Sampietrese-story Triplete 1969-1970-1971 by LuBo.03 /Dal vangelo veronese di MR Apostoli P. al gotha veneto


20/08/2021

E’ stato un ‘fenomeno’  nato per caso in Via Gluck… Chi? Dove? Come? Perché? Quando? Lo stiamo spiegando con questo nostro ‘viaggio intorno all’Uomo… Sampietrese”.
Già , un fenomeno nato nell’enclave altopolesano, in un paese di solo mille abitanti , anzi in una frazione di un paese che in Inghilterra chiamerebbero Newcastle , visto che il ‘fenomeno’ Sampietrese è stato citato anche sul prestigioso “Times”, come abbiamo già segnalato nella prima puntata e come ha spiegato la genesi il suo presidente Luciano Zaramella nella seconda puntata.
Tutta raccontato e raccolto in uno straordinario libretto/diario di bordo written by Ludovico Bocchi,  che negli anni Sessanta/Settanta ha fatto speciali reportage pre-campionato sul calcio polesano.
E così eccoci in questa terza nostra puntata a proporvi una sua speciale intervista fatta a chi ha ‘guidato’ in escalation le vittorie della macchina da guerra Sampietrese, di cui ci limitiamo, per il momento’ a rendere onore ai suoi principali protagonisti, come in questo caso il suo “Mister” , quel Pietro Apostoli veronese che era già stato protagonista nel San Giovanni Lupatoto, dove ha lasciato un segno indelebile visto che tuttora la società gli dedica un prestigioso “Memorial”, citandolo come ottimo allenatore e anche tennista, oltre che papà per tanti giovani calciatori.
Un appellativo che lo stesso “Mister” si è guadagnato anche nella Sampietrese del “Triplete” raccontato by Lu.Bo. , fermo restando che poi il ‘fenomeno’ Sampietrese ha fatto ulteriore escalation vincendo il suo campionato anche in Promozione, restando poi protagonista anche in Serie D. Vale a dire nel gotha del calcio veneto per altri diversi anni ancora con una squadra a ‘matrice’ veronese, ma con portabandiera del paese di soli 1000 abitanti i giocatori ‘indigeni Bimbatti e Cavicchioli ( vedi suo Personaggio Story qui su www.polesinespot.it oltre che nella mia trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori).
Praticamente una ‘band’ partita con 17 giocatori ma sempre più rock, costruita secondo il credo musicale dell’allenatore Pietro Apostoli, col suo vangelo tecnico-tattico che ha come è successo per Garibaldi ha fatto diventare i suoi Mille ( gli abitanti di San Pietro Polesine) protagonisti a livello nazionale, giocandosela alla ‘garibaldina’ anche contro le squadre più blasonate.
Come ben spiega appunto “Mister” Apostoli nella seguente lunga intervista rilasciata a Lu.Bo., spiegando tutto e di più in versione Mass Media e in risposta anche alle domande più …sottili.

MAIN NEWS ( di Lu.Bo. by Super Samp 1969-1970-1971 -TERZA , SECONDA, PRIMA CATEGORIA) /   MISTER PIETRO APOSTOLI: << LA SAMPIETRESE E’ TRA LE CINQUE SQUADRE DILETTANTISTICHE PIU’ FORTI DEL VENETO >>
Quando un cronista si mette in viaggio per andare ad intervistare un personaggio che faccia cronaca, questo per usare un termine strettamente giornalistico, sia che esso faccia parte del mondo politico, culturale o dello spettacolo, costruisce in anteprima quale dovrà essere il tenore della conversazione, cerca cioè il modo più congeniale per svolgere un buon lavoro. Mentre ci dirigiamo verso S. Pietro Polesine, ci stiamo anche noi preparando al nostro dialogo, quando giungiamo nel simpatico paese altopolesano dove oggi è il giorno di allenamento per i bianconeri della Sampietrese.
Amici lettori, il nostro personaggio fa parte del mondo sportivo e più specificatamente del calcio, a tal proposito dovrete convenire con noli che parlando di grossi personaggi dello sport, il nome di Pietro Apostoli non può sfuggire agli onori che la cronaca riserva a quelle persone che si siano segnalate per imprese che hanno destato l’ammirazione del pubblico.
Pietro Apostoli : un nome che da solo rispecchia un mito, il mito della grande Sampietrese. Prendiamo un posto sulle tribune dello stadio di S. Pietro , mentre sul manto erboso gli atleti della Samp sollecitati dal fischietto del <<mister>> stanno svolgendo un duro lavoro atletico, terminato l’allenamento tutti rientrano negli spogliatoi, mentre noi rimaniamo in attesa del <<nostro uomo>>.
Eccolo uscire! Ci avviciniamo e spieghiamo subito lo scopo della nostra visita; il gentilissimo e cortese Pietro ci interrompe:<<    Se vuole parlare della Sampietrese, nel sottoscritto ha trovato una inesauribile fonte di notizie per il suo giornale>>.
Apostoli ride di gusto della sua battuta, e noi gli facciamo eco in quanto abbiamo capito subito che, da parte nostra, non erano necessarie le deduzioni sul come condurre l’intervista, l’uomo dalla battuta facile ci ha messo subito a nostro agio e perciò non ci resta che sfruttare la favorevole situazione.
D) Proprio in questi tempi nelle massime categorie professionistiche, si dice che l’era dei maghi sia finita; che sia forse incominciata tra le divisioni dilettantistiche? A tal proposito la performance della Sampietrese potrebbe essere molto indicativa.
R ) Secondo me l’era dei maghi non è mai esistita, ci sono però dei fattori che possono determinare questa sensazione e nel caso della specifica domanda , nella Sampietrese i fattori sono dati dalla qualità degli elementi a disposizione,  e perché no anche da un po' di fortuna, da parte mia , nell’individuare schemi di gioco.
D) Ci consenta di precisare che un allenatore che guida una squadra a vincere tre campionati consecutivi non può essere solo fortunato, deve avere anche delle grosse qualità some per esempio lo spirito che ha saputo creare attorno alla squadra, i suoi ragazzi indicano in lei il loro secondo padre di famiglia. Cosa ne pensa?
R ) Può anche essere vero dato che ho sempre cercato di ottenere questo rapporto e mi sembra giusto dire che se in gergo sportivo io mi comporto da padre premuroso, loro in campo si dimostrano figlioli rispettosi  ai miei insegnamenti e positivi nell’utilizzarli.
D) Sappiamo che recentemente ha partecipato ad un corso allenatori, qual’è il lato più interessante di questo addestramento?
R) E’ stato un corso che senza dubbio mi ha consentito di arricchire la mia esperienza calcistica. Dopo aver raggiunto una certa età ed aver di conseguenza acquisito una certa esperienza, certe cose ci si convince di farle nel migliore dei modi , frequentando il corso ho capito che le stesse cose possono essere giuste anche se fatte in modo diverso. Se consideriamo poi che il corso è stato condotto da persone molto qualificate, penso che ci sia stato senz’altro da imparare parecchio.
D ) Considerando la sua grande esperienza accumulata in oltre venti anni di attività, come giocatore ed allenatore, se dovesse formare una graduatoria su scala regionale per squadre dilettantistiche, dove metterebbe la Sampietrese?
R ) Il tecnico fa una breve pausa , poi risponde:<< Attualmente la Samp potrebbe occupare uno dei primi posti. La mia valutazione è fatta in base a tre campionati disputati senza vistosi cedimenti di forma.
D ) Tutte le grandi squadre hanno due o tre giocatori attorno ai quali si svolge il gioco dell’intero  complesso. Se anche nella Sampietrese esiste questo fulcro ci vuol dire choi sono gli uomini chiave?
R) Prontissima e precisa la risposta del “mister”: << Ogni squadra deve avere il fulcro che lei ha citato, la Sampietrese ovviamente n on sfugge a questa regola. Il nostro gioco è basato sul triangolo Righetti – Viviani – Sandrini, ovviamente questo trio è coadiuvato da gente altrettanto valida>>.
D) Già che siamo in tema di gioco di squadra, insistiamo. << Sappiamo che la sua squadra pratica il 4-3-3, questo schema è nato spontaneamente dalle caratteristiche tecniche dei giocatori, oppure è un gioco preparato e voluto da lei? >>
R ) Non incominciamo con le domande sibilline.
D) Dopo aver rassicurato il signor Apostoli, lo invitiamo a rispondere alla nostra domanda.
R) All’inizio avevo degli uomini con caratteristiche diverse anche se ben definite, ho puntato su un determinato sistema di gioco che sui è poi dimostrato indovinato. Successivamente abbiamo ingaggiato uomini con caratteristiche consone al nostro modulo di gioco,  e perciò il loro inserimento è avvenuto senza troppe difficoltà.
D ) Osservando le formazioni della sua squadra abbiamo notato che gli uomini sono sempre gli stessi, sapendo che al società dispone di un materiale umano assai elevato, come mai non vengono impiegati anche questi ragazzi che possiamo definire “riserve di lusso”, non crede di essere tropo conservatore?
R ) La società mi ha messo a disposizione 17 elementi dei quali, sinceramente non saprei dire quale potrebbe essere il meno dotato. Lei deve però capire che un allenatore, trovata una impostazione valida e redditizia della squadra, ha il dovere di non rischiare di sbagliare un nuovo inserimento, in quanto un errore potrebbe far naufragare il lavoro di tutti. E questo solo per un tentativo azzardato.
D) Spostiamo il discorso su argomenti tecnici; Rainero ha sempre giocato all’ala destra, nella Samp viene impiegato costantemente con il numero “9”, cambiando ruolo a questo giocatore, che cosa si proponeva di ottenere, ed onestamente ci dica se l’esperimento è riuscito?
R ) Premetto subito che Rainero ha sempre giocato all’ala perché può anche giocare in quel ruolo. Il suo inserimento al centro dell’attacco è basato non sulle sue caratteristiche atletiche, ma bensì nella sua grande mobilità atta ad aprire varchi per le altre punte.  Per quello che mi riguarda è stata una mossa molto indovinata.
D ) Già che ci siamo, parlando da vicino del sistema di gioco sampietrese, ci dica il perché la sua squadra per tre quarti di campionato è andata a rete con estrema facilità , mentre ultimamente i bianconeri sono andati a bersaglio solo con i difensori?
 R ) All’inizio abbiamo sfruttato in modo esemplare il fattore sorpresa, poi gli avversari hanno incominciato a farne questione di vita o di morte del risultato da ottenere con noi, perciò le cose hanno incominciato a complicarsi. Abbiamo poi accusato in modo vistoso l’infortunio di Righetti, aggiungerei anche che vi è stato un certo appannamento dovuto ad un po' di stanchezza, il vantaggio accumulato in classifica ha poi determinato una certa flessione psicologica. Come vede i motivi sono stati parecchi.
D ) La formazione bianconera in tre anni di regime “Apostoli” , non ha mai accusato cedimenti fisici, ci vuole spiegare con quali criteri prepara la squadra?
R )  La mia preparazione si svolge su sistemi di lavoro atletico per i primi mesi, lavoro molto impegnativo, una volta raggiunta la condizione da me desiderata, diminuiscono lo sforzo fisico fino a fermarsi su uno standard che mi permette di avere i ragazzi sempre al meglio della condizione.
D ) Si parla tanto di calcio atletico, la sua squadra pratica invece un football ragionato, basato soprattutto sulla classe; a suo parere che differenza c’è tra i due sistemi di gioco e quale giudica il più producente?
R ) Abbiamo visto squadre ottenere dei risultati avendo quale caratteristica sia l’una che l’altra cosa da lei citata. Sono comunque del parere che la tecnica debba avere sempre, o quasi sempre, il sopravvento sull’agonismo puro.
D) Parliamo dei due portieri attualmente in forza alla Samp, sappiamo che lei h istituito una staffetta tar Colognese e Compri, che alla fine si è rivelata molto interessante perché ha consentito la valorizzazione di entrambi; ci dia il suo parere su questi due ragazzi.
R ) Per quanto concerne Compri era già di mia conoscenza, Colognese invece mi si è dimostrato subito elemento molto interessante, da qui la ragione della staffetta. Procedendo con questo sistema il campionato mi ha consentito di valorizzarli entrambi. Seguendo la domanda posso dire che sono due giocatori dalle qualità molto notevoli, penso che allenati e guidati a dovere potrebbero inserirsi in formazioni di serie “C”. Di fronte ad una eventuale cessione di uno di loro, è evidente che non potrò oppormi in quanto la Società dovrà procedere come crederà opportuno, ma se all’inizio del prossimo campionato dovessero essere ancora della Samp sarò felicissimo di stringere ancora di uovo la mano ad entrambi.
D ) In fase di preparazione di campionato di Prima cat. era previsto che lei dovesse sedere stabilmente in panchina, qual è il motivo di cambiamento di rotta?
R ) Me l’aspettavo, comunque le risponderò francamente. Effettivamente dovevo starmene fuori, poi l’improvviso mutamento dovuto alle incerte prove della retroguardia. I nostri difensori sono tutti fortissimi , ma difettano un pochino di esperienza, perciò mi sono deciso a scendere di nuovo in campo. Mi sembra di averci azzeccato.
D ) Senza dubbio la sua decisione è stata molto importante al fine della vittoria finale. Onestamente dalla sua squadra si aspettava queste prestazioni? Vogliamo dire, la Sam ha avuto una andatura superiore alle sue previsioni, oppure ha perso qualche colpo?
R ) Le previsioni erano senza dubbio buone, conoscendo il valore dei miei giocatori, naturalmente non mi sbilanciavo troppo in previsioni ottimistiche, ma le speranze di fare un grosso campionato le avevo. Quando poi ebbi modo di conoscere da vicino l’entità degli avversari, mi convinsi che i miei ragazzi avevano la possibilità di farcela anche quest’anno. In conclusione per me è stata una Sampietrese per nulla sorprendente.

 

D) Ricorda una partita nella quale con una mossa tattica dalla panchina, riuscì ad aggiudicarsi una vittoria che forse era ormai compromessa?
R ) La mia squadra è sempre scesa in campo con un modulo di gioco ben preciso; quindi per rispondere alla domanda, per tutte le partite , o le tattiche prestabilite erano esatte tutte o non lo era nessuna.
D ) Se le proponessero di fare un’autocritica all’Apostoli allenatore, cosa dichiarerebbe?
R ) Riallacciandomi alla mia risposta riguardante le formazioni che scendono in campo, ni definirei un conservatore per i motivi sopracitati.
D ) E’ vero che ha ricevuto una grossa offerta da parte di una società calcistica in vista del prossimo campionato?
R ) No!
D ) Il “mister” ha risposto con un secco no, vedendo però che nascondeva qualcosa abbiamo tentato di girare la domanda: Ha già firmato il contratto con la Samp, per la stagione 1970/71?
R ) Ci risiamo. Comunque non penso sia questo il tempo di parlare di contratti. Sono comunque convinto, che dati i rapporti ch mi legano alla società, non ci sono motivi di pensare che l’anno prossimo possa andarmene, almeno lo spero.
La serie delle NOSTRE DOMANDE è terminata , non è stata certo una fatica facile per noi il prepararle né tantomeno per Apostoli il rispondervi, senza esserne precedentemente preparato; ne è uscita però senz’altro una conversazione spontanea e sincera. Apostoli ci ha benevolmente accusati di essere stati a volte sottili , m con il suo spirito si è abilmente destreggiato.

EXTRATIME by SS/ In cover ”Mister” Pietro Apostoli, in sestetto by crop team Sampietrese, con primo accosciato a sx Jambo Cavicchioli.
Quindi in fotogallery il poster che parla da solo con i noti players della Sampietrese assistiti ai lati da Mister Antonioli e dal presidente Zaramella, artefici della escalation oltre il Triplete già strepitoso.

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it