Vittorino Marchiani mister vincente nel Delta Po, in casa Estense, Tagliolese, Arianese
Nel recente derby Tagliolese-Adriese ( aprile 2005) gli é stato dedicato il minuto di silenzio. Per questo lo onoriamo con 'la sua storia', e l'amarcord dei nostri dialoghi.
Stazza atletica, centravanti tutto destro, Vittorino a 15 anni era tra chi ha fatto rinascere il calcio ad Ariano Ferrarese. Sul piccolo campo di don Alfredo Brocchetto si giocò, 8 contro 8, ad un campionato <autogestito>, col Mesola, Serravalle, Berra, Codigoro e Mezzogoro.
I gol Marchiani (classe 1944) li sapeva fare, perciò nel 1959/60 era titolare nel Serravalle in Seconda categoria ( vedi foto, con l’allenatore Maestri che poi avrebbe allenato anche l’Arianese polesana). Ma il lavoro lo blocca, finché riprende tra gli amatori e nel 1968-69 gioca in Terza nella neonata Estense di Ariano Ferrarese, dove giocherà per ben 10 campionati consecutivi. Nel 1971 l'Estense e Marchiani erano in Seconda, in un'altalena di tre retrocessioni ed altrettante vittorie in Terza categoria, con Vittorino a maturare come allenatore.
Per questo dal 1978 è nel Bottrighe, dove lavora allo zuccherificio, allenatore alle giovanili e aiuto a Dino Callegaro.
Poi nel Bottrighe 79/80 del presidente Navicella, Marchiani é l'allenatore in Prima. Ma dopo 8 giornate fu sostituito da Valter Tivelli.
L'anno dopo l'amico Casini, a margine del match Scardovari-Donada lo presenta a Riondino) : così quando a Scardovari c'é l'esonero di Boscolo arriva Marchiani ( a sx, nella foto’testina’ assieme proprio a Riondino).
Cha a Scardovari farà tre anni, mantenendo l'imbattibilità casalinga, un record di cui Vittorino andava fiero. Come dell'acquisto di Ardizzon, nell'80/81 in Prima categoria, perché fu proprio Ardizzon nell'81/82 matchwinner dell'1-0 sulla Tagliolese, decisivo per il salto in Promozione.
Nell' 82/83 Marchiani va con Pomaro ad un corso allenatori a Coverciano, ma a metà stagione ...c'é qualche ribelle nello spogliatoio e lo Scardovari passa a Scabin.
Ne approfitta Antonio Steffenel, presidente della Figc Rovigo, per affidargli, con Zanirato e Silvano Pizzardo, il ruolo di selezionatore della Rappresentativa polesana di Terza e Seconda. Però sulla panchina della Tagliolese 83/84 del presidente Pregnolato brilla la stella Marchiani (in foto al centro, con i gloriosi giallorossi) e il suo amarcord:<<Fu cavalcata esaltante, vittoria larga con 11 punti di vantaggio sulla seconda. C'erano Cester, Rosestolato, il veloce Manfredini, i tre ferraresi Azzi, Roma e Busatti goleador; lanciai il giovane Matteo Lazzarin e Visentin>>.
Tagliolese & Marchiani quindi in Promozione 84/85, però la questione dei ...ferraresi portò alle sue dimissioni prima rifiutate e poi all'arrivo di Pomaro al suo posto.
Nell' 85/86 Vittorino resta ormai a casa sua, all'Arianese del presidente Ulderico Tasfai Zanella. E fu vittoria e titolo provinciale.
Nell'86/87 passa in Prima al Mesola, ma a Natale però Vittorino ...non mangia il panettone.
Necessità familiari e di lavoro (gestione bar a Massafiscaglia) lo portano al Papozze 87/88 del presidente Pasotto, finché lascia a Mario Manfrini.
La ruota della vita fa chiudere qui la carriera di Marchiani l'allenatore, che deve restare fuori dal calcio che conta per stare tranquillo.
Finché da una mano agli amici del piccolo CSM Ariano di Galileo Migliorini, in Terza, che al termine di quel 91/92 si scioglie del tutto.
E per Marchiani va bene aiutare il figlio Luca in Tipografia.
Invece nel 98/99 é al Mezzogoro di Giancarlo Rossi, per vincere in Terza. Si ferma, ma poi c'è l'ultimo flash 1999/2000, dopo 8 giornate, sulla panchina del Jolanda di Savoia in Seconda, a sostituire Smiderle per la salvezza.
A quel tempo Vittorino mi disse che il suo cuore non poteva sopportare certe tensioni, così alla chiamata del Mezzogoro per sostituire Biolcati, segnalò Bulgarelli.
Per dedicarsi alla pittura: paesaggi e fiori, colori e suggestioni. E alle esposizioni ad Ariano, a Ferrara, Lido degli Estensi, Guarda Veneta, Ravenna, Roma, Londra, Vallauris Francia, Mesola.
Da autodidatta, come da allenatore, lasciandoci tracce di personale specificità.
02.05.2005
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