Umberto Cavallari il ‘Geometra-Presidente’ del Calcio a Porto Tolle/ Dalla fondazione nel 1966 con Fusetti ai Carnacina boys e ‘nozze d’oro’ in Serie C col Delta 2000 della Visentini Family & mr Zuccarin


Quando due mesi fa mi è ‘arrivata’ dal mio archivio questa Story datata e in stile news magazine, avevo pensato di ampliarla come sempre, con relativo aggiornamento fino ai giorni nostri.
Poi però …non mi sono accontentato, perché avevo visto la possibilità di vedere il nostro ‘diamante’ , cioè ”Il Geometra Umberto Cavallari” visto sotto diverse sfaccettature.
E così ne ho parlato con chi l’ha conosciuto da vicino, come sportivo, come Geometra e Personaggio istituzionale, ma anche familiare.
Perciò , per onorae il Geometra a ‘tutto tondo’, ne ho parlato con suo figlio Enrico, quindi con Franco Lodi che l’ha conosciuto fin da giovane,  infine con Vito Zanellato che ha visto il Geometra ‘protagonista’ prima con la Portotollese e poi col neonato Delta 2000, in escalation sia col Settore Giovanile coordinato da Piero Carnacina che con la prima squadra in escalation fino alla Serie C con la Visentini Family e mister Fabrizio Zuccarin.
Perciò oltre alla consueta Main News con la Umaberto Cavallari Story raccontata dal sottoscritto come da News Magazine datato giugno 2007, vi propongo altresì come ulteriori Main News le speciali ‘conoscenze-amarcord’ written by Franco Lodi & Friends.

 

 

 

Oltre a due speciali certificazioni istituzionali e ai miei ‘pensieri recenti’ , visto che il Geometra Umberto Cavallari l’ho incontrato in più occasione anche durante la sua ‘vita sportiva’ nel Terzo Millennio.
Per quella stima che gli è stata riconosciuta da tutti, compresa la Gente del Delta Po e l’Amministrazione del Comune di Porto Tolle che gli ha intitolato anche lo stadio Comunale, quello che praticamente è stata la sua ‘seconda casa’ per un matrimoni sportivo da Nozze d’Oro, con tanti figli orgogliosi di riconoscerlo come padre sportivo.

 



PRIMO FLASH STORY BY “DELTA PO” / ( di Franco Lodi, mail 19.10.2017)
<< Caro Sergio ti invio qualche notizia relativa ad Umberto Cavallari estrapola quello che ti può interessare. Per quanto mi riguarda dovrei fare memoria di tutto ma ho passato oltre 20 anni all'ombra del geometra in qualità di segretario, mai una iniziativa senza il suo bene placito. Esperienza unica con una persona unica che rimarrà per sempre nella mia mente. Mi ha fatto crescere moralmente  e soprattutto mi ha insegnato a relazionarmi con le varie realtà , sia dello sport che umane. CIAO , Franco Lodi >>

 

 


                                                                                                                                                                                                        UMBERTO CAVALLARI – FLASH STORY
Dobbiamo vivere nella memoria di Umberto Cavallari, uomo che ha dato molto alla sua famiglia ma che ha speso tutto il suo tempo libero per portare avanti un solo pensiero:” Il Calcio del capoluogo”.
E’ impresa difficile elencare quanto ha fatto nell’ambito sportivo, basta pensare  al 1966 , quando assieme a Licio Fusetti ed un manipolo di volontari fondò la Portotollese, per sopperire ad una grave mancanza, infatti esistevano già lo Scardovari  e la Carpano Ca’ Venier.

 

Purtroppo ci fu l’alluvione che ne fece slittare il debutto . Umberto Cavallari dopo anni e anni passati  come vice presidente e poi come presidente  può sicuramente passare alla storia per una conduzione societaria del buon padre di famiglia.
Perché il ‘non apparire’ era il suo biglietto da visita, ma quando si parlava di calcio locale il suo nome era sempre in prima fila.
Dal 1966 a tutt’oggi molte vicende hanno toccato il calcio Portotollese. Da grandi risultati  a cadute ,in parte previste, viste le risorse economiche che di certo non aiutavano una attività di primordine.

 

 


Nonostante tutto il pubblico portotollese è sempre stato presente . Nello stadio di Via Brunetti si potevano contare ,nelle partite casalinghe, anche 600 spettatori, cose impensabile per quei tempi.
Dopo varie partecipazioni in Prima categoria , arriva la retrocessione in Seconda.
Nel frattempo Umberto Cavallari assume la presidenza, ancora tre annate calcistiche e con l’allenatore Mario Manfrin viene raggiunta la promozione in Prima categoria senza nessuna sconfitta.  Ancora retrocessione e ma nella stagione 91/92 la Portotollese fu ammessa in Prima categoria.

La volontà di restarci e di tentare anche qualcosa di più spinse il presidente Cavallari a ricercare sponsor validi per formare una squadra capace di salire di categoria.
Il compianto Giovanni Piombo fu l’allenatore di quelle annate  che videro la Portotollese sempre ad un passo dalla promozione che però non arrivò.

 

 

 

Nel frattempo viene potenziato il settore giovanile con a capo Piero  Carnacina che ottiene ottimi risultati: il settore giovanile diventa il fiore all’occhiello della società.
Alcuni campionati senza grosse imprese sino ad arrivare al campionato 1998/99 con la delusione della retrocessione. E’ una botta tremenda per il presidente, che però non si perde d’animo  e riesce dopo un anno di trattative ad accorpare in una unica identità, Polesine Camerini, Cà Venier e Portotollese: nasce così il DELTA 2000, con lo Scardovari che continua per la sua strada.
E’ storia recente quella del Delta 2000 , con allenatore Fabrizio Zuccarin e con presidente Argentino Pavanati, vice Umberto Cavallari.Dopo tre anni Pavanati , come da statuto lascia la carica e gli  subentra …chi se non il Geometra Cavallari.

 

 

Sono anni di belle soddisfazioni  che inducono un allora neofita del calcio Mario Visentini a prendere in mano le redini della società e che vuole come suo braccio destro Umberto Cavallari che diventa presidente onorario.
I tempi sono mutati dalla nascita  del calcio a Portotolle, ora il Delta 2000 con una escalation senza pari, ha conquistato notorietà nazionale, dalla Eccellenza alla Lega Pro nel giro di un quinquennio e questo risultato si deve anche all’operosità e dedizione di un grand’uomo , Il PRESIDENTE DI LUNGO CORSO: CAVALLARI  UMBERTO,  perdita immensa per tutti e per lo sport polesano , un uomo da mai dimenticare.

 

 

 

TESTIMONIANZE SUL ‘GEOMETRA’ DA PARTE DI ALCUNI SUOI STORICI ALLENATORI E GIOCATORI
Giusto lasciare spazio ad alcune testimonianze di giocatori ed allenatori del passato e  dell’attuale momento, impossibile sentire tutti non sarebbe sufficiente un intero libro.

I CAPITANI
LORENZO SANTIN/ ”Ero uno dei confidenti del geometra all’epoca,quando vi erano degli acquisti da fare, chiedeva sempre il mio parere. Abbiamo passato assieme annate molto intense. A quei tempi non esistevano ritiri ma lui ci controllava tutti i sabati in modo che non facessimo le ore tarde, dicendoci:”Ragazzi a letto presto perché domani si gioca” .
A fine carriera, avendo molta stima nei miei confronti mi affidò la squadra della Juniores. L’ottimo rapporto si è consolidato nel tempo anche dopo  che io ho chiuso con il calcio. Penso che una persona così attaccata alla squadra del proprio paese sia difficile trovarla ancora”.

 

 

 

BOVOLENTA FABRIZIO/ ”Il geometra per quanto mi riguarda è stato come un secondo padre. Ho vissuto i miei miglior anni sempre sotto il suo segno. Per un paio di annate mi ha accontentato, volevo cambiare ed andare a Donada dell’allora allenatore Scabin, ma prima di lasciare la Portotollese ecco arrivare il suo monito:” Attento di non abituarti il tuo posto è qui con noi”.
Dopo due annate ritorno , sapendo di trovare ancora al posto giusto la persona giusta , che mi ha sempre tenuto nella massima considerazione e credo in parte di averlo soddisfatto con la vittoria del campionato senza ombra di sconfitte  e vincendo anche la classifica di capo cannoniere, il mister di allora era Mario Manfrini. Persona che rimarrà per sempre nel mio cuore.”

 

 

 

CREPALDI GIANNI/ ”E’ difficile per me ricordare con poche parole il “Geometra, visto che ho giocato per 27 anni consecutivi nella Portotollese, una società che indipendentemente dalle cariche è sempre stata da lui guidata. Troppi ricordi ed aneddoti da raccontare ma uno su tutti che rispecchia la sua grande umanità e di come vedesse noi giovani di allora come propri figli. A 18 anni il giorno prima della mia partenza per il militare mi viene a trovare a casa  e mi dà 100 mila dicendomi” tieni……forse ti serviranno.” Questo era il Geometra, un padre per tutti noi e che noi abbiamo cercato di mai deluderlo.”

 

 

 

FRANZOSO  FEDERICO/ ”Il geometra era  uomo di pochi discorsi, mai una parola fuori posto, per me è stato come una persona di famiglia, mi ha accompagnato durante tutto il mio percorso di calciatore, portandomi ancora giovanissimo a Milano  ad incontrare Braida e Vitali che mi hanno fatto sottoscrivere una specie di opzione a favore del Milan, avevo allora undici anni. 
Per vari motivi sono finito alla Spal, sempre con il beneplacito del mio presidente.
Dopo l’avventura ferrarese c’è stato il mio ritorno tra le fila deltine , dove sono rimasto sino all’Eccellenza.
Tanti sono gli aneddoti di quel periodo legati al presidente, ricordo che ogni annata andavo da lui per un leggero ritocco ai miei rimborsi spese e alla fine dopo trattative molto lunghe mi diceva: “ Federico porta pazienza per quest’anno lasciamo perdere, vedremo di accontentarti con la prossima stagione”.
A dire il vero uscivo dal suo ufficio non arrabbiato ma con la certezza che di più non poteva fare. Ho sempre avuto nei suoi confronti il massimo rispetto, anche troppo nei miei riguardi. Un GRANDE.”

 

 

 

GIOLO    FEDERICO/ ”Dalle giovanili sino alla serie D, una vita calcistica  con il geometra sempre il prima linea. Mai uno screzio, anzi mi spronava sempre, dicendomi: ”Devi rimanere calmo, a volte sei troppo irruento”.
Dopo un paio di annate a Scardovari che allora militava in Promozione,  ecco la sua chiamata, sono ritornato senza esitare un attimo  sapendo di trovare ancora lui a sostenermi. Un uomo che per noi giocatori è stato il punto di riferimento, il confidarci con lui era cosa normalissima.
” Una vita nel calcio , il Geometra , credo che rimarrà per sempre nella mente di noi giocatori e di tutti i tifosi.”

 

 

 

GHERARDI ENRICO/ ”Il geometra è stata una delle prime persone che ho avuto modo di conoscere quando 3 anni fa sono venuto al Delta e altrettanto una di quelle persone a cui ci si lega immediatamente, col suo modo  forse un po’ burbero di dire le cose ma che nascondeva una grande simpatia. Il caso ha voluto che poi diventassi anche suo vicino di casa e così ho potuto conoscere anche la sua grande generosità….era sempre pronto a darmi consigli su come tagliare l’erba in giardino o quando annaffiare, a prendermi in casa sua ed insistere per prestarmi  la bicicletta o per regalarmi qualche bottiglia di prosecco ( Quanto si vantava del suo prosecco).
Negli ultimi tempi, quando sapevo dei suoi problemi di salute, quasi ogni giorno chiedevo agli altri vicini se sapevano come stava, volevo sempre essere informato. E ora che non c’è più, ancora a volte guardo il suo giardino sperando di vederlo lì pronto a salutarmi. E’ difficile dimenticarsi di persone come lui. Ciao Geometra”.

 

 

 

GLI ALLENATORI( i più longevi)
SERGIO   BINATTI / ”Quando le cose andavano bene, il presidente non si faceva mai vedere ma quando vi erano delle cadute e critiche eccolo in prima fila a fare da parafulmine. Era anche un profondo conoscitore di giocatori mi ricordo che si era preso un giocatore di ottima fama ed io come allenatore chiesi un parere al presidente che testualmente mi rispose:”Aspetta quindici giorni e poi ti risponderò”
Tornai alla carica dopo questo tempo e lui mi gelò con questa frase:” E’ uno che parla troppo e di conseguenza poco fa”.
Anche quella volta il Pres. aveva avuto ragione , il giocatore non durò nemmeno una annata completa. “

 

 

 

FABRIZIO ZUCCARIN/ ”Nei primi due anni come allenatore del Delta 2000, lo vedevo con molta soggezione, poi ho capito la persona e mai avrei immaginato di instaurare un simile legame. Pronto a qualsiasi aiuto, ad addossarsi anche responsabilità non sue e questo per il solo bene della squadra. Sono riuscito persino a scherzare con lui e lui con me. Ha speso molto del suo tempo per metterci nelle condizioni di portare avanti al meglio la nostra avventura calcistica. Per me è stato un dirigente-presidente sopra le righe, sempre pronto a difenderci anche se qualche volta non lo meritavamo. Una persona difficilmente sostituibile.”

 

 

 

PIERO   CARNACINA”Cosa dire di lui? Che c’è sempre stato e che ha lasciato un vuoto, ci manca. Io ho cominciato  come calciatore nel lontano 1964  ed il Geometra già c’era, dopo due anni ha iniziato l’avventura con la neonata Portotollese, con una passione ed abnegazione che ne hanno fatto il punto di riferimento e che ci ha accompagnato in questa esistenza di maniaci del pallone.
Dopo anni con la Carpano, sono stato chiamato nel 1975 a lavorare per il settore giovanile della Portotollese. Poi le nostre strade si sono divise ma si collaborava anche da lontano. Nel 1994 sono ritornato per la costruzione di un Settore Giovanile di valore.

 

 

 

Qui è ricominciato il mio cammino assieme al Geometra, figura molto professionale e con una presenza costante, un vero punto di riferimento. Aveva le sue idee ma rispettava le tue, ti ascoltava, con lui si poteva parlare, sempre a confrontarsi per trovare le soluzioni più idonee.
Se negli ultimi 40 anni ed oltre c’è stato calcio a Portotolle, c’è stato  perché fortunatamente, il nostro territorio ha espresso un personaggio che con la sua passione, con la sua  presenza e con la sua proverbiale onestà ha saputo contribuire non poco ai grandi risultati attuali.”

 

 

SECONDO FLASH STORY BY “DELTA PO” / ( di Vito Zanellato, mail ott/nov 2017)



…. Omisssis ….


TERZO FLASH STORY BY “DELTA PO” / ( di Enrico Cavallari, mail otto/nov 2017)

…. Omisssis ….



ANTEPRIMA MAIN NEWS (di Sergio Sottovia , by www.usdelta2000.it ) LA STORIA DELLA SOCIETA’, DALLA PORTOTOLLESE AL DELTA 2000

( 1966: NASCE LA PORTOTOLLESE , nel Terzo Millennio nasce Delta 2000) 
Quando nei dintorni di Porto Tolle c'erano già lo Scardovari e la Carpano Cà Venier, perché solo Porto Tolle doveva essere senza squadra? Fu così che nacque la S.P. Portotollese, con Fusetti primo presidente e Cavallari e Milesi tra i fondatori. Campionato 1966/67 con allenatore Cecconello. Ma per l'alluvione di novembre in bassopolesine la Portotollese si ritirò dal campionato. Si ripresentò nel 67/68, sempre in Terza Categoria e sempre con Cecconello allenatore. Ha tutto schedato il geometra, quasi che la sua casa sia stata per lungo tempo la sede della Portotollese, specialmente quando Fusetti, presidente fino al 79/80 si trasferì per lavoro a Rovigo. Insomma il vice presidente Cavallari diventò presidente di fatto di una Portotollese che allenata da Zorzan sarà in Terza nel 68/69, ma poi per meriti sportivi sarà in Seconda nel 69/70.
Quasi una storia parallela, quella tra Cavallari e la Portotollese, che 'sfumiamo' nella prima parte segnalando allenatori come Nini Costantini, in Seconda 70/71, quindi la vittoria nel 71/72, poi belle stagioni in Prima categoria, sempre con Fusetti presidente e Cavallari vice. Stagioni di battaglie e di grande pubblico, con Sergio Binatti allenatore abile a gestire il gruppo e con la Lendinarese e il Megliadino S.Vitale vincenti. Nel 79/80 per la Portotollese di Piero Penzo (ex Adriese) fu annata di tutta tranquillità, ma - precisa Cavallari - "Con la soddisfazione di aver conquistato la Coppa Disciplina, primi della categoria in tutto il Veneto." Finora Umberto è stato vicepresidente, invece dall' 80/81 sarà 'presidente per sempre' della Portotollese che richiama Binatti. Sarà salvezza sofferta, ma la retrocessione in Seconda arrivò per la Portotollese 81/82, quando a nulla è valsa la sostituzione di Binatti con Antonio Pavanati allenatore della juniores. E quando si cade si fa fatica a rialzarsi. Dopo Giuseppe Nordio allenatore ci fu Mario Manfrini, che in due stagioni fruttò il ritorno in Prima Categoria.
Però la Portotollese 85/86 senza Manfrini passato al Donada, paga lo scotto della ristrutturazione dei campionati e da quart'ultima retrocede in Seconda, ripartendo con un nuovo ciclo 'linea verde' e confermando Binatti. Fu stagione interlocutoria, con la soddisfazione di un'amichevole prestigiosa col Verona di Bagnoli campione d'Italia. Poi alla Portotollese di Cavallari c'è stato Sergio Salini il chioggiotto, per un biennio più che dignitoso, come le annate successive, sempre in Seconda, con in panchina Giancarlo Ardizzon, quindi Barchieri, finché per meriti sportivi fu ammessa di diritto nel 91/92 in Prima Categoria, e il nuovo mister è stato Giovanni Piombo. Era ambiziosa quella Portotollese e per tre anni mister Piombo corse per la vittoria, segnava tanto ma pagò lo scotto di troppi gol presi, così furono vincenti Lendinarese e Monselice. Però costò molto, anzi troppo, allo staff del presidente Cavallari 'premio Lupa del Coni', quel triennio di obiettivi. Per questo ci fu una ripartenza dando più spazio ai giovani che Antonio Pavanati curava da quasi un lustro. Ovvio che la nuova Portotollese 94/95 soffrisse in Prima Categoria. Delle tante difficoltà ne fece le spese l'allenatore Gennari Guglielmo, sostituito dal 27.11.1994 da Dino Gotti, un santone del calcio bassopolesano. Fu salvezza infine, però solo alla penultima, grazie alla tripletta di De Antoni per il 3 a 0 a Carpanedo. Parla di quegli anni, il presidente Cavallari, senza rammarichi, accettando per la sua Portotollese un ruolo di tranquillità. D'altra parte non valeva la pena di fare pazzie. Anche per questo il lavoro di Pavanati alla Juniores veniva considerato, mentre Corrado Penzo nel 95/96 allenava la prima squadra e a Piero Carnacina fu data la responsabilità del Settore Giovanile. Una linea verde che ha dato i suoi frutti sia sul piano tecnico che sul piano finanziario, in un momento in cui gli incassi non erano certo la panacea di tutti i mali. Spazio al nuovo quindi, anche come allenatori. Parte infatti dal 96/97 il biennio Portotollese & Mauro Pezzolato, altro allenatore casalingo. Purtroppo a Porto Tolle diventa più difficile fare risultati. Così nella stagione 98/99 salta la panchina di Corrado Penzo, ma la sostituzione con Giovanni Piombo non riesce a fare centrare l'obiettivo salvezza. Per il presidente Umberto Cavallari e per il Porto Tolle c'è l'amarezza della retrocessione in Seconda, mentre il Polesine Camerini del presidente Argentino Pavanati e di mister Zuccarin resta in Prima. Una situazione che fa voltare pagina al calcio di Porto Tolle. "Già da un anno c'erano stati 'contatti di fusione', fra le squadre di Porto Tolle - d'altra parte nel calcio attuale bisogna ridurre i costi e le fusioni sono la strada obbligata". In estate i giochi erano fatti. Lo Scardovari continuava nella sua indipendenza, mentre nasceva nel Terzo Millennio la società U.S. DELTA 2000 dalla fusione tra Porto Tolle, Polesine Camerini e Isola di Cà Venier.

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 02.06. 2007 ) , QUARANTAQUATTRESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : UMBERTO CAVALLARI DA PORTO TOLLE AL DELTA, UN AMORE DIRIGENZIALE DA NOZZE D’ORO

Nella Portotollese da sempre. Umberto Cavallari (1936) è stato ed è ancora dirigente, dalla costituzione della S.P. Portotollese nel 1966, fino alla stagione della fusione, quella che ha fatto nascere il Delta 2000.
Partono da lontano i ricordi di Cavallari, partono  da quando il calcio a Porto Tolle era quello dei Broggio, Moretto, Gabrieli, Crepaldi e l'allenatore un certo Martinelli.
Tempi lontani, magari di solo calcio estivo, con i combattuti Tornei del Delta. Tempi di Umberto Cavallari giocatore soltanto a livello amatoriale. Come amatoriale fu il suo giocare a rugby, quando studiava da geometra a Rovigo.
Tempi in cui nei dintorni di Porto Tolle c'erano già lo Scardovari e la Carpano Cà Venier.
Allora perché solo Porto Tolle doveva essere senza squadra ?
Fu così che nacque la S.P. Portotollese, con Fusetti primo presidente e Cavallari e Milesi tra i fondatori. Primo stagione ufficiale nel 1966/67 con allenatore Cecconello. Ma per l'alluvione di novembre in bassopolesine la Portotollese si ritirò dal campionato. Si ripresentò però nel 67/68, sempre in Terza Categoria e sempre con Cecconello allenatore. Ha tutto schedato il geometra, anche perché per certi versi la casa di Cavallari è stata per lungo tempo la sede della Portotollese, specialmente quando Fusetti, presidente fino al 79/80 si trasferì per lavoro a Rovigo. Insomma il vice presidente Cavallari diventò presidente di fatto di una Portotollese da categoria superiore che allenata da Zorzan sarà in Terza nel 68/69, ma poi per meriti sportivi in Seconda nel 69/70.
Nella stagione 70/71 l'allenatore fu Nini Costantini, sempre in Seconda. Erano i tempi della rivalità col Donada, che nel 71/72 però fu secondo alla spalle della Portotollese vincente e che in Prima categoria 72/73 arrivò addirittura terza. L'importante però era restare in Prima e la Portotollese 73/74 centrò il suo obiettivo minimo , sempre con Fusetti presidente e Cavallari vice.
E' stata più difficile la salvezza nella stagione 74/75, quando nell'ultimo turno la Portotollese batté il Trecenta. Per fortuna andò meglio nel 75/76 col secondo posto dietro la Lendinarese.
Erano tempi di grande pubblico. Tant'è che l'organizzazione prevedeva la presenza di tre persone alla cassa e tre persone ai cancelli. Saranno anni buoni, quelli della Portotollese di Binatti in Prima categoria. Buona la stagione 76/77, ottima quella 77/78 battuta sul filo di lana dal Megliadino S.Vitale. Da centroclassifica quella 78/79 sempre con Binatti, a detta di Cavallari ' il più completo allenatore che abbia avuto la Portotollese, abile a trattare e gestire il gruppo'. Nel 79/80 per la Portotollese di Piero Penzo (ex Adriese) fu annata di tutta tranquillità, ma - precisa Cavallari - 'con la soddisfazione di aver conquistato la Coppa Disciplina, primi della categoria in tutto il Veneto."
Finora Umberto è stato vicepresidente, invece dall' 80/81 sarà 'presidente per sempre' della Portotollese che richiama Binatti, ottenendo peraltro una salvezza sofferta.
Ma la retrocessione in Seconda arrivò per la Portotollese 81/82, quando a nulla è valsa la sostituzione di Binatti con Antonio Pavanati allenatore della juniores.
E quando si cade si fa fatica a rialzarsi. Ne sa qualcosa la Portotollese 82/83
allenata da Giuseppe Nordio, che fu solo sesta, mentre arrivò terza nell'83/84, allenata da Mario Manfrini.
Preludio però alla vittoria 84/85 e al ritorno in Prima Categoria.
Merito di mister Manfrini e di bravi giocatori come bomber Fabrizio Bovolenta, poi Germano Passarella e Baccaglini. Ma pur restando imbattuta, non fu facile per la Portotollese che a 47 punti staccò di un solo punto il San Pietro in Volta con Scalabrin protagonista.
Però cambia volto la Portotollese 85/86, perché mister Manfrini accetta la chiamata del Donada, poi Passarella e Baccaglini vanno a rinforzare la Villanovese, infine il bomber locale Bovolenta si infortuna quasi subito. Per di più è anche l'annata della ristrutturazione dei campionati, con tante retrocessioni.
Tutte considerazioni valide per far capire che la Portotollese fu quartultima e retrocesse in Seconda assieme al Costa, S.Martino di Venezze e Bovolenta.
Come spesso succede, dopo una caduta riparte un nuovo ciclo. E' stato così anche per la Portotollese del presidente Cavallari, che dalla stagione 86/87 in Seconda ha puntato sui giovani riconfermando  Binatti in panchina. Fu stagione interlocutoria, con la soddisfazione di un'amichevole prestigiosa col Verona di Bagnoli campione d'Italia.
Il dopo Binatti, per la Portotollese di Cavallari è stato con Sergio Salini il chioggiotto, per un biennio più che dignitoso.
Idem per le annate successive, sempre in Seconda, una stagione con l'allenatore Giancarlo Ardizzon, l'altra con Luciano Barchieri, con la Portotollese mai in corsa per la vittoria.
Ma i meriti sportivi della Portiotollese di Cavallari erano tanti così fu ammessa di diritto nel 91/92 in Prima Categoria, e il nuovo mister è stato Giovanni Piombo.
Quella Portotollese già da matricola aveva obiettivi ambiziosi e per tre anni mister Piombo corse per la vittoria. Il gruppo dirigenziale e il presidente Cavallari avevano fatto acquisti di qualità come De Antoni, Zennaro e Capuzzo che garantivano goleade; purtroppo la difesa prendeva qualche gol di troppo, così furono più concrete e vincenti la Lendinarese e il Monselice.
Nel 93/94 si completò il triennio di Giovanni Piombo, mentre al presidente Cavallari fu assegnato la 'Lupa' del Coni.
Però costò molto, anzi troppo, al presidente Cavallari e alla dirigenza, quel triennio di obiettivi.
Per questo ci fu una ripartenza dando più spazio ai giovani che Antonio Pavanati curava da quasi un lustro. Ovvio che la nuova Portotollese 94/95 soffrisse in Prima Categoria. Delle tante difficoltà ne fece le spese l'allenatore Gennari Guglielmo, sostituito dal 27.11.1994 da Dino Gotti, un santone del calcio bassopolesano.
Fu salvezza infine, però solo alla penultima di campionato, grazie alla tripletta di De Antoni per il  3 a 0 a Carpanedo. Parla di quegli anni, il presidente Cavallari, senza rammarichi, accettando per la sua Portotollese un ruolo di tranquillità. D'altra parte non valeva la pena di fare pazzie.
Anche per questo il lavoro di Pavanati alla Juniores veniva considerato, mentre Corrado Penzo nel 95/96 allenava la prima squadra e a Piero Carnacina fu data la responsabilità  del Settore giovanile. Una linea verde che ha dato i suoi frutti sia sul piano tecnico che sul piano finanziario, in un momento in cui gli incassi non erano certo la panacea di tutti i mali.
Spazio al nuovo quindi, anche come allenatori. Parte infatti dal 96/97 il biennio Portotollese & Mauro Pezzolato , altro allenatore casalingo.
Purtroppo a Porto Tolle ovviamente è più difficile fare risultati.
Così nella stagione 98/99 salta la panchina di Corrado Penzo, ma la sostituzione con Giovanni Piombo non riesce a fare centrare l'obiettivo salvezza. Per il presidente Umberto Cavallari e per il Porto Tolle c'è l'amarezza della retrocessione in Seconda, mentre il Polesine Camerini del presidente Argentino Pavanati e di mister Zuccarin resta in Prima.
Una situazione che fa voltare pagina al calcio di Porto Tolle.
"Già da un anno c'erano stati 'contatti di fusione', sia con Raffaele Riondino dello Scardovari che con Pavanati del Polesine Camerini - precisa Cavallari - d'altra parte nel calcio attuale bisogna ridurre i costi e le fusioni sono la strada obbligata".
In estate i giochi erano fatti. Lo Scardovari continuava nella sua indipendenza, mentre nasceva nel Terzo Millennio la società DELTA 2000 dalla fusione tra Porto Tolle, Polesine Camerini e Cà Venier.
La trinità in persona, con tante facce nella memoria. Con Cavallari nel Delta 2000 come  vice presidente mentre alla presidenza triennale è salito Argentino Pavanati, Fabrizio Zuccarin allenatore e con Carnacina gran tessitore del settore giovanile. Nel triennio successivo, come da accordi - fusione, Umberto ridiventa presidente con vice Pavanati, mentre il settore giovanile 'gestione Carnacina' ha valenza regionale e nazionale.  E' la strada maestra per il Delta 2000, seguita anche nel 2006/07 quando il presidente è Mario Visentini mentre Umberto ne diventa il presidente delegato.
Certo è sempre in Prima il Delta che parte con Edgardo Fregnan in panchina per poi richiamare Zuccarin a cercare i play off. Però il Delta 2000 è sulla strada giusta per arrivare in Promozione e regalare così all'eterno 'presidente Cavallari' uno speciale premio alla carriera.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH ( by www.comuneportotolle.ro.it,) / “1° MEMORIAL UMBERTO CAVALLARI”  ( 2.09.2015) E CERIMONIA DI INTITOLAZIONE DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE AL GEOMETRA UMBERTO CAVALLARI  (31/08/2016

PRIMO DETTAGLIO EVENTO : Mercoledì 2 settembre 2015 ore 19:30 presso lo Stadio Comunale in via Tangenziale, 10
 Evento: 1° Torneo di Calcio "Trofeo UMBERTO CAVALLARI"
 Partecipano: ac Delta Rovigo ; ssd Scardovari ; asd Polesine Camerini ; asd Porto Tolle 2010
 Nell'occasione verrà allestita per la prima volta la Mostra Fotografica Calcistica
anni "60/70 80/90" nel Parterre Tribuna

SECONDO DETTAGLIO EVENTO: Mercoledì 31 Agosto 2016 alle ore 19.30 presso il Centro Sportivo di Ca’Tiepolo Via Tangenziale, 12

Cerimonia di intitolazione al Geom. Umberto Cavallari del Campo Sportivo Comunale nel corso della quale verrà scoperta una targa in Suo onore

 


EXTRATIME by SS/ In cover il poker by Delta del Po con da sx Antonio Zanellato, il ‘geometra’ Umberto Cavallari, Mario Visentini, Massimino Zaninello.
Poi in apertura di fotogallery proponiamo la Cavallari All Family nel significativo kit by inaugurazione Stadio di Porto Tolle e relativo Memorial dedicato all’indimenticabile geometra Umberto .
Per un habitat organizzativo che da Porto Tolle voglio onorare proponendovi in flash da sx il poker Piero Carnacina, Luca Crepaldi ( corrispondente de Il Gazzettino) , Vito Zanellato, Franco Lodi.
Con a seguire una carrellata storica sulla Porto Tollese dove il presidente Umberto Cavallari è sempre stato di casa fin dalla fondazione, tant’è che l’abbiamo ‘raccontato’ tra i Personaggi della mia trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori”.
Perciò partiamo dalla Portotollese 1981/82 in maglia biancorossa col geometra Umberto primo a sx a fianco del presidente Licio Fusetti col al centro ( coi baffetti) quello sfortunato ragazzo che è stato Norberto Colla e che ho avuto la fortuna di ‘promuovere’ a 15 anni dal Calcio Rovigo dei tempi di Romolo Camuffo & Don Mario Bisaglia fino al Vicenza griffato Lanerossi.
A seguire il presidente Cavallari con la Portotollese di mr Mario Manfrini vincente campionato Seconda categoria 1984/85, coi noti giocatori già segnalati su questo sito e che tutti conoscete.
Come quelli della Portotollese 1991 del geometra Cavallari  di mister Giovanni Piombo protagonista in Prima categoria.
Come quelli della Portotollese 1996/97 del presidente Cavallari allenati da Mauro Pezzolato ch evi proponiamo in versione poster con a sx Franco Lodi come dirigente.
Mentre nella successiva foto della Portotollese ( ma dello stesso anno) vi proponiamo da sx il ‘Geometra’ con a fianco il dirigente Buosi e mister Mauro Pezzolato mentre primo a dx e lo storico bomber Fabrizio ‘Bettega’ Bovolenta.
A completamento del ‘geometra’ in tour team tra Portotollese e Delta vi proponiamo la squadra del Delta 2000 di mr Zuccarin in versione poster datata 2007/08 tra i tre storici presidenti Umberto Cavallari , Mario Visentini , Argentino Pavanati oltre a Vito Zanellato, cap Franzoso & all players.
Con riferimento alla organizzazione del noto Torneo Giovanile a livello nazionale vi proponiamo lo speciale quintetto ‘promotori’ datato 2010 con da sx Lorenza Visentini., Adriano Gambetta by AdriaticLng, Piero Carnacina, Vito Zanellato.
E in sintonia giovanile vi proponiamo il ‘geometra’ Umberto Cavallari che ho fotografato nel Torneo Nazionale di Scardovari , mentre premia i ‘campioni’ ( capitano e bomber)  dell’Empoli di mr Mazzantini.
Poi , lo sappiamo, il ‘geometra’ ci ha lasciati e a questo punto partiamo con l’amarcord  con lo speciale lancio dei ‘piccioni viaggiatori’ effettuato dall’amico Aniceto Broggio.
A questo punto eccovi alcuni flash relativi alla inaugurazione dello stadio di Porto Tolle intitolato appunto ad ‘Umberto Cavallari’.
Partendo dalla ‘targa’ apposta all’ingresso, quindi la foto di gruppo datata 2015 con i rappresentanti Istituzionali ed associativi assieme i familiari del ‘geometra’ che poi ritroviamo sul campo al momento delle premiazioni alle 4 squadre partecipanti.
Di cui peraltro proponiamo i rispettivi capitani, con da sx Marangon (Polesine Camerini), Finotti ( Scardovari) , Passarella ( Porto Tolle 2010) , Garbini ( Delta RO), mentre sul campo la premiazione effettuata dal sindaco Claudio Bellan avviene con tanto di fascia tricolore.

 

 

 

 

A questo punto ci fa piacere proporre alcune immagini trasmesse dalla Cavallari family e che testimoniano quanto il ‘geometra Umberto’ sia stato importante per la comunità di Porto Tolle sia dal punti di vista sportivo che professionale e associativo.
Perciò eccolo che…


Infine a conclusione di questa Umberto Cavallari Story mostriamo ancora la sua Famiglia ‘sul campo’ insieme a capitan Garbini con tanto di trofeo appena vinto , tar gli istituzionali Gilberto Siviero (assessore) e Claudio Bellan (sindaco).
E in last flash la certificazione che tutta Porto Tolle ringrazia quanto fatto dal geometra Umberto Cavallari intitolandogli lo stadio che l’ha visto protagonista da dirigente-presidente evergreen di cui tutto il Delta del Po può andar fiero.

 


Franco Lodi & Vito Zanellato Enrico Cavallari & Sergio Sottovia
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