Castelnovo Bariano & 146^ Fiera di San Rocco/ Tra storia e cultura , dallo scultore Cleante Ranzi alle esposizioni artistiche di Dennis Raccanelli, Lisetta Bazzi (pittrice ad olio), Vinicio Ferrigato (pittore ad acquarelli) e...tante bancarelle
29/08/2015
La “Fiera” ha un significato particolare nell’economia di ogni location, spesso abbinato alla peculiarità socio-economica del territorio, ma da sempre abbinata al nome di un Santo festeggiato nel periodo.
Così succede anche a Castelnovo Bariano che da ben 146 anni manda in scena la Fiera di San Rocco, tra l’altro un santo venerato per essersi speso al servizio ei poveri, quando la peste di memoria manzoniana aveva decimato tanta popolazione nelle regioni che all’epoca facevano del Fiume PO uno speciale motivo di sostentamento e di vita quotidiana. Anche per questo in Appendice News vi proponiamo la Storia di San Rocco, tanto più che nell’enclave altopolesano ci sono diverse chiede oppure oratori dedicati proprio a San Rocco , come tra l’altro l’Oratorio dei SS. San Rosso e Sebastiano in località Cà Matte a Castelmassa. Tra l’altro il più vecchio degli Oratori di Massa e che nel 1844 sembra sia passato in proprietà al Signor Giovanni Scabia, mentre nel 1885 figura ddi diritto della Signora Diletta Ficoroni Michelazzi.
Ma torniamo ai giorni nostri e vi proponiamo tout court il reportage ‘presentazione’ written by Franco Rizzi che per certi versi ne segnala anche l’evoluzione recente del tessuto socio-economico che fa riferimento a Castelnovo Bariano come territorio di riferimento.
PRIMA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 29.08.2015) / CASTELNOVO BARIANO-INAUGURATA LA 146A FIERA DI SAN ROCCO
Sabato scorso 29 agosto alle 18 presso il plesso scolastico (medie) è stata inaugurata la 146a fiera di San Rocco organizzata dalla Pro Loco tramite il patrocinio comunale; chiuderà martedì 1° settembre col tombolone delle 23.30 davanti alla chiesa e lo spettacolo pirotecnico finale Il sindaco Massimo Biancardi, il presidente Pro Loco Francesco Lazzarini e il consigliere delegato al volontariato Vanni Libanori hanno presentato l’atteso evento, che “unisce tradizionalmente l’intera comunità. La qualità delle mostre odierne conferma la bontà della sagra. Le mostre sono dedicate ad Annarosa Biancardi immaturamente scomparsa”.
Gli espositori ospitati in aula magna: Davide Mantovani (illuminazione a led); Anna e Carlo (cartoleria Solis e radios) con Dennis Raccanelli (scultore); Ivana Masiero (decorazioni); Carlo Caramori (piante); Vinicio Ferrigato (pittore ad acquarelli); Lisetta Bazzi (pittrice ad olio); Adriano Berto (macchine per giardinaggio); Riccardo Mantovani (Protezione Civile Alto Polesine).
Lodevole la ricerca storica di Sergio Vincenzi sullo scultore di chiara fama Cleante Ranzi deceduto nel 1905 e castelnovese doc.
Le bancarelle nel tour fieristico: Antonella Bezzan (varie); Cristina Nosé (decupage); Bianca Secchieri (quadretti e cuscini); Alessio Gallerani (bigiotteria); Fausto Romani (apicolture); Augusta Stennin (animali ad uncinetto); Liliana Condari (bigiotteria); Dpm Maurizio (sistemazione cellulari); Gianfranco Lisci (abbigliamento nuovo e vintage); Giulia Bardini (cartolibreria); Daniele Fontana (abbigliamento da ciclista, audio e casalinghi); I nostri bambini (di tutto di più); dame di S. Vincenzo (abiti vintage); Daniela Zaghi (quadretti pro chiesa); Susy (bigiotteria); Massimo Ottoboni (creazioni artistiche con conchiglie); Manuela Micheletto (ceramiche); Lucia Bin (oggettistica in rame e d’antiquariato); Davide Visentin (salumi e formaggi); Susanna Metaspedo (bigiotteria); Chiara Bocchi (ventagli); Marco Negri (bigiotteria); Hammad (di tutto); Lega Nazionale del Cane di Rovigo (canile); Silvana Morselli (bigiotteria, libri e vestiti); Giorgio Braggio (calze).
APPENDICE FLASH STORY ( by www,novena.it)/ SAN ROCCO BIOGRAFIA (ONORATO IN CALENDARIO COME SANTO DEL GIORNO IN DATA 17 AGOSTO)
La straordinaria diffusione del culto di S. Rocco in Europa, a partire dal secolo XV, è legata alla protezione del santo pellegrino contro il terribile flagello della peste. a evozione popolare verso questo santo, fanno riscontro una incerta cronologia e un profilo biografico corredati di elementi leggendari. Un dato certo pare il luogo di origine: Montpellier, in Francia, e l'epoca, il secolo XIV. Secondo il suo primo biografo, che scrive dopo il 1430, Rocco, rimasto orfano in giovane età, dopo aver distribuito tutti i suoi beni tra i poveri della città, partì in pellegrinaggio verso Roma. Ad Acquapendente si imbatté nel tragico spettacolo di desolazione prodotto dalla peste. Umana prudenza avrebbe consigliato di girare al largo, ma il buon samaritano antepose la carità a ogni altra considerazione, offrendosi volontario all'assistenza degli appestati nel locale lazzaretto, dove operò le prime guarigioni miracolose.
Non riprese la via diritta per Roma, ma andò zigzagando per l'Italia centrale seguendo l'itinerario suggerito non dalle indicazioni stradali, se pur c'erano, ma dalla sua coraggiosa fattiva carità. Dove s'accendeva un focolaio di pestilenza, Rocco vi si dirigeva. Fu così a Cesena e poi a Roma, dove ridiede la salute, tra gli altri, a un cardinale, che poi lo presentò al papa. Anche a Roma i suoi itinerari erano quelli delle opere di misericordia. Risalì quindi la Penisola passando per Rimini, Novara e Piacenza.
A Piacenza fu contagiato dal morbo. Il ripugnante bubbone della peste, affiorato a una gamba, gli impedì di proseguire nella sua opera di assistenza ai colpiti dallo stesso male e per non essere di peso a nessuno uscì dalla città, portandosi verso le rive del Po, in un luogo deserto, per morirvi in solitudine. S. Rocco è spesso raffigurato in abiti da pellegrino con un cane che gli sta accanto nell'atto di porgergli un pane. La raffigurazione si ispira a questo momento della sua vita, quando, colpito dalla peste e appartatosi in una capanna, sarebbe morto di fame se un cane randagio non gli avesse recato quotidianamente un pane e se dalla terra non fosse sgorgata una prodigiosa sorgente a dissetarlo. Da questo rifugio fu prelevato dal patrizio Gottardo Pallastrelli, che lo ospitò in una casa propria fino a completa guarigione. Lasciata Piacenza, Rocco si diresse al nord, ma presso il Lago Maggiore, ad Angera, fu scambiato per una spia e gettato in prigione a languire per ben cinque anni, finché la morte lo colse negletto e dimenticato da tutti. Un'altra versione afferma che Rocco sarebbe tornato a morire nella città natale, a Montpellier.
EXTRATIME by SS/ La cover è per ..il manifesto della 146esima Fiera di San Rocco a Castelnovo Bariano.
Poi per quanto riguarda la fotogallery partiamo dal sindaco Massimo Biancardi a fianco di Sergio Vincenzi che ‘ricorda’ i …lavori eseguiti da Creante Ranzi.
A seguire ancora il sindaco Biancardi in poker con tre espositori-artisti coi loro lavori in mostra in aula magna.
Il tutto condensato dentro la “146esima Fiera di San Rocco” di cui proponiamo infine l’inaugurazione ufficiale del sindaco Biancardi al fianco rei rappresentanti della Pro Loco , con al fianco il presidente Francesco Lazzarini.
Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it