Tino Magnan “Biancoazzurro Forever” / Campione dal Badia al Baracca Lugo e nell’Ascoli con Mazzone & Bardin, Vis Pesaro, Rovigo e “Grande Badia” by Rizzi. Poi mister “Tanto Cuore Badia”


Quando a Badia giunse la notizia della morte di Tino Magnan scrissi due pezzi che qui riporto… Questo scrive Paolo Aguzzoni, cronista storico de Il Gazzettino ma soprattutto della vita della Gente di Badia.  Anche per questo Tino Magnan non è mai morto, perché resterà nel cuore della Gente di Badia.
Anzi del Mondo Sport in the world, perché Tino Magnan è e rimane la icona del Calcio Badia, tanto più che oltre alla Story che ci propone by heart, lo stesso Aguzzoni ci segnala che nel settembre del 2005 il ‘cuore sportivo’ della città, a firma dell’allora presidente Alessandro Boldrin del Calcio Badia, fece richiesta ufficiale a mezzo lettera al sindaco , perché fosse intitolato proprio a Tino Magnan il nuovo campo sportivo che sarebbe stato ubicato nella Cittadella dello Sport.
Perciò , visto che non posso svelarvi con quanto fair play Paolo Aguzzoni ci abbia spiegato il motivo della unica foto trasmessaci ( anche per questo la mettiamo in cover), vi proponiamo in versione kit “uno e trino” le Tre News written by P.A. , con relativa “Carriera Sportiva “ di Tino Magnan  e in Appendice la sopracitata “Lettera al Sindaco”.

 

 

Aggiungendo altresì per parte nostra una serie di immagini che onorano Tino Magnan con adeguata fotogallery step by step, promettendovi completamento ulteriore post …sorpresa.

PRIMA MAIN NEWS ( di Paolo Aguzzoni) / TINO MAGNAN E’ MANCATO 18 ANNI FA,
MA SARA’ BIANCOAZZURRO PER SEMPRE / E ICONA DEL CALCIO BADIA IN THE WORLD…  

 

 

Diciotto anni fa, era l’11 luglio 1996, se ne andava uno dei più geniali calciatori badiesi del dopoguerra: Tino Magnan.
Nove anni fa, era il mese di settembre del 2005, l’allora e attuale presidente dell’Us Calcio Badia Alessandro Boldrin scriveva al sindaco Paolo Meneghin e all’assessore allo Sport Marcello Ferreri un lettera che non ha mai ricevuto risposta.
Da quest’ultima, scritta da Roberto Chieregato (memoria storica del calcio badiese) partiamo per comprendere il senso di questo ricordo che dedichiamo a Tino.

 

 

Nel 2005 Chieregato mi disse: “Il ricordo che Tino lascia è quello di un uomo, che ha sempre amato soprattutto i colori sociali e i giovani badiesi,  ai quali impartiva il proprio sapere calcistico, con senso di abnegazione. Suo ultimo grande desiderio fu di essere tumulato con la divisa biancoazzurra".

 

 

FLASH STORY DELLA VITA SPORTIVA di TINO MAGNAN
<< Tino Magnan nasce a Badia Polesine nel 1943 e, come tutti i bambini che amano il calcio, iniziò a praticare questo gioco presso il locale Oratorio, ma il suo vero “laboratorio” fu la piazza Foro Boario, allora in terra battuta e circondata da alberi che fungevano da porte.

 

 

In quel campetto immaginario si svolgevano interminabili partite che iniziavano nel primo pomeriggio e finivano con l’arrivo dell’oscurità e man mano che i ragazzi uscivano di casa, andavano ad ingrossare le fila delle due squadrette che originariamente avevano dato inizio all’agone. 
Erano partite che potevano vedere squadre formate anche da 20  giocatori . Partite che finivano con punteggi impossibili  e che permettevano di affinare soprattutto la capacità di dribbling, dote che era nel patrimonio genetico di Tino Magnan.

 

 

Tino, tifoso juventino, cercava di emulare Omar Sivori,  tenendo sempre rigorosamente i calzettoni arrotolati alle caviglie ed aveva, come gesto tecnico supremo, il “tunnel”. Con queste prerogative Magnan esordì appena quindicenne nella locale squadra di Seconda Categoria per diventarne titolare assoluto nell’anno seguente. Giocò  nella squadra locale ancora due anni, per la delizia dei compagni e del pubblico di Badia.  

 

 

Approdò poi  nelle file  del Gruppo Sportivo Aziendale della Felisatti, ditta che lo assunse come operaio elettrico nella propria sede di Ferrara. Fu quello il trampolino di lancio che   fece conoscere l’estro e le capacità tecniche di Tino in terra emiliana, tanto che l’anno seguente ottiene il suo primo contratto semiprofessionistico con il Baracca Lugo (Lugo di Romagna) in serie D.

 

 

L’anno seguente, continuando la sua scalata passa in serie C con l’allora Del Duca Ascoli (Ascoli Piceno), compagno di squadra di Mazzone (già allenatore del Bologna) e Bardin (per molti anni portiere del Vicenza in serie A e nello staff della nazionale). Con Bardin mantiene per molti anni un rapporto di amicizia.
Nel suo primo anno ad Ascoli manca d’un soffio il passaggio nelle file della Roma. Magnan continua  a giocare ancora per 5 anni a livello semiprofessionistico, poi ancora   giovane, a ventott’anni decide che il proprio futuro debba essere affidato ad un lavoro più sicuro ed intraprende l’attività di Commerciante Ambulante che svolgerà per il resto della propria vita. Decide altresì di tornare a giocare per la squadra del proprio paese e saranno quelli gli anni più belli e proficui per il nostro calcio. La vittoria del Campionato di Prima Categoria e cinque anni da protagonisti in Promozione.
Il 1975, nella penultima giornata del campionato di Promozione, vede l’arrivo a Badia della squadra del Chievo Verona,   a metà della ripresa  viene concesso un gol irregolare alla squadra ospite che suscita proteste nei confronti dell’arbitro, il quale nella confusione riceve uno schiaffo. Magnan,  che in quella gara funge da capitano, viene indicato come il colpevole e riceve la punizione della radiazione. Per la cronaca l’aggressore fu il portiere Colognese, ma Magnan subito decide di non procedere nel ricorso, in quanto si ritiene a fine carriera, mentre il compagno di squadra è ancora giovane. La sospensione verrà condonata sette anni più tardi, grazie alla vittoria dell’Italia ai mondiali del 1982 in Spagna.
L’U.S. Badia Polesine, che allora aveva come presidente il dottor  Guido Bonetto,  lo chiama ad allenare la squadra Allievi per poi farlo passare alla prima squadra.
Rimarrà ad allenare l’U.S. Badia sino al ’94, anno in cui si manifesteranno i sintomi della sua malattia.
Il ricordo che Tino lascia è quello di un uomo, che ha sempre amato soprattutto i colori sociali e i giovani badiesi, ai quali impartiva il proprio sapere calcistico, con senso di abnegazione.
Suo ultimo grande desiderio fu di essere tumulato con la divisa biancoazzurra.>>

 

 

PRIMA APPENDICE NEWS ( di Paolo Aguzzoni) / TINO MAGNAN/ LA SUA CARRIERA SPORTIVA
COME GIOCATORE/
1959/60 A.C. BADIA POLESINE Seconda Categoria
1960/61 A.C. BADIA POLESINE Terza Categoria
1961/62 A.C. BADIA POLESINE Terza Categoria
1962/63 G.S. FELISATTI (FE) Prima Categoria
1963/64 BARACCA LUGO (RA) SERIE D
1964/65 A.C  DEL DUCA ASCOLI   SERIE C
1965/66 A.C  DEL DUCA ASCOLI   SERIE C
1966/67 VIS PESARO SERIE C
1967/68 VIS PESARO SERIE C
1968/69 A.C. ROVIGO SERIE D
1969/70 A.C. ROVIGO SERIE D
1970/71 A.C. BADIA POLESINE Prima Categoria
1971/72 A.C. BADIA POLESINE Prima Categoria
1972/73 A.C. BADIA POLESINE Prima Categoria
1973/74 A.C. BADIA POLESINE Promozione
1974/75 A.C. BADIA POLESINE Promozione

 

 

COME ALLENATORE/
1984/85 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Settore Giovanile
1985/86 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Settore Giovanile
1986/87 U.S. BADIA POLESINE All. Seconda Categoria (subentra alla 23 giornata)
1987/88 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Terza Categoria
1988/89 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Terza Categoria
1989/90 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Terza Categoria
1990/91 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Terza Categoria
1991/92 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Settore Giovanile
1992/93 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Settore Giovanile
1993/94 U.S. BADIA POLESINE Allenatore Settore Giovanile

N.B. negli anni in cui Tino svolse la sua attività di calciatore il mondo del calcio era suddiviso in tre categorie:
Professionisti (serie A e B)
Semiprofessionisti (serie C e D)
Dilettanti (Terza Categoria, Seconda Categoria, Prima Categoria, Promozione)

 

 

SECONDA APPENDICE NEWS ( di Paolo Aguzzoni, Badia 12 luglio 1996) / LA NOTIZIA DELLA MORTE DI TINO MAGNAN E’ PUBBLICATA COSI’ SU “IL GAZZETTINO”

<< Giovedì 11 luglio verso le 12 all'Ospedale S. Anna di Ferrara, dov'era ricoverato da due giorni, è morto Tino Magnan uno dei calciatori più conosciuti degli anni ‘60 e ‘70 non solo del Polesine. Era nato a Badia Polesine l'11 febbraio del 1943, i funerali verranno celebrati oggi pomeriggio (13 luglio) alle 17 nell'arcipretale della sua città natale. Lascia la moglie Paola Chinaglia ed il figlio Alessandro di 24 anni. Tino Magnan era conosciutissimo soprattutto per la sua attività di calciatore ma anche per quella lavorativa: aveva un banco di articoli casalinghi ed il mercoledì mattina lo si poteva incontrare al mercato settimanale.
Lo scorso settembre si sono manifestate le prime avvisaglie della malattia che in pochi mesi lo avrebbe portato alla morte minando il suo sistema linfatico.

 

 

Prima di morire Tino Magnan ha chiesto di essere sepolto con la tuta biancazzurra del Badia Calcio alla quale era stato sempre legatissimo.
Tino Magnan è stato senza dubbio il più forte calciatore badiese del dopoguerra: mezz'ala sinistra tutta genio e sregolatezza, grandi doti tecniche, calzettoni sempre raccolti sulle caviglie, assomigliava a Mariolino Corso e nel dribbling a Omar Sivori, irriverente nel modo di fare, generoso nello sport e nella vita, aveva forse un solo difetto (si fa per dire) non era certo diplomatico. Quel che doveva dire non aspettava un attimo a dirlo.
Aveva giocato nelle squadrette dell'Oratorio, a 14 anni era già nell'A.C. Badia ed a 19 anni debuttava a Ferrara con la Felisatti, poi giocò in serie D e C, fu ad un passo dalla A; ma della sua carriera calcistica parleremo domani.>>

 

 

TERZA APPENDICE NEWS ( di Paolo Aguzzoni, Badia 13 luglio 1996) / TINO MAGNAN: UNA VITA DEDICATA AL CALCIO E BADIA SEMPRE NEL CUORE / FLASH STORY SUL CAMPIONE E LA SUA CARRIERA

<< Tino Magnan ha lasciato agli sportivi badiesi una di quelle immagini che difficilmente il tempo potrà sbiadire. Una vita dedicata al calcio, punteggiata da una serie interminabile di aneddoti che fanno di Tino Magnan un personaggio ed il calciatore badiese più forte del dopoguerra.
Scendeva in campo con i calzettoni arrotolati alle caviglie, era spesso simpaticamente irriverente, tutto genio e molta sregolatezza, giocava divinamente come  mezz'ala sinistra: aveva per il pallone un legame passionale perché lo trattava con tutte le cure e non se liberava tanto facilmente. Giocava praticamente solo col sinistro, avrebbe dribblato anche la sua ombra, in campo la sua personalità era di quelle che contano, che risultano determinanti.

Aveva iniziato negli anni ‘50 nelle formazioni dell'Oratorio S. Giovanni Bosco di Badia, a 14 anni debuttava nell'Ac Badia che lasciava a 19 per trasferirsi alla Felisatti di Ferrara. Memorabile la sua ultima partita in biancazzurro. A "Bisetto" Rossi mancava una rete per vincere la classifica cannonieri: doveva segnare a tutti i costi. Magnan dribbla molti avversari e sulla linea di porta stoppa il pallone, si gira verso "Bisetto" e dice: “Vieni buttalo dentro tu”.
Dopo l'esperienza a Ferrara sale in serie "D" con il Lugo di Romagna e da qui spicca il volo verso il Del Duca Ascoli in serie C e trova come compagni di squadra il libero Carletto Mazzone e in porta Bardin che poi passerà al Vicenza.

 

 

Al primo anno di Ascoli si merita il premio di miglior giocatore della serie C. Si apre una trattativa con la Roma per il passaggio in serie A; Magnan in giallorosso gioca anche una partita amichevole estiva contro il Cagliari: finisce 1-1 e la rete romanista è sua.
La Roma gli preferirà Enzo.
Gioca ancora due anni in C con la Vis Pesaro e poi torna in Polesine ingaggiato dal Rovigo.
Nel 1971/72 riveste il biancazzurro dell'Ac Badia in Prima categoria e l'anno dopo vince il campionato e va in Promozione.
Alla penultima partita del campionato 1974-75 viene squalificato a vita dopo la partita interna con il Cardi Chievo Verona di Ciccolo e Mereghetti: è il portiere badiese a colpire l'arbitro da dietro dopo che aveva concesso contro il Badia un rigore inesistente.
Per il direttore di gara la colpa è di Magnan che, ormai a fine carriera, non si difende nemmeno per salvare il più giovane compagno.
Lascia così il calcio ed il suo mondo: finisce l'Ac Badia nel 1977, nasce l'Us Badia nel 1978.
Nel 1985-86 Magnan va ad allenare gli Allievi biancazzurri per tre anni e conclude la sua esperienza di allenatore restando alla guida dell'Us Badia in Seconda ed in Terza categoria sino al 1992-93 quando si ritira.
E' morto a 53 anni giovedì 11 luglio, da sabato 13 luglio riposa nel cimitero di Badia Polesine indossando l'amata tuta biancazzurra simbolo del calcio badiese.
Il giorno prima di morire aveva detto alla moglie Paola: “Vedo continuamente dei cavalli bianchi che non mi lasciano attraversare il ponte sull'Adige (viveva a Castelbaldo, di là dall’Adige, ndr), è proprio finita”. >>

 


 

 

QUARTA APPENDICE NEWS (Lettera ‘richiesta’ by U.S. Badia, datata settembre 2005) / RICHIESTA AL SINDACO DI BADIA PER INTITOLAZIONE DEL NUOVO CAMPO DI CALCIO A TINO MAGNAN

<< Egr.Signor Paolo Meneghin, Sindaco del Comune di Badia Polesine (RO)
e,p.c. al Signor Marcello Ferreri, Assessore allo Sport del Comune di Badia Polesine (RO)
Oggetto: richiesta di intitolazione del nuovo Campo di Calcio.
Spett.le Signor Sindaco, in relazione alla possibile intitolazione del nuovo campo di calcio all’interno della “Cittadella dello Sport”, che sta nascendo in via Martiri di Villamarzana, la scrivente società, sentite le richieste dei signori Vanin Danilo (già giocatore ed allenatore   della squadra dell’A.C, Badia Polesine ed allenatore del settore giovanile dell’U.S. Badia Polesine), Bacchiega Luigino ( già giocatore e presidente dell’U.S. Badia Polesine) e dei signori Boldrin Mario, Bonetto  Guido, Goia Germano, Bendin Giancarlo (già presidenti del’U.S. Badia Polesine), Vanni Sperindio e Roberto Chieregato (già dirigenti dell’U.S. Badia Polesine), chiede che l’Amministrazione Comunale che Lei rappresenta, tenga in considerazione l’intitolazione del campo in oggetto al signor Tino Magnan, calciatore ed allenatore delle squadre di calcio del nostro paese, prematuramente scomparso nel 1996.
Allo scopo si allega una breve cronistoria della vita sportiva del signor Tino Magnan.
Certo di una Vostra cortese attenzione,  invio sin d’ora Distinti Saluti.
FIRMATO: Alessandro Boldrin, Presidente dell’U.S. Badia Polesine >>

 

 

QUINTA & LAST APPENDICE NEWS ( di Paolo Aguzzoni, mail 25.08.2014)/ TINO MAGNAN: IL SINDACO GASTONE FANTATO HA PROMESSO L’INTITOLAZIONE DI UN CAMPO DI CALCIO

<< L’8 agosto scorso in municipio a Badia Polesine durante la presentazione del “Numero Unico”, l’opuscolo promosso dalla Pro Loco per il Ferragosto Badiese, è stato commentato il testo dell’articolo dedicato al calciatore badiese Tino Magnan.
Articolo che è una sintesi di quanto Polesine Sport a luglio aveva dedicato a Tino Magnan e che prendeva spunto da una lettera del 2005 con la quale si chiedeva al sindaco e assessore allo Sport di allora, rispettivamente, Paolo Meneghin e Marcello Ferreri di valutare la possibilità di intitolare il nuovo campo da calcio al compianto calciatore. Lettera che non ha mai avuto una risposta.
 Il sindaco Gastone Fantato ha dato importanza alla sollecitazione contenuta nell’articolo e ha promesso, “se non ci saranno ostacoli”, che si procederà all’intitolazione del campo a Tino Magnan. Quando Polesine Sport e il “Numero Unico” hanno affrontato l’argomento è stato messo in dubbio che la citata lettera del 12 settembre 2005 sia mai esistita e così per dissipare ogni dubbio la pubblichiamo con tanto di protocollo.
Nello stesso “Numero Unico” è stato ospitato un articolo dedicato al portiere badiese dell’allora Ambrosiana Inter Valentino Degani con la proposta di intitolargli una via.
Anche in questo caso Fantato ha accolto la sollecitazione. >>

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ La cover è per Tino Magnan ‘visto’ by Paolo Aguzzoni ma che ho avuto la fortuna di conoscere tra campo e dintorni.
Poi per quanto riguarda la fotogallery, visto che Tino merita di essere onorato step by step, eccovi alcune sue immagini ‘di squadra in squadra’.
Così, viaggiando in sequenza cronologica, ve lo proponiamo in kit young, cioè da militare in basso, al centro di un sestetto griffato “89’ F”, e poi … ‘gambe magre’ in bianconero.
Praticamente da giovane promessa che da ‘campione’ si è meritato come suo habitat naturale l’Ascoli 65/66 con Carletto Mazzone in foto ( secondo da sx, in piedi).
A seguire, sempre come habitat, la nuova Vis Pesaro 1966/1967 (prima si chiamava Vis Sauro) allenata inizialmente da Giuliano Tagliasacchi e dalla 17esima giornata da Alceo Silveni.
Per campionati su campi ‘assolati’ come quelli alle spalle di Tino Magnan in maglia rossa e in poker d’assi.
E poi la rinnovatissima Vis Pesaro 67/68 di mister Angelo Becchetti che nel corso della stagione ha utilizzato la seguente rosa giocatori: Bernardis, Ciaschini, Morganelli V., Castellani, Landini, Arnetoli, Cantone, Di Virgilio, Pierini, Ceccolini, Magnan ( in foto primo accosciato da sx), Verardi, Menegozzo, Comizzi, Dagianti R., Dagianti S., Paoloni, Tonici, Bei, Eusebi, Ugolini, Bruscia, Severi.

Un periodo ottimo quello di Tino ella Vis Pesaro fatto di amicizia , di cui vi diamo testimonianza proponendovi Magnan primo accosciato da sx , in sestetto biancorosso.
A questo punto eccoci a proporvi un trittico di Tino Magnan ritornato calciatore in Polesine.
Vale a dire il Rovigo 68/69 in foto maglia bianca con, in piedi da sx, cap Spolaore, Boni, Bertollo, Magnan, Bergamini, Carletti, Suman; accosciati da sx: Gambini, Beciani, Turcato, Scocco, Campolonghi.
E sempre della stessa annata 68/69 il Rovigo di mister Testolina come da didascalia incorporata. A seguire il Rovigo 69/70 con Tino Magnan stavolta primo in piedi da sx, come da didascalia incorporata ( ndr: le immagini con didascalia sono tratte dal libro story sul Calcio Rovigo scritto da Stefano Casalicchio & Maurizio Romanato).
Con riferimento a Tino Magnan ritornato a casa Badia Polesine ecco la foto relativa al campionato di Promozione con tra gli altri Barison e Piazza.
Ma, facendo rewind tra Marche e dintorni,  per dimostrarvi le qualità ‘balistiche’ di bomber Tino Magnan ci piace proporvi due speciali flash da zona gol.
Vale a dire la certificazione di Tino spauracchio dei portieri in ogni dove , sia in maglia targata Vis Pesaro ( vedi la scritta Benelli” sull’ovale motociclistico attorno al terreno di gioco) e sia in maglia bianca col portiere ‘battuto’ dal tiro di Magnan che gonfia la rete).
Però vogliamo concludere il nostro viaggio dentro la Tino Magnan Story proponendovi un trittico di immagini da “Casa Badia”, col nostro Personaggio Story prima giocatore e poi allenatore.

E lo facciamo riportando tout court le ‘segnalazioni’ by heart di Paolo Aguzzoni che ci spiega quanto segue :<< La prima è certamente un torneo;  riconosco Flavio "Pucci" De Lorenzi dietro a Tino in slip bianche, poi c'è Danilo Vanin con la fascia al ginocchio e altri del Badia. Ma anche la seconda riguarda un torneo notturno con squadra quasi certamente del Bar Trieste visto che c'è il titolare di allora Mario Guerrato in prima fila col figlio Mauro; ci sono tanti giocatori del Badia di allora come Bassi secondo da sx e accanto a lui Guy Blhacine (accappatoio), poi Magnan e Danilo Vanin con la camicia bianca>>.

Per quanto riguarda Tino Magnan allenatore ve ne diamo certificazione in last personal photo, proponendolo in tuta bianca ( primo da dx) nel Badia 1988 dei dirigenti Sperindio (sunglasses) , Tosarello & Chieregato (primi a sx, rispettivamente in piedi e in tuta).

Infine, con riferimento …to the last Appendice News e al sindaco Gastone Fantato che si è preso l’impegno a considerare ‘adeguatamente’ la proposta di cui alla Lettera che oltre tutto vi proponiamo con “tanto di protocollo comunale’ datato 12.09.2005, ecco come dulcis in fundo la recente foto poster by Municipio di Badia Polesine con , da sx, In allegato: articolo, foto e lettera. Nella foto, da sx: Roberto Chieregato (estensore lettera Magna) Arrigo Padovan "Gigante del Tour", Paolo Aguzzoni, l'assessore Idana Casarotto, il sindaco Gastone Fantato e il presidente della Pro Loco Paolo Moretti.


Paolo Aguzzoni
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