sottoposta ad un intenso bombardamento il 23 aprile 1945. Fu troncato il campanile e caddero sia la canonica, sia gli altari ( eccetto quello della Madonna), sia il soffitto.
Da cinque secoli i fedeli venerano l’immagine miracolosa della “Madonna con il Bambino” , un bellissimo affresco del 1500 di autore ignoto di scuola padovana.
Tuttora si può notare sulla facciata del campanile la topografia di Pettorazza prima dei lavori di rettifica del corso dell’Adige.

 

 

EXTRATIME by SS/In fotogallery tutta una serie di flash –serata by Binatti a Pettorazza tra ‘Campo e Terzo” con relative didascalie incorporate.
Invece per quanto riguarda la location vi proponiamo in cover e in trittico kit l’importanza certificata sulle lapidi poste istituzionalmente tra Municipio e Santuario della Madonna delle Grazie.

 

 

 

La cui chiesa vi proponiamo in apertura del trittico finale, completato da due flash che ho scattato al Palazzo Municipale ( vista facciate e vista triangolare) prima di andare a vedere un mese la squadra del Pettorazza vincere vs la Turchese e di cui vi proponiamo in fotogallery la relativa certificazione con i Braggion’s players che …esplodono di gioia nel saluto ricambiato alla loro tifoseria.
Per la cronaca e per la storia il Pettorazza del presidente Felice Lazzarin, dopo la visita di Salvatore Binatti aveva pareggiato a Cà Emo, ed ha poi vinto domenica scorsa nel turno casalingo.

 

 

 

Vale a dire in casa e per 2-0 vs Canalbianco schierando peraltro la seguente formazione-tabellino ufficiale: Baretta, Aroni, Cadore, Bruiscagin, Sette ( 30’ st Gaetani) , Favaro, Zen ( 45’ st Tusin) , Piva, Segato, Bellin, Garzin (17’s t Boaretto). A disposizione: Siviero, Zanghierato.
Ah, scusate, dimenticavo: sempre per la cronaca e per la storia i due gol segnati dal Pettorazza portano la firma di Segato e Bellin dna ‘football artist’ nel nome del padre che ho salutato recentemente …ricordando i suoi ‘piedi buoni’.

 

Salvatore Binatti & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it