Sampietrese 1973-74 vinse Promozione e salì in Serie D/ Ecco foto-festa e amarcord by Sprocatti-Rizzi & Friends


18/03/2021

La storia della Sampietrese è frutto di una cavalcata straordinaria che alla fine degli anni ‘60 l’ha vista vincere in sequenza tre campionati di fila, dalla Terza alla Seconda e subito anche in Prima categoria. ”Anatomia di un Triplice successo”, scrisse Lu. Bo su IL Gazzettino, usando definizioni elogiative che non bastavano mai, visto che le definizioni erano Sampietrese-boom, Sampietrese- super, Sampietrese-miracolo, Sampietrese-fenomeno. Dico solo che quell’articolo non metteva limiti alla provvidenza , visto che concludeva così: Pare frattanto che i giocatori bianconeri intendano modificare il vecchio detto popolare sopracitato, aggiornandolo in “non c’è tre senza quattro”.
Pagine di storia, che potrei raccontarvi annata per annata con tutti i risultati di ogni campionato vinto dalla Sampietrese, compreso la partita di finale per il Titolo regionale , campionato di PROMOZIONE, contro il Dolo giocata con questi risultati andata e ritorno: 3 giugno 1974- Dolo Sampietrese 1-0 ( al 63’ rete Buson) , 9.6.1974 – Sampietrese – Dolo 1-0 ( 19’ rete Castellini)  Tanto equilibrio, come si vede e come abbiamo già raccontato come da relativa cronaca e tabellino match, poi vinto ai rigori per 5-4 dalla squadra veneziana.
Ma ci limitiamo a questo excursus in prologo allo speciale reportage trasmessoci dall’amico Franco Rizzi, cantastorie storico dell’Altopolesine e nello specifico castelnovese doc, anche perché ci parla della FESTA DELLA PROMOZIONE in Serie D, iniziata a fine maggio 1974 ( al termine della matematica promozione) e che è durata la bellezza di una settimana intera . Come peraltro certificano alcune immagini speciali scattate da Germano Sprocatti , il noto fotografo professionista, che di questo evento e di altre storie pubblicherà tante immagini scattate per così dire in Altopolesine tra Adige , Po e Canalbianco.

 

Per parte nostra, giusto per onorare anche i noti protagonisti che proponiamo in foto, ci corre l’obbligo di snocciolarvi subito la relativa CLASSIFICA Finale di quel CAMPIONATO di PROMOZIONE 1973/74 : Vincitrice Sampietrese con punti 74, quindi a seguire Trissino 39, Rosolina 36, Arianese 34, Castelmassa 33, Contarina 32, Monselice 31, Badia 31, Cardi Chievo 30 (sì, la squadra veronese poi nel Terzo Millennio salita in Serie A) , Cittadella, ( sì, quella attualmente in Serie B) a quota 28 insieme a Cerea, Abano,  poi Schio 27 e le tre retrocesse Scaligera 24, Solesino 18, Taglio di Po 17.
Una curiosità d’annata: il 21 ottobre 1973 sulla panchina del Monselice fece l’esordio Mariuccio Vigna che da giovane aveva giocato a San Pietro Polesine ( come peraltro Alvino Minardi) nell’allora società denominata Lampo.
Tra l’altro quella partita fini in parità 0-0, mentre nel girone di ritorno Sampietrese – Monselice fini 1-1 ( vantaggio ospite con Bottaro al 24’ , pareggio sampietrese al 69’ con Agostini).
Detto che ovviamente nelle file della Sampietrese c’era quel Giambo Gianluigi Cavicchioli di cui abbiamo raccontato ampiamente la sua straordinaria storia di un Personaggio- Bandiera ( basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente su questo sito alle pagine interessate…) , ci basta n questa occasione proporvi,  come anteprima alla Main News sulla citata Festa Promozione, il TABELLINO della partita di campionato di SERIE D ( 23 marzo 1975, arbitro Vinci di Messina) tra Rovigo e Sampietrese vinta dagli altopolesani grazie a match winner Polato I, in gol alla mezzora del pt.
ROVIGO: Bertella, Brunello V., Zanon, Ceriani, Chinchio, Zecchin, Crivellari, Pistori, Frisinghelli, Maruzzo, Pianta.
SAMPIETRESE: Compri, Menegotti, Agostini, Boetto, Monaldi, Migliorini, Cavicchuioli, Polato II, Polato I, Castellini, Formenti.  
Come si vede la Sampietrese di mr Apostoli nella successiva in SERIE D campionato 1974/75 era composta da tanti giocatori veronesi, ma soprattutto va sottolineato che comunque da matricola la società del presidente Zarmella, oltre che la citazione da parte della Gazzetta dello Sport e del prestigioso londinese Times, ha ottenuto anche una salvezza onorevole.

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 18.03.2021)/ CALCIO. 1974 LA SAMPIETRESE CONQUISTA LA SERIE D. UN PAESE DI 1000 ABITANTI IN FESTA PER UNA SETTIMANA CON MIGLIAIA DI PERSONE: NE PARLO' IL LONDINESE TIME. /
San Pietro Polesine da sempre si connota per essere una piccola comunità dipendente solo burocraticamente da Castelnovo Bariano, in realtà la sensibilità collettiva difende la propria autonomia e peculiarità simboleggiata dalla chiesa secentesca dei due campanili, un microcosmo di matrice rurale in cui i valori veri della civiltà contadina perdurano nel tempo, pure oggi quando i residenti sono poco più che 600.
Valore aggiunto, unitario e identitario, il calcio giocato e tifato localmente ieri e oggi. L'Us Sampietrese prima, il Bar Gelateria Antonella poi hanno rappresentato e rappresentano un biglietto da visita unico, che ben pochi paesi possono vantare nel tempo. L'Us Sampietrese raggiunse i fasti professionistici Figc nei primi anni '70; il Bar Gelateria Antonella, a livello amatoriale, nell'ultimo trentennio ha meritato vertici apicali, laureandosi addirittura campione d'Italia, essendo oggi l'unica realtà sportiva comunale.
E' rimasta viva nell'immaginario collettivo la gigantesca festa paesana, durata un'intera settimana, in occasione della vittoria in campionato alla penultima giornata a fine maggio 1974, quando si passò dalla Promozione alla Serie D, il miracolo di una frazione di meno che 1000 abitanti allora, un evento straordinario di football e di costume che fece scorrere fiumi d'inchiostro. Grande rilievo, fra la tanta carta stampata locale e non, ne diede la Gazzetta dello Sport, scomodandosi addirittura il londinese Times.

 

Il fotografo naturalista Germano Sprocatti ha ben narrato fotograficamente (ALCUNE SUE FOTO ALLEGATE) quella straordinaria festa popolare, "un'esplosione di gioia collettiva frutto della civiltà contadina, irripetibile oggi. Se l'evento si ripetesse adesso nello stesso momento e nello stesso luogo, niente - osserva - sarebbe più uguale, il mondo è mutato in modo inverosimile, troppo veloci e radicali i cambiamenti a cavallo di questi due secoli. Pure l'arte fotografica non è più la stessa, ormai la standardizzazione e l'omologazione di massa nel segno consumistico dei social ci ha resi tutti simili e uno stesso reportage fotografico realizzato a San Pietro Polesine, a Milano o a Pechino non avrebbe tante differenze".
Francesco Masini, classe 1969, vice sindaco e dirigente del Bar Gelateria Antonella, dice di "non ricordare questo nostro storico evento collettivo, ero troppo baby. Certo me lo hanno raccontato più volte e tutti siamo orgogliosi di questo amarcord". Leonardo De Biaggi, classe 1951, già presidente dell'Us Sampietrese negli anni '90, rimarca il fatto della "straordinaria partecipazione popolare in piazza, cui partecipai pur io . Un'epopea in cui calcio, tifo, senso di appartenenza sono stati tutt'uno, mai vista una cosa simile".

Alberto Cuoghi, classe 1957, già difensore nei primi anni '70 della mitica Sampietrese, ricorda con commozione e lucidità quel maggio 1974. "Allora militavo nel settore giovanile, sarei passato in prima squadra in serie D negli anni successivi. Vincemmo il campionato alla penultima giornata e l'ultima domenica fu una passerella gioiosa quel 28 maggio 1974, merito di tanti a cominciare dalla sagace guida del presidentissimo Luciano Zaramella.

Si giocò in scioltezza di fronte a tantissimo tifosi esaltati, la festa popolare cominciò negli ultimi fantastici  90' di quell'inarrivabile torneo, un fatto spontaneo che coinvolse tutti noi, un intero paese ci era vicino, tanti gli amici da fuori.

Al fischio finale la classica pacifica invasione di campo, giocatori abbracciati, sorrisi, urla felici, sembravamo tutti allegramente impazziti, eravamo in paradiso e nessuno lo aveva previsto a inizio torneo. I festeggiamenti continuarono sino a tarda sera in piazza, spontaneamente, facemmo collettivamente le ore piccole. Ma era solo l'inizio... Gioia irrefrenabile per una piccola unita comunità come non mai. I festeggiamenti si ripeterono ogni sera sino al sabato successivo senza programmazione, solo istintivo spontaneismo. Tutto si svolse in un crescendo incredibile in senso festaiolo, di sagra popolare,  eravamo in piazza ad abbracciarci, il centro strapieno di sampietresi e non, grandi e piccoli, uomini e donne, insieme. Ogni sera trionfava il risotto al tastasàl, enormi grigliate furoreggiavano graditissime, le lunghissime tavolate erano state create usando impalcature edilizie, un maiale fu appeso e sezionato a poco a poco per l'arrosto, il vino casalingo arrivava in damigiana trasportato da un camioncino. S'improvvisarono organizzatori efficienti Tergo (Amedeo) Ghiotti, Guerrino Castaldelli, Berto (Umberto) Fraggeri. Un happening, una kermesse socializzante come non mai, il trionfo del calcio come coesione sociale, un minuscolo paese a raggiungere una notorietà vasta e meritata".

 

 


EXTRATIME by SS/ In cover il capitano della Sampietrese orgoglioso per il Trofeo -vittoria nel campionato di Promozione 1973-74.
Quindi in fotogallery , sia in modalità disaggregata che in versione poster, la squadra della Sampietrese e l’avversaria prima del match che determinerà a maggio 1974 la matematica certezza del salto in Serie D, per il piccolo paese dell’enclave altopolesano , celebrato anche dal Times.
A seguire il cerimoniale del capitano , premiato coi i Trofei che certificano il salto di categoria, stavolta in versione panoramica col presidente Luciano Zaramella e dirigenti Prologo alla Festa organizzata dai tifosi in modo speciale, come dimostra dulcis in fundo l’ultimo flash scattato da Germano Sprocatti, con tantissimi tifosi già pronti a brindare  e ..svuotare le damigiane portate appositamente dai camion , benedetti dalla Chiesa di San Pietro, la chiesa dei due campanili.


Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it