Stefano Salvadori, arbitro protagonista nel Calcio a 5 nazionale. Ora "Osservatore"!


11/07/2010

Ho scritto questa sua storia sul libro “Aia Rovigo 75 anni di passione”.
Intanto diciamo che la sua formazione calcistica, fin dall’approccio, si è sviluppata a ‘moduli’.  Infatti anche il primo ‘modulo’, quello del calciatore, ha coinvolto Stefano Salvadori, nato a Lendinara 11.04.1964, con una certa continuità di impegno direttamente sul campo. Tant’è che con la Lendinarese ha fatto tutta la trafila delle Giovanili fino ad esordire in trasferta a Bassano, campionato di Promozione 1981/82 nella Lendinarese allenata da Costantini.
<<Ma è stata un’avventura che è durata una sola stagione – spiega Salvadori – perché con la scusa del ‘farsi le ossa’ , l’anno successivo a settembre sono stato prestato al Frassinelle in Seconda categoria>>.
E la fase del Salvadori – calciatore post militare è durata alcuni anni. Partendo dal Lendinara CPT Calcio promossa nell’85/86 dalla Terza alla Seconda, dove Stefano giocherà al fianco di Bellini e Nasti. Poi Salvadori farà altri 4 anni il calciatore nel Badia linea verde allenato da Tino Magnan la bandiera e infine da Carpi.
Tutta esperienza che gli servirà a Stefano, allorché, per motivi legati alla sua attività lavorativa, decide di fare l’arbitro.
Quando? E’ nel dicembre del 1991, quando nella vecchia sede presso il Don Bosco a Rovigo, epoca del presidente Puggina, partecipa al Corso arbitri tenuto da Borsetto e Pilati.
E come da copione ecco presto il suo debutto. << E’ stato l’8 febbraio 1992 a S. Pietro Polesine nel campionato Esordienti, match Castelmassa – Trecenta 7 – 1, e – precisa Salvadori – senza particolari colpe dell’arbitro. Invece l’esordio in Terza avvenne a dicembre 1992 in Costa – Gaiba 3-0>>. Come si vede, ricordi cronometrici, quasi da capo stazione, quelli di Salvadori sul …treno arbitrale. Una precisione che continua anche quando, per il passaggio al CRA regionale farà il suo esordio arbitrando, in Seconda categoria, il match Angarano – S. Croce finito 0-3. Ma Stefano non è più un giovincello, così … il 29.05.1995 il Comitato Regionale decide di ‘restituirlo’ al Comitato Provinciale.  Ma non è rientro che diventa routine. Spiega infatti Salvadori:<<In particolare per l’insistenza del presidente Puggina e di Frezzato, provai una nuova esperienza che mi darà grandi soddisfazioni sotto tutti gli aspetti>>.  E la storia racconta di Salvadori  all’esordio il 15.07.1995 al torneo di S.Urbano, nella sua nuova dimensione di arbitro di Calcio a 5.
L’impressione è subito positiva e così nei vari tornei estivi di Buso e Castelmassa continua a fare un po’ di esperienza. Viene riproposto al Comitato Regionale e il giorno 14.10.1995 a S. Margherita d’Adige (Pd) debutta nel campionato di C.2 regionale nell’incontro Ferraretto Ass.ni-Verona 1991 risultato finale 6-5. Da qui un crescendo continuo culminato il giorno 29.05.1998 a Verona, dove davanti a circa 1500  spettatori Salvadori arbitra la finale del campionato di C.1 tra le formazioni dell’Arzignano Grifo e della Luparense, terminata con il risultato di 5-3. 
Ormai il viaggio di Salvadori arbitro di Calcio a 5 è un …Eurostar, tanto che l’anno dopo, su proposta dell’Organo tecnico regionale Giuliano Vendramin Giuliano, il presidente regionale  Michele Buso lo ammette ai ruoli Nazionali per il calcio a 5.
Ricordi puntuali quelli di Stefano:<< Il mio debutto alla CAI/5 avviene il 28.09.1999 a Poggio a Caiano (Prato) in un incontro di Coppa Italia di Serie B tra le formazioni del Poggio a Caiano e del S Paolo finito 4 a 9. Cronometrista dell’incontro era Lastrucci Andrea che due anni dopo, svestirà i panni di arbitro internazionale per diventare Organo tecnico Nazionale>>.
Meriti propri, ma meriti anche della Sezione Aia di Rovigo, che Stefano sottolinea:<< Devo ringraziare soprattutto i suggerimenti di Antonio Puggina se sono riuscito in poco tempo ad approdare il 27.11.1999  nel campionato di A.2  debuttando a Bologna nell ‘incontro tra le formazioni del Bologna Futsal e Almavilies.>>
Continua a far bene Salvadori e, visti i risultati, viene inserito nell’organico dei TOP 50. Così il 14.04.2001, vigilia di Pasqua, assieme a Claudio Zuanetti uno dei migliori arbitri  Veneti, debutta in quel di Napoli nel massimo campionato di Calcio a 5, per l’incontro tra le formazione del Bellona  e dello Jesi terminato 3-4.
Praticamente si avvera il ‘treno dei desideri’ perché Salvadori registra passaggi speciali in grandi stazioni:<< Credo di avere toccato il punto più alto della mia carriera arbitrale  in due occasioni. La prima, 01.06.2002 a Genoano,semifinale massimo campionato di calcio a 5 serie A-1,  tra le formazioni della Lazio e del Prato. La seconda continua Stefano –, il 09.03.2002 a Perugia davanti a circa 2500 spettatori, finale della Coppa Italia  A-2 tra le  formazioni del SISAS Perugia e S.Paolo Pisa, vinto 3-2 dalla squadra umbra dopo i tempi supplementari>>.
La corsa dl treno-Salvadori ai massimi livelli nel Calcio a 5, è durata altri tre anni,
arbitrando incontri di altissimo livello in svariate città d’Italia da Nord a Sud, ma poi le sue esigenze lavorative lo hanno costretto a  dare le dimissioni, ritornando, da aprile del 2005 a disposizione dell’OTP, dove peraltro dall’estate del 2004, dall’inizio della presidenza di Enzo Rossi, svolge l’attività di segretario.
Ed è con l’anima di un segretario che ha calcato i campi a lungo, che Salvadori esprime il suo desiderio-messaggio:<<Mi auguro che l’attività di arbitro di calcio a 5, per le tante soddisfazioni che mi ha dato, riesca dal livello nazionale a quello provinciale ad  ottenere maggior spazio. Anche perché l’innalzamento del livello tecnico delle varie competizioni, richiede  un arbitro di calcio a 5 sempre più preparato sia sotto l’aspetto del regolamento e sia sotto l’aspetto atletico.>>

EXTRATIME/ Questa Stefano Salvadori – Story fa per così dire pendant con la notizia ufficiale dl suo rientro ai massimi livelli, come Osservatore nel Calcio a 5, e che vi rimandiamo a leggere in quanto complementare a questa. Segnalo soltanto che nella foto del 2006, il ‘nostro’ Salvadori viene premiato da Lanese, allora presidente nazionale Aia, in occasione della presentazione del Libro “Aia Rovigo 75 Anni di passione” scritto a quattro mani da Cristiano Aggio e dal sottoscritto.



Sergio Sottovia
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