Giovanna Pasello “Oro Mondiale" nel double trap a Cipro. E ad Atlanta '96...


09/07/2010

La Pasello Story è nella “Top Ten” del mio libro “Olimpionici & Gentlemen”, e la Vi rimandiamo. Qui la onoriamo tra i “Polesani nel Mondo” con questa flash story pubblicata nel 2008, su IL Resto del Carlino, nel giorno inaugurale delle Olimpiadi di Pechino, estate 2008.
<<Partono oggi le Olimpiadi di Pechino, ma lei Giovanna cosa si sente di dire alla Gelisio?
E la Pasello, tan – tan spara la doppietta come nel double trap ad Atlanta 1996:<< Le faccio gli auguri perché la conosco bene ed è un talento>>.
Detta dalla Giovanna Pasello,  che la Deborah Gelisio la conosce bene, ci fa sperare in una medaglia per l’Italia, nel tiro a volo a Pechino. Ma come si vive una Olimpiade ? E soprattutto che ‘viaggio’ ha fatto la Giovanna da Guarda Veneta ( nata 29.09.1959 ) per arrivarci?
E poi, Giovanna, una donna che spara …

Scoppia in una risata la Gio’ e parte da lontano: << Beh, ricordo che una volta , in una gara di Ferragosto a Guarda Veneta mi vide il campione del mondo Rosatti e mi disse che ‘dare un fucile in mano ad una donna, per un uomo è come firmare una cambiale in bianco’. Invece se ho cominciato lo devo proprio a Sandro il mio ragazzo, che mi ha fatto prendere la licenza di caccia e che mi sta al fianco da una vita.”
Insomma da cosa nasce cosa, come il fatto che la Giovanna, figlia di Pompilio Pasello, già dal 1960, abbia seguito la famiglia trasferitasi, da Guarda in Lombardia, dove poi con Sandro ha continuato l’attività paterna nel settore auto.
Ma soprattutto dove da principiante la Giovanna Pasello si è confezionata un palmares stratosferico, un medagliere che nei campionati italiani le ha fruttato 8 medaglie d’oro, 2 d’argento, 2 bronzi, quindi nei campionati europei bel 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo, mentre a livello mondiale è salito sul podio più alto, da recordwoman a Nicosia.

Si fa presto a citarli così, come dati contabili, ma ‘centrare’ questi obiettivi sul campo di gara, partendo dalla sua prima vittoria a Fagnano Olona …
Tanto più che la Giovanna non è che si dedicasse ‘anima e corpo’ agli allenamenti :<< Per questo ho scelto il double trap (ndr, doppia fossa) rispetto alla fossa olimpica che di allenamento ne richiede di più. Ero troppo impegnata col lavoro, ma col double trap ( ndr, doppia fossa) potevo divertirmi gareggiando>>.
Ma dal divertimento la Pasello ha cominciato presto a farsi valere, come nel 1987 in un ‘open mondiale a Montecatini, fino ad esplodere nel 1992 a Latina, Lonato (Bs) e nel 1993 a Fagnano Olona e Castelgoffredo MN), quando il posto più alto sul podio diventava una ‘normalità’.

Per la Pasello erano già partiti i …favolosi anni ’90, quando – spiega la Giovanna - anche la Deborah Gelisio . e la Anna Maria Di Giovanni ( da Rosolina) erano talenti speciali in mano alla federazione Fitav.
E così, l’abbiamo detto, si impingua il suo strepitoso palmares. Fatto di ‘gemme’ speciali. Come il primo posto , nel 1994, ai campionati Europei a squadre ( con la Gelisio e la Innocenti). Un trio questo che mieterà successi dappertutto, dalla medaglia di bronzo nella Coppa del Mondo in double trap a Pechino 1994 fino a fare il …massimo, cioè la vittoria a squadre nei Campionati Mondiali ( 19.06.1995 a Nicosia), nello stesso anno in cui il trio aveva ottenuto il secondo posto agli europei, dove tra l’altro la Pasello era arrivata seconda anche nell’individuale.
Ed è così che, citano le statistiche, sono arrivate le Olimpiadi di Atlanta 1996, con quel nono posto finale…

Spiega e chiarisce nel contempo la Giovanna: << Per la verità sono arrivata settima a pari merito. Comunque ho sfiorato la finale perché per il sesto posto eravamo appaiate in quattro, due australiane , una cinese e la sottoscritta. Dopo spareggio passò l’australiana Huddleston che fu poi medaglia di bronzo>>.
Per la cronaca la Pasello fece 103 piattelli , in una specialità che , si sa, è fatta di 3 serie double trap 20 + 20, quindi 103 su 120, mentre ad Atlanta vinse la californiana Rhode con 141 su 160 comprensivi dei 40 ‘cacciati’ nella tranche finale.
Contenta Giovanna, o quell’Olimpiade di Atlanta le ha lasciato qualche rimpianto?
<< Per la verità nell’occasione era partita tra le favorite la Gelisio, però con 97 pt è arrivata solo 15esima. Per quanto mi riguarda ero tranquilla e ho ‘fatto bene’, certo se ci fossi andata con quella ‘mental coaching’ che sto acquisendo adesso partecipando al relativo Master di Reggio Emilia, beh la finale non mi sarebbe sfuggita>>.
Già le Olimpiadi, che emozione. Ma la vita continua e la Giovanna dalla pedana del ‘double trap’ trova sempre soddisfazioni , anche se il lavoro le fa fare qualche rallenty.
Ma anche certe scelte tecniche incidono sul suo rendimento, come quelle nella Prova Mondiale 1999 di Kumamoto in Giappone, dove la Gelisio fu seconda e la Pasello solo 36esima.
Ne parla …a metà la Giovanna:<< Ho usato un fucile che …non esaltavano le mie caratteristiche. Quel risultato mi costò la fuoriuscita dalla formazione che sarebbe andata ai mondiali. Però subito dopo a Lonato – Brescia, nella successiva prova mondiali ho stravinto facendo anche una strepitosa serie piena 40 x 40.>>

Rientra in corsa anche per le Olimpiadi di Sidney 2000, ma resta però nel limbo come riserva, anche se, qualcuno vocifera, la federazione poteva completare l’organico con una new entry al fianco delle Gelisio.
L’avrebbe meritata la Pasello perché, poco prima delle Olimpiadi, sempre a Sidney in una gara preolimpionica  vinta dalla Pia Hansen con 148 pt, la nostra Pasello era arrivata brava seconda con ben 144 pt. E guarda caso fu proprio la svedese Hansen a vincere con 148 piattelli davanti alla Gelisio d’argento con 144 pt.
Gran feeling quello della Pasello con la Gelisio ( che sarà 4 volte mondiale), come con la Innocenti. E infatti in trio vincono nel 2002 i campionati Europei a Lonato ( BS), mentre , a livello individuale la Pasello parteciperà sempre nel 2002 ai Mondiali di Lahti in Finlandia, dove sarà settima, a un solo punto dalla finale. Cambia qualcosa nell’ambiente del tiro a segno nazionale, dove la Gelisio ha scelto di passare alla specialità fossa olimpica.
E la Pasello? Si diletta anche nella specialità skeet, sempre protagonista nei campionati italiani. Trova comunque il tempo e la considerazione per guadagnarsi una onorevole partecipazione, nel marzo del 2004, alla prova mondiali di Sidney, in team con Monica Girotto ed Elena Innocenti. Magari sperava di andare ad Atene, per l’ultimo double trap olimpionico.
Gli impegni di lavoro e quelli del Panathlon di Como ( ne è ‘cerimoniera’ ) frenano la Giovanna Pasello, , ma fino ad un certo punto. Alla passione a all’amore per la pedana non si comanda, perciò, dopo la …sosta, si ripresenta il 3 giugno 2006 al torneo Fitav di Belvedere di Ubaldo ( la sua attuale società ) e arriva appaiata a quota 85 con la napoletana Giulia Iannotti, poi però è battuta negli shoot off.
A questo punto la Pasello ( che già ha vinto nel calibro 20 e calibro 12) mi cita la vittoria nei Campionati Italiani di Melzo ( 15.06.2008), specialità Fintello.
E allora vien da credere che, guardando la sua amica Gelisio a Pechino, la Giovanna polesana penserà …ad altre medaglie da mettere nel suo palmares.>>

EXTRATIME/ Nella fotogallery, in apertura la ‘testina-foto’ della Giò ‘olimpica’ in pedana- action, quindi a seguire e a scalare le foto ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996. E cioè Giovanna Pasello tra gli azzurri Cenci e Pera e poi in foto con lo stesso Pera e la ‘emergente’ Gelisio. Quindi la foto ricordo con tutto il Team Italia alle Olimpiadi di Atlanta e la foto familiare a Guarda Veneta, durante la nostra intervista. Segnalando ( vedi foto, con a fianco il sottoscritto, Benito Pigato e Bruno Piva) che la Giovanna come Benito Pigato è stata la guest star al Borgo La Romanina assieme ai figli di Coppi & Bartali nella serata - presentazione del Libro by Panathlon Rovigo, vado a chiudere la fotogallery con la foto Giò forever - double trap.  

 



Sergio Sottovia

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