Sormani Fernando, 'Adriese' by Nissotti & Campione d’Italia “salto triplo” / Poi dt “Lotario Monti” by Lanzoni


12/10/2013

Gli anni erano difficili, perché la sua meglio gioventù Fernando Sormani l’ha vissuta tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e gli anni ’50 del dopo Alluvione.
Peraltro  sportivamente da protagonista, prima da giocatore dell’Adriese Calcio del presidente Francesco Nissotti, quindi da grande protagonista nell’atletica, tant’è che nella specialità ‘alto triplo’ è stato addirittura Campione d’Italia.
Per una passione e una competenza che poi ha riversato a favore delle giovani leve, restando nell’atletica a lungo come dirigente, sia nella “Lotario Monti” del presidente Mario Lanzoni che in ambito Coni a fianco del presidente Eugenio Zuolo.
Ma per saperne di più e soprattutto onorare Fernando Sormani come merita, ci affidiamo al cuore e alla mente di Bruno Nissotti ( vedere sua story su questo sito www.polesinesport.it , come peraltro quella di suo padre Francesco, entrambi ‘Campioni di Motori’)
Una “Sormani Story” che è già stata pubblicata su altri siti, ma che noi pubblichiamo anche per la ‘signorilità’ con la quale ce l’ha trasmessa Bruno Nissotti, amico e anche buona ‘racchetta nel tennis’, aggiungendovi peraltro due speciali Appendici News.
Tutto questo perché ‘mostrano’ sia il pensiero professionale espresso da Fernando Sormani sulla “atletica polesana degli anni’60” che la certificazione del Sormani calciatore dell’Adriese Calcio, di cui proporremo alcune foto d’annata.
Una Sormani Story da “Campioni & Signori” anche per il fatto che Sir Bruno Nissotti ci ha regalato, cari friends of www.polesinesport.it, questo racconto by heart  mind con quella straordinaria sensibilità che appartiene solo ai grandi perché ha chiesto per così dire ‘permesso a noi piccoli’ premettendo questo ‘pensierino in punta di penna’:<< Sergio…
Se lo ritieni interessante avrai la cortesia di pubblicarlo, anche per ricordare ai polesani la figura di uno sportivo che ha raggiunto traguardi prestigiosi. Cordiali saluti, Bruno Nissotti>>.

 


MAIN NEWS STORY ( di Bruno Nissotti)  / FERNANDO SORMANI UN CAMPIONE (FINO AD ORA) DIMENTICATO
<< Nasce a Carpi (MO) il 10 luglio 1926. Il padre è capo stazione delle FF.SS. e la madre insegnante di calligrafia.
Nel 1932 il padre viene trasferito ad Adria e Fernando, Nando per gli amici,  inizia le scuole elementari.
Durante la II guerra mondiale , negli anni 1943-1944, viene costretto dai tedeschi ai lavori di manovalanza sulle rive del fiume Gorzone, in località Cavarzere (VE).
Alla fine della guerra, avendo terminato gli studi presso il Liceo classico di Adria, si iscrive all’Università di Padova, facoltà di chimica che abbandonerà per dedicarsi al calcio ed all’atletica leggera, dando priorità al gioco del calcio nel ruolo di ala sinistra della Società Adriese che milita nel campionato di Promozione.

 

 



E’ un giocatore di talento, ma la attrazione dell’atletica leggera lo distoglie da quell’impegno che sarebbe necessario per esprimere tutte le sue doti e consentire di fare quel  salto di qualità che lo porterebbe a categorie superioni.
Nel  1947 si dedica totalmente all’atletica leggera  nelle specialità del salto triplo e del salto in lungo.
 Visti i buoni risultati ottenuti ai Campionati CUS  viene ingaggiato dalla Società “Marzotto” di Valdagno e seguito dai tecnici di questa Società partecipa a diverse competizioni ottenendo risultati di rilievo nazionale.

 

 


Nel 1948 partecipa ai Campionati Assoluti a Genova nella specialità del salto triplo conquistando il secondo posto  con la misura di mt. 14,20.
Nello stesso anno 1948, il 3 ottobre,  in occasione del  meeting tra Italia e Cecoslovacchia svoltosi a Bologna, Sormani è primo nel salto triplo con la misura  di mt. 14,24. 
Il giornale OGNI SPORT del  6 ottobre 1948, a firma di Luigi Ferrario, titola la prima pagina con: “Cose buone e vuoti nell’atletica – I tre balzi di Sormani, saltatore da 15 metri –“
Il 14 gennaio 1949 lo stesso  Luigi Ferrario , giornalista di OGNI SPORT, scrive :”L’atleta che nel  corso della stagione 1948 ci ha maggiormente colpiti è stato il saltatore di triplo e in lungo Sormani, al quale anzi siamo debitori di un articolo sul salto triplo, ciò che faremo prossimamente. Egli però non è solo uno dei migliori in senso assoluto (nella graduatoria dei primi dieci  nel salto triplo occupa il secondo posto, così come è al secondo posto nel salto in lungo), ma è anche un giovane che farà strada e potrà diventare in avvenire, se ben guidato, uno dei nostri alfieri”.

 

 

 

Ai Campionati Universitari del 1949 Sormani conquista il primo posto nel salto triplo raggiungendo la misura di 14, 63 e il giornalista della GAZZETTA DELLO SPORT scrive: “nel salto triplo, poi, dobbiamo registrare delle misure  cui da tempo non eravamo più abituati. Sormani, saltando mt. 14,63, si è classificato al settimo posto della graduatoria assoluta riportando questa specialità, a torto  soventemente misconosciuta dagli organizzatori,  ad un valore europeo.”
Con questa misura di mt. 14,63 risulta Campione d’Italia  dell’anno 1949 ed è sesto nella specialità del  lungo con mt. 6,99.
Nello stesso anno 1949 in occasione del “Triangolare” Cecoslovacchia – Italia – Ungheria , disputatosi a Budapest, Sormani centra la vittoria nel triplo con la misura di 14,25.
Sempre nel 1949 in occasione della sfida con il Belgio, all’Arena di Milano, Sormani vince nel triplo raggiungendo i 14,45.
Il  giornalista di “STADIO” Renato Dotti scrive il 3 ottobre 1949: “Ottimamente centrato il saltatore  d triplo Sormani che in quasi tutte le prove ha superato i 14 metri”.

 

 

Nel 1950 ritorna a dedicarsi al gioco del calcio, sempre nella squadra di Adria, la sua città di residenza e trascura la specifica preparazione per i salti. Ma nel successivo anno 1951 decide di smettere con il calcio e torna ad impegnarsi nell’atletica leggera.
Nel 1951 partecipa a diverse competizioni e meetings internazionali conseguendo risultati di riguardo tanto da essere convocato per i campionati italiani assoluti che si svolgono all’Arena di  Milano nel mese di settembre 1951. In questa competizione  si classifica ancora al primo posto nel salto triplo, con la misura di mt.  14,59.
Nell’occasione scrive  il già citato Renato Dotti  di STADIO, il giorno 29 settembre 1951: “ Altro titolo non pienamente previsto è stato quello nel salto triplo. Questa gara ha registrato il ritorno di Sormani che nello scorso  anno sembrava perduto per l’atletica: Sormani, infatti, si era dato al calcio………..”.
 La classifica del successivo anno 1952 vede il nostro Sormani  piazzarsi al quinto posto nazionale con la misura di m.t. 14,41.
Dal 1953 al 1955 si dedica all’insegnamento dell’educazione fisica presso l’Istituto Magistrale di Adria dove incontra quella che  nel 1957 diventerà sua moglie, Ida Nissotti, la figlia del Presidente dell’Adriese Calcio, squadra nella quale aveva militato.
Nel 1955 è assunto presso la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e, dopo il matrimonio si trasferisce a Rovigo dove, nel 1958 nasce la sua unica figlia Patrizia.

Nel periodo di residenza Rovigo è direttore tecnico della Società Sportiva Lotario Monti presso il Campo CONI e, collaborando con i mitici Dott. Eugenio Zuolo e Dott. Mario Lanzoni, ricoprirà quell’incarico fino al suo trasferimento alla sede di Padova.
Nel 1982 è in quiescenza e, da quella data inizia a soddisfare la sua voglia di girare il mondo. Ogni anno una meta diversa nei vari continenti del mondo.  Così fino all’anno 1989 quando si ammala di quella malattia non ancora conosciuta, la SLA, che lo porterà alla morte nel 1991.>>

 

 

PRIMA APPENDICE NEWS/ SORMANI FERNANDO CALCIATORE DELL’ADRIESE
CAMPIONATO di “PROMOZIONE INTERREGIONALE”  1950-51/ GIRONE B

PRO ROVIGO – ADRIESE 0 -3 ( pt 0-1) / giocata 3 maggio 1951 / 30^ Giornata

PRO ROVIGO : Galli, Vicenzetti II, Moro, Faggian, Zevio, Salomone, Regazzo, Zanirato II, Pellegrino, Bertasi, Ambrosini.
ADRIESE: Forte, Baruffa, Dalla Baratta, Colmar, Canato, Prando, SORMANI, Bozzato, Ferrari, Faita, Guarnieri.
ARBITRO: Savi di Bergamo
RETI: 15’ Ferrari, 72’ e 86’ Bozzato

PER LA CRONACA quel campionato di Promozione 50/51 lo vinse il Trento ( punti 62 ) distaccando di 12 punti il tandem Cerea e Pellizzari Arzignano, e a seguire il Dolo, Legnago, Cadidavid, Luparense, Schio, ADRIESE, Conti Cavarzere, Thiene, Bassano, Miranese, mentre retrocedono Valbruna Vicenza, Zevio, Lancia Bolzano, Audace S. Michele , PRO ROVIGO e Mira ultimo.

 

 

SECONDA APPENDICE NEWS ( da Il Gazzettino, 11 febbraio 1962 ) / LO SPORT POLESANO / OLTRE L’ORGANIZZAZIONE DELLA ODIERNA FINALE REGIONALE DI CROSS

UN PROGRAMMA IMPEGNATIVO NEGLI INTENTI DELLA <<L. MONTI>>”
<< Approfittando del fatto che la società di atletica leggera “Lotario Monti” ha organizzato per oggi una manifestazione di corsa campestre che prevede la partecipazione di oltre 250 atleti divisi tra le categorie juniores e seniores , abbiamo voluto  porre al presidente MARIO LANZONI ed a Ferdinando Sormani direttore tecnico alcune domande.
Al primo abbiamo chiesto:
D) – Ritiene che l’atletica leggera sia in ripresa?
R)- In ripresa sì, ma lenta. Purtroppo chi la pratica non è la massa dei giovani, ma solamente studenti che intercalano lo studio con l’attività sportiva. A Rovigo in particolare esiste un società, la nostra, che cerca con ogni mezzo a sua disposizione di rilanciare questo sport nella speranza che fra la massa degli atleti che i nostri tecnici curano con competenza ed amore possa sortire qualche elemento di grande valore.
D) – A cosa si deve secondo Lei, il risveglio dell’atletica in Polesine?
R) La manifestazione dello scorso mese di ottobre che ha visto in lizza elementi di valore tra cui l’olimpionico Berruti, a senza dubbio risvegliato l’interessamento da parte  di chi deluso aveva deciso di abbandonare le pratiche sportive,  ed a crearne uno tutto nuovo per i giovanissimi. Per ottenere ei risultati più concreti però, sarebbe indispensabile che simili manifestazioni avessero ad essere ripetute più volte.
D) – Ritiene che sussistano a Rovigo le premesse per un sensibile sviluppo di questa attività od esistono delle difficoltà?
R) – Possibilità di sviluppo esistono, almeno in città e ciò per gli impianti sportivi di cui ultimamente è stata dotata ed anche perché i giovani hanno delle guide molto qualificate per cui si avvicinano a queste ultime con grande entusiasmo.
D) – A suo avviso le attrezzature esistenti sono sufficienti per una razionale preparazione degli atleti?
R) – Abbiamo avuto già molto con il nuovo campo per l’atletica, in fatto di attrezzature sportive, ma la mancanza che viene sentita di più è quella della palestra adatta per la preparazione invernale dell’atleta perché, solo con una adeguata preparazione di palestra, il giovane può trovarsi in condizioni fisiche ideali al momento di scendere sulle piste.

 

 

A FERNANDO SORMANI direttore tecnico e già campione italiano del salto triplo abbiamo posto queste domande:
D) – Secondo lei ha registrato un chiaro risveglio l’atletica leggera?
R) – Sì, ma non troppo. A mio avviso la ripresa dell’atletica leggera in Italia non è direttamente proporzionale alla ripresa che la stessa ha avuto nell’immediato dopoguerra nelle altre nazioni. Le Olimpiadi di Roma del ’60 hanno indubbiamente concorso a questa opera di propulsione. Sono dell’avviso, però, che la ripresa di questa tanto importante pratica sportiva è stata inferiore alle previsioni. In definitiva il lascito dell’Olimpiade doveva provocare maggiori entusiasmi.
D)-  Esiste nel Polesine qualche nuovo fermento?
R) – E’ stata la manifestazione dello scorso mese di ottobre che ha contribuito a risvegliare la passione per l’atletica nei giovani che da qualche tempo si stanno dedicando con sempre maggior entusiasmo a questo sport. E forse la società che più di ogni altra sta collaborando a questo sviluppo è la “L. Monti”.
D) Quando è stata costituita la <<Monti>>?
R) – La nostra società ha inviato la sua regolare iscrizione alla Fidal nel settembre dello scorso anno.
D) – Quali i settori e le specialità da essa curati?
R) – Il settore finora curato è stato quello maschile, ma con il 1962 anche quello femminile dopo una adeguata preparazione parteciperà a gare, divise nelle categorie allievi , …  >>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per  Fernando  Sormani ‘campione d’Italia’ nel ‘salto triplo’, con la certificazione che proprio lui “Sormani Fernando” ha battuto Adriano Bertacca.

Fermo restando che nell’Albo d’Oro dei Campioni d’Italia ( vedi www.sportolimpico.it ) il nostro Ferdinando Sormani figura altresì tricolore anche nel 1948 con la misura di 14,10.

Per quanto riguarda la fotogallery  partiamo dall’Adriese dei tempi bellici e dei dirigenti Levi e Bettinazzi ( a fianco della squadra) perché è stato questo l’habitat calcistico naturale per Fernando Sormani ( perciò vedi anche suo Tesserino Figc, by Società Sportiva Adriese  campionato Propaganda 1944) . Anche perché al sopracitato Luigi Bettinazzi fu poi intestato lo stadio di Adria dopo la sua sfortunata morte in un incidente automobilistico ( vedi Francesco Nissotti story, sempre su questo sito).


Per quanto riguarda Fernando Sormani protagonista nell’atletica, eccone la relativa lapalissiana documentazione by Arena di Milano e by Metteng di Merano oltre che in azione nel salto triplo.
Per quanto riguarda il suo periodo da dirigente/direttore tecnico ecco la documentazione relativa alla società “Lotario Monti”  e poi relativa della gestione del Coni by Eugenio Zuolo & e staff; cioè tecnici e atleti noti ( vedi intitolazione Campo Coni a “Tullio Biscuola” e vedi presenza by Rovigo a Roma).
Dulcis in fundo, e a completamento del nostro ‘giro del mondo’ intorno a Fernando Sormani , rieccolo da winner nel salto triplo che gli valse il prestigioso titolo italiano.

Bruno Nissotti & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it