Vincenzo Masotti Story “2^ Parte”/ Da militare Trapani, poi Portuense 66/67 e Spal in Svizzera con Paolo Mazza


24/03/2016

Avevamo lasciato “Cino” tra Sanremo & Dintorni. Poi è arrivato il militare e per Vincenzo Masotti c’è stato Trapani e la Sicilia. Erano quelli i tempi in cui il militare ti cambiava la vita.
Ed è stato così anche per Masotti di ritorno dal militare, perché il “Ragazzo di Santa Maria” ha scelto di accasarsi alla Portuense, chiamato dall’amico mister De Tomas.
Ma anche se a Portomaggiore il nostro “Cino” giocava in Prima categoria, la sua bravura poteva rilanciarlo ancora nel “Mondo Prof” , anche perché … a Ferrara c’era la Spal di Paolo Mazza che era tra i protagonisti in Serie A puntando sui giovani.
Ed è così che Masotti ha avuto la sua ‘bella chance’ partecipando con la Spal di mr Petagna al noto “Torneo dell’Amicizia” in Svizzera.

Anche per questo in Appendice News vi propongo tre flash da articoli storici su Cino Masotti , prima con la Portuense ( tra l’altro ne ho parlato stamattina col suo ‘compagno’ Lele Franceschetti…) e poi con quella Spal in Svizzera di cui mi hanno parlato anche alcuni noti Campioni citati by La Gazzetta dello Sport .
Tra l’altro giocatori e personaggi dei quali noi abbiamo più volte raccontati le loro Story , oltre che nella trilogia libraria PolesineGol, anche qui su www.polesinesport.it, da GB Fabbri ad Osvaldo Bagnoli, da Luciano Cazzanti  allo stesso Lauro Pomaro.
Personaggi “Campioni & Signori” che peraltro ho incontrato anche ad inizio Terzo Millennio tra Ferrara ( GB Fabbri) e Albarella (Osvaldo Bagnoli).
Anche per questo vi propongo la Vincenzo Masotti “Seconda Parte Story”, visto peraltro by heart e mind da suo figlio Riccardo con adeguato focus tra campo e dintorni, come nelle Storytelling che si rispettano, tra flash back e …appuntamento alla terza e ultima puntata di un “Campione & Signore” che ha fatto la storia del Calcio Dilettanti tra società del Triveneto e società dell’Emilia Romagna.

 

 

 


MAIN NEWS ( di Riccardo Masotti, mail 27.02.2016)/ / VINCENZO MASOTTI STORY "SECONDA PARTE” / DA MILITARE NELA LIBERTAS TRAPANI , QUINDI LA PORTUENSE 1966/67 CON MR DE TOMAS E LE AMICHEVOLI ESTIVE CON LA SPAL DI PAOLO MAZZA IN SVIZZERA NELLA COPPA DELL’AMICIZIA
Nel 1965 la Libertas Trapani era di fatto la squadra della compagnia militare di Trapani. Si giocava negli assolati e scabri campi della Sicilia, senza tante pretese, attraversando paesi deserti e dai nomi suggestivi, come Castelvetrano dove anni prima fu ucciso il famoso bandito Giuliano. Non certo un palcoscenico memorabile. L’unico acuto degno di nota rimase l’amichevole contro la Massiminiana, la squadra di Giuseppe Massimino, fratello del presidente del Catania Angelo. Cino restò colpito dalla velocità del centravanti avversario e quando tornò a casa in licenza disse agli amici che aveva giocato contro un attaccante fortissimo, tale Pietro Anastasi.
Il servizio militare terminò nel 1966 ed una volta di ritorno a casa, fu contattato dall’amico d’infanzia Luigi De Tomas per partecipare ad alcuni tornei serali estivi che in quegli anni iniziavano ad essere una importante vetrina per i giocatori. De Tomas era anche l’allenatore della Portuense di Portomaggiore che militava in Prima categoria, appena un gradino sotto la serie D o quarta serie come si diceva a quel tempo. Gli propose di tornare a giocare da semiprofessionista, ma per accettare c’era da affrontare e superare un ostacolo non da poco; il cartellino era rimasto sulla riviera dei fiori e la Sanremese lo considerava tra i suoi ranghi per la stagione che stava per iniziare, il 1966/67. Dopo l’infelice parentesi di Casarano la società ligure non sarebbe stata ben disposta a lasciare andare un giocatore giovane e potenzialmente rivendibile.

 

 

Il presidente Comini autorizzò la spedizione, con De Tomas affrontarono il viaggio in giornata da Santa Maria Maddalena a Sanremo e ritorno su di una Fiat 600 e … alla fine riuscirono ad ottenere il riscatto del cartellino, con la motivazione del riavvicinamento a casa per giocare in categoria inferiore.
Il campionato del girone della Romagna fu una bella vetrina, la squadra era stata impostata per tentare il salto di categoria e i gol nel girone di andata piovvero, specialmente per Cino, impiegato regolarmente come mezzapunta. Con il compagno di squadra e amico Riccardo Biancardi di Trecenta fecero per tutta la stagione un car-sharing ante litteram.
L’inverno fu però particolarmente rigido e la pausa molto lunga. Quando si riprese a giocare la compagine aveva perso smalto e i risultati stentarono a tornare. Il campionato terminò con un esito di centro classifica, ma verso la fine di questo il presidentissimo della Spal, Paolo Mazza, che era originario di Portomaggiore volle regalare al proprio paese natale la visita della compagine di serie A per alcune partite amichevoli di allenamento. Fu in quelle occasioni che Cino si mise in luce insidiando in la porta di Cantagallo pur protetta dalla forte difesa estense.

 

 

In quel Maggio 1967, la forma atletica era stata recuperata e le richieste di ingaggio cominciarono a piovere. Ma fu quella di Mazza, che in amichevole aveva notato le potenzialità di Masotti, l’offerta che proprio non si poteva proprio rifiutare. La Spal era stata invitata con altre due compagini di serie A a partecipare alla Coppa dell’Amicizia, tradizionale torneo Italo-Svizzero che vedeva tre squadre italiane opposte a tre svizzere ospitanti la manifestazione. Si sarebbe giocato a Lucerna, Winterthur e Aarau insieme alle italiane Brescia e Mantova. Mazza intendeva mettere alla prova Masotti in questa vetrina internazionale nell’ottica di ingaggiarlo per la stagione 1967/68.
Nel finale di stagione, complici alcuni impegni ravvicinati in tornei serali, aveva tuttavia subito uno stiramento all’adduttore che stentava a guarire. Mazza gli fece fare alcune sedute di radioterapia (i cosiddetti Marconi) in via Cassoli alla vigilia della partenza e Gibì Fabbri , a quel tempo allenatore delle giovanili spalline, gli disse: “Masotti vai e fatti onore!”. Il salto da compiere era notevole ma il coraggio della sfida non mancava.

 


La comitiva arrivò a Lucerna agli ordini di Francesco Petagna, imbottita di molti nuovi elementi in prova, molti dei quali provenienti dalla De Martino: Alberto Reif (figlio di Gianni, giornalista del Guerin Sportivo), Franco Tacelli, Franco Pezzato e il portiere Renato Cipollini. Gli allenamenti furono durissimi, secondo lo standard della serie A; ci si caricava un compagno sulle spalle e si scattava per 50 metri. A Cino toccò il portiere Cantagallo che non era precisamente mingherlino, anzi. E alla gamba in via di guarigione non giovò di certo.
Altra anomalia, il terreno di gioco. Abituato com’era ai campi italiani, erbosi quanto basta ma soprattutto con un terreno duro da sentirlo sotto i tacchetti quando si scattava, in Svizzera trovò manti invece molto soffici. Non riuscì ad abituarsi immediatamente e occorreva trovare un modo di correre efficace.
 
La prima partita fu contro il FC Lucerna e Masotti, complice anche l’infortunio, non fu schierato. La gara terminò 3-1 per gli svizzeri e alcuni contestazioni piovvero dagli spalti da parte dei numerosi emigrati italiani che si aspettavano la vittoria come forma di riscatto, seppur solo sportivo. Il secondo incontro vedeva la Spal contro l’Aarau FC, formazione della serie B svizzera. Mazza era dovuto rientrare in tutta fretta in Italia e negli spogliatoi prima della gara la tensione tra i nuovi era palpabile. Tutti gli atleti stavano seduti in silenzio con le maglie sulle gambe aspettando da Ferrara la telefonata del presidentissimo a conferma dei numeri da indossare. Masotti partì in un undici iniziale molto rimaneggiato a causa di vari infortuni, e si trovò ben presto a dover marcare un biondo avversario col vizio di inserirsi spesso in avanti.

 

 

 

 

Di fatto un centrocampista offensivo. Richiamò quindi l’attenzione di Petagna: “Mister, sto facendo il mediano!” e l’allenatore: “Va bene così Masotti!!”. Petagna non spostò le marcature e furono poche le occasioni di proiettarsi in attacco, un tiro nello specchio della porta e poco più. Fu sostituito e la partita terminò con un’altra sconfitta, questa volta per 3-2.
Negli spogliatoi l’esperto Osvaldo Bagnoli commentò: “...eri nel ruolo sbagliato, lo vedeva anche un cieco!”.
Si giunse ancora a quota zero punti all’ultima partita, contro il Winterthur FC, in cui militava un certo Bora Milutinovic, lo “zingaro” del calcio che molti anni dopo fu celebre commissario tecnico di svariate Nazionali outsider partecipanti alla fase finale dei mondiali: Messico, Costarica, USA, Nigeria e Cina. Quella volta Masotti entrò a giochi fatti e non ci fu modo di dimostrare alcunché in un risultato finale già consolidato sul 2-0 a favore dei ferraresi. La trasferta svizzera si chiuse perciò senza acuti personali e la Spal, non lo ricontattò per l’agognato ingaggio.

 

 

 

PRIMA APPENDICE NEWS / by Mass Media , 1966) /VINCENZO MASOTTI MEZZALA DELLA PORTUENSE CHE…
TITOLO E SOTTOTITOLO: CONTRO IL MORCIANO HA GIOCATO LA SUA MIGLIOR PARTITA : LA PORTUENSE STA MATURANDO
( Il tenace lavoro dell’allenatore De Tomas comincia a dare i suoi frutti)

La Portuense di De Tomas è stata decisamente la principale protagonista della undicesima giornata del campionato dilettanti. La sua rotonda vittoria ai danni del Morciano, ha fatto spicco nel cartellone dei risultati , in quanto si accreditavano al Morciano, per i suoi trascorsi, buone possibilità di superare lo scoglio rossonero. Invece i romagnoli hanno perso e in maniera forse anche più categorica, di quanto abbia espresso alla fine il risultato di quattro a due. Mai il Morciano aveva subito sconfitte tanto severe e per dare il giusto valore alla affermazione ottenuta dalla squadra di De Tomas, si può anche rilevare che i romagnoli pervenivano da una serie di quattro vittorie consecutive ( ultima delle quali come si sa inflitta alla Copparese).
Unico neo da parte dei rossoneri, quei due gol al passivo, ma non si scopre niente di nuovo nel precisare che la Portuense ha purtroppo il proprio tallone d’Achille , nella estrema difesa ( prova ne siano quei quindici gol che ha incassato sinora, molti dei quali , per quanto ci risulta, non proprio irresistibili).

 

 

Con il successo riportato domenica la squadra del presidente Comini si è portata alle spalle delle prime . Un passo avanti che potrebbe avere favorevoli ripercussioni nel morale dei rossoneri, i quali a questo punto possono cominciare a sperare di inserirsi nella lotta per il primato del girone.
Il fatto che la Portuense abbia perso un po’ terreno  durante questo primo scorcio di campionato, si può giustificare rilevando che De Tomas ha rinnovato quasi di sana pianta la squadra. Ovvio che occorresse un certo tempo prima che la formazione rossonera trovasse un produttivo gioco d’assieme. Adesso sembra che i frutti del buon lavoro che sta svolgendo De Tomas, stiano  per arrivare, come testimonia appunto il grosso successo ottenuto domenica scorsa dalla Portuense, ai danni di un temibilissimo avversario.
Contro il Morciano, peraltro, al tecnico rossonero è stato possibile portare in campo , per la prima volta, la formazione base, quella che egli aveva in mente ma non aveva mai potuto concretizzare per ragioni di forza maggiore.
Impostata in difesa su due solidi terzini Zaganelli e Fornasari ( davanti al portiere Franceschetti che sta pagando lo scotto della sua scarsa esperienza) la squadra conta sullo ex spallino Partigiani che funziona da stopper con Balestra nelle funzioni di battitore libero. Il centrocampo è affidato a Longhi, Medibi e a Biancardi che agisce da ala tornante, mentre all’attacco agiscono solitamente tre punte, l’ex centometrista Nobili, la giovane e promettentissima mezz’ala Masotti e l’ala destra Ragazzi.
Questa la vera Portuense, su cui De Tomas spera di poter contare per un po’ in questo cruciale momento del campionato. 

 

 

SECONDA APPENDICE NEWS ( by Mass Media Ferrara, estate 1967)/ MASOTTI PARTE CON LA SPAL DI PAOLO MAZZA PER IL “TORNEO DELL’AMICIZIA” IN SVIZZERA 

FERRARA, 15 – Domattina in treno la Spal partirà per Lucerna dove sabato pomeriggio giocherà la prima delle tre partite per la Coppa dell’Amicizia contro la formazione locale, promossa quest’anno in seria A.
Il numero dei giocatori componenti la comitiva è stata aumentata di un’unità, essendo stata aggiunta una giovane mezz’ala che prenderà parte almeno ad una partita a titolo di prova per un eventuale ingaggio. Si tratta del ventiduenne Masotti della Portuense, la squadra  dilettante di Porttomaggiore paese natale di Mazza. A proposito della Portuense si sa che la società ha chiesto l’ammissione alla Serie D e, se la sua domanda verrà accolta, è molto probabile che la Spal faccia una combinazione economica-tecnica con il giovane club rossonero  per prestare diversi giocatori onde farli maturare in quella squadra.

 

 

Ecco intanto i nomi dei sedici giocatori prescelti per la trasferta elvetica: Cantagallo, Tommasin, Pomaro, Bertuccioli, Bozzao, Tacelli, Dell’Omodarme, Bagnoli, Reif, Piacentini, Muzzio, Cipollini, Rizzato, Pezzato, Righetti e Masotti.
I primi undici dovrebbero essere impiegati contro il Lucerna. I motivi tecnici più interessanti per la Spal in Svizzera si riferiscono, come si sa, alla presentazione di Alberto Reif alla guida del quintetto avanzato e di Franco Tacelli nell’impianto di centro campo.
Il ventiduenne mediano romano riscattato dal Legnano  è in predicato, infatti , per essere, utilizzato dalla Spal come titolare nel prossimo campionato.
Oltre alla partita di sabato con il Lucerna la Spal giocherà in Svizzera il 21 giugno con l’Aarau e il 24 con il Winterthur.
Con la comitiva domattina partiranno anche Petagna, il segretario rag. Granata e il massaggiatore Guzzinati. A Lucerna , domani pomeriggio, ci sarà anche Mazza il quale rientrerà poi in sede per lasciare il posto al consigliere Zecchi.

 

 

TERZA APPENDICE NEWS (stralcio by La Gazzetta dello Sport, estate 1967) / LA SPAL IN SVIZZERA A LUCERNA NEL TORNEO DELL’AMICIZIA/ L’ALLENATORE PETAGNA PARLA DI MASOTTI MEZZALA DELLA PORTUENSE…

E il resto della squadra?
<<Beh, a centrocampo abbiamo giocato con Righetti, un ragazzo della Primavera, e coin Masotti della Portuense che dopo ha dovuto lasciare il campo perché gli si è riacutizzato un dolore muscolare. Non avevamo disponibile Piacentini che avevo dovuto mandare a casa non essendo guarito dalla distorsione alla caviglia come speravamo, e così abbiamo dovuto arrangiarci…>>  

 

 

 


EXTRATIME by SS/ La cover è per Vincenzo Masotti ‘certificato’ giocatore ‘Portuense’ by Mass Media.
Poi per quanto riguarda la fotogallery ecco subito il militare Masotti a Trapani datato 1965 con la maglia ‘scudettata’ della Selezione Militare.
A seguire ecco un flash panoramico con Masotti in campo nella storica amichevole tra la Libertas Trapani ( in maglia bianconera) e il Catania in un caratteristico paesaggio da ’sfondo siciliano’.
Con riferimento al passaggio ‘definitivo’ dal Sanremo alla Portuense come ‘scelta di vita’ ecco la foto squadra 1966/67 certificata by Mass Media e di cui vi diamo la seguente didascalia: in piedi da sinistra: Gianni Ansuini, Ragazzi, Balestra, Partigiani, Biancardi, Masotti. Accosciati da sinistra: Franceschetti, cap. Zaganelli, Bolognesi, Longhi, Ferrari
Invece per quanto riguarda l’esperienza di Masotti con la Spal, ci piace sottolineare che era la Spal dei bei tempi ancora in Serie A.

E perciò per farvi capire quali erano i Personaggi di ‘spessore’ di quella Spal targata Paolo mazza, vi proponiamo  innanzitutto due flash biancazzurri relativi ai campionati 1964/65 e 1966/67 addirittura con tanto di autografo. Anche perché erano i ‘Campioni’ coi quali lo stesso Cino Masotti ha giocato nella trasferta Svizzera ( vedi formazione citata su La Gazzetta dello Sport) , la location da dove ha spedito a Santa Maria Maddalena la ‘cartolina da Lucerna con tanto di firma dei suoi compagni ( si riconoscono tra gli altri Bagnoli, Pezzato, Dell’Omodarme, Bozzao…).

 

 

 


Personaggi speciali come anche Saul Malatrasi che è rientrato a casa Spal 1970-71 ( vedi didascalia) per chiudere una carriera prestigiosa ( leggi Spal, Fiorentina, Roma, Inter, Lecco, Milan) sia come giocatore che come allenatore ( ecco Malatrasi vice di Caciagli nella Spal 1972 del presidente Paolo Mazza, versione poster). Che poi Saul Malatrasi non risulti tra i “Magnifici  Dodici” più votati dal referendum by La Nuova Ferrara che vi mostriamo, beh questo non toglie il fatto inconfutabile che il “Condo da Calto” sia stato in campo da titolare a meritarsi “Due Volte” il titolo di Campione Intercontinentale prima con l’Inter del Mago Herrera e poi col Milan di paron Rocco.
Insomma il nostro Vincenzo Masotti ha sfiorato l’impresa di accasarsi alla Spal partendo dalla Portuense.
Ma il suo viaggio calcistico non si è fermato a Portomaggiore ma … ve lo diciamo nella Terza e ultima puntata della sua Story, fermo restando che comunque il ‘Cino’ Masotti si è accasato al meglio in famiglia.
Come dimostra la foto dulcis in fundo col poker d’assi Masotti propone Cino ( secondo da sx) a fianco del fratello Bruno e coi suoi due figli Edoardo e Marcello ( red tie) .


Riccardo Masotti & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it