Scuole di Castelnovo Bariano intitolate a “Renzo Gregori & William Moretti”, maestri di vita e …Museo oltre Cinecittà


12/06/2020

La ‘intitolazione’ di una Scuola a due ‘maestri di vita’ del calibro di Renzo Gregori e William Moretti, trascende l’enclave altopolesano e si merita di emergere come il …Polesine emerge dalla acque tra Adige e Po per essere International.
E allora , pur facendo ammenda perché il titolo più giusto ( dal punto di vista dell’ampiezza), sarebbe stato << Castelnovo Bariano intitolerà “plesso scolastico” ai suoi “Due Maestri”/  A Renzo Gregori (1928-2016) che gestì biblioteca e pluriclasse; a William Moretti (1926-2015) che scrisse “ Vento di Nord-Est”, fondò gruppo Cpssae e museo archeologico >> , andiamo a proporvi lo speciale reportage trasmessoci by Franco Rizzi cantastorie del’enclave altopolesano , perché completo di Biografia- story in sinergia su entrambi i Maestri-Protagonisti e relativa fotogallery storica.

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 10.06.2020) / CASTELNOVO BARIANO / IL SINDACO MASSIMO BIANCARDI: "A SETTEMBRE INTITOLEREMO IL PLESSO SCOLASTICO AI MAESTRI  RENZO GREGORI E WILLIAM MORETTI"

Quale la procedura per intitolare il plesso scolastico castelnovese (asilo nido-elementari-medie-mensa-palestra, una moderna realtà a livello formativo e logistico)? Ciò ai maestri Renzo Gregori (1928-2016) e William Moretti (1926-2015): colleghi di lavoro, educatori illustri di intere generazioni, sperimentatori di ardite piste didattiche...

 

 

 

La circolare ministeriale n.313 del 12/11/1980, richiamando la legge 23 giugno 1927 n. 1188, al punto 3 fornisce indicazioni. Quando si tratta di persone decedute da meno di 10 anni, si prevede il coinvolgimento prefettizio e del Ministero dell'interno. Comunque la procedura burocratica è complessa. In primis occorre la deliberazione del consiglio di istituto (comprensivo di Castelmassa), sentito il collegio docenti. Poi il dossier va inviato all'ufficio scolastico provinciale che deve acquisire le valutazioni  del prefetto e della giunta comunale di Castelnovo Bariano. Se il tutto è favorevole, l'ufficio scolastico rodigino emana il decreto d'intitolazione, inviandolo contestualmente alla scuola e al competente Ministero.

A fine maggio 2019, appena rieletto per il 3° e ultimo mandato, il sindaco Massimo Biancardi (FOTO ALLEGATE),  interpellato in merito, osservò che "detta intitolazione si poteva fare". Allora l'opinione pubblica chiede al primo cittadino l'attivazione, magari dal prossimo settembre, inizio dell'a.s. 2020-2021, di attivarsi in merito nelle sedi competenti.

 

 

 

Inoltre il primo cittadino ai tempi dei partecipati funerali di Renzo Gregori disse di "averlo avuto come docente nel quinquennio elementare, portandone per sempre un ricordo indelebile a livello umano e didattico. Il maestro Gregori (così da sempre è conosciuto e ricordato qui) per me è eterno presente".

Accanto a quello familiare, un secondo manifesto funebre a firma della locale comunità così recitava: "Ciao maestro Gregori! Per tutti sei stato il maestro insegnante di cultura, educatore di vita e di coscienze. L'intero paese ti ringrazia per il tratto gentile, la disponibilità illimitata, il rigore professionale e l'affetto che ci hai sempre dimostrato".

Il 10 giugno 2020 garantisce che "il prossimo settembre attiveremo le procedure di legge onde intitolare il nostro bel plesso scolastico (nido; elementari; medie) agli amati maestri Renzo Gregori e William Moretti (FOTO ALLEGATE: GREGORI SENZA OCCHIALI; MORETTI CON OCCHIALI).
Ma chi sono stati i maestri Renzo Gregori e William Moretti?

 

 

 

 

RENZO GREGORI (nato nella collinare Casina in provincia di Reggio Emilia; qui nella casa paterna ritornava sempre per le vacanze estive), arrivò neanche ventenne in Polesine dopo aver vinto il concorso magistrale su base nazionale. Negli anni '50 cominciò la carriera nell'odierna residenza comunale, che allora ospitava pure le elementari. Intanto, dopo aver trovato l'amore nostrano, metteva su famiglia in via Colombano e dal matrimonio nacquero ben sette figli: scuola e affetti familiari con numerosa prole furono per lui sempre valori consolidati.

Nel 1961 nella capiente aula della quinta elementare (oggi ufficio anagrafe) cominciò a gestire, su incarico comunale, la prima biblioteca locale (si  chiamò centro di lettura, poi Csep. La sede in seguito fu spostata al primo piano del palazzo adesso polo di Poste Italiane), un incarico a titolo gratuito che conservò sino al pensionamento.

 

 

 

In mezzo ai libri da prestare, da catalogare, da aggiornare da ottobre a maggio dalle 16 alle 20 ospitava a titolo gratuito bambini e ragazzi: a loro istillava l'amore per la lettura, il senso civico, li aiutava nei compiti per casa, li educava con l'esempio alla vita.

Nei primi anni '80, insieme all'amico e collega William Moretti, diede vita per un quinquennio (dalla prima alla quinta elementare) ad un originale progetto didattico (la compresenza in classe ante litteram), accolto con grande favore dall'autorità scolastica. Gregori curava le materie scientifiche, Moretti le letterarie. Dati  gli esiti brillanti, detta originale sperimentazione fu d'esempio per altre innovazioni formative a livello interregionale.

 

 

 

WILLIAM MORETTI (conosciuto universalmente come al maestar Muret), originario di Villabartolomea nelle Valli Grandi Veronesi, di origini umilissime, visse la gioventù a S. Pietro Polesine, facendo molti mestieri tra cui il traghettatore sul Tartaro al porto sampietrese (Ponte dei Tedeschi). Amante della gente umile in senso laicamente evangelico, si diplomò maestro elementare con il massimo dei voti, lavorando e studiando. Si iscrisse all'università di Padova (facoltà di magistero, corso di laurea in materie letterarie) ma smise troppo presto per mancanza di soldi. Aveva bisogno assoluto di lavorare e, vinto presto il relativo concorso, fece per una vita il maestro elementare, missione di vita. Fu docente nel Delta del Po, poi a Torricella di Castelnovo Bariano, per molti anni sino alla pensione nel Comune di residenza. Sposò la compaesana Alma Marchi (apprezzata funzionaria al locale ufficio anagrafe; abitarono sempre in via Rosta in una casa tappezzata di libri) e dalla loro unione nacque Adriana, diventata psicologa e psicoterapeuta; sposatasi ad Ostiglia, scomparve troppo presto.

 

 

 

Moretti entrò giovanissimo nella sezione Pci sampietrese, distinguendosi come militante facitore di cultura, ciò a favore dell'emancipazione delle masse popolari da cui proveniva e di cui si sentì sempre parte integrante, ciò all'epoca del sindaco Corrado Chieregatti, cui è stata dedicata una via. Iscritto da sempre, come la moglie del resto, all'ordine nazionale dei giornalisti, collaborò proficuamente al quotidiano L'Unità ai tempi di Palmiro Togliatti. Nell'agosto 1968, quando i panzer bresneviani soffocarono nel sangue la Primavera di Praga, abbandonò la politica militante e il partito (a onor del vero ciò anche per insanabili contrasti politici locali).

 

 

 

Senza militanza politica, in lui fiorì la passione innata per la lettura e la scrittura, la narrativa, l'etnologia, la storia locale... Fu scrittore apprezzato della Resistenza in senso neorealista e calviniano, questo  con  originale tono autobiografico. Il suo romanzo migliore, fra gli altri, resta Vento di Nord-Est, edito nel 1970 e in seguito numerose ristampe. L'opera è incentrata sulla figura dell'amico e coetaneo Dario Roncati, processato sommariamente come partigiano e, dopo inenarrabili sevizie, fucilato dai repubblichini l'8 dicembre 1944 davanti al teatro di Villabartolomea (i fori nel muro del plotone d'esecuzione rimasero intatti per decenni). A Roncati è dedicata la piazza di S. Pietro Polesine.

 

 

 

William Moretti dopo il successo del libro fu invitato a Cinecittà, dove sceneggiò il romanzo, parendo destinato ad un'interessante carriera. "Sentivo però - disse e scrisse più volte - struggente la nostalgia di casa, del mio mondo piccolo alla Don Camillo, della famiglia, della scuola, degli amici, degli scolari. Là nella Città Eterna ero un pesce fuor d'acqua, così tornai definitivamente e senza rimpianti a Castelnovo Bariano".
Il ritorno in via Rosta significò una svolta culturale, esistenziale e docente. Cominciò ad interessarsi di archeologia altopolesana, guidando un pugno di giovani agli scavi preistorici sampietresi e tenendo a battesimo il gruppo Cpssae e il museo archeologico attuale.

 

 

 

Ispirò in seguito un team di restauratori volontari i cui battistrada saranno il farmacista Pietro Prandini e i fratelli Agide e Beppe Zenezini. Scoperse la sociologia, sostenendo parecchi esami all'ateneo urbinate. "Arrivai al terzo anno - usava ricordare - sino a quando completai le conoscenze che mi premevano, non miravo alla laurea".
Innamorato in senso ancestrale della sensibilità collettiva del suo paese e dell'amarcord tra Canalbianco e Po, coinvolse del tutto l'amico e collega Renzo Gregori, dopo il 1985 nella suaccennata sperimentazione del doppio maestro, sino alla reciproca pensione. L'autorità scolastica conservò la cattedra di storia locale voluta da Moretti.

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover e in tandem das a I ‘maestri’ Renzo Gregori e William Moretti.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo da lontano , con una scolaresca dei bei tempi assistita dai due ‘maestri’ cui adesso la Comunità di Castelnovo Bariano ha deciso di intitolare il ‘plesso scolastico’.

A questo punto ecco una carrellata di immagini eloquenti dedicate al ‘maestro con gli occhiali ‘ William Moretti e anche alla sua passione cinematografica e di scrittore.
Anche in sequenza blow up fino alla originale amarcord in barca col maestro William Moretti in versione ‘traghettatore Caronte cinematografico’ pro giovani Mondo Hippy sul Po.

Praticamente in contraltare con la foto dei temi moderni a Castelnovo Bariano  che vede protagonisti i maturi componenti della Pro Loco attorno al presidente Francesco Lazzarini in ‘torta – festeggiamenti’ col sindaco Massimo Biancardi e magari qualcuno di quei ragazzi che erano in foto nelle scolaresche dei bei tempi col maestro William Moretti.
Infine, in last flash ma in versione ‘maestro Manzi’ della nota serie televisiva “Non è mai troppo tardi” ecco l’altro ‘maestro interdisciplinare’ Renzo Gregori cui Castelnovo Bariano ha concesso l’onore di essere contitolare nella intitolazione scolastica altopolesana.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it