Silvano Bin promoter Sport & Gruppo Giovanile Castelguglielmo dal 1969 al 1983 - Seconda Parte Story/ Dalla Parrocchia ai Giochi della Gioventù e “Senza Frontiere” tra pallavolo coi tecnici Viaro e Bacchiega, musica e socialità


Io, noi e la nostra Comunità; siamo tutti figli dei nostri padri e dei nostri avi, anche i più lontani. Vale per tutti e a maggior ragione per Silvano Bin che ha lasciato ‘traccia’ significativa tra i giovani nella Comunità di Castelguglielmo.
Anche per questo nella prima parte della Bin-Story & Friends avevano dato spazio alla ‘rinascita’ dell’attività giovanile a Castelguglielmo tra Sport e Socialità , sollecitata dallo stesso Silvano Bin ‘fresco’ di ritorno dal collegio di Parma.
Inutile ripetersi, basta ricordare che è stato sollecitato lo spirito di iniziativa tra i giovani di Castelguglielmo, in un periodo in cui sulle ali dello ‘spirito’ del Sessantotto  e della ripartenza nei mitici Anni Settanta, anche nei piccoli paese prendevano corpo tante iniziative, tra sport e socialità.
Così adesso vi proponiamo tout court la “Seconda Parte” della Silvano Bin – Story raccontata direttamente dallo stesso Silvano, riferita al periodo “dei successi” maturati sul campo sia a livello provinciale che regionale, soprattutto dai Ragazzi/e della Pallavolo allenati da Giancarlo Viaro, Roberto Bacchiega e dallo stesso Bin in ripartenza con i più giovani.

Senza contare che la socialità del Gruppo Giovanile di Castelguglielmo, si integrava tra Sport e attività ricreativa, passando dal calcio balilla al calcio giocato, fino ai gruppi musicali , in evoluzione anche rispetti ai primi eventi tra teatro parrocchiale e Fiere di san Gaetano.
Insomma , senza con questo voler esagerare, possiamo parlare di un ‘piccolo rinascimento’ a Castelguglielmo; per un paese che ha avuto nella sua storia anche degli straordinari ‘protagonisti’ che hanno dato lustro non solo a Castelguglielmo, ma anche al Polesine e all’Italia.

 

 

 

Ma voglio concludere questo prologo alla Seconda e ultima parte della Bin- Story, sottolineando la ‘forza d’animo’ coltivata fin da giovane da Silvano , mai condizionato dall’essere poliomielitico nella sua volontà di essere promoter di Sport & Socialità tra i ragazzi/amici della ‘sua’ Castelguglielmo.

Certo la sua ‘storia’ si è fermata a metà anni ’80 , perché la vita e la famiglia, con la sua amata moglie Patrizia ( sorella di quel Giordano Furin che il sottoscritto ben conosce fin dai tempi del Calcio Rovigo e poi anche evergreen in altre società polesane ) e i suoi figli Claudio ed Enrico al quale si è ‘dedicato con particolare affetto come emerge dal finale di questa sua Bin story che lo stesso Silvano chiosa così da par suo: << Per quel che mi riguarda, dopo venti anni di attività fra i giovani, sono costretto ad abbandonare, non per stanchezza, ma per motivi di famiglia, perché un’altra meravigliosa esperienza mi sta aspettando, molto diversa da quella descritta, ma fatta di tante difficoltà, ma anche di tante soddisfazioni>>.

 

 

 

Come quella che mi ha segnalato nel suo recente messaggio di questi giorni dedicato a suo figlio Enrico e agli ultimi problemi risolti.
Perché la vita è fatti di ‘risorgimenti’ sia familiari che societari pro Castelguglielmo, che come abbiamo già raccontato anche nella nostra “Prima Puntata” si aggancia alla Storia dello stesso paese , e che vi proponiamo ‘ulteriormente’ in Appendice a questa “Seconda Puntata” giusto per contestualizzare l’habitat di Castelguglielmo anche dal punto di vista storico ( riferito anche al paese e alle sue origini/evoluzioni) e con un altro ‘flash’ dedicato appunto ad alcuni suoi “Grandi Protagonisti, dallo storico Pio Mazzucchi  al giornalista-scrittore Pino Bellinetti ( che ho ‘studiato’ specificatamente 2 anni fa anche in un Corso ODG a San Giovanni in Persiceto).

 

 

 

MAIN NEWS ( di Silvano Bin) / SECONDA PARTE “SILVANO BIN STORY” : DALLE PRIME “AGGREGAZIONI” SPORTIVE, MUSICALI E SOCIALI… AI SUCCESSI SPORTIVI NEI GIOCHI DELLA GIOVENTU, GIOCHI SENZA FRONTIERE E… SOCIALITA’ TRA SPORT & MUSICA

( …Ripartendo dalla pallavolo…) raccontata da Silvano Bin, come segue… )
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
LE “IMPRESE” DELLA SQUADRA DI PALLAVOLO FEMMINILE/ La prima fase di selezione era presso la palestra della Scuola Media di Badia Polesine. Le ragazze appena entrate, nel vedersi in un ambiente chiuso con tanti rumori e il pavimento lucido e liscio, si sentirono spaesate. La maggior parte delle loro avversarie avevano le ginocchiere, mentre le nostre avevano tutte le ginocchia sbucciate dal brecciato del campetto. Vedere poi delle stangone che facevano poderose schiacciate sui tre metri, volevano tornare a casa. Ovviamente dissi a loro che prima di ritornare a casa dovevamo vendere cara la pelle. La prima partita l’abbiamo giocata proprio con la quadra più forte, il Badia Polesine. Il primo set l’abbiamo perso. Nel secondo set, si giocava 1 su 2, dissi che il primo set era normale perderlo, non gli altri due. Infatti vinsero nettamente le altre due partite.

 

 

 

La grinta che mettevano le nostre ragazze spiazzava anche le più dotate, come appunto il Badia Polesine, allenate dal bravissimo Prof. Silvano Avanzo, docente di educazione fisica. Il Prof. Avanzo Silvano l’ho incontrato diversi anni dopo, per caso, a Badia Polesine e, nella chiacchierata che abbiamo fatto, mi confidò che ammirava molto il vigore che trasmettevo alle ragazze, e aggiunse: “Ammetti però di aver vinto giocando un po’ sporco, perché hai messo in campo alcune atlete fuori età”.
Ed io: “Può darsi, ma anche se fosse vero, tu avevi a disposizione circa 500 alunne da scegliere fra quelle più brave e, in più, sei un bravo insegnante e con molta esperienza, mentre io avevo a disposizione solo 10 ragazze e in più sono disabile e al primo anno di esperienza”. E’ arrossito e mi ha chiesto scusa, comunque la sconfitta era evidente che gli bruciava ancora. Siamo arrivati nettamente primi a Badia Polesine, classificandoci per Rovigo. Anche a Rovigo, senza tanti problemi, siamo arrivati primi.

 

 

 

LA FORTE SQUADRA DI PALLAVOLO AI “GIOCHI DELLA GIOVENTU’ “ REGIONALI/ Dopo questa selezione dovevamo affrontare tutte le squadre del Veneto che hanno vinto nella propria provincia. Fatalità, quell’anno, la finale si concentrava proprio a Rovigo e chi vinceva andava a Roma. Dimenticavo di dire che il presidente della squadra della pallavolo femminile, di quel tempo, era Vittorino Zuliani, ragazzo serissimo con il quale mi trovavo benissimo e così anche con la vice Giovanna Ferraresi. Purtroppo alla fase regionale siamo arrivati secondi dopo un lungo spareggio con il Vicenza, perso per due punti. La squadra ovviamente ha continuato a giocare anche nel periodo estivo partecipando a quasi tutti i tornei che venivano organizzati nei vari paesi della nostra provincia, li abbiamo vinti quasi tutti, avevamo talmente tante coppe che non sapevamo più dove metterle. L’anno dopo dei G.d.G. ci siamo iscritti al campionato provinciale di pallavolo femminile (non ricordo la categoria). Di questi campionati provinciali ne abbiamo vinti due di seguito.

 

 

 

Mi ricordo, in una finale regionale che si svolgeva a Treviso in una palestra ricavata da una vecchia chiesa sconsacrata, i dirigenti della squadra del Treviso, temendoci, iniziarono ad inscenare una serie di irregolarità burocratiche, creando così una lunga e estenuante attesa, con l’intendo di far crescere la tensione alle nostre ragazze e di conseguenza far perdere la concentrazione, ma nonostante la poca sportività dei dirigenti locali siamo riusciti ad arrivare secondi, dopo il Treviso, ovviamente. Un bel applauso al Treviso, personalmente mi sarei vergognato come mi sono vergognato alla finale dei G.d.G. fatta a Rovigo, dove i nostri bravi arbitri davano palloni fuori a nostro favore e viceversa, per fortuna che le nostre giovani atlete erano ignare di queste “bravate”. L’allenatore di quel tempo era Roberto Bacchiega, mentre Giancarlo Viaro era passato ad allenare i G.d.G. della pallavolo Maschile, ottenendo ottimi risultati. La prima squadra, per sostenersi, aveva bisogno di rincalzi e nessuno voleva fare l’allenatore di questi.

 

 

 

SILVANO BIN ALLENA LE “RAGAZZINE” DELLA PALLAVOLO, MA NASCEVA ANCHE LA SQUADRA MASCHILE / Ormai la squadra maggiore era ben consolidata su tutti i reparti, compreso la parte dirigenziale, così ho provato a rimettermi in gioco e mi sono messo a fare gli allenamenti a delle bambine di 10 e 11 anni.  L’inizio è stato molto duro, ma nel tempo si è rivelato la cosa più bella che potevo fare, perché quelle bambine davano tutto quello che potevano e, questo per me, valeva di più di tanti risultati. Dimenticavo di dire che è nata anche la pallavolo maschile, allenata da Roberto Bacchiega. Non ha avuto i clamori della squadra femminile, ma si sono fatti onore anche loro. Mi ricordo quella volta quando siamo stati invitati a partecipare al consueto torneo di pallavolo maschile in occasione della fiera di Stienta, gli organizzatori, quell’anno, non avendo mai vinto un torneo, avevano ingaggiato dei giocatori di serie B di Ferrara e di Bondeno.

 

 

 

I nostri ragazzi vedendoli fare delle schiacciate sui tre metri, volevano ritornare a casa, ma Roberto disse: “Siamo venuti per giocare, quindi c’è la giochiamo”. Non abbiamo vinto il torneo, ma la partita si, per noi equivaleva come se lo avessimo vinto. Un’altra cosa importante che mi sono dimenticato di dire. Un ragazzo di Rovigo, che aveva conosciuto alcuni nostri ragazzi delle superiori, li aveva invitati a partecipare ai giochi senza frontiere, che avevano organizzato in occasione della loro fiera di San Bortolo. E’ inutile che vi racconti come ci siamo preparati e come è andata, li abbiamo stracciati vinti e umiliati, arrivando primi. Nadir Turra si è portato a casa il trofeo, che consisteva in una riproduzione in bronzo della loro chiesa, molto bella, con l’obbligo di restituirla per la prossima edizione. L’anno seguente abbiamo partecipato alla seconda edizione dei giochi e siamo arrivando secondi, dopo bari, illeciti, scorrettezze di tutti i generi (si dovevano vendicare). In segno di protesta non abbiamo più partecipato ai loro giochi.

 

 

 

ATTIVITA’ VARIE E RICREATIIVE NEL TEATRO PARROCCHIALE / Considerato che il teatro parrocchiale era chiuso da tempo, abbiamo pensato di fare una sala giochi nell’atrio dello stesso, mettendo un juke box, due flipper e due calcetti, ovviamente tutte queste cose le abbiamo prese in affitto, era impensabile acquistarle, allora ci siamo rivolti ad una ditta specializzata del settore di Badia Polesine: Martello.
Gli accordi che avevamo preso con loro, se non ricordo male, metà incasso a noi e l’altra metà a loro. Gli incassi ci servivano per far andare avanti la pallavolo femminile. Essendo la sala giochi molto frequentata dai nostri, ma anche dai ragazzi di altri paesi limitrofi, abbiamo pensato di utilizzare anche una parte nell’atrio del teatro mettendo delle tre pareti in legno (3x2) sostenute fra loro e incastrate fra le spalle delle porte di uscita di sicurezza del teatro. Delle pareti in legno ne avevamo sei che servivano come base per il palco fieristico. Era un tesoro ereditato da una associazione che non esisteva più.

 

 

 

In seguito abbiamo acquistato anche due tavoli da di pingpong. Tutto questo non è stato facile da realizzare, perché abbiamo trovato molta resistenza, fra l’altro comprensibile, da parte di don Luigi e di Nerino. Ho tralasciato di raccontare tante altre cose, perché scriverle tutte ne viene fuori un libro, ma non è questo il motivo per cui ho scritto un po’ di storia del Gruppo Giovanile di Castelguglielmo, ma è quello di far comprendere ai giovani che non è necessario avere a disposizione tante cose per poter realizzare quello che si desidera, ma basta essere coesi e avere nel cuore il desiderio di farle.
Per quel che mi riguarda, dopo venti anni di attività fra i giovani, sono costretto ad abbandonare, non per stanchezza, ma per motivi di famiglia, perché un’altra meravigliosa esperienza mi sta aspettando, molto diversa da quella descritta, ma fatta di tante difficoltà, ma anche di tante soddisfazioni.

 

 

 

APPPENDICE NEWS / ELENCO - IN ORDINE ALFABETICO -  DEI PROTAGONISTI E PARTECIPANTI ALLE VARIE ATTIVITA’ DI CASTELGUGLIELMO

01)_ BACCHIEGA ROBERTO, Allen. e giocatore di Pallav. e di calcio; 02)_BERTUOLO FABRIZIO, Collaboratore; 03)_BIN SILVANO, Dirigente; 04_BOARATI ROBERTO, Portiere Calcio; 05_BOLOGNESE VITO, Collaboratore; 06_BONFANTE KATIA*, Collaboratrice; 07_BONFANTE FLAVIO, Pallavolista; 08_BONFANTE STEFANO, Collaboratore; 09_CHIEREGATO ANNAROSA, Pallavolista    ; 10_CHINAGLIA RENZO, Macchinista cinema; 11_COLOGNESI DINO, Collaboratore; 12_COLOGNESI RODOLFO, Collaboratore; 13_CONEGLIANI ROBERTO*, Membro complesso; 14_CONEGLIANI SERGIO, Collaboratore; 15_CORRADINI FABRIZIO, Collaboratore; 16_DUNNER TITTA, Collaboratore; 17_DALL’AGLIO GIUSEPPINA, Pallavolista; 18_FERLIN FABRIZIO, Collaboratore; 19_FERLIN GIANNINO, Dirigente; 20_FERRARESI ENZO, Maestro musicale; 21_FERRARESI GIOVANNA, Vice presidente Pallavolo; 22_FERRARI GIOVANNA, Pallavolista; 23_FERRARI LORENA, Pallavolista; 24_FURIN GIORDANO, Calcio e Pallavolista; 25_GATTI DORIANO, Collaboratore; 26_GATTI ERMANNO, Capo collaboratore raccolta; 27_GATTI GIULIANA, Collaboratrice; 28_GRASSIA ERSILIA, Pallavolista; 29_GRIGOLO ADELAIDE, Collaboratrice; 30_GRIGOLO GREGORIO, Collaboratore; 31_MALANCHIN CELESTINO, Pallavolista e calciatore; 32_MALANCHIN SERAFINO, Dirigente; 33_MARAGNO ANDREA*, Collaboratore; 34_MARAGNO FLAVIO, Membro complesso basso; 35_MARAGNO MARIA*, Pallavolista; 36_MAZZONI PATRIZIA, Pallavolista ; 37_MORETTI BENVENUTO, Calciatore; 38_PARESCHI ENNIO, Membro complesso e collaboratore; 39_PICCOLO GIANCARLO, Calciatore, pallavolista e dirigente; 40_PRADELLA GIANTIZIANO, Pallavolista    ; 41_ROSSATO PATRIZIO, Tecnico complesso e collaboratore; 42-SGARBI STEFANO, Dirigente e collaboratore; 43_STEFANI MASSIMO, Dirigente e portiere calcio; 44_TOSETTO GIUSEPPE, Dirigente e giocatore calcio; 45_TOSETTO LUISA, Collaboratrice; 46_TOSINI ANTONIO, Pallavolista; 47_TURRA ANTONELLA, Pallavolista; 48-TURRA DANIELA, Pallavolista    ; 49_TURRA DANIELE*, Batterista e collaboratore, 50_TURRA NADIR*, Dirigente e pallavolista; 51_ULIARI ANTONIO, Membro compresso chitarra; 52_VERNIZZI DANTE, Barista G.G.C.; 53_VIARO GIANCARLO, Allenatore e pallavolista; 54_ZANELLA SILVANA, Pallavolista e collaboratore; 55_ZULIANI VITTORINO, Presidente pallavolo.
( NOTA: * AMICI DECEDUTI)

 

 

 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

PRIMA APPENDICE “CASTELGUGLIELMO – FLASH STORY” ( by libro “Il Sacro del Polesine” di Pia e Gino Braggion) /
<<Donata la terra di Maneggio dal Marchese Ugo di Toscana, all’Abbazia della Vangadizza  nell’a.996, si nomina tra l’altro , nel doc. << Casa et curte illa dominicata cum Castello et Ecclesia inibi consitente quam habeo in loco Manegio>>...; quindi a Maneggio, che sarà poi Castelguglielmo, ( da non confondere con l’altro Maneggio, S. Bellino) , esisteva tanto la chiesa quanto il Castello nel 996 ; questo Castello dev’essere stato distrutto o quasi se Guglielmo Marchesella lo ricostruì nel 1146>>, come dice pure il Sallustri.
<< La chiesa è stata istituita ed eretta in Parrocchia l’a.1078, essendo la data confermata dal Catalogo delle Chiese nella Cancelleria Episc. Di Adria. Da un sommario di donazione del 1307, del co. Giovanni Confalonieri di Brescia, apprendiamo che il fu Riccobuono dei Confalonieri godeva della giurisdizione di Castelguglielmo, che allora si stendeva dai confini di Bagnolo, fino all’argine di S. Bellino, confinando con la Podestaria di Raccano, e dall’altra parte, con la Bresega e l’Arginello di S. Donato. Dallo stesso sommario si rileva che la Comunità aveva un Siindaco, un Palazzo Comunale e una Chiesa nella quale , a volte officiava un Rettore; era quella che chiamiamo la primitiva di S. Nicolò di Maneggio>>.

 

 

 

Prima del Castello di Marchesella troviamo la Villa doi Maneggio con la sua chiesa fin dal 1078, sotto il titolo di Nicolò da Bari; questa divenne matrice di Presciane.
Nel 1409 il Samaritani segna nei suoi censimenti che S. Nicolò possiede quarte 3 di terra.
Non dimentichiamo che vi fu un tempo ( verso la metà del ‘500) in cui i due Maneggi, Castello e S. Bellino, furono uniti insieme sotto un unico Rettore e vi rimasero fino al termine del Concilio di Trento. Senza dilungarci a parlare delle lunghissime lotte tra avversari irriducibili, interni es esterni, precisiamo che S. Nicolò di Castello fui creata Arcipretale nel 1604 con il Rettore, Don Angelo Ricerio, di a.30.
Con la fine della guerra del Sale, Venezia si è aperta la strada nelle terre del Polesine. La Serenissima, in qualunque maniera sia entrata, ha dislocato i suoi ricchi possidenti, dal mare all’Alto Polesine, e furono : i Diedo, Sagredo, Nani-Mocenigo, Malipiero, Priuli, Venier, Foscarini, Giustiniani, Barbarigo, Malmignati, Valier, etc. e con i loro mezzi , con i <<braccenti>> locali, continuarono l’opera di bonifica già iniziata dagli Estensi e così veniva a configurarsi col tempo, la immensa distesa di terre fiorenti e feconde.
Nel 1539 ( Mem. Pag.19) , S. Nicola aveva una rendita di duc. 40 e anime 600.
In seguito alla divisione di Castello da S. Bellino , la rendita di S. Nicola rimase di lire 10, e di lire 27 a S. Bellino.
Nel 1603 S. Nicola è stato visoitato dal Vic. Peroto; ci interessa quanto ha lasciato scritto: è orientata con la facciata ad occidente; è consacrata e se ne vedono le Croci; è molto antica ed è libera e nitida; ci sono 5 altari, c’è il Battistero a sin. dell’ingresso . ( E’ quella della piantina sopra).

 

 

 

LA NUOVA CHIESA DI SAN NICOLA DI BARI / PARROCCHIA DI CASTELGUGLIELMO
Quando il 5 maggio 1657, il Vescovo Alliardi andò a visitare la chiesa di S. Nicolò a Castello, trovò un nuovo edificio, orientato con la facciata a settentrione,  atre navate con tre porte; della vecchia costruzione era rimasta al suo posto e invariato, solo il vecchio campanile. Gli abitanti di Castello, con alla testa il conte Manfredini, con carrozze e cavalli erano andati ad incontrare il Vescovo fino a Pincara. Il Presule entrò in quella chiesa molto bella a tre navate, sostenute da 10 colonne; 5 gli altari e bella abside con tribuna a mezzogiorno; trovò tutto bene; c’erano tre Confraternite.
Il 13 ottobre 1669 , in visita, il Vescovo retano incontrò l’Arciprete Giulio Cesari, Monaco di Badia; nella chiesa trovò tutto bene. Aveva 2000 abitanti. Figuravano dipendenti tre Oratori.
La chiesa, con grande sforzo di tutti, si era rinnovata cambiando forma pur conservando i suoi vecchi altari. Sappiamo da notizia fornitaci da Pio Mazzucchi , che la chiesa si era andata sviluppando dalla metà del ‘600 in poi, per potersi allargare ed ingrandire aveva dovuto fruire di una certa superficie di terreno di proprietà della fam. Michiel, a cui si impegnò di corrispondere il canone annuo di lire 28, e questo continuò  a pagare fino al 31 ottobre del 1819, quando fu sostituito con la celebrazione di una Messa.

Nella visita del 1719 c’è Rettore Don Valarini e ci sono 1985 anime; gli altari sono diventati sei, con quello di S. Carlo, legato della fam. Mazzucchi. Ci sono 4 campane e c’è la sagrestia. Gli oratori sono cinque, e sei anni dopo sono riamasti tre Oratori. Nel 1722 la chiesa figura ufficialmente di giurispatronato vescovile, con l’entrata annua di 366 ducati. Ca. Ci sono 2560 anime; la chiesa fu consacrata il 29-9-1975 dal Vescovo Speroni, che vi trovò sette altari; le campane sono dell’a. 1822 e furono acquistate con l’impegno di pagarle a rate mensili.

 

 

 

Il soffitto fu dipinto nel 1832 da Sebastiano Santi di Murano, come scrisse Filippo nani-Mocenigo nella Letteratura Veneziana del sec. XIX. L’organo è del 1790; il coro del 1866 e il presbitero fu fatto su progetto dell’ing. Ferrarese di Lendinara. I lavoro di rifinitura durarono fino al 1900.
( Chi volesse cercare ulteriori particolari, confronti Pio Mazzucchi, o.c. e M. Cavriani, o.c).
Quanto al Castello, gli storici han fatto solo qualche cenno e possiamo citare solo che il Boccaccio, di passaggio mentre era diretto a Verona, sostò a Castelguglielmo  e il Castello deve essergli piaciuto perché lo immortalò in una sua novella, la seconda del secondo giorno, del Decamerone.
Noi sappiamo dolo che la torre, l’ultimo rimasuglio del Castello, cadde la notte del 29-9-1780.
Possiamo tramandare anche questa notizia: durante la prima invasione francese ( luglio 1797) , fu requisita l’argenteria del tesoro della Chiesa, poi pietosamente acquistata dal Sacerdote Don Galvan di Castelguglielmo.

L’ISTRUZIONE A CASTELGUGLIELMO E PRESIANE/ Una curiosità tolta dal Mazzucchi: l’istruzione in queste due località ebbe inizio negli anni 1808; c’erano due scuole maschili, una a Castello e una sussidiaria, a Presciane. Gli iscritti a Castello erano 80, dei quali frequentavano abitualmente solo 50. I <<saltuari>> nicchiavano, sia perché i loro genitori erano restii, sia perché si doveva pagare il pedaggio per passare il Canalbianco (l’istruzione era gratuita!).
Di conseguenza il Parroco di Presciane aveva modo di darsi all’istruzione dei piccoli <<disertori>> . Il primo maestro patentato fu Pietro Bedoni, nel 1827 per Castello e Presciane; c’era pure un solo medico per i due centri.

 

 

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
SECONDA APPENDICE “CASTELGUGLIELMO – FLASH STORY ( by “Il Gazzettino e il suo Territorio” Supplemento sui Comuni della Provincia di Rovigo, datato 2001) /
CASTELGUGLIELMO /LO STEMMA CON LE TORRI E IL CASTELLO
Lo stemma del comune di Castelguglielmo è costituito da un drappo partito di bianco a sinistra e di rosso a destra e di rosso a destra, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale. Al centro sono riprodotte due torri ai lati di un castello, sovrastanti ad una zona verde raffigurante un prato e racchiuse nella parte inferiore dai tipici tralci di alloro e di quercia.

IN 50 ANNI LA POPOLAZIONE DI E’ DIMEZZATA MA IL PAESE HA CONSERVATO DIVERSI SERVIZI
ABITANTI: Popolazione residente al 31.12.2000 : n. 1805 di cui stranieri residenti 54.
POPOLAZIONE residente al censimento 1991: 1965.
POPOLAZIONE residente al censimento 1951: 4152.
SUPERFICIE: kmq 22.
ALTEZZA: media sul livello del mare: metri 9.
DISTANZA dal capoluogo: km 27.
SERVIZI: Strade provinciali km 14 , strade comunali km 35, ferrovia a Fratta Polesine (km 10); scuola materna statale, scuola elementare e media; ambulatorio medico nel capoluogo e nella frazione di Bressane, farmacia, carabinieri in paese.
FRAZIONE: Bressane.
LOCALITA’ : Presciane e Precona.

 

 

 

STORIA “CERTIFICATA” TRA VILLE E FABBRICATI / Il posto di guardia in località Alberazzi segnava il confine tra Serenissima e Stato Pontificio/
Vi sono diversi fabbricati costruiti dai nobili veneziani, che qui avevano i loro possedimenti e vi trascorrevano l’estate: i Camerini nel gran palazzo in località Precona, i Venier nel palazzo che fronteggia la piazza ( ora Cassa di Risparmio) , i Sagredo a Bressane ( palazzo rosso “Santina”. Inoltre villa Cuccati del Settecento, villa Pelà ( ora Falzoni) della fine dell’ottocento e il palazzo municipale. Esiste in località Alberazzi una vecchia casa, che fino all’anno 1797 fu un posto di guardia tra la Repubblica Veneta e il Duicato di Ferrara, sulla quale c’è ancora lo stemma del leone alato, scolpito nel marmo ( recentemente restaurato).
Il palazzo di Pio Mazzucchi, che si trovava di fronte al ponte di piazza, fu distrutto a causa della guerra, e quello dei Pelà , adibito a caserma dei carabinieri, fu demolito per i lavori sul Canalbianco.
IL PERSONAGGIO/ PIO MAZZUCCHI SCRITTORE E POETA/ Nato a Castelguglielmo il 4 aprile 1848 vi trascorse tutta la vita studiando e descrivendo usanze e costumi dei contadini, il dialetto, i proverbi e le tradizioni. Pubblicò diversi volumi, conservati presso l’Accademia dei Concordi di Rovigo, della quale fu socio.
E’ importante la “Cronaca di Castelguglielmo” da lui pubblicata nel 1903, il vocabolario dialetto-italiano del 1907 e soprattutto la “Cronaca” , in cui riporta con dovizia di particolari gli avvenimenti non solo di Castelguglielmo ma del Polesine e anche italiani dal 1866 al 1932, un interessante documento storico pubblicato dalla Minelliana nel 1995. Morì a Castelguglielmo il 14 marzo 1933.

 

 

 

IL PROTAGONISTA / PINO BELLINETTI ARTE E GIORNALISMO/ Nato nel 1895, figlio di Michelangelo, cugino di Pio Mazzucchi, fu un fervente interventista e sostenitore delle guerre in Libia nel 1911 e nel 1914.15, quindi combatté volontario e si distinse in varie operazioni belliche.
Socialista, con gli scritti del 1919/20 si batté per le lotte sociali, ma successivamente, aderì al fascismo per protesta contro l’inettitudine dei politici.
Nel 1920 fondò, con altri, i Fasci di combattimento polesani ed il giornale” Legittima difesa”, scontrandosi con i Zanella e Matteotti. Entrò nel “Corriere del Polesine” assieme a Nando Palmieri.
Punito per il non allineamento col partito fascista, abbandonò Rovigo e a Reggio Emilia diresse “Il solco”, a Piacenza “La scure” .
Scrisse romanzi, libri e soggetti cinematografici. Diresse giornali e riviste a Milano, Padova e Cremona, tornò a Rovigo quale caporedattore e poi direttore della “Gazzetta Padana” .
Aprì la galleria d’arte “Garofolo” , un punto di riferimento per l’arte e la cultura cittadina e la resse fino alla morte nel 1969.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Silvano Bin versione smile giovanile anche today.
Mentre in apertura di fotogallery , dopo che nella Prima puntata della sua Castelguglielmo story vi avevamo proposto una serie di immagini soprattutto sul suo mondo sportivo, tra pallavolo, calcio e giochi della gioventù, adesso in questa Seconda puntata completiamo il tutto col pianeta Giovani, Musica & Socialità.

 

 

 

 

E lo facciamo con tutta una serie di immagini dedicate ai Giovani & Arte  , tra recita teatrale e musica con tanto di orchestra giovanile sia nelle Scuole di Castelguglielmo che in versione ‘open space’ compreso applausi degli spettatori.
Ovviamente con tanti Personaggi sopracitati nell’Elenco dei “PROTAGONISTI E PARTECIPANTI ALLE VARIE ATTIVITA’ DI CASTELGUGLIELMO” trasmessoci dallo stesso Silvano perché con Lui in quel “Ventennio” ci sono stati tanti “Collaboratori” che dal 1969 al 1983 hanno fatto la storia del Gruppo Giovanile Castelguglielmo.

Come dimostrano le foto a colori tra Musica & Dintorni,  con tante facce che erano partite …in bicicletta nelle foto in bianconero e che troviamo anche nelle foto-picnic da più maturi in escursione familiare in montagna.

 

 

Immagini delle quali peraltro lo stesso Bin ci ha segnalato nomi e cognomi per ogni foto e che vi proponiamo tout court come specificatamente così segnalateci da Silvano e in sequenza:<< foto1_trio complesso con da sx Roberto Conegliani, Antonio Uliari, Flavio Maragno); foto2_appplausi by Turra Daniele con bambini; foto3_commedia teatro parrocchiale col trio Adelaide Grigolo, Vittoria e Carla Zuliani; foto4_trio Mariastella Rossi-cantante coi chitarristi Paolo Casertano ed Ennio Pareschi; foto5 e foto6_in trio musicisti  Roberto Conegliani, Giancarlo Ballaben, Enzo Ferraresi; foto7_top five in band Flavio Maragno, Mariastella Rossi, Daniele Turra, Flavio Dall’Aglio, Paolo Casertano; foto8_dal teatro parrocchiale il trio Enzo Ferraresi, Emanuele, Daniele Turra; foto9_in sestetto musicale Roberto Conegliani, Enzo Ferraresi, Emanulele e Daniele Turra, Stefano Colognesi, Flavio Dall’Aglio; foto10_gli “otto-musicisti” sul palco con da sx Roberto Conegliani, Mariastella Rossi in tandem microfono con Miss, Enzo Ferraresi, cantante X al microfono, col trio chitarristi Daniele Turra, Stefano Colognesi, Flavio Dall’Aglio; foto11_gruppo ragazzi in bici fianco chiesa, con da sx Giancarlo Viaro, Nadir, Turra, Benvenuto Moretti, LUI Silvano Bin, Patrizia Mazzoni, Lorena Ferrari, Gregorio Grigolo, Titta Dunner, Sergio Conegliani: foto12_ammuchiata con …riconoscimento da indovinare; foto13_gita in montagna con da sx  Doriano Gatti, Franco Feriani, Orlando Zanarotti, Miss Morena, Miss Emanuela, Giuliano Zuliani, Patrizio Rossato; foto14_gita in montagna con da sx Nadia e Daniele Turra, Patrizio Ferlin, Doriano Gatti; foto5 a colori, in tandem simpaticamente ‘due con cucchiaio’ Patrizio Rossato e Roberto Conegliani.

 

 

Mentre a certificazione dell’habitat storico di Castelguglielmo , nel rispetto del “chi siamo e da dove veniamo” , vi propongo una rara e speciale carta topografica che certifica  la presenza della Chiesa di San Nicolò con a fianco la ‘torre’ del Castello ormai quasi completamente distrutto.

E in sequenza ‘ecclesiastica’ le tre chiese : quella di Presciane , poi quella di Bressane, infine quella parrocchiale di San Nicola di Bari in centro a Castelguglielmo.
Da dove vi proponiamo un trio di immagini che ho scattato due settimanale fa in occasione delle mia prima visita a Silvano Bin insieme a Massimo Stefani e che , oltre a proporre la facciata del Municipio all’entrate del paese, mostrano anche le lapidi storiche che sotto i portici ‘onorano’ prima Vittorio Pelà  ( 1933) e poi gli Eroi della Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale ( 1944 -1954).

 

 

Ma a conclusione di questo nostro lungo viaggio con Silvano Bin nella sua Storia con la ‘meglio gioventù’ di Castelguglielmo , nel periodo dal 1969 al 1983, vi proponiamo in una specie di “Alfa & Omega” una immagine familiare da picnic all’aperto in prologo ad una più recente ‘rimpatriata’ tra quei ragazzi/e ormai maturi, ma che pur nelle loro diverse professionalità, anche di …Piccolo in Piccolo, hanno comunque lasciato il ‘segno’ di padre in figlio , sia a livello istituzionale che sportivo e sociale, pro Comunità di Castelguglielmo in the world.

 

 

E allora li citiamo tutti i protagonisti di queta lunga ‘saga-story by Castelguglielmo, perché dulcis in fundo come da testuale segnalazione by Silvano Bin che riportiamo così:<<  FESTA DA CELESTINO MALANCHIN , con in piedi Giancarlo Piccolo, Giantiziano Pradella, Celestino Malanchin, Roberto Bacchiega; seduta Lorena Ferrari ; in piedi Fabrizio Bertuolo, Ersilia Grassia; seduta Giovanna Ferrari; in piedi Antonella Turra, Massimo Stefano, Silvana Zanella; seduto Giordano Furin; in piedi Marisa Chieregato, Annarosa Chieregato, Antonio Tosini; seduto Giancarlo Viaro; in piedi Flavio Bonfante, Roberto Colognesi.
Ovviamente tutti smile perché TUTTI sono stati protagonisti con Silvano Bin in questa loro lunga Storia pro Castelguglielmo in tour for Sport & Socialità.

Silvano Bin & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it