San Pietro Polesine ha nel Veneto l’unica chiesa con 2 campanili ‘torri campanarie’/ Monumento naz.le dal 1924


20/08/2023

La sua storia è originale, fin dalla sua inaugurazione datata  23 dicembre 1754, pochi anni prima di quando San Pietro Polesine venne elevato a parrocchia l’8 ottobre 1759 dall’arcivescovo di Ferrara Mauro de’ Crescenzi, cardinal legato dello Stato della Chiesa in quanto il territorio tra Po e Tartaro era dominio pontificio dal 1598.

Parliamo di un piccolo paese che nell’Altopolesine è entrato nella Storia anche perché Unica nel Veneto la sua citata chiesa, monumento nazionale dal 1924 perché vanta i campanili gemelli (le campane solo in quello di dx), ispirati, data l’epoca, al tempio romano di S. Maria de’ Monti, la chiesa che a Roma sovrasta la nota ‘scalinata’ di Trinità dei Monti.

Come ben spiega il professore Franco Rizzi nel seguente reportage corredato dalle immagini che, in quanto a dimensione ridotta, proponiamo insieme direttamente in cover, visto che della citata chiesa di San Pietro Polesine vi abbiamo proposto sempre su questo sito innumerevoli foto ad alta dimensione e da diverse angolature ( anche grandangolo) fotografiche, anche come sfondo ai diversi festeggiamenti sia religiosi che calcistici ( quelli della mitica Sampietrese, perciò ‘celebrata’ anche sul prestigioso giornale inglese ‘The Times”).

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 19.08.2023)/ SAN PIETRO POLESINE: BREVE CRONISTORIA DELLA PARROCCHIALE DI S. PIETRO APOSTOLO, MONUMENTO NAZIONALE. UNICA NEL VENETO DA AVERE 2 CAMPANILI GEMELLI “TORRI CAMPANARIE”

I campanili hanno origine medievale e si dice che si ispirino ai minareti arabi della dominazione musulmana in Sicilia attorno al 1000.

Raramente una chiesa ha ai lati le torri campanarie gemellate, proprie del basso medioevo e dell’età moderna (FOTO ALLEGATA).

San Pietro Polesine viene elevato a parrocchia l’8 ottobre 1759 dall’arcivescovo di Ferrara Mauro de’ Crescenzi, cardinal legato in quanto il territorio tra Po e Tartaro era dominio pontificio dal 1598.

 La chiesa attuale, dedicata a S. Pietro Apostolo, fu inaugurata dal conte Alessandro Nappi, che l’aveva finanziata, il 23 dicembre 1754 e fu iniziata dal padre Pietro, tre anni prima. Allora erano 618 i sampietresi, divisi in 128 famiglie (a fine agosto 2023 non arrivano a 400 anime). (FOTO ALLEGATA).

In stile barocco, la parrocchiale sostituì l’ormai periferico e rurale oratorio di S. Francesco d’Assisi, di origine cinquecentesca in località Marola, sul lato destro del Canalbianco in direzione di Zelo. Ormai angusto e diroccato, senza gente in quanto il nuovo benessere vedeva l’odierna frazione decollare in virtù della Bonificazione Bentivoglio.

Unica nel Veneto la chiesa, monumento nazionale dal 1924, vanta i campanili gemelli (le campane solo in quello di dx), ispirati al tempio romano di S.  Maria de’ Monti.

Un ampio sagrato conduce in chiesa, facciata con due ordini sovrapposti di colonne, bello l’interno con l’organo sopra l’entrata, peculiari l’abside e il presbiterio.

La vita della parrocchia, ora retta da don Graziano Giuriati titolare pure in quella di S. Antonio di Padova nel Comune capoluogo Castelnovo Bariano, dalle origini ad oggi la possiamo leggere nella pratica Cronistoria di don Gino Segantin, storico parroco sampietrese: 50 preti; vita sampietrese, iniziative; lavori… (DON GINO SEGANTIN, Storia della parrocchia di San Pietro in Valle, nunc Polesine, 1964, manoscritto conservato nell’archivio parrocchiale e degno di pubblicazione).

EXTRATIME by SS/ In cover proponiamo sovrapposte le due immagini dedicate alla “Chiese dei Due Campanili – Torri campanarie” di San Pietro Polesine, per la serie “ieri , oggi e... domani”, in quanto già pronta a festeggiare i suoi 100 anni da Monumento nazionale.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it