SCHERMA Story col trio ‘Mondiale & Olimpico” Mauro Numa, Andrea Cipressa, Martina Favaretto, intervistati by lady Zanetti al Panathlon Rovigo/ Guest star anche Di Guida, Spiniella e... show CH IT Under14 al Censer


La storia del Centro Scherma di Rovigo è già stata raccontata qui su www.polesinesport.it, agganciata anche ai suoi principali Personaggi Story, partendo da Giovanni Casotto (che nell’atletica ha incrociato anche Pietro Mennea , oltre alla ...mamma di Vasco Rossi a Zocca) fino a Maddalena Zanetti sempre più anima storica della società rodigina protagonista in questo week end per la organizzazione speciale a Rovigo dei Campionati Italiani Under 14.

Anche per questo la conviviale del Panathlon Club Rovigo della presidente Pia Poliero si è affidata proprio a Maddalena Zanetti per condurre la serata che ha avuto come protagonista la Grande Scherma italiana , impersonata dalla presenza dello straordinario trio “Mondiale & Olimpionici” formato da Mauro Nurma, Andrea Cipressa tandem evergreen completato da Martina Favoretto campionessa attuale pronta per la prossima Olimpiade di Parigi 2024

Per parte nostra che abbiamo partecipato alla serata-evento vi proponiamo in reportage completo tutte le emozioni e la “Storia della Grande Scherma” raccontata dal trio Nurma, Cipressa, Favaretto anche perché particolarmente empatica , in quanto sollecitata principalmente dalle presentazione- Personaggi e domande specificatamente proposta da Maddalena Zanetti.

E per completezza di informazione vi proponiamo anche le specifiche Biografie/Curriculum relative al citato trio Nurma, Cipressa, Favaretto, a certificazione della qualità della SCHERMA italiana che certifichiamo, anche questo in calce con specifica Appendice News,  con i recenti risultati della nazionale Italia Under 23, in Ungheria a Budapest, accompagnata come ‘Capo Delegazione’ dal Consigliere federale Guido Di Guida, presente alla serata Panathlon assieme ad Alberto Spiniella, peraltro suo successore a capo della Federazione Scherma Veneto.

A questo punto rimandandovi in calce al nostro Extratime per proporvi in modo sostanziale le risposte del trio Cipressa, Nurma, Favaretto, oltre che le altre considerazioni frutto di altre risposte a specifiche domande dei commensali, vi proponiamo tout court in Anteprima News il “Chi siamo” relativo al Centro scherma Rovigo” come da pubblicazione sul sito societario che recita: << Il Centro Scherma Rovigo nasce nel 1984. Il direttivo è formato dal presidente Giovanni Casotto, dal vice-presidente Maddalena Zanetti, dalla segretaria Patrizia Bergamaschi e da due consiglieri, rappresentanti di atleti e genitori.

Durante la storia della società si sono avvicendati vari istruttori. Per i primi anni i ragazzi sono stati allenati dall’ex campione olimpico Fabio Dal Zotto, al quale dall’anno 2002 è subentrato l’ Istruttore Nazionale Andrea Piubello. Dalla stagione 2011/2012, la direzione tecnica è stata affidata al maestro Leszek Martewicz, plurimedagliato come atleta della nazionale polacca di fioretto. Il tecnico è affiancato dall’instancabile aiuto del Presidente Istruttore I.S.E.F. Giovanni Casotto e da Andrea Bordon Istruttore Nazionale di Scherma.>> 

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS / LA SERATA PANATHLON CLUB ROVIGO DEDICATA ALLA “SCHERMA” E AL TRIO MAURO NURMA, ANDREA CIPRESSA, MARTINA FAVARETTO ( Venerdì 12.aprile 2024, praticamente in prologo ai Campionati Italiani Under 14, di cui vi proponiamo in calce anche i Risultati essenziali post evento) 

MADDALENA ZANETTI / Conduttrice della serata Panathlon Rovigo

01_MZ_ /// ECCO IL SUO “DISCORSO INTRODUTTIVO”

Buonasera a tutti e benvenuti. E’ per me un grande onore e un piacere dare il via a questa serata speciale, un evento che celebra non solo la scherma , ma anche i valori fondamentali dello sport e della comunità.

Inizio con il presentare il CENTRO SCHERMA ROVIGO, una realtà che da anni si dedica con passione e impegno alla promozione della scherma a tutti i livelli. La nostra missione è quella di trasmettere l’amore per questo sport elegante e ricco di storia, formando atleti che siano non solo campioni in pedana, ma anche portatori di valori positivi nella vita quotidiana.

Questo fine settimana , il 13 e 14 aprile, Rovigo avrà l’onore di ospitare i Campionati Nazionali Under 14, un appuntamento di grande prestigio che vedrà i giovani talenti della scherma italiana sfidarsi per conquistar il titolo nazionale.

L’evento è una occasione unica per la nostra città e per il Centro Scherma Rovigo, che si impegna a offrire una cornice perfetta per questa importante competizione, promuovendo così lo sport e i suoi valori tra i più giovani.

Ed in questo contesto di celebrazione dello sport e della scherma che si inserisce la serata di oggi, organizzata dal Panathlon Club Rovigo.

Siamo entusiasti di ospitare tre straordinari campioni di scherma, i cui successi hanno illuminato la scena nazionale e internazionale.

PERMETTETEMI DI PRESENTARVI BREVEMENTE: 

** ANDREA CIPRESSA ** / Un pilastro della scherma italiana, vanta un oro olimpico nel fioretto a squadre a Los Angele nel 1984 e un titolo mondiale nel fioretto individuale nel 1986.

La sua transizione da atleta a coach ha continuato a influenzare positivamente la scherma, portando atleti italiani a vittorie mondiali e olimpiche.

**MAURO NUMA** / Due volte campione olimpico a Los Angeles 1984, ha conquistato l’oro sia nel fioretto individuale che a squadre, oltre a numerosi titoli mondiali, tra cui l’oro nel fioretto individuale e a squadre nel1981 e nel 1983.

** MARTINA FAVARETTO ** //// Promessa luminosa della scherma italiana, ha già raggiunto importanti traguardi nelle competizioni giovanili, tra cui medaglie d’oro ai Campionati Europei e Mondiali Giovanili e Assoluti italiani. La sua giovane carriera è segnata da una continua ascesa , che l’ha portata a qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi di questa estate.

ANCHE PER QUESTO////  La serata sarà un’opportunità unica per ascoltare  direttamente da loro esperienze, sfide e soddisfazioni che hanno caratterizzato le loro carriere eccezionali.

Attraverso le loro parole , speriamo di trasmettere ai giovani atleti, e non solo, il valore dello sport come strumento di crescita personale e collettiva.

INVITO DUNQUE tutti voi a partecipare attivamente , ponendo domande e condividendo riflessioni, in un dialogo aperto che arricchisce il nostro incontro e il nostro amore per la scherma.  

GRAZIE QUINDI per essere qui stasera . Sono certa che sarà un’esperienza memorabile per tutti noi.

 

 

 

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02_MZ_///  DOMANDE PER IL “PANEL” ( Scritte da Maddalena Zanetti) 

PRIMA DOMANDA A MARTINA FAVARETTO : 

Martina, iniziamo da te: puoi raccontarci brevemente cosa ti ha spinto a scegliere questo sport e quali sono stati i tuoi modelli e fonti di ispirazione principali nel tuo percorso fino ad oggi? 

RISPOSTA di FAVARETTO: Ha ripercorso i suoi ‘primi passi’ , parlando dei campioni visto in televisione alle Olimpòiadi di Pechino 2008, dalla Vezzali alla Di Francesco e dei suoi maestri fino all’attuale sua maestro Mauro Numa. Da tutti si impara, per metabolizzarsi nelle proprie performance sportive.

PRIMA DOMANDA AD ANDREA CIPRESSA :

Andrea, hai vissuto al scherma sia come atleta che come allenatore, che come dirigente: quali cambiamenti principali hai notato nel nostro sport dall’epoca in cui eri in gara fino ad oggi?

RISPOSTA di CIPRESSA: Ha ricordato ‘da atleta’  l’ambiente molto più ‘semplice’ rispetto all’attuale. Ha spiegato la essenzialità dei cambiamenti, soprattutto a livello di preparazione atletica, che a tutti i livelli fa la differenza. Spiegando l’importanza delle strutture Federali e delle Società che si affidano a tecnici qualificati.

Tra l’altro ha ricordato anche le soddisfazioni da tecnico dell’Italia alle Olimpiadi a Rio e Tokyo, e da presidente -fondatore di una società di Scherma ha sottolineato l’importanza del nuovo impianto a Mogliano, con una palestra ‘spettacolare’ e che ha già 130 iscritti ma ‘vuole ‘ arrivare’ a 200.

PRIMA DOMANDA A MAURO NUMA  : 

Mauro, potresti Condividere con noi il momento più significativo della tua carriera di schermidore e come ha influenzato il tuo percorso successivo nello sport ?

RISPOSTA di NUMA: Ne ha sottolineato diversi, citando i più prestigiosi da quelli Mondiali agli Olimpionici ( vedi Biografia-Curriculum – Palmares in calce) , e l’orgoglio delle vittorie per l’Italia , segnalando  oltre che le sue performance da atleta, anche la sua corsa alla Presidenza della FederScherma che l’ha portato ad essere eletto vicepresidente, poi quella di insegnante /maestro, con la soddisfazione della esplosione di Martina Favaretto.

 

 

SECONDA DOMANDA A MARTINA :

Martina, in base alla tua esperienza, qual’è oggi il ruolo che i club di scherma giocano nella vita dei giovani atleti, non tanto sul piano tecnico ma soprattutto su quello valoriale e psicologico?

RISPOSTA DI FAVARETTO: Ha sottolineato quanto lo Sport sia utile a livello giovanile , sia fisico che formativo mentale. Il piacere e il dovere di impegnarsi tanto negli allenamenti, ascoltando gli insegnamenti dei ‘maestri’ e la maturazione personale frutto della conoscenza e del vivere , anche in giro nei vari Paesi del mondo tra tante culture diverse, 

SECONDA DOMANDA AD ANDREA CIPRESSA: 

Andrea, dalla tua esperienza di allenatore e anche di papà di una giovane campionessa, quali ritieni siano le principali sfide mentali e personali che un atleta di scherma oggi deve superare per eccellere a livello internazionale?

RISPOSTA di CIPRESSA: Ha ricordato la soddisfazione di aver visto crescere sua figlia con la passione della Scherma, tanto coinvolgente a certi livelli che ... sua figlia vive a Parigi perché ha sposato un atleta-campione della Scherma francese.

Di certo l’impegno per un atleta professionista di adesso è molto più impegnativo rispetto a quello dei suoi tempi, quando ci si accontentava di giocare a carte con Numa e gli altri campioni , in termini di relax. E poi saper ‘decidere’ in una frazione di secondo, in base alla valutazione delle caratteristiche fisiche e tecniche dell’avversario ( curiosità: una volta il ‘mancino’ era una novità, adesso è 50% ed è una normalità, anche tra i tecnici.) 

SECONDA DOMANDA A MAURO NUMA : 

Mauro, avendo raggiunto il vertice dello sport e ora osservandolo da una prospettiva diversa, quali consigli daresti ai giovani atleti di oggi?

RISPOSTA di NUMA: Ha spiegato che sono cambiati gli ambienti esterni, compreso l’invasione dei social, ma la concentrazione e l’impegno degli atleti che vogliono arrivare ad essere campioni,  deve sempre concentrarsi sul proprio ruolo sportivo e cogliere tutte le opportunità anche organizzative che il ‘sistema ‘ Scherma’ gli mette a disposizione.

E capire di no sottovalutare mai l’avversario , perché nella Scherma come nel Tennis , ogni avversario anche di categoria inferiore può metterti in difficoltà, per le sue schivate particolari, attacchi particolari, perché è più alto, perché è più basso. Non è così scontato che il numero 1 del mondo possa battere il numero 50, ci sono tante variabili da ‘leggere’ in pochissimi ascondi, per vincere contro chiunque. .

 

 


 

TERZA DOMANDA A MARTINA FAVARETTO : 

Martina, in che modo credi che lo sport possa favorire l’inclusione e l’uguaglianza , soprattutto per le giovani atlete donne?

RISPOSTA di FAVARETTO: Oramai si è ampliata la ‘platea’ generale degli atleti della Scherma, sia in campo femminile che nazionale ed internazionale. E’ diventato sempre più inclusivo e ‘diversificato’ perché + cambiata anche la rappresentatività femminile e interetnica nella nostra società sempre più diversificata. E non è più un problema, ma una realtà che si vive ogni giorno, a livello sociale generale.

TERZA DOMANDA AD ANDREA CIPRESSA . 

Andrea, in che modo credi che i valori olimpici di eccellenza, amicizia e rispetto si manifestino nella scherma, e che peso hanno avuto nella tua vita professionale e personale?

RISPOSTA di CIPRESSA: Di sicuro sono stai ‘valori’ importanti e che ci ha aiutato tutto a crescere meglio, sia nei nostri successivi ruoli sia sociali che Sportivi, dove io personalmente continuo a ‘vivere’ con passione con la soddisfazione di poterli trasmettere agli altri atleti e ai giovani, sottolineando il concetto di prestazione individuale ma anche di squadra e di ‘orgoglio’ per l’Italia.

TERZA DOMANDA A MAURO NUMA : 

Mauro, pensi che la scherma possa giocare un ruolo specifico nel promuovere valori positivi nella società? Se si, quali e come?

RISPOSTA di NUMA: Sicuramente sì, perché fin da giovani ti mette a confronto con te stesso e con gli altri per combattere al meglio, ma sempre nel rispetto dell’avversario, con correttezza e signorilità, valori che dovrebbero accompagnarci sempre nella vita.

Nella scherma sei in pedana da solo, ma è anche il frutto di un lungo percorso fatto assiema agli altri, in primis coi dirigenti e maestri della tua società e poi della Federazione quando rappresenti l’Italia nelle grandi Manifestazioni sportive internazionali.

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03_MZ_/// DISCORSO FINALE 

Mentre questa serata straordinaria volge al termine, desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti a tutti voi che avete partecipato, rendendo questo evento così speciale e memorabile.

Un ringraziamento speciale ai nostri ospiti d’onore, Martina Favaretto, andrea Cipressa e mauro Numa, per aver condiviso con noi le loro storie.

Vorrei anche estendere un caloroso ringraziamento al Panathlon Club Rovigo, per aver reso possibile questa serata , dimostrando ancora una volta il suo impegno nel promuovere i valori dello sport e nell’ispirare le future generazioni di atleti.

Vorrei ringraziare inoltre i volontari del Centro Scherma Rovigo e i maestri Martewicz e Bordon  che rendono possibile lo svolgimento delle attività in palestra e l’organizzazione delle gare.

Infine vorrei invitarvi tutti a partecipare ai Campionati Nazionali Under 14 che si terranno qui a Rovigo il 13 e 14 aprile. 

Sarà un’occasione per vedere all’opera giovani talenti della scherma, che sicuramente un giorno seguiranno le orme degli illustri campioni che abbiamo avuto l’onore di ospitare stasera.

Concludo augurando a tutti una buona serata e sperando di rivedervi presto.

 

 

 

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PRIMA APPENDICE FLASH  - MAURO NUMA STORY ( by www.wikipedia.it) / MAURO NUMA – BIOGRAFIA - STORY

Mauro Numa (Venezia, 18 novembre 1961) è uno schermidore italiano, specializzato nel fioretto.

ESORDI

Mauro Numa intraprese l'attività schermistica giovanissimo, nel 1968, presso il Circolo Scherma Mestre sotto la guida del maestro Livio Di Rosa. Dai racconti familiari sappiamo che furono i vicini di casa, a convincere i genitori ad iscrivere il bambino Mauro alla palestra di scherma. I dirimpettai pensavano "così di sfogherà e smetterà di fare tutto quel baccano nel cortile condominiale". Da allora il futuro campione si è divertito a giocare tutti i giorni in palestra di scherma. All'età di quindici anni vinse il suo primo titolo italiano, nella categoria Allievi. L'anno seguente si ripeté in categoria Giovanetti, aggiudicandosi con la squadra di Mestre anche il titolo italiano assoluto. Notato a livello nazionale, vinse il primo titolo mondiale nel 1978 a Madrid, nella categoria Giovani. Nello stesso anno vince la sua prima gara di coppa del mondo assoluta a Parigi nel celebre trofeo Rommel.

Nel 1977 il sedicenne Numa entrò in nazionale maggiore. Vince il suo primo campionato italiano assoluto individuale nel 1979 non ancora diciottenne. Nel frattempo proseguì l'attività nelle nazionali giovanili, conquistando il terzo posto ai mondiali di categoria di Southbend.

Nel decennio successivo raggiunse l'apice della carriera. Nel 1980 si aggiudicò la medaglia di bronzo ai mondiali giovanili di Venezia, ma non prese parte alle Olimpiadi di Mosca a causa del boicottaggio dei paesi occidentali (l'Italia partecipò ai giochi, ma solo con atleti non militari, e Numa era entrato appunto nel Centro Sportivo Carabinieri).

Nel 1981 conquistò sia il campionato italiano under 20, sia gli assoluti, oltre al secondo titolo mondiale nella categoria Giovani a Losanna.

L'anno seguente Numa disputò i campionati mondiali assoluti, ospitati a Roma, e si piazzò al secondo posto, battuto dal campione sovietico Aleksandr Roman'kov; l'"impresa" dell'italiano restò tuttavia adombrata dal drammatico incidente che costò la vita al campione uscente Vladimir Smirnov, campione olimpio in carica, durante l'incontro con il tedesco Mathias Behr nella prova a squadre. Per Numa il 1982 fu comunque un anno prodigo di successi, con la vittoria agli europei di Mödling e la conquista della classifica a punti di Coppa del Mondo di scherma di fioretto.

Nel 1983, mentre incombevano le Olimpiadi, il campione mestrino ottenne la medaglia d'oro alle Universiadi di Edmonton e ai Giochi del Mediterraneo, quindi la Coppa del Mondo di specialità.

I due successi olimpici (1984)

 

 

 

Nel 1984 il giovane Mauro Numa si era già formato una notevole esperienza e, grazie ai successi dell'ultimo quadriennio, si presentava da favorito ai Giochi olimpici di Los Angeles; mancava, per altro verso, il fuoriclasse Roman'kov, a causa del controboicottaggio sovietico delle Olimpiadi statunitensi.

Superato il primo girone senza sconfitte, venne battuto al secondo turno dal belga Stefan Joos, ma recuperò vincendo i tre assalti successivi. Chiuse la poule dei quarti di finale con tre vittorie e due sconfitte (queste ultime inflitte dall'israeliano Itzhak Hatuel e dal connazionale Stefano Cerioni). Nell'eliminazione diretta si vendicò di Hatuel (10-2) e con la vittoria 10-6 sul tedesco Matthias Gey raggiunse la finale a 8. Qui sconfisse, nell'ordine, il francese Philippe Omnès (10-8) e Cerioni (11-9), trovando in finalissima Matthias Behr, per un assalto molto teso, deciso all'ultimo minuto con il tedesco avanti di quattro stoccate. Numa riuscì a riequilibrare il risultato accedendo ai supplementari e aggiudicandosi infine l'incontro per 12-11.

Tre giorni dopo arriva la vittoria nel torneo a squadre (assieme ai compagni di club Andrea Cipressa e Andrea Borella, a Stefano Cerioni, e al livornese Angelo Scuri). La nazionale azzurra, dopo aver agevolmente superato Egitto e Stati Uniti nel girone eliminatorio (con Numa a riposo in entrambi i match), supera nei quarti la Gran Bretagna 9-2 (3 vittorie per Numa). Nella dura sfida di semifinale contro la Francia, Numa è autore di 2 vittorie nei 4 assalti disputati, e l'Italia vince per 9-7 grazie, soprattutto, alle 4 vittorie del livornese Scuri. La finale vede la squadra italiana prevalere di stretta misura (8-7) sulla Germania Ovest, con la squadra trascinata dalla grande prestazione di Numa che oltre a vincere tutti e 4 gli incontri, con un parziale complessivo di 20 stoccate a 5 garantisce all'Italia la vittoria matematica senza la disputa dell'ultimo match.

 

 

 

I successi iridati (1985-1987)

Alle Olimpiadi seguirono le vittorie in campionato del mondo, dove Numa tornò a confrontarsi anche con gli atleti del blocco orientale. Qualora ci fossero stati dubbi, sul valore assoluto di questo giovane fiorettista, per l'assenza dei russi alle Olimpiadi di Los Angeles, vennero spazzati via dal successo del mondiale successivo. A Barcellona 1985, l'atleta italiano conquistò il titolo individuale battendo in finale il concittadino Andrea Cipressa, contribuendo anche al successo della rappresentativa nazionale nella gara a squadre. Lo stesso anno ottenne anche la terza vittoria in carriera nella classifica di Coppa del Mondo. Probabilmente con questo biennio d'oro il mestrino si è mostrato come il più brillante fiorettista degli anni ottanta.

Seguiranno, a Sofia 1986, il podio individuale (medaglia di bronzo) e una nuova affermazione nel fioretto a squadre.

Nel 1987 lo schermidore italiano si aggiudicò il campionato mondiale Master.

Da Seul 1988 a Barcellona 1992

Alle Olimpiadi di Seul l'atleta mestrino non riuscì a ripetere il successo di quattro anni prima. Chiuso il girone di qualificazione con quattro vittorie e una sconfitta, Numa superò il secondo turno (tre vittorie e due sconfitte) e la poule di semifinale (tre vittorie e una sconfitta). Nel primo turno a eliminazione diretta batté il giapponese Koji Emura (10-6) e, nell'assalto per i quarti di finale, il sempre forte Roman'kov (10-7). A norma del regolamento, che prevedeva ripescaggi di atleti battuti nel tabellone principale, Numa e Roman'kov si ritrovarono nuovamente di fronte per l'assalto che valeva l'accesso alla zona medaglie; in questo caso, tuttavia, l'esito fu favorevole al sovietico (11-9). L'italiano si piazzò al sesto posto. Nella gara a squadre, la nazionale italiana (campione uscente) venne invece eliminata ai quarti di finale dalla Polonia (9-7), e chiuse in settima posizione, sconfitta nello spareggio per il quinto posto dalla Germania occidentale.

 

 

 

Nel 1989 ai Mondiali di Denver Mauro Numa ottenne un altro bronzo individuale, mentre nella gara a squadre la nazionale azzurra si piazzò al 4º posto sconfitta nella finalina dalla Francia. Sempre nel 1989 giunse anche il secondo titolo alle Universiadi, questa volta a Duisburg.

Nel 1990 ai Mondiali di Lione Numa conquistò con la squadra italiana il suo ultimo titolo mondiale assoluto, assieme a Andrea Borella, Federico Cervi, Andrea Cipressa e Alessandro Puccini batté nella finale per l'oro la nazionale polacca. Nella gara individuale venne sconfitto nell'assalto di ripescaggio prima dei quarti di finale.

Nel 1991 partecipò al Mondiali di Budapest alla sua ultima rassegna iridata. Nella gara a individuale chiuse con il 30º posto, mentre con la squadra giunse al 5º posto. Con la vittoria ai Giochi del Mediterraneo conquistò la sua ultima medaglia con la nazionale assoluta.

A loro volta, le terze Olimpiadi consecutive (Barcellona 1992) non dispensarono nuovi successi né nella gara individuale né in quella a squadre. La prima, iniziata con quattro vittorie e una sconfitta al girone eliminatorio, proseguì con la vittoria sullo spagnolo Andrés García e sul russo Dmitrij Ševčenko. Nell'assalto per accedere ai quarti di finale dal tabellone principale arrivò tuttavia la sconfitta da parte dell'austriaco Joachim Wendt, già vittorioso su Numa nel girone del primo turno; nel tabellone del ripescaggio venne l'eliminazione definitiva per mano del tedesco Udo Wagner. La squadra italiana di fioretto, invece, chiuderà le Olimpiadi al sesto posto, eliminata dalla Polonia per differenza stoccate; Numa, comunque, avrebbe tirato solo i primi due assalti contro la nazionale cinese.

Carriera dirigenziale e magistrale

Chiusa l'attività agonistica, della quale vanno ricordati anche i due successi nella Coppa Città di Venezia (1983 e 1988), nonché la vittoria in Coppa Europa per club ottenuta nel 1981 con il Centro Sportivo Carabinieri, Mauro Numa intraprese la carriera da dirigente sportivo, e nel 1994 venne eletto vicepresidente del consiglio federale della FIS. Nel 2017 ha fondato l’Antoniana Scherma con sede a Camposampiero dove ricopre la carica di presidente e di Maestro. Attualmente è anche inserito come tecnico nello staff della Nazionale Under 20 di fioretto. Amatorialmente continua anche l'attività di schermidore, cimentandosi nella specialità della sciabola nel circuito Master (riservato agli atleti che hanno compiuto 24 anni) dove ha vinto anche un titolo europeo individuale nella sciabola.

Allena Martina Favaretto, giovane fiorettista giunta all'Oro mondiale nel 2023.[1]

 

 

 

PALMARES/ DI MAURO NURMA/ 

Mauro Numa /PALMARES / In carriera ha ottenuto i seguenti risultati:

Giochi olimpici; Individuale :   Oro nel fioretto a Los Angeles 1984

A squadre:   Oro nel fioretto a Los Angeles 1984

Mondiali / Individuale :   Oro nel fioretto a Barcellona 1985;   Argento nel fioretto a Roma 1982;   Bronzo nel fioretto a Sofia 1986;   Bronzo nel fioretto a Denver 1989

A squadre :   Oro nel fioretto a Barcellona 1985;   Oro nel fioretto a Sofia 1986 ;   Oro nel fioretto a Lione 1990;   Argento nel fioretto a Melbourne 1979 ;   Argento nel fioretto a Clermont-Ferrand 1981 ;   Bronzo nel fioretto a Roma 1982

Mondiali militari : Individuale :   Oro nel fioretto a Brest 1986;   Oro nel fioretto a Arnhem 1987

A squadre :   Oro nel fioretto a Brest 1986 ;   Argento nel fioretto a Arnhem 1987 ;   Bronzo nel fioretto ad Berna 1990

Europei : Individuale ;   Oro nel fioretto a Mödling 1982

 

Giochi del Mediterraneo: Individuale ;   Oro nel fioretto a Casablanca 1983 ;   Oro nel fioretto ad Atene 1991

Universiadi ; Individuale //   Oro nel fioretto a Edmonton 1983 ;   Oro nel fioretto a Duisburg 1989

A squadre :   Oro nel fioretto a Bucarest 1981;   Oro nel fioretto a Edmonton 1983 ,   Bronzo nel fioretto a Kōbe 1985;   Bronzo nel fioretto a Duisburg 1989

Coppa del Mondo/ Individuale:  nella classifica generale del fioretto 1981-82 ;  nella classifica generale del fioretto 1982-83 ;  nella classifica generale del fioretto 1984-85

Campionati Italiani: / Individuale///   Oro nel fioretto a Livorno 1979 ;   Oro nel fioretto a Foggia 1981 ;   Oro nel fioretto a Torino 1983;   Oro nel fioretto nel 1984;   Oro nel fioretto nel 1985;   Oro nel fioretto a Genova 1987;   Oro nel fioretto nel 1989

A squadre:   Oro nel fioretto a Salerno 1978;   Oro nel fioretto a Napoli 1980;   Oro nel fioretto a Foggia 1981;   Oro nel fioretto nel 1982;   Oro nel fioretto a Torino 1983;   Oro nel fioretto nel 1984;   Oro nel fioretto a Foggia 1992;   Argento nel fioretto nel 1986;   Argento nel fioretto a Mazara Del Vallo 1991

 

 

 

ALTRI RISULTATI/ Mondiali giovani /// Individuale:   Oro nel fioretto a Madrid 1978;   Oro nel fioretto a Losanna 1981;   Bronzo nel fioretto a South Bend 1979;   Bronzo nel fioretto a Venezia 1980

A squadre: / Campionati italiani giovani: Oro Oro nel fioretto individuale nel 1981

Gran Premio Giovanissimi : Oro Oro nel fioretto individuale nel 1976, categoria "Allievi".

Onorificenze: Croce d'oro al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria; Croce d'oro al merito dell'Esercito

«Dotato di eccezionali qualità sportive ed elevato temperamento agonistico, conquistava alla XXIII olimpiade la medaglia d'oro nella specialità del fioretto individuale ed a squadre, contribuendo significativamente anche sul piano internazionale al prestigio dell'arma dei carabinieri e dell'Esercito. Los Angeles (USA), 3-7 agosto 1984.»

— 23 novembre 1999[2]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»

— 15 febbraio 2002[3]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Collare d'oro al merito sportivo

— Roma, 15 dicembre 2015[4]

Palma d'oro al merito tecnico - nastrino per uniforme ordinaria

Palma d'oro al merito tecnico

— Roma, 22 dicembre 2023[5]

Riconoscimenti

Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.[6][7]

È altresì inserito nella Walk of Fame della Federazione Internazionale Scherma tra i migliori schermidori di tutti i tempi.

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH – ANDREA CIPRESSA STORY ( by www.wikipedia.it) / ANDREA CIPRESSA – BIOGRAFIA STORY

Andrea Cipressa (Venezia, 14 dicembre 1963) è un maestro di scherma ed ex schermidore italiano, specializzato nel fioretto. Ha vinto una medaglia d'oro nel fioretto a squadre con Stefano Cerioni, Mauro Numa, Andrea Borella e Angelo Scuri ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984. Cresciuto nel circolo scherma Mestre,[1], ha anche conquistato ai mondiali tre ori a squadre e un argento individuale, oltre ad otto titoli italiani.[2]. Ha ricoperto il ruolo di commissario tecnico della nazionale italiana di fioretto dal gennaio 2013 fino al settembre 2021.[3]

Palmarès

In carriera ha ottenuto i seguenti risultati:

Giochi olimpici

Individuale

-A squadre

  Oro nel fioretto a Los Angeles 1984

Mondiali

Individuale

  Argento nel fioretto a Barcellona 1985

A squadre

  Oro nel fioretto a Barcellona 1985

  Oro nel fioretto a Sofia 1986

  Oro nel fioretto a Lione 1990

Universiadi

Individuale

-

A squadre

  Oro nel fioretto ad Bucarest 1981

  Oro nel fioretto a Edmonton 1983

  Bronzo nel fioretto a Kōbe 1985

Campionati italiani

Individuale

  Oro nel fioretto nel 1988

A squadre

-

Altri risultati

Mondiali giovani

Individuale

  Oro nel fioretto a Buenos Aires 1982

A squadre

-

Onorificenze

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Collare d'oro al merito sportivo

— 15 dicembre 2015[4]

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY – MARTINA FAVARETTO ( by www.wikipedia.it) / MARTINA FAVARETTO – BIOGRAFIA  STORY

Martina Favaretto (Camposampiero, 15 novembre 2001) è una schermitrice italiana, specializzata nel fioretto.

Carriera

Inizia la sua carriera con l'Antoniana Scherma, allenata da Mauro Numa.[1]

Nel 2022, insieme ad Arianna Errigo, Francesca Palumbo e Alice Volpi, ha vinto la medaglia d'oro nel fioretto a squadre agli Europei di Adalia[2] e ai Mondiali de il Cairo.[3][4]

Il 16 giugno 2023 ha vinto la medaglia d'argento agli Europei di Plovdiv, dovendosi arrendere in finalea ad un infortunio e lasciando l'oro a Martina Batini, ai III Giochi europei di pochi giorni dopo vince l'oro a squadre battendo in finale Francia per 45 a 40.

Il 26 luglio raggiunge la semifinale dei Mondiali di Milano, dove però viene battuta per 15 a 10 da Arianna Errigo dovendosi accontentare del bronzo. Tre giorni dopo vince l'oro a squadre insieme a Batini, Volpi, Errigo e Palumbo battendo in finale la Francia per 45 a 39.

Palmarès

Mondiali

Individuale

  Bronzo nel fioretto a Milano 2023

A squadre

  Oro nel fioretto a Il Cairo 2022

  Oro nel fioretto a Milano 2023

Europei

Individuale

  Argento nel fioretto a Plovdiv 2023

A squadre

  Oro nel fioretto ad Adalia 2022

Giochi europei

Individuale

-

A squadre

  Oro nel fioretto ad Cracovia 2023

Campionati italiani

Individuale

  Bronzo nel fioretto a Milano 2018

  Bronzo nel fioretto a Cassino 2021

A squadre

  Oro nel fioretto a Courmayeur 2022

  Argento nel fioretto a Palermo 2019

  Argento nel fioretto a Cassino 2021

 

 

 

ALTRI RISULTATI

Giochi olimpici giovanili

Individuale

  Argento nel fioretto a Buenos Aires 2018

A squadre

  Oro nel fioretto misto a Buenos Aires 2018[5].

Mondiali giovani

Individuale

  Argento nel fioretto a Toruń 2019

  Bronzo nel fioretto a Verona 2018

A squadre

Mondiali cadetti

Individuale

  Argento nel fioretto a Verona 2018

A squadre

Europei juniores

Individuale

  Oro nel fioretto a Soči 2018

  Oro nel fioretto a Parenzo 2020

  Bronzo nel fioretto a Foggia 2019

A squadre

  Oro nel fioretto a Foggia 2019

  Argento nel fioretto a Soči 2018

  Argento nel fioretto a Parenzo 2020

 

 

 

Europei cadetti

Individuale

  Argento nel fioretto a Plovdiv 2017

  Bronzo nel fioretto a Soči 2018

A squadre

  Oro nel fioretto a Plovdiv 2017

  Oro nel fioretto a Soči 2018

  Bronzo nel fioretto a Novi Sad 2016

Onorificenze

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Collare d'oro al merito sportivo

— Roma, 14 novembre 2022[6]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Collare d'oro al merito sportivo

— Roma, 22 dicembre 2023[7]

 

 

 

APPENDICE FLASH- SCHERMA UNDER 23 ( by www.federscherma.it, 28.05.2023)

EUROPEI UNDER 23 – DI GUIDA, CAPO DELEGAZIONE A BUDAPEST: “ITALIA PROTAGONISTA CON 11 MEDAGLIE IN UNA COMPETIZIONE D’ALTISSIMO LIVELLO TECNICO”. LOMBARDI E REA VINCONO ANCHE I CIRCUITI CONTINENTALI DI SPECIALITÀ

BUDAPEST – “Italia al vertice, sempre protagonista in una competizione d’altissimo livello tecnico”. Parole del Consigliere federale Guido Di Guida, Capo delegazione della scherma azzurra a Budapest, nel tracciare il bilancio della spedizione italiana ai Campionati Europei Under 23.

Il tricolore è salito 11 volte sul podio, di cui due sul gradino più alto. Il secondo posto nel Medagliere dietro la Francia, che di medaglie ne ha vinte meno (otto) ma prevale per il maggior numero di ori (cinque), esprime in maniera chiara la bontà della prestazione azzurra. “È stato un Europeo Under 23 davvero interessante, un’edizione da record di partecipanti nella storia della categoria – il commento di Guido Di Guida –. Molto bene i nostri atleti: chiudere con due titoli, due argenti e sette bronzi non era affatto scontato, e avremmo anche potuto vincere almeno un oro in più. Un plauso, meritato e sincero, ai convocati di tutte le armi, ragazzi seri, puntualissimi, encomiabili per applicazione, grandi atleti non solo in pedana ma anche fuori. Il meglio s’è visto nelle gare a squadre, dove lo spirito di gruppo s’è sentito moltissimo, regalandoci tante emozioni, in assalti dall’agonismo e dal tasso tecnico davvero importante”.

 

 

 

Il Capo delegazione, però, ci tiene a sottolineare anche il lavoro di tutto il team che ha affiancato i 24 azzurri in Ungheria: “I maestri Giuseppe Pierucci, Fabio Di Lauro e Giacomo Falcini hanno creato un’ottima sintonia con gli atleti, e prezioso è stato il supporto offerto dal medico Pierluigi Martinelli, dal fisioterapista Marco Taurino e dal tecnico delle armi Salvo Migliore. Un ottimo lavoro di squadra. Molto bella l’organizzazione ungherese, in una location davvero suggestiva. E complimenti anche al Presidente della Confederazione Europea, Giorgio Scarso, per l’attenzione avuta in questo evento nell’ambito del quale è stata promossa una proficua riunione finalizzata allo sviluppo e all’incremento dell’attività Under 23, una categoria importantissima per tutto il movimento schermistico internazionale”, ha chiosato il Consigliere federale Di Guida.

Qui il riepilogo delle medaglie azzurre: titoli europei per il fiorettista Giulio Lombardi e la squadra delle sciabolatrici, poi i secondi posti di Vittoria Ciampalini nel fioretto femminile e di Sara Kowalczyk tra le spadiste, mentre hanno conquistato il terzo gradino del podio Giulio Gaetani nella spada, Tommaso Martini nel fioretto maschile, Anna Cristino in quello femminile e le squadre delle fiorettiste, delle spadiste, degli sciabolatori e dei fiorettisti.

Per l’Italia, oltre alle 11 medaglie conquistate, a Budapest anche le premiazioni di Mattia Rea e Giulio Lombardi vincitori del Circuito Europeo Under 23, rispettivamente, per la sciabola e per il fioretto maschile. Soddisfazioni ulteriori, che impreziosiscono la spedizione azzurra in Ungheria.

 

 

 

SECONDA MAIN NEWS ( by www.federscherma.it, 14.04.2024)/ 2^ PROVA DEL GRAND PRIX KINDER JOY OF MOVING UNDER 14 DI FIORETTO – LA DOMENICA DI ROVIGO FIRMATA DAI SUCCESSI DI ANDREA SCONOSCIUTO, GABRIEL PENZO, GIULIA SIMEONI E VITTORIA GERVASUTTI

ROVIGO – È calato il sipario a Rovigo sulla Seconda Prova del Grand Prix Kinder Joy of Moving Under 14 di fioretto: Andrea Sconosciuto, Gabriel Penzo, Giulia Simeoni e Vittoria Gervasutti sono le vincitrici delle competizioni domenicali.

Nella categoria Ragazzi, con 97 atleti al via, successo di Andrea Sconosciuto del Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo, che si è imposto in finale con il punteggio di 15-11 su Christian Avizzano dell’Accademia Scherma Gallaratese, secondo classificato. Il podio della prova dei fiorettisti classe 2011 è stato completato, sul terzo gradino, da Geremia Napolitano della Comense Scherma e Gianmarco Pompili del Circolo della Scherma Terni.

Piazzamento tra i “top 8”, a seguire, anche per Niccolò Raspino (CH4 Sporting), Giovanni Peres (Udinese Scherma), Riccardo Gambuti (Pentamodena) e Ludovico Brianda (Circolo Schermistico Sassarese).

 

 

 

Tra i Maschietti svetta sul gradino più alto del podio Gabriel Penzo del Fides Livorno, che vince la gara da 107 fiorettisti superando nell’ultimo atto, con il risultato di 10-7, Priyam Pugiotto del Circolo Scherma Mestre, argento di giornata. Bronzo al collo per Alessandro Molteni della Libertas Salò e Jacopo Belfiore del Club Scherma Jesi.

Nella competizione dei “classe 2013” si sono classificati poi, dal 5° all’8° posto, Umberto Aime (Libertas Salò), Ludovico Monti (Club Scherma Pesaro), Leonardo Bianchetti (Schermabrescia) ed Eugenio Arcipreti (Pisascherma).

La gara delle Allieve, con 66 fiorettiste in pedana, ha visto la vittoria di Giulia Simeoni della Scherma Treviso M° Ettore Geslao, che in finale si è imposta per 15-10 su Maria Francesca Prenna della Comini Padova, oggi alla piazza d’onore dopo essersi aggiudicata la prima tappa stagionale lo scorso dicembre ad Ancona. Terza posizione per Benedetta Bianchi del Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo e Maria Vittoria Venier del Circolo Scherma Raggetti Firenze.

Scorrendo la classifica delle atlete nate nel 2010, sono entrate tra le “otto finaliste” anche Giorgia Bedeschi (Fondazione Bentegodi Verona), Matilde Pirola (Accademia Scherma Gallaratese), Ginevra Zucchelli (Fides Livorno) e Sabrina Raspi (Circolo Scherma Navacchio).

 

 

 

Il programma domenicale è stato chiuso dalla competizione della categoria Bambine, con 87 atlete protagoniste: il successo è andato a Vittoria Gervasutti, che si è imposta in un derby in casa Circolo Scherma Mestre, con il punteggio di 10-7, sulla compagna di società Margherita Piccoli, oggi d’argento dopo aver vinto la prima prova lo scorso inverno. Nella scia della doppietta mestrina, le medaglie di bronzo per Sofia Pichietti del Cus Siena e Rebecca Angelino del Frascati Scherma.

Ai piedi del podio, dal 5° all’8° posto, si sono piazzate Sofia Corigliano (Escrime and Sport), Flaminia Lintozzi (Club Scherma Roma), Elena Peres e Allegra Parussatti (entrambe dell’Udinese Scherma).

È andata così in archivio la Seconda Prova del Grand Prix Kinder Joy of Moving Under 14 di fioretto, prima delle tre specialità ora già proiettate alle “finali” del GPG Renzo Nostini in programma dall’1 all’8 maggio a Riccione. Per le altre armi appuntamento con l’ultima tappa del circuito nazionale nel prossimo weekend: il 20 e 21 aprile ancora Rovigo sarà sede delle competizioni di sciabola mentre le gare di spada si svolgeranno a Vercelli.

2^ PROVA GRAND PRIX JOY OF MOVING UNDER 14 DI FIORETTO – ROVIGO, 14 APRILE 2024

QUI i risultati Maschietti FM ( Vedi Fotogallery) 

QUI i risultati Ragazzi FM ( Vedi Fotogallery)

QUI i risultati Allieve FF ( Vedi Fotogallery)

QUI i risultati Bambine FF ( Vedi Fotogallery)


 

 

EXTRATIME by SS/ Con riferimento al ‘panorama’ Scherma Italiano, è stato ricordato che è un fiore all’occhiello dello Sport nazionale, visto i ben 25 mila atleti spalmati in circa 300 società , ma con un palmares olimpico e mondiale invidiato a livello internazionale.

Cn riferimento alla serata Panathlon Rovigo segnaliamo Ospiti al tavolo presidenziale anche i past president Gianpaolo Milan e Federico Cogo, e in sala anche lo schermidore polacco Leszek Martewicz ( medaglia d’oro, una d’argento ed una di bronzo ai campionati mondiali di scherma), insieme a Massimo Bertaglia consigliere del Centro Scherma Rovigo , con Irene Pivari atleta ed arbitro rodigina, oltre a Lucio Taschin delegato provinciale del Coni.

In particolare Andrea CIPRESSA ha elogiato il Centro Scherma di Rovigo anche dal punto di vista Organizzativo-Dirigenziale perché più volte è stato sede storica di eventi nazionali , che peraltro generano un importante indotto per il territorio.

A tal proposito segnaliamo che a ROVIGO, in questo week end si è svolta la manifestazione , con in programma la 2^ prova di qualificazione Gran Prix Kinder Joy of Moving G.P.G. (Under 14) fioretto e sciabola Maschile e Femminile, oltre alla prova di qualificazione regionale al campionato Nazionale “Gold” Cadetti e Giovani. 

E che le gare Under 14 sono valevoli per la qualificazione alla fase finale Nazionale che si svolgerà a Riccione a maggio 2024. Mentre nel fine settimana del 20 e 21 aprile si svolgerà la Prova Regionale di qualificazione al Campionato Nazionale “Gold” di Spada riservato alle categorie Cadetti e Giovani.

 

 

Con riferimento ad alcune altre domande da parte dei conviviali presenti, segnaliamo che in merito alla domanda di Lucio Taschin – Delegato Coni Rovigo – la stessa Martina Favaretto ha spiegato quanto sia importante e coinvolgente l’impegno sportivo per Lei , principalmente impegnata oltre che nella scherma a livello internazionale anche con gli Studi universitari nella Facoltà di Giurisprudenza.

Invece alla domanda di Massimo Vallese – Consigliere Panathlon Rovigo -  il relatore Andrea CIPRESSA ha precisato l’importanza del mental coach , per più di qualche atleta che ne sentono la necessità a livello individuale ) anche Martina Favaretto), ma ha spiegato che la presenza del mental coach attualmente non è prevista nella ‘struttura’ nazionale della Federazione Scherma.

Allo stesso tempo, sempre Andrea CIPRESSA, in risposta alla domanda di Laura Foralosso ( la nota campionessa di Nuoto che ha partecipato alla finale Olimpica di Mosca 1980) ha spiegato quando sia ormai importante la ‘presenza’ femminile’ nell’ambito della Federazione, sia di tecnici che dirigenziale, citando tutta una serie di nomi di donne protagoniste, tra l’altro anche nelle varie società italiane.

 

 

 

Con riferimento alla domanda di Sergio Sottovia , il sottoscritto,  su come e quanto sia impegnata la Federazione nel promuovere la Scherma nelle Scuole e , se sì, quali siano stati i riscontri, ha risposto in modo esaustivo il Consigliere nazionale Guido Di Guida , spiegando che la ‘promozione’ nelle Scuole ha prodotto una prima conoscenza interessante, ma soprattutto è stata importante vedere che soprattutto gli Insegnanti hanno davvero ‘interesse e coinvolgimento, il che fa ben sperare per un radicamento più interessante.

Radicamento che a livello veneto è stato ben spiegato da Alberto Spiniella – presidente Veneto – citando tanti nomi di società che coprono praticamente tutto il territorio regionale, mentre in altre regione c’è un maggior concentramento nelle grandi città

Infine, alla domanda fatta dal giornalista Ivan Malfatto su quanto sia diventata internazionale la Scherma viso le tante nazioni che adesso partecipano alle Olimpiadi e ai Mondiali, ha risposto Mauro NUMA, spiegando quanto si sia amplificata lo sport della Scherma anche negli Stati Uniti e in tutti gli altri Continenti anche grazia alla ‘divulgazione sul campo’ fatta dai tecnici italiani in tour nel mondo. Sicché adesso la concorrenzialità nelle Grandi manifestazioni è più alta, come si è elevata la qualità degli schermidori, tant’è che il CIO per quanto riguarda la Scherma ha ampliato il ‘numero delle medaglie’ e relative tipologie gare sia individuali che a squadre, ‘ammettendo’ più squadre e Nazionali stesse, da tutti i Continenti.

 

 

 

A questo punto con riferimento alla fotogallery, segnaliamo in coverA questo punto con riferimento alla fotogallery, segnaliamo in cover Pia Poliero neo presidente Panathlon Rovigo insieme al ‘campionissimo’0 della scherma Mauro Numa.

Quindi in apertura di fotogallery in poker da sx Federico Cogo, Maddalena Zanetti, Andrea Cipressa e al microfono Pia Poliero, poi sempre al tavolo presidenziale da sx Mauro Numa, Martina Favaretto, Gianpaolo Milan.

A seguire una serie di immagini che parlano da sole , con riferimento anche alla carriera dei Tre Campioni che hanno reso interessante la serata Panathlon Rovigo, e che si sono dimostrati anche signori di fair play facendosi fotografare sia con gli Organizzatori che con i noti soci del Panathlon Club Rovigo, compresa Laura Foralosso ( nuotatrice finalista alle Olimpiadi di Mosca 1980 ) e i noti dirigenti del Centro Scherma di Rovigo.


 

 

Di cui proponiamo anche le Classifiche specifiche dei Campionati Italiani Under 14 organizzati al Censer di Rovigo, con relativi vincitori e protagonisti del podio, a fianco di Maddalena Zanetti e dei noti Dirigenti veneti e anche Federali , tra cui Di Guida che abbiamo proposto in precedenza anche con la Nazionale Juniores U23 in foto protagonista da Budapest. 

 

 

Maddalena Zanetti & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it